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Il mercato del lavoro e la sua evoluzione
L'effetto congiunto dei cambiamenti introdotti nella struttura organizzativa delle imprese e nelle norme che regolano il mercato del lavoro dilata sempre più il concetto di occupazione, non più rappresentato dai soli lavoratori dipendenti a tempo indeterminato, ma comprensivo di tutte le tipologie di lavoratori che, pur non rientrando nella definizione tradizionale di dipendente, prestano la loro opera nelle imprese come apprendisti, lavoratori atipici, lavoratori a progetto, ecc., che oggi costituiscono una parte consistente della forza lavoro. Infatti, da diversi anni sono state varate nuove forme contrattuali finalizzate a regolamentare in modo differente il rapporto di lavoro e a consentire un migliore incontro tra domanda e offerta. Perciò, accanto al tradizionale rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, sono presenti oltre venti tipologie differenti di contratti di lavoro cosiddetti atipici. Alcuni di essi hanno unaforte diffusione: le statistiche evidenziano che vi sono oltre cinque milioni di lavoratori cosiddetti atipici nel nostro Paese. Possiamo dunque affermare che il mercato del lavoro, che per molti decenni era soprattutto riconducibile al lavoro dipendente a tempo indeterminato, oggi appare caratterizzato da modalità sempre più articolate. Il fine dichiarato è quello di aumentare le possibilità di incontro tra domanda e offerta di lavoro, per permettere un più facile inserimento dei giovani nel mondo lavorativo.