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ARIO
funzione del tempo.
Moto turbolento / vorticoso / di Venturi: quando la traiettoria delle varie particelle non
sono definite e stabili, ma irregolari, vorticose e continuamente variabili.
Moto regolare / tranquillo / di Poiseuille: quando la turbolenza scompare e il moto delle
particelle avviene per filetti o lamine (avviene quando si scende un VALORE CRITICO DI
0,0035
v = ).
VELOCITÀ c d
Teorema di Bernoulli: “Per un liquido perfetto e incomprimibile, in moto
permanente, la somma dell’altezza geometrica, dell’altezza
piezometrica e dell’altezza cinetica è costante in tutte le sezioni di
2
p v
z+ + =costante
un filetto.” γ 2g d A d S γ
1 1 2 2
d A d S p p A d S γ z v
( ) ( )
− +d −z = ( −v )
1 1 1 2 1 1 1 2 1 2
2g
z
La quota geometrica rappresenta l’energia potenziale per unità di peso, la quota
p
piezometrica è l’energia che l’unità di peso di liquido possiede per il fatto di
γ 2
v
trovarsi sottoposta a pressione, la quota cinetica è l’energia cinetica della stessa
2g
unità di peso.
Nel caso si voglia estendere il teorema di Bernoulli ad un liquido reale, dovremmo
Y
anche considerare una quota per la perdita di carico , la quale rappresenta la
perdita di energia meccanica subita dall’unità di peso durante lo spostamento.
p p
1 2
z + =z + +Y
1 2
γ γ
La classificazione delle bocche si può effettuare tramite tre criteri:
1. Le condizioni a monte: a (se è a contorno chiuso) o a (se è
BATTENTE STRAMAZZO
aperta verso l’alto).
2. Le condizioni a valle: (se il liquido a valle si trova più in basso della bocca)
LIBERE
o (parzialmente se il liquido si trova al di sopra del lato più in basso
RIGURGITATE
della bocca, totalmente se il livello del ricevente è più alto della bocca).
3. Lo spessore della parete della bocca: (se accompagna orizzontalmente la
GROSSA
fuoriuscita del liquido) o (se la bocca è tagliata ad angolo vivo).
SOTTILE
Teorema di Torricelli: “La velocità di efflusso da una bocca è uguale a quella
che assumerebbe un grave cadendo nel vuoto da un’altezza
μ
pari al carico”. rappresenta l’attrito, se
h
considerato e è la distanza tra il pelo libero e il baricentro
√
v 2g∗h
=μ∗
della bocca.
I canali sono alvei aperti, quindi a pelo libero; sono caratterizzati dalla forma (creata
da sponde e fondo), la scabrezza della superficie bagnata.
Per calcolare la velocità del liquido in moto permanente si impiega la formula di Chezy,
R
che mette in relazione il raggio idraulico (il rapporto fra l’area della sezione e il
I B
contorno bagnato), la pendenza , il coefficiente di Bazin e quello di scabrezza
γ . 87
B=
Ω
R= γ
√
v R∗I
=B 1+
C √ R
Le condotte sono solidi cavi chiusi in cui l’acqua scorre a pressione diversa da quella
atmosferica; sono caratterizzati anch’essi da sezione e scabrezza.
y
La perdita di carico totale è data dalla perdita di carico unitaria per la lunghezza
y
L e si ricava tramite la formula di Darcy. Le perdite di carico localizzate si
c
hanno in casi come improvvisi restringimenti o espansioni della condotta, oppure
brusche curvature. 2
2 v
Q 1
Y y∗L=K
= ∗L y =α
5 c
d 2 g
Le pompe centrifughe servono a sollevare l’acqua situata ad una quota inferiore
rispetto a quella dove la si deve utilizzare. Sono composte da un ORGANO ELEVATORE
’ (la girante) e un (che può essere elettrico o a combustione);
DELL ACQUA ORGANO MOTORE
inoltre possiamo distinguere un tubo d’aspirazione, un tubo di mandata, una
succhierola e una valvola di fondo.
P γ
Potenza : In cavalli è data dal peso specifico del liquido , la portata Q e la
H z
pendenza (data dalla somma di quota geometrica e perdita di carico
y L
unitaria per la lunghezza della condotta ) fratto il coefficiente di efficienza
η della pompa. 2
Q
Q∗γ∗(z+ k ∗L)
5
γ∗Q∗H D
P= =
75∗η 75∗η
La spesa complessiva di un acquedotto con sollevamento meccanico dipende dal costo
p P
unitario di un CV , la potenza sempre in CV di una pompa , il costo unitario di
' L
p
un tubo e la lunghezza del tubo .
'
S= p∗P+ p ∗L
Tessitura :
Incidenza percentuale delle particelle solide elementari distinte per classi
convenzionali di diametro. Il rapporto fra le tre frazioni determina la tipologia del
terreno.
• S : 2 – 0,02 mm
ABBIA
• L : 0,02 – 0,002 mm
IMO
• A : 0,002 – 0,0002 mm
RGILLA
Capacità idrica massima: Quantità massima che può infiltrarsi in un’unità di suolo.
U ( )=P( )
Condizione di suolo saturo: V
Capacità di ritenzione: Contenuto idrico del terreno una volta eliminata
l’acqua gravitazionale.
1 1 ̄¿
U a
( )−Ψ =da
V m 3 10
Punto di appassimento: Sotto di esso le radici non riescono ad assorbire l’acqua dal
terreno.
