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TEATRI COSTRUITI FUORI DALLE MURA DELLA CITY NEI SOBBORGHI A NORD DEL
TAMIGI THE COURTAIN (1577)
THE FORTUNE (1600-1661)
THE RED BULL (1605 – 1663)
SULLA RIVA MERIDIONALE DEL TAMIGI THE ROSE (1587- c. 1606)
THE SWAN (1595 c. –1632)
THE GLOBE (1599-1613, 1614-1644)
In breve tempo nuovi teatri sorsero nella zona meridionale della città e in particolare uno
di essi The Rose fu fatto edificare da un impresario “puro”, Philip Henslowe, le cui carte
costituiscono una delle fonti più importanti per la conoscenza del teatro inglese. Si costituì
così una sorta di DUOPOLIO BURBAGE operava a nord HENSLOWE a sud La situazione
sembrava ideale, poiché i due concorrenti non si infastidivano reciprocamente.
Ma questa situazione non durò a lungo 1599 JAMES BURBAGE fa smontare THE
THEATRE per farlo poi ricostruire con il nome di THE GLOBE nella zona meridionale dove
erano già in funzione il ROSE e un quarto teatro, lo SWAN THEATRE fatto costruire da un
orafo, che però abbandonerà presto l’impresa teatrale l’unico teatro del cui interno sia
rimasto un disegno dell’epoca
Il nostro Globe è rotondo (…) l’uscita dei cadaveri . (Attisani, 1989, p. 156)
DEI TEATRI STRUTTURA ARCHITETTONICA - circolare - ottagonale - quadrata
FUNZIONE Circondare l’area della recitazione in modo da accogliere un ampio numero di
spettatori paganti GLI SPETTACOLI
prevedevano la collocazione – ideale e spesso fisica – di attori e spettatori su un piano
comune, e la possibilità che si mescolassero, non di rado pregiudicando l’andamento della
rappresentazione STRUTTURA INTERNA TRE PIANI DI
GALLERIE COPERTE (che giravano intorno al cortile) Le gallerie circondavano un’area
scoperta YARD (cortile) che probabilmente era lastricata e aveva una certa pendenza
verso il palcoscenico. 1600-2300 spettatori (nelle gallerie e nel cortile) La struttura delle
gallerie terminava con un tetto a doppio spiovente che integrava l’EDIFICIO SCENICO
(TIRING-HOUSE) EDIFICIO
SCENICO Poggiava su un ampio PALCOSCENICO di forma RETTANGOLARE o
TRAPEZOIDALE, aggettante nella platea sollevato 2 0 3 metri da terra Spazio sottostante
per BOTOLE e EFFETTI SPECIALI AREA DEL PALCO sovrastata nella sua parte interna e
posteriore da una specie di BALDACCHINO (SHADOW o anche THE HEAVEN)
Poggiante sul palco per mezzo di DUE COLONNE alte circa 7 metri.
PIATTAFORMA generalmente coperta da un TETTO protezione dalle intemperie / per
nascondere macchine teatrali e attrezzature sceniche CIELO / SOLE / LUNA / SEGNI
ZODIACALI dipinti nella parte inferiore del tetto GALLERIA DEI MUSICI (MUSICIANS’
GALLERY)
TIRING-HOUSE aggettava leggermente sul palco ed era costituito da tre piani:
1) PALCOSCENICO PRINCIPALE (main-stage) al fondo era chiuso da un MURO nel
quale si aprivano 1 o 2 PORTE (per l’ingresso degli attori) spesso però sostituite da
un’unica AMPIA APERTURA coperta da una TENDA che scostata scopriva una specie di
2) SCENA INTERNA (inner-stage)
3) BALCONATA (upper-stage)
Edificio completato da una specie di abbaino HUT (capanna) che poteva innalzarsi oltre il
livello dell’edificio principale, era lì che si inalberava lo STENDARDO CON IL SIMBOLO
DEL TEATRO il cigno, il globo, la fortuna o il teatro stesso. In questo abbaino erano
all’occorrenza collocati i macchinari per le discese dal cielo o gli strumenti per i rumori
atmosferici
La compagnia dei King’s Men era l’unica che possedesse il proprio teatro IL GLOBE.
