Estratto del documento

Es. ALEA> alia

HABEAT> abiat

7. Dittonghi AE/ OE scritti come vocali semplici (E)

8. AU> O

➢ Indicato dai letterati latini come un rusticismo

➢ Un nuovo AU < A+ V (che si era vocalizzata a contatto con una consonante a

seguito di sincope) origine della flessione romanza della 3^ singolare del

perfetto it. Cantò sp. Cantò pt. Cantou

9. NS> S (fenomeno panromanzo: riduzione di nasale + sibilante alla sola sibilante)

➢ Attestato indirettamente da ipercorrettismi (FORMONSUS per FORMOSUS)

10. Consonanti geminate o doppie

➢ Nella grafia ruolo incerto che risulta difficile da legare al suono

➢ Alcune sono solo l’enfasi del linguaggio

➢ 

Frequenti nelle scritture antiche, si sono ridotte a partire dal I secolo la

tendenza delle iscrizioni era la riduzione

11. Sistema della declinazione

➢ Caso genitivo sostituito dall’accusativo con o senza preposizione

➢ La forma dell’accusativo maschile singolare, con perdita di m finale e apertura di

U post tonica >O , si è confusa con quella del dativo e ablativo dell’età classica.

1^ iscrizione:

Secundus quo servis profisces salutem libes (Pompei, 79 d.C.)

2^ iscrizione:

Quisquis ama valia peria qui nosci amare bis [t]anti perla, quisquis amare vota. (Pompei,79 d.C)

- Valia: sarebbe dovuto essere valeat in latino classico

 C’era uno iato nel latino classico in cui la prima vocale diventa iod /J/

- Peria: congiuntivo pereat

- Nosci: sarebbe stato nesci

- Ama: dal latino amat (caduta la t finale)

 In latino volgare c’erano delle consonanti finali: t, le nasali e liquide

 Caduta sistematica della t finale a partire dal I secolo d. C in tutta la zona romanza

tranne la Francia del Nord che la mantiene solo per la 3^ persona dei verbi

3^ iscrizione:

Omnia formonsis cupio donare puellis set mihi de populo nulla puella placet (Roma, sec. I-III ?)

- Omnia: neutro plurale

- Set<sed (la grafia riflette un assordamento nella pronuncia- quando una cosa si assorda di

solito poi cade)

- Ipercorrettismo nell’aggettivo che sostituisce pulcher formosus >formonsus (è abituato a

semplificare in una sola sibilante il nesso nasale+ sibilante, allora ha ricostruito una ns

anche dove non ci dovrebbe essere)

 Formosus è il primo aggettivo che viene sostituito nel latino volgare in TUTTA l’area

di formosus; poi,

romanza; in area iberica e romeno si usa ancora un derivato

abbastanza presto, si cominciò a usare l’aggettivo bellus (quando si è

perso i contatti con le aree periferiche dell’impero e quindi le innovazioni

che partono dal continente non arrivano)

- Caduta sistematica della t finale in tuttala Romania Occidentale tranne in

Francia del Nord

4^iscrizione:

Pupa que bela is, tibi me misit qui tuus est: vale. (Pompei, 79 d.C.)

5^ iscrizione:

Valerius Anoninus ispose rarissime fecit (Africa, ?)

Ispose: viene dal latino sponsae (caso dativo)

-  sponsae > ispose

riduzione AE> E

 fenomeno panromanzo: riduzione di nasale + sibilante alla sola sibilante (NS> S)

 prostesi davanti a s complicata (ovvero s seguita da consonante)

Il latino è corretto dal punto di vista sintattico

-

6^ iscizione:

Hic requiiscunt menbra ad duus fratres Gallo et Fidenzio qui fo erunt fili magno… (Lione, sec. VII)

Nel VII la Gallia già centro culturale (età merovingia) le novità culturali e linguistiche non

- partono più da Roma

Scritta funebre

- Fo erunt: ipercorrettismo perché era abituato a pronunciare la o chiusa

- Requiiscunt: grafia latino merovingia ( i per e chiusa) il latino merovingio usa la i per e

- No desinenze del genitivo

- In romeno si è conservato il genitivo solo quando c’è l’articolo determinativo in enclisi alla

- parola (dalle lingue slave)

LA CATACOMBA DI COMMODILLA (cat. Iscrizione)

Iscrizione ritrovata nella catacombe romane che risale a metà del IX secolo (a metà del IX

• secolo esistevano già i Giuramenti di Strasburgo come testo in volgare)

È nello stucco della cornice

• Secrita= secreta ( parte della messa che viene invitata a essere detta a bassa voce)

• la e chiusa in questo periodo si rappresentava con la i (usanza merovingica) quindi si

legge “secreta”

traduzione: invito ai fedeli di non dire le secrete della messa a voce alta

• forma latineggiante nella forma e basta

• non dicere: imperativo negativo (già presente in un latino tardo)

• in latino l’imperativo si faceva 1) ne + congiuntivo perfetto (tempo non

- sopravvissuto nel latino volgare) 2) noli+ verbo infinito

ille : articolo determinativo

• formazione dell’articolo determinativo avviene a partire dal V sec. d.C.