U 15 a 16 atm
( )−Ψ =da
V m
L’infiltrazione è il fenomeno di penetrazione dell’acqua nel terreno a partire dalla
superficie. La velocità alla quale avviene la percolazione decresce nel tempo; dipende
dalla tessitura del terreno e dall’umidità iniziale.
B
v K
= +
i i
√
2 t
F
Forza di capillarità : Sviluppata dall’adesione di un liquido ad un solido e dalla
C
tensione superficiale, permette all’acqua di “risalire” un menisco sufficientemente
stretto, sino a che non si instaura uno stato di equilibrio con la forza peso.
F =2πrT
C 2 F 2
=F
F r hγ 2πrT=π r hγ
=π
All’equilibrio: C P
P
2T 0,15
h(cm)= =
rγ r
Le forze matriciali concorrono a determinare la tensione T dell’acqua nel suolo
(pressione negativa). Poiché può variare fino a diverse migliaia di atmosfere, è utile
definire il logaritmo pF, dalla quale curva assieme a quella dell’umidità possiamo
pF=−log T
dedurre l’acqua disponibile per una coltura. 10
Potenziale:
Per ciascuna forza agente sull’acqua nel suolo si può definire un potenziale.
Il potenziale totale in un punto è dato dal lavoro necessario per spostare una quantità
infinitesima d’acqua pura da una condizione standard al punto considerato.
Ψ
È il risultato della somma di (dato dalla tensione),
m
POTENZIALE MATRICIALE
Ψ (se ci troviamo in terreni alcalini),
o
POTENZIALE OSMOTICO POTENZIALE DI PRESSIONE
Ψ Ψ
(dipende dalla distanza dal pelo libero) e (in base
p g
POTENZIALE GRAVITAZIONALE
alla distanza dal piano di riferimento).
Ψ =Ψ +Ψ +Ψ +Ψ
t m o p g
Evapotraspirazione potenziale:
Rappresenta la somma dei processi di evaporazione dell’acqua dal suolo e la
sottrazione di quest’ultima da parte delle piante per i loro processi biologici.
Si può calcolare mettendo ad equazione l’apporto di piogge, irrigazione e acque
provenienti da falde, la sottrazione per percolazione e la variazione del volume.
E T A ± ∆ V
=A +I + −D
p n falda
La FAO ha stimato un evapotraspirazione potenziale di riferimento, ovvero il consumo
d’acqua di un prato verde alto 8-15 centimetri. Si può ricavare tramite il rapporto
percentuale fra le ore diurne del giorno medio del mese considerato e il totale annuo
p c
; il coefficiente dipendente da umidità, eliofania e velocità del vento ;
t
temperatura media mensile in gradi Celsius .
E T 0,46 t+ 8
( )
=c∗p
pr K
Oppure tramite il coefficiente dell’evaporimetro e l’evaporazione misurata da
p
E
quest’ultimo .
pan
E T =K ∗E
pr p pan
Parametri irrigui: γ
Peso specifico apparente : Rapporto fra il peso del terreno e il volume totale.
a P P
S S
γ = =
a V V +V
t w S
γ
Peso specifico reale : Rapporto fra il peso del terreno e il volume
r P S
γ =
reale, cioè il volume dei “pieni”. r V S
P
Porosità : Rapporto fra il volume dei pori e il volume totale della
particella di suolo.
V γ
( )
V a
P 1−
( )= ∗100= ∗100
V γ
t r
U
Umidità del suolo : Rapporto fra l’acqua contenuta e il suolo essiccato.
Umidità in peso
P W
U ( )= ∗100 Umidità in volume
P P S
V ( )∗γ
W a
U ( )= =U Umidità in altezza d’acqua
V P
V γ
t w
U ( )∗z (mm)
V
U mm
( )=
h 100
DP
Deficit pluviometrico : Si definisce come la differenza tra l’evapotraspirazione
P
e l’altezza di precipitazione relative allo stesso
intervallo di tempo.
DP=E T −P
p DA
Deficit agricolo : Si definisce come la differenza tra
l’evapotraspirazione, l’altezza delle precipitazioni e la
K RFU
frazione della riserva facilmente utilizzabile dalle
DA=E T RFU
( )
−P−K
piante. p
Irrigazione per aspersione:
Consiste nel distribuire l’acqua al terreno sotto forma di pioggia, riproducendo
condizioni analoghe a quelle delle precipitazioni atmosferiche.
È un metodo adattabile ad appezzamenti di qualsiasi forma, dimensione, pendenza e
composizione senza pericoli di erosione; apporta una ripartizione uniforme e ha un
irrilevante perdita per colatura; inoltre l’acqua subisce una forte ossigenazione. Di
contro i costi d’impianto sono elevati e si ha la necessità di disporre di acqua in
pressione, inoltre è un metodo inutilizzabile se l’appezzamento è soggetto a forti venti.
Le disposizioni più comuni per gli irrigatori sono quelle o .
A QUADRATO A TRIANGOLO
Nel primo caso la gittata dev’essere almeno uguale a metà diagonale, nel secondo
caso la gittata dev’essere almeno uguale alla distanza fra il baricentro e un vertice.
2R √ 3
L= R
=1,41 L=2R R
=1,73
√ 2 2
D
Dose : Volume di acqua fornito durante un’adacquatura.
Orario O: La durata dell’adacquatu