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FISIOLOGIA
Appunti per il quinto parziale
La principale funzione del sangue è il trasporto. Esso è costituito da liquido extracellulare e cellule; tale liquido extracellulare è detto plasma (costituito dal 92% di acqua, il 7% di proteine e l’1% di altre sostanze).
A eccezione degli antigeni e degli ormoni proteici, le proteine plasmatiche sono sintetizzate nel fegato e la loro concentrazione è superiore nel plasma che nel liquido interstiziale (tale differenza determina una forza osmotica, pressione colloide-osmotica, che regola la distribuzione del liquido, tra il sistema vascolare e l’interstizio). Le proteine plasmatiche sono importanti per il trasporto di sostanze insolubili in acqua (es. acidi grassi e ormoni liposolubili), la coagulazione del sangue e il risultato della conversione del fibrinogeno in fibrina. I meccanismi che contribuiscono a mantenere il sangue nei vasi sanguigni sono detti emostasi. Il volume ematico (o volemia), espresso in litri, varia tra il 5,5% e l’11% della massa corporea in funzione di specie, età,razza e sesso. Il sangue si compone di tre cellule fondamentali:
- ERITROCITI (o globuli rossi): che trasportano l’ossigeno (O2) e l’anidride carbonica (CO2).
- LEUCOCITI (o globuli bianchi): svolgono importanti funzioni di difesa dell’organismo.
- TROMBOCITI (o piastrine): che non sono vere e proprie cellule ma hanno un ruolo importante nell’emostasi.
Il sangue, essendo costituito da cellule vive, è un tessuto connettivo liquido; diffiere però dagli altri tessuti connettivi perché oltre il 50% è liquido extracellulare ed è in continuo movimento.
Le cellule ematiche possono essere facilmente separate dal plasma, tramite centrifugazione, ovvero i globuli rossi sedimentano sul fondo, i globuli bianchi e la piastrine formano un sottile strato bianco sopra i globuli rossi (la separazione di queste cellule nel plasma è una separazione meccanica). La frazione di volume ematico occupata dagli eritrociti viene indicata come ematocrito, e viene misurato come percentuale nel sangue intero. L’ematocrito è influenzato da diversi macroar ed eritrociti, dalla differenza di dimensione nelle cellule, alla concentrazione dell’autoattività, nonché dall’attività fisica che è permanente lo stato di movimento.
L’incremento dell’ematocrito aumenta l’attività fisica e dovuto all’aumento dell’attività sistemica degli eritrociti ed alla mobilitazione degli eritrociti (importando così la capacità di trasportare l’ossigeno).
Finché il sangue scorre nei vasi sanguigni, le cellule sono distribuite nel plasma in modo omogeneo; quando invece il sangue viene richiamato e posto in pieno stato, tale processo è detto velocità di eritrosedimentazione (VES), che può essere misurato con la velocità con cui si separa a speciale: è elevata nei cavalli, intermedia nei suini e nei cani, bassa nei bovini e negli ovini e nei caprini.
L’aumento della velocità eritrosedimentaria si ha, che nei cavalli e nei suini avviene spontaneamente. Lo stato analogico e l’aumento di velocità si verificano come in patologia analogica e la trombosi è associata ad arteriosclerosi e modifica delle vene legate a modifica dei normali valori delle VES.
Il volume ematico o volume si basa su vari fattori, ma comprende circa il 70% ed è sempre e temperamento reale; è massima portata e, sia negli animali sia nella natura umana, con motivi o differenze individuali, nelle cellule bianche e sempre maggiore attività del tessuto.Il sangue arterioso è il tessuto che chiamo sangue caldo, mentre quello a diretto al sistema venoso è il sangue sangue venoso. Inoltre ci sono promozioni del linguaggio per via della realtà.Le differenze descritte sono comprensibili, e vengono utilizzati appositi strumenti per ottenere vari occhi determinanti; la "fase liquida" è esclusa e si realizzano a fondo due spore di sangue costante nel sistema ed il circolo sanguigno.
ERITROCITI (O GLOBULI ROSSI)
Gli eritrociti (o globuli rossi) sono cellule dotate di capacità specifiche, che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono biconcavi, con una zona centrale sottile mentre le periferiche sono più spesse (diametro: 4×8μm).
Generalmente, il numero di eritrociti per unità di volume varia da specie a specie ed il loro numero è influenzato da molti fattori. (Il numero complessivo degli eritrociti corrisponde approssimativamente al numero totale di tutte le altre cellule dell’organismo).
Gli eritrociti sono le cellule più numerose di tutto l’organismo e la loro principale funzione è di trasporto dell’ossigeno (grazie all’emoglobina). In molti mammiferi, essi non sono provvisti di organelli e quindi possono essere considerati dei particolarissimi contenitori ripieni di emoglobina.
L’emoglobina è una proteina intracellulare e, pertanto, non contribuisce alla pressione colloide-osmotica del plasma (se l’emoglobina fosse disciolta nel plasma, esso attirerebbe tutta i capillari si arresterebbero). Mentre gli eritrociti giovani hanno una membrana molto elastica, gli eritrociti "vecchi" sono molto fragili.
L'EMOGLOBINA rappresenta circa il 95% delle proteine degli eritrociti ed il 34% della loro massa. La molecola di emoglobina è costituita da due parti:
- Globina ---> formata da due paia di catene peptidiche: due catene alpha e due catene non alpha (che possono essere beta, gamma, delta ed epsilon)
- Quattro gruppi eme---> ogni eme presenta due una forma anulare, con un atomo di ferro al centro, ed è legato ad una delle catene peptidiche (ogni atomo di ferro può legare una molecola di O2 e dunque ogni molecola di emoglobina ne lega al massimo 4)
Le maggiori parte degli animali sono presenti tre tipi di emoglobina:
- Emoglobina embrionale (2 catene alpha + 2 catene epsilon): presente solo nei primi stadi della vita fetale ed ha una maggiore affinità per l'O2 rispetto all'emoglobina adulta;
- Emoglobina fetale (2 catene alpha + 2 catene gamma): la concentrazione di emoglobina fetale, massima alla nascita, si riduce entro poche settimane di vita;
- Emoglobina adulta (2 catene alpha + 2 catene beta): rilascia l'ossigeno molto più facilmente di quella fetale.
Il numero di globuli rossi, la concentrazione di emoglobina e l’ematocrito possono essere utilizzati per calcolare gli indici eritrocitari, utili per la valutazione di pazienti anemici (l’anemia da carenza di ferro, tali indici sono tutti inferiori rispetto ai valori normali).
- PRODUZIONE DEGLI ERITROCITINei mammiferi, gli eritrociti sono privi di DNA ed RNA, entrambi necessari per la sintesi proteica, dunque degenerano rapidamente, si deteriorano divenendo sempre più fragili (nell’uomo vivono 120 gg; negli animali domestici tra i 90 e i 140 gg).
- Essendo incapaci di dividersi, la produzione di globuli rossi (o eritropoiesi), avviene per divisione di cellule staminali nucleate. Nello stato fetale, gli eritrociti sono prodotti nel fegato e nella milza, mentre dopo la nascita sono prodotti nel midollo osseo. Quando la concentrazione di emoglobina raggiunge i livelli di un eritrocita maturo, allora il nucleo si riduce ed i mitocondri sono degradati; tali eritrociti immaturi prendono il nome di reticolociti, che mantengono solo i ribosomi e il reticolo endoplasmatico (gli eritrociti sono normoematocriti, costituiti per circa il 34% di emoglobina).I fattori nutrizionali importanti per la produzione di eritrociti sono: