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vissuto uno psicologo, di nome Caligari, aveva usato un paziente affetto
da sonnambulismo come assassino, contro la sua stessa volontà. Volendo
imitarlo, e approfittando dell'arrivo al manicomio di Cesare, affetto da
sonnambulismo, il dottore aveva iniziato con lui i suoi esperimenti,
riuscendo a comandarlo a proprio piacimento e convincendosi sempre di
più di essere lui stesso il dottor Caligari. Vistosi scoperto, l'uomo
aggredisce Francis e i dottori accorsi, ma gli viene messa una camicia di
forza e lo si rinchiude in una cella di isolamento.
In realtà si scopre che tutto il racconto è una fantasia dello stesso Alan,
rinchiuso in un manicomio.
Il film si conclude con Francis rinchiuso in cella di isolamento. Il direttore
del manicomio afferma che saprà come trattare Francis ora che è emerso
l'oggetto della sua ossessione: il dottor Caligari.
Caratteristiche Tecniche:
Le scenografie sono tutte ricostruite in studio e sono sghembe,
deformate, irregolari. Per esempio le casa della città sono tutte
messe una sopra l’altra e formano una sorta di montagna.
L’ambiguità e i fantasmi interiori compaiono anche con scritte
visive verso la fine del film, quando si vede il direttore del
manicomio che ossessionato dal vero Dottor Caligare vuole
diventare lui stesso.
Forti contrasti di luce.
Trucco calcato soprattutto su Cesare.
Quando Cesare scappa ed entra in una specie di boschetto vi è
amorfismo tra lui e gli alberi secchi.
Il comando della polizia si trova in cima a una scalinata lunghissima
e anche all’interno i poliziotti sono su sgabelli con gambe alte.
Questo doveva far capire che la legge è al di sopra di ogni cosa, che
sovrasta.
Caratteristiche storia:
Vuole far capire quanto può essere ambigua e molteplice la verità.
La crisi, le ossessioni e i fantasmi interni degli esseri umani si
umanizzano in figure mezze uomini e mezzi no come il sonnambulo
Cesare.
Inizialmente la sceneggiatura era priva della cornice iniziale perché
voleva far emergere come le autorità sono al di sopra di tutto,
anche della legge.