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Gli attori coinvolti nel conflitto
1. Regione Puglia 2. Provincia di Lecce e Soprintendenza per i Beni Architettonici 3. Le amministrazioni comunali 4. Imprese 5. Associazione Italia Nostra e associazioni locali 6. Forum Ambiente e Salute1.2.1 Regione Puglia
Prima di analizzare il ruolo e la strategia utilizzata dalla Regione nel conflitto, è necessario rendere i lettori partecipi delle principali predisposizioni legislative in campo energetico. Effettivamente studiare la pianificazione legislativa di una Regione, in questo caso disciplinante l'uso delle FER e dell'eolico in particolare, è necessario al fine della comprensione del caso.1.2.1.1 La pianificazione energetica e paesaggistica regionale.
I piani regolatori della Regione Puglia per l'attività energetica e la corrispettiva tutela paesaggistica-ambientale sono diversi. Approvati in passato, nel corso degli anni hanno ricevuto diverse modifiche. Queste sono state necessarie per due ragioni:Per regolare l'uso delle energie da fonti rinnovabili e per tutelare il territorio dall'uso indiscriminato di queste. Le energie rinnovabili, in qualsiasi forma esse siano (vento, sole, biomassa) sono presenti naturalmente sui territori. Tuttavia bisogna che il loro uso sia soggetto di legge per evitare il depauperamento del territorio circostante, possibile conseguenza di un uso incontrollato. Un altro motivo trova fondamento nella continua richiesta d'installazione di diversi impianti sul territorio regionale. Effettivamente dal 2005 al 2008 le richieste d'installazione hanno subito un incremento. Questo aumento è una diretta conseguenza dell'attività programmatica della Regione che negli anni ha cercato di favorire e semplificare gli iter legislativi. Nella lettura dei contenuti o dei documenti programmatici è idea generalmente condivisa che negli ultimi anni l'incremento dell'uso delle FER per la produzione
energetica deve essere incentivata e, nello stesso momento, ben ristretta a zone che si presentano particolarmente idonee. Se si riconoscono certamente nelle FER grandi possibilità d'impiego lavorativo e quindi rilevanza economica per la zona, sono altresì riconosciuti una speculazione sul fenomeno e le relative preoccupazioni. Per tutte queste ragioni le ultime attività programmatiche pugliesi affiancano politica energetica e politica ambientale - territoriale.
I Piani cui si fa riferimento sono:
- PEAR: PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE
- PPTR: PIANO PAESAGGISTICO TERRITORIALE REGIONALE
- PUTT/P: PIANO URBANISTICO TERRITORIALE/TEMATICO
PEAR (Piano Energetico Regionale Ambientale)
La Regione Puglia nel 2007 ha approvato il PEAR, un documento programmatico decennale. Il piano energetico regionale è il principale strumento attraverso il quale le regioni possono programmare e indirizzare gli interventi in campo energetico nei propri territori.
regolando le funzioni degli Enti locali diffusi sul territorio. In questo modo si procede a un’armonizzazione delle decisioni tra regionale e locale. Consiste in una serie di disposizioni che devono essere eseguite dai soggetti privati o pubblici in campo energetico. Il campo maggiormente disciplinato all’interno del documento è il mercato dell’energia. La pianificazione energetica e quella ambientale devono procedere insieme per ridurre le esternalità che possono venire a crearsi sul territorio. Pertanto il piano energetico contiene disposizioni per la localizzazione degli impianti energetici in campo ambientale. Particolare attenzione è posta al rispetto degli impegni di Kyoto richiamando il concetto di un proficuo ricorso all’elevata differenziazione delle risorse energetiche avvantaggiando le fonti rinnovabili e a basso impatto ambientale. Pertanto il PEAR definisce ambiziosi obiettivi per il futuro, in particolare: dimezzare, tra il 2004 e il 2016,
Il trend di crescita dei consumi energetici regionali rispetto al quindicennio precedente è passato dal 19,3% al 9,9%. Inoltre, si è registrato un incremento del contributo delle energie rinnovabili sulla produzione elettrica regionale, passando dal 3% nel 2004 al 18% nel 2016.
Il PEAR della Regione Puglia si concentra sull'eolico. L'obiettivo generale del PEAR è incentivare lo sviluppo della risorsa eolica, consapevoli che ciò contribuisce a ridurre l'impatto complessivo sull'ambiente della produzione di energia elettrica, diminuendo l'uso di fonti più inquinanti come il carbone. Tuttavia, si riconosce che in alcune aree della Regione vi è uno sviluppo incontrollato della risorsa eolica, pertanto è necessario stabilire criteri per identificare le zone in cui non è possibile installare gli impianti. I punti chiave del PEAR della Regione Puglia sono il coinvolgimento e l'armonizzazione delle scelte delle Amministrazioni Locali.
