STRUTTURA ED IMPORTANZA DEL SISTEMA AGRO-ALIMENTARE NELL'ECONOMIA ITALIANA
PIL 160 milioni di euro, circa il 15% del PIL nazionale
V.A agricoltura 1,9% del PIL
V.A. del settore distributivo e commerciale 50%.
Nel settore dell'industria alimentare e bevande operano circa 66.000 imprese, il quasi 4%, 2.550 hanno più di 20 addetti (stime Federalimentare).
Nel 2005 il numero di occupati ammonta a 455.200 unità di lavoro con un'incidenza del 9,2% sul totale industria.
Permangono forti squilibri a livello territoriale: nel Centro-Nord si concentrano, rispettivamente, il 70,5% degli occupati e il 74% del valore aggiunto ai prezzi base.
Possibili spiegazioni:
- Saggi di sviluppo del settore agricolo molto lenti rispetto agli altri settori;
- che incorporano "valore aggiunto";
Domanda di beni agro-alimentari
Evoluzione dei modelli di consumo alimentare e dei sistemi produttivi.
Gli strumenti di analisi del sistema agroalimentare italiano
Perché si ricorre ad
alcuni strumenti di analisi del S.A.? Bisogno di approfondire l'analisi delle relazioni verticali tra i diversi (nell'integrazione asoggetti che operano nel sistema agro-alimentaremonte a valle e socio-economica).
Principali strumenti:
Integrazione di sistema
Processo di integrazione tra:
- Produzione e trasformazione dei mezzi tecnici (farm supplies);
- Attività tradizionali agricole (farming);
- Immagazzinaggio, trasformazione e commercializzazione (processing and distribution) di prodotti alimentari (food) e non alimentari (fiber).
2) Integrazione verticale tra comparti e settori
1) FILIERA sezionamento verticale dei processi produttivi, che permette:
- di identificare tutte le attività tecniche ed economiche che intervengono nella fabbricazione di un particolare prodotto alimentare fino alla sua commercializzazione;
- di evidenziare l'aggregazione progressiva di valore che si forma ad ogni passaggio;
- di analizzare i fenomeni di
interdipendenza e di integrazione che caratterizzano tutta l'attività agro-alimentare;
L'analisi in termini di flusso permette:
- di definire la struttura globale della filiera e di distinguere i principali tipi di circuiti attraverso i quali circolano i prodotti.
Critiche a tale strumento di analisi del S.A.:
- Non è riuscito ad adeguarsi alla crescente importanza della distribuzione e, di conseguenza, ad integrare la sfera della commercializzazione e l'evoluzione dei rapporti industria/distribuzione;
- Non ha ancora acquisito uno status teorico ben definito a causa del fatto che viene utilizzato sia a livello macro, meso e micro-economico e, soprattutto, di essere considerata uno strumento sia di analisi sia di aiuto alle decisioni (per le politiche pubbliche).
Elementi fondamentali della filiera (Morvan, 1985):
- una successione di operazioni e di trasformazioni dissociabili, separabili e legate tra loro con una concatenazione di tecniche e di tecnologie.
vincoli e alle opportunità del mercato.
Forma di organizzazione economica dei mezzi di produzione, a partire da, e intorno a, un sistema tecnico;
Lo studio dell'organizzazione tecnico-economica di una filiera permette di evidenziare la profittabilità di un dato investimento produttivo.
Nozione di circolazione (Malassis, 1979):
Itinerario seguito da un prodotto nell'ambito di un apparato produttivo, che riguarda l'insieme degli agenti e delle operazioni che concorrono alla formazione ed al trasferimento di un prodotto fino al suo stadio finale di utilizzazione.
Ma la nozione di filiera non mette in luce gli aspetti legati all'importanza che assumono le grandi imprese commerciali e le sempre più pressanti esigenze dei consumatori.
Approccio affine a quello dell'agri-business:
Macro-filiera modalità di suddivisione del sistema economico di produzione e di scambio, al fine di isolare la parte che concerne un prodotto.
Ogni volta che si parla di filiera, si fa riferimento a un insieme di attività che coinvolgono la produzione, la trasformazione e la distribuzione di un prodotto o di una famiglia di prodotti. L'obiettivo è quello di misurare, comprendere e spiegare la struttura e il funzionamento di questa filiera.