Le altre invece pagavano un affitto ai proprietari, i quali dovevano poi provvedere alla
manutenzione dell’edificio, al pagamento dell’affitto per il suolo occupato dal teatro e ai
salari del personale addetto alla riscossione del denaro dagli spettatori.
I TEATRI PRIVATI
Al di là del fiume sta nascendo la moda del teatro coperto, illuminato da candele e torce.
In esso gli attori, quasi sempre ragazzi, si crogiolano nella musica e si dimenano in
languidi masques (Attisani, 1989, p I TEATRI PRIVATI (al
chiuso) Tra il 1558 e il 1642 la maggior parte degli spettacoli sono allestiti in spazi chiusi -
CASTELLI - MUNICIPI - TAVERNE - CORTI
Particolarmente importanti gli allestimenti realizzati nei TEATRI PRIVATI APERTI AL
PUBBLICO COPERTI / AMPIE SALE / GALLERIE o BALCONATE
ILLUMINAZIONE CON TORCE E CANDELE
SPETTATORI meno della metà di un teatro pubblico
POSTI A SEDERE IN PLATEA COSTO DEL BIGLIETTO D’INGRESSO PIU’ CARO PALCO
FRONTALE AGLI SPETTATORI FONDALE con due PORTE, tra cui correva una TENDA Situati
in aree interne al perimetro della città LIBERTIES di cui le principali erano quelle di -
BLACKFRIARS - WHITEFRIARS che appartenevano in origine a ordini monastici. Fino al
1608 impiegati come attori
COMPAGNIE DI RAGAZZI Spesso reclutati tra i coristi della Cappella Reale (CHAPEL
BOYS) o tra i coristi della Cattedrale di St. Paul (PAUL’S BOYS) Preferiti da un pubblico
aristocratico perché si avvalevano della collaborazione di valenti drammaturghi
1576 Richard Farrant sistemò i CHAPEL BOYS in un teatrino ricavato nell’edificio di un
vecchio convento domenicano: il BLACKFRIARS THEATRE 1596 James Burbage allestì un
secondo BLACKFRIARS
TEATRI PRIVATI utilizzati dalle Compagnie dei Ragazzi fino al 1610 poi passarono nelle
mani di compagnie di attori professionisti adulti. Tra il 1576 e il 1642 furono costruiti
almeno 7
TEATRI PRIVATI 1642
PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI contro gli spettacoli teatrali ad opera dei PURITANI
COMPAGNIE E ATTORI (…) Era pomeriggio e minacciava di piovere. (…) e ti trascrivo a
parte, in regalo da amico, l’incubo del falso re. (Attisani, 1989, p. 156)
storia della professionalizzazione di due categorie di attori UOMINI ADULTI e RAGAZZI in
concorrenza tra loro, rappresentanti di due diversi ambienti e, fino a un certo punto, di
diversi repertori. COMPAGNIE DI ATTORI ADULTI passano
dagli spettacoli itineranti occasionali alle rappresentazioni pubbliche in teatri permanenti,
dove rappresentano testi autoctoni e popolari.
COMPAGNIE DI ATTORI RAGAZZI si affermano in un ambito più ristretto (SCUOLA) si
specializzano in TESTI DOTTI prevalentemente in latino, in italiano o in francese
prendono parte molto presto agli SPETTACOLI DI CORTE nei nuovi teatri privati si
rivolgono a un pubblico aristocratico, o comunque di élite e benestante A questa categoria
“scolastica” è possibile assimilare quella delle UNIVERSITÀ e dei COLLEGI PROFESSIONALI
soprattutto quelli giuridici
INNS OF COURT DI LONDRA i cui studenti, generalmente adulti, inscenavano recite
interne e a corte
COMPAGNIE GIROVAGHE DI ATTORI PROFESSIONISTI ADULTI generalmente
composte da non più di una mezza dozzina di persone percorrevano il paese trasportando
i loro fardelli sulla schiena o a dorso di cavallo (le più ricche su un carro)
A corte arrivavano i migliori e i più fortunati La loro “SCENA” era composta da quattro assi
montate su cavalletti o botti I loro itinerari toccavano la RESIDENZA DEL PROTETTORE
e varie città dove recitavano prima alla presenza del sindaco e del suo consiglio, poi nelle
taverne e nelle chiese. Requisito essenziale per poter recitare, senza incorrere nelle
misure repressive adottate per combattere il fenomeno del vagabondaggio, era la
possibilità di godere di una protezione nobiliare.