eolico, idroelettrico, etc.) al fine di ridurre l'uso di fonti energetiche non rinnovabili e limitare l'impatto ambientale. Per quanto riguarda l'energia eolica, il PPTR stabilisce le zone idonee all'installazione di impianti eolici, tenendo conto delle caratteristiche del territorio e delle esigenze di tutela paesaggistica. 1.2.1.4 PTP: Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è uno strumento di pianificazione territoriale che ha l'obiettivo di coordinare e integrare le diverse politiche settoriali a livello provinciale. Esso definisce le linee guida per lo sviluppo del territorio, individuando le aree destinate a scopi residenziali, produttivi, agricoli, etc. e stabilendo le regole per la realizzazione di infrastrutture e servizi. 1.2.2 Strumenti di pianificazione comunale A livello comunale, sono previsti diversi strumenti di pianificazione che concorrono alla definizione del paesaggio e alla gestione del territorio. Tra questi, si possono citare: - Piano Regolatore Generale (PRG): è lo strumento principale di pianificazione comunale, che definisce le destinazioni d'uso del suolo, le norme edilizie e urbanistiche, e le regole per la realizzazione di opere pubbliche e private. - Piano di Assetto del Territorio (PAT): è uno strumento di pianificazione più dettagliato rispetto al PRG, che individua le aree destinate a specifici usi (residenziale, produttivo, commerciale, etc.) e stabilisce le modalità di utilizzo del suolo. - Piano di Recupero (PR): è uno strumento di pianificazione che ha l'obiettivo di riqualificare e valorizzare aree degradate o dismesse, attraverso interventi di ristrutturazione e riutilizzo. - Piano di Settore: è uno strumento di pianificazione specifico per un settore particolare, come ad esempio il settore agricolo, turistico, o ambientale. - Piano di Lottizzazione: è uno strumento di pianificazione che disciplina la divisione di un terreno in lotti edificabili, stabilendo le modalità di realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria. - Piano di Zonizzazione Acustica: è uno strumento di pianificazione che individua le zone del territorio comunale soggette a specifiche limitazioni acustiche, al fine di tutelare la salute e il benessere dei cittadini. - Piano di Mobilità: è uno strumento di pianificazione che definisce le strategie e le infrastrutture per la mobilità urbana e extraurbana, promuovendo l'uso di mezzi di trasporto sostenibili e la riduzione del traffico veicolare. - Piano di Gestione del Verde: è uno strumento di pianificazione che stabilisce le modalità di gestione e valorizzazione delle aree verdi e dei parchi urbani, al fine di garantire la qualità ambientale e il benessere dei cittadini. - Piano di Protezione Civile: è uno strumento di pianificazione che individua le misure e le azioni da adottare in caso di emergenze e calamità naturali, al fine di garantire la sicurezza e la protezione dei cittadini. - Piano di Valorizzazione del Patrimonio Culturale: è uno strumento di pianificazione che promuove la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale e artistico del territorio comunale, attraverso interventi di restauro, conservazione e fruizione. - Piano di Tutela delle Risorse Idriche: è uno strumento di pianificazione che individua le misure per la tutela e la gestione sostenibile delle risorse idriche, al fine di garantire la disponibilità di acqua di qualità per tutti i cittadini. - Piano di Tutela del Suolo: è uno strumento di pianificazione che stabilisce le modalità di tutela e gestione del suolo, al fine di prevenire fenomeni di erosione, dissesto idrogeologico e degrado ambientale. Questi strumenti di pianificazione comunale sono elaborati dagli enti locali (Comuni, Province, Città Metropolitane) in base alle normative regionali e nazionali, e sono sottoposti a valutazione e approvazione da parte degli organi competenti.gli standard normativi, ma anche in termini di pianificazione territoriale e di valutazione degli impattiambientali. È necessario trovare un equilibrio tra la produzione di energia da fonti rinnovabili e la tuteladel paesaggio e dell'ambiente. Inoltre, è importante coinvolgere attivamente la comunità locale nelprocesso decisionale, in modo da garantire una maggiore accettazione e partecipazione da parte deiresidenti. Solo attraverso un approccio olistico e sostenibile si potrà raggiungere una vera transizioneenergetica, che tenga conto delle esigenze energetiche del territorio senza compromettere la suaidentità e bellezza naturalistica.linee guida, e d'incentivazione dei raggruppamenti di Comuni con l'intervento delle Province, ma più articolatamente in merito a localizzazioni, tipologie di impianti, altezze dei generatori, coinvolgendo gli operatori del settore in ambiti di programmazione negoziata anche in relazione alla qualità paesistica degli impianti. L'obiettivo n°11 del PPTR è di definire standard di qualità territoriale e paesaggistica nello sviluppo delle energie rinnovabili. Che sono disciplinate nell'ambito delle Linee guida. All'interno del documento, quindi, nella sezione delle Linee Guida troviamo la categorizzazione dell'eolico in base alla potenza di MW e le restrizioni per l'edificazione: Eolico di Grande Taglia (aerogeneratori con potenza maggiore di 1MW), di Media Taglia (impianti composti da più generatori con potenza compresa tra 50kW e 1 MW, Piccola Taglia (entro i 50 KW). Ulteriori regolamenti disciplinano l'eolico.- off-shore
- 1.2.1.4 PUTT/P: Piano Urbanistico Territoriale Tematico/Paesaggistico.
- Il PUTT/P della Regione Puglia, già approvato con Deliberazione della Giunta Regionale n.1748 del 15/12/2000, si configura non solo come piano meramente paesaggistico, ma anche urbanistico territoriale, strumento di pianificazione generale.
- L'individuazione, definizione e classificazione delle peculiari zone paesistico-ambientali sono state effettuate con riferimento ai tre sistemi fondamentali che concorrono a configurare l'assetto territoriale: il sistema "geologico/morfologico/idrogeologico", il sistema "copertura botanico-vegetazionale colturale e della potenzialità faunistica" ed il sistema "stratificazione storica dell'organizzazione insediativa".
- In più, l'analisi del Piano regionale è estesa anche all'individuazione dei fattori di rischio e/o degli elementi di vulnerabilità dell'attuale assetto paesaggistico.
progetto di studio, è la legge numero 16/2006 nella quale sono stabiliti i PRIE (PIANO REGOLATORE PER IMPIANTI EOLICI). Il PRIE fornisce alle Amministrazioni comunali