Anteprima
Vedrai una selezione di 1 pagina su 4
Il muscolo Pag. 1
1 su 4
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

LA CONTRAZIONE

Innescata da un segnale proveniente da un nervo di moto

Questo segnale, che passano dai motoneuroni alle fibre muscolari attraverso

strutture sinaptiche specializzate, diffondono sulla membrana plasmatica della

fibra muscolare e poi penetrano anche all’interno della fibra viaggiando lungo

una serie di introflessioni tubulari del plasmalemma detti tubuli T o tubuli

trasversali

Questi tubuli T penetrano a intervalli regolari dentro la fibra e vanno ad

avvolgere ciascuna miofibrilla e prendono contatto con il reticolo

sarcoplasmatico

Il reticolo sarcoplasmatico è un sistema continuo di canalicoli o cisterne

delimitati da membrana, che compongono una fitta rete attorno a ciascuna

miofibrilla

Il segnale nervoso che giunge alla fibra muscolare diffonde rapidamente dal

sarcolemma lungo il tubulo T e determina la liberazione nel sarcoplasma di ioni

calcio presenti all’interno del reticolo

Questi ioni diffondono immediatamente nel liquido che circonda i miofilamenti

e si legano alla troponina C presente sui filamenti sottili

Il legame del calcio con la troponina causa un riarrangiamento del complesso

troponina-tropomiosina rispetto al filamento di actina

In questo modo l’actina e la miosina possono interagire e avviene

l’accorciamento e la contrazione del sarcomero

Terminato l’impulso nervoso, il calcio viene rapidamente ricatturato dalle

cisterne del reticolo per opera della pompa del calcio esistente nel reticolo

sarcoplasmatico e di conseguenza la miofibrilla ritorna in condizioni di riposo

Quando il sarcomero si contrae, i filamenti sottili delle semibande I scorrono

lungo i filamenti spessi verso il centro della banda A, facendo così diminuire

l’ampiezza delle due semibande I e della banda H, senza modificare quella

della banda A

Come conseguenza il sarcomero si riduce di lunghezza e le due linee Z si

avvicinano tra di loro

La forza traente per lo scorrimento si genera nei ponti trasversali dei filamenti

spessi, ovvero nelle teste di miosina

Questi ponti si avvicinano ai filamenti sottili, si attaccano alle molecole di

actina e si flettono come su un perno fino ad assumere una certa angolatura

che permette lo scorrimento del filamento sottile verso il centro della banda A

I ponti trasversali nelle due bande A del sarcomero si flettono in direzione

opposta e quindi convergono tra di loro, tirando così i filamenti sottili che

occupano le due metà del sarcomero verso il centro del sarcomero stesso

L’energia per la contrazione muscolare è data dall’idrolisi dell’ATP per azione

dell’enzima ATPasi

La tappa finale della contrazione, cioè il distacco della miosina e dall’actina si

ha quando una nuova molecola di ATP si lega alla miosina. Il complesso

miosina-ATP neoformato si dissocia dall’actina e resta disponibile per un nuovo

ciclo di reazioni se il calcio è ancora nell’ambiente e lo stimolo nervoso persiste

Fibre veloci: contrazione veloce per tempi più brevi bianche. Metabolismo

anaerobico di glicogeno, più veloce della fosforilazione ossidativa

Fibre lente: contrazione più lenta per tempi più lunghi rosse

Tessuto muscolare striato cardiaco

Presenta analogie con tutti e due i tipi di muscolo

Il miocardio non è un sincizio polinucleato ma è costituito di cellule

mononucleate grandi e allungate di aspetto cilindrico

Queste cellule si connettono tra di loro tramite strutture chiamate dischi

intercalari

La cellula è striata trasversalmente, con un’organizzazione sarcomerica

identica a quella del muscolo scheletrico

Tuttavia nel miocardio i fasci di miofilamenti non formano unità miofibrillari

distinte come nelle fibre scheletriche

Il reticolo sarcoplasmatico è meno sviluppato e meno elaborato

Nelle cellule miocardiche sono presenti, oltre ai miofilamenti contrattili spessi e

sottili, anche i filamenti intermedi di desmina.

Essi sono associati ai desmosomi nei dischi intercalari e svolgono un ruolo

analogo a quello dei filamenti intermedi della muscolatura liscia

L’attività contrattile del miocardio è involontaria

Ha una contrazione spontanea ritmica

L’innervazione è autonoma ed è necessaria per il battito cardiaco

I cardiomiociti sono collegati tra di loro grazie a giunzioni gap identiche a quelle

del tessuto muscolare liscio

Queste giunzioni mediano la trasmissione dell’impulso elettrico da un elemento

cellulare a un altro

Dischi intercalari

Sono strutture di connessione tra cardiomiociti contigui

Appaiono come sottili tratti trasversali interposti tra le estremità di fibre

adiacenti

Presentano una complessa organizzazione e comprendono aree simili per

struttura a lunghi desmosomi e a zonule aderenti ed aree in cui sono presenti

giunzioni gap

Le giunzioni gap consentono il passaggio dell’impulso tra cardiomiociti limitrofi

Dettagli
Publisher
A.A. 2018-2019
4 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/16 Anatomia umana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiaracruise di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze morfologiche e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Follenzi Antonia.