Fin dal Medioevo non si contavano in Inghilterra le LEGGI (che colpivano all’ingrosso)
VAGABONDI, ACCATTONI VIOLENTI, GIOCOLIERI E ATTORI COMUNI
Da qui la necessità che avevano gli attori di rifugiarsi sotto INSEGNE LIVREE,
LASCIAPASSARE che garantissero una pur precaria impunità. Tutto questo non significava
che le compagnie fossero stipendiate dal loro protettore Quel che il nobile garantiva in
sicurezza, l’attore garantiva in rinomanza, senza esborsi da una parte o dall’altra.
MECENATISMO SOLTANTO NOMINALE il MECENATISMO REALE era assicurato dal
pubblico che affollava le sale della provincia come della capitale PROTEZIONE DEI POTENTI
non era comunque del tutto gratuita gli attori dovevano servire il loro signore, il quale a
volte faceva omaggio di uno spettacolo alla corte o ai suoi ospiti. Poteva anche trattarsi di
uno spettacolo che avesse luogo durante un BANCHETTO secondo l’antica tradizione
inglese degli INTERLUDES 1583
i QUEEN’S MEN diventano la prima delle tre grandi compagnie che segnarono la storia
del teatro inglese durante i regni di Elisabetta I e di Giacomo I compagnie che portavano il
nome delle massime autorità dello stato ADMIRAL’S MEN, CHAMBERLAIN’S MEN (poi King’s
Men).
REPERTORIO DEI QUEEN’S MEN comprendeva COMMEDIE e DRAMMI STORICI, testi
comunque che lasciavano largo spazio al personaggio del fool e del clown. Il punto di forza
della compagnia era costituito da un attore comico, RICHARD TARLTON, un vero buffone
maestro dell’azione mimica e anche un buon musico che non mancava di abilità e di
funambolismo nell’invenzione verbale.
Furono sostituiti nel favore del pubblico londinese dalla compagnia del Lord Admiral
guidata da Edward Alleyn (1566 – 1626) Il loro repertorio era incentrato su drammi storici
e tragedie La terza grande compagnia fu quella protetta dal Lord Chamberlain e poi dallo
stesso Giacomo I la compagnia di William Shakespeare (1564-1616) e di Richard Burbage
(1568-1619) (il figlio di James Burbage).
ORGANIZZAZIONE DELLE COPMPAGNIE La maggior parte delle formazioni teatrali era
organizzata sulla base di un SISTEMA A PARTECIPAZIONE MISTA che prevedeva la
DIVISIONE DEI RISCHI FINANZIARI E DEI PROFITTI tra tutti gli attori che avendone
acquistate le quote, erano diventati comproprietari dell’impresa
Per diventare AZIONISTA un attore doveva impegnare una notevole somma di denaro che
gli veniva rimborsata quando si ritirava RUOLI MINORI spesso venivano impiegati attori
stipendiati (salariati) o pagati a prestazione PARTI FEMMINILI interpretate da ragazzi
PARTI DI DONNE PIÙ ANZIANE soprattutto quelle comiche interpretate da uomini adulti
PRIME ATTRICI compariranno sulla scena inglese solo con la restaurazione della
monarchia dopo la rivoluzione puritana (1660)
ORGANIZZAZIONE DEGLI SPETTACOLI Le compagnie cambiavano il programma ogni
giorno, quindi avevano bisogno di un repertorio vastissimo. Quando uno scrittore voleva
vendere un testo alla compagnia, lo leggeva, in tutto o in parte, agli azionisti. Una volta
effettuato il pagamento pattuito con il drammaturgo, il testo era considerato proprietà
della compagnia.
NESSUNA LEGGE SUI DIRITTI D’AUTORE le compagnie non avevano altro mezzo per
conservare i diritti esclusivi sui drammi di loro proprietà, che quello di tenerli lontano dalle
grinfie altrui. Ogni testo teatrale veniva sottoposto al giudizio del MASTER OF REVELS (il
funzionario della casa reale incaricato di sovrintendere agli in