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IGIENE E MALATTIE NON INFETTIVE
EPIDEMIOLOGIA DELLE MALATTIE NON INFETTIVE
È importante studiare anche l’epidemiologia delle malattie non infettive per stabilire la loro diffusione e le loro cause, in modo da adottare misure specifiche di prevenzione nella popolazione.
Le malattie non infettive sono malattie croniche e degenerative, cioè a decorso cronico e irreversibili, dipendenti da fattori ambientali e da fattori comportamentali, le quali tendono a insorgere dopo alcuni anni di esposizione ai diversi fattori di rischio.
Le malattie infettive, come abbiamo visto, sono invece malattie acute e degenerative dovute ad infezione da parte di un germe patogeno.
Le malattie non infettive sono: le malattie professionali (ad esempio gli avvelenamenti, i tumori polmonari, le broncopneumopatie), le malattie legate all’alimentazione (ad esempio il diabete mellito, i tumori dell’apparato digerente, le coronaropatie), le malattie nervose e mentali (ad esempio le epilessie, le malattie psicosomatiche), le malattie congenite (ad esempio l’emofilia, le distrofie muscolari), le tossicodipendenze, le malattie da incidenti (stradali, domestici e sul lavoro).
Da sottolineare che negli ultimi anni si è registrata nella popolazione una riduzione della mortalità per le malattie infettive, determinata dall’introduzione degli antibiotici, dall’igiene ambientale e alimentare e dalla vaccinoprofilassi; si è invece assistito ad un aumento vistoso delle malattie non infettive, dovuto all’alta incidenza e durata delle malattie nella popolazione per fattori soprattutto ambientali e comportamentali. Ad esempio le ischemie e i tumori rappresentano le prime cause di mortalità nei Paesi industrializzati.
Le cause delle malattie non infettive sono: i fattori genetici (ad esempio talassemia), i fattori comportamentali (ad esempio coronaropatie), e i fattori ambientali (malattie professionali).