- il latino è una lingua sintetica che non aveva gli articolo determinativi e

- indeterminativi

si otterrà, passando da dimostrativi usati come articolo, gli articoli determinativi

- sparirà hic, haec e rimarrà solo hoc (cat. dei dimostrativi)

-

abboce: la doppia b rappresenta il raddoppiamento fono sintattico e fenomeno del betacismo

(tipico delle zone centro meridionale)

APPENDIX PROBI (area italiana- integrazione Elcock pp. 20-28)

Fonte del latino volgare

• Copiata infondo a una grammatica latina il cui manoscritto è stato scritto nel monastero di

• Bobbio e ora conservato a Vienna ( le grammatiche servivano per fermare le norme di una

lingua che stava cambiando; le norme della lingua parlata)

Un grande numero di grammatiche proprio nel momento della caduta dell’Impero Romano

• (instabilità politica= instabilità linguistica)

Interpretazione dell’Elcock: lista fatta da un maestro di scuola sugli errori degli alunni (risalente

• al III sec. d. C.) alcuni ritenevano che venisse da Cartagine ma ora si pensa sia di Roma

L’interesse era per la grafia più che per la pronuncia

• Nuova teoria: raccolta di liste di errori trovate in più grammatiche ( entro il V secolo d.C.) se

• fosse stata una lista scritta da un solo maestro avrebbe raccolto le parole una volta e basta

invece ci sono parole ripetute (taglia e copia)

Ci dà molte informazioni sulle sul grado di evoluzione fonetica e morfologica entro il V secolo.

• Registra il fenomeno della sincope (fenomeno panromanzo)

• parole a sinistra sono proparossitoni

- tendenza alla sincope della vocale post-tonica nei proparossitoni

- Es. 1. ARTICULUS non ARTICLUS (in italiano >artiglio -gl- gallicismo)

- 2. VETULUS non VECLUS > occ. Vegl

>fr vieil + s

>it. Vecchio

qui c’è stato uno scambio del nesso

3. OCCASIO non OCCANSIO

ipercorrettismo

parole di destra sono quelle continuate (quasi invariabilmente) nelle lingue romanze se

• 

sopravvive invece la parola di sinistra allora è un cultismo

Possiamo edere anche il fenomeno del metaplasma, soprattutto per quanto riguarda le

• declinazioni (decl. IV e V sono improduttiva, quindi la V va nella III o per metaplasma diventa

della I; la IV II)

Altro fenomeno panromanzo attestato è quello della PALATALIZZAZIONE

• Es. 1. LANCEA non LANCIA

- > la prima vocale diventa j (inizio della palatalizzazione)> palatalizzazione della

Iato

consonante precedente

2. PALEARIUM non PALIARUM (>it. pagliaio)

> j > palatalizzazione consonantica prevocalica

Iato

I PRINCIPALI FENOMENI CHE SI TROVANO NELL’ Appendix Probii:

1. Sincope

2. Consonante + E/I + vocale > iod

Es. VINEA non VINIA

3. U breve > O

Es. COLUMNA non COLOMNA

4. AU protonica > O

Es. AURIS non AURICLA

5. Perdita di m finale

6. Perditra di H

7. NS> S (e ipercorretismo)

8. Caduta di V intervocalica davanti a vocale posteriore

Es. RIVUS non RIUS

9. Confusione tra B e V

Es. BACULUS non VACLUS

10. Esitazione tra consonanti doppie e scempie

11. Eliminazione dei nomi imparisillabi

12. Adattamento degli aggettivi e pronomi della terza alla prima e seconda declinazione

13. Adattamento diretto dei nomi femminili di terza e quarta declinazione alla prima declinazione

14. Adattamento dei nomi femminili di terza e quarta declinazione alla prima declinazione per mezzo di un

suffisso diminutivo

15. Adattamento del plurale neutro alla prima declinazione

16. Eliminazione degli ablativi NOBIS e VOBIS

17. Alterazione della desinenza -es (3^) in -is

18. Riduzione delle desinenze -es /-is > -s

19. Perdita della flessione maschile in -us

Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 6
Il latino volgare Pag. 1 Il latino volgare Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 6.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Il latino volgare Pag. 6
1 su 6
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Acquista con carta o PayPal
Scarica i documenti tutte le volte che vuoi
Dettagli
SSD
Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/09 Filologia e linguistica romanza

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher milona94 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filologia romanza e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Manetti Roberta.
Appunti correlati Invia appunti e guadagna

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community