Esistono diverse concezioni di macro-filiera:
- Nell'accezione di sistema agro-alimentare di Malassis, il termine filiera assume il significato di macro-filiera di prodotto. In questo caso, il fattore aggregante della filiera è rappresentato dal prodotto alimentare finale o da una famiglia di prodotti agro-alimentari finali.
- Nell'accezione di sotto-sistema agro-alimentare di Davis e Golberg, il termine filiera assume il significato di macro-filiera di produzione. La filiera viene definita a partire da una specifica materia prima di origine agricola.
Tuttavia, il concetto di filiera non ha ancora un significato univoco nella letteratura economica. Secondo una definizione autorevole di Malassis (1979), l'analisi di filiera permette di:
- Ricostruire i percorsi di specifiche merci all'interno del sistema economico.
- Individuare gli agenti che intervengono lungo la filiera.
- In secondo luogo consente di studiare i meccanismi di regolazione:
- La struttura e il funzionamento dei mercati;
- L'intervento dello Stato;
- La pianificazione.
- Le indagini di filiera si propongono di individuare la concentrazione attorno a singoli prodotti al fine di studiare:
- I tipi di relazione;
- Le posizioni di forza;
- I centri decisionali.
- La filiera non deve essere considerata, come spesso accade, uno strumento meramente descrittivo, in quanto la stessa può diventare uno strumento di interpretazione e di politica economica qualora il punto di partenza sia lo studio della struttura della filiera piuttosto che delle sue relazioni.
- La filiera ha un campo di applicazione molto vasto e spesso diventa complementare ad altre unità di indagine intermedie quali ad esempio il settore, il distretto ago-industriale, il sistema territoriale.
3) Integrazione geografica Distretti agro-industriali
Definizione diverse modalità con le
quali le attività produttive si organizzano a livello locale (relazioni sociali, innovazioni tecnologiche, etc). Si tratta di un concetto mutuato dall'economia industriale ed adottato per l'analisi delle articolazioni del complesso sistema agro-alimentare. Si tratta di un ispessimento localizzato delle relazioni interindustriali, che si manifesta attraverso l'agglomerazione territoriale di imprese di dimensione ridotta che condividono l'ambiente economico e sociale finalizzato alla produzione di un particolare tipo di prodotto. Questo tipo di agglomerazione può essere considerato come unità di analisi della competitività e del potenziale sviluppo delle imprese e dei settori. Inoltre, si può individuare la presenza di sistemi locali agro-industriali attraverso un rapporto tra agricoltura e industria.trasformazione al livello locale, che si differenziano tuttavia per il diverso grado di collegamento e di integrazione (un caso di forte integrazione e valorizzazione della produzione agricola si verifica nell'area del Parmigiano Reggiano); Una specializzazione flessibile che si realizza sia nei modi di produrre sia nelle tipologie di prodotti offerti. In tal senso uno degli elementi caratterizzanti dei distretti agro-industriali è la particolare attenzione alle produzioni di qualità, che viene determinato non solo da un livello qualitativo intrinseco del prodotto, ma sempre più spesso dalla qualità dei servizi incorporati nei prodotti; Un processo endogeno di innovazioni, in cui si avverte la forte necessità di generare un'offerta di innovazione a livello locale. Una presenza di imprenditorialità diffusa, di formazione e di qualità del capitale umano, che determina notevoli vantaggi competitivi. L'imprenditorialitàdiffusa spesso deriva dalla presenza di tradizioni artigianali, dalle esperienze lavorative presso grandi imprese presenti in zona, o da un sistema formativo di base; Il ruolo delle Istituzioni e degli Enti Locali, molto spesso trascurato nelle analisi sullo sviluppo dei sistemi locali. Il loro ruolo risulta invece determinante non solo nella fornitura e qualità dei servizi di carattere generale (istruzione, sanità, trasporti, etc.), ma anche soprattutto nella creazione di infrastrutture e servizi reali alle imprese (si pensi al ruolo rivestito dai Consorzi per la tutela delle produzioni e soprattutto per la certificazione e il controllo di qualità).Scarica il documento per vederlo tutto.
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