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LA CROSTA CONTINENTALE
• Copre il 41% della superficie
terrestre e si trova in
posizione più elevata rispetto
a quella oceanica a causa
della sua ,mediamente, minor
densità;
• La crosta continentale
superiore è composta da
rocce sedimentarie,
metamorfiti di basso e medio
grado e da granitoidi; rocce
che, si pensa, si trovino solo
sulla Terra a causa della
presenza di acqua liquida;
• La crosta continentale
profonda è inaccessibile; le
informazioni sulla stessa
sono ascritte a trivellazioni
(15 km), a xenoliti portati a
giorno dal magmatismo e ad
esumazioni tettoniche;
• A grandi linee, la crosta
continentale intermedia è
composta da metamorfiti in
facies anfibolitica mentre
quella profonda da granuliti.
LE INDAGINI INDIRETTE E LA CROSTA
CONTINENTALE
Le indagini indirette di tipo
geofisico risultano
fondamentali per lo studio
della crosta continentale: in
particolare, l’aumento della
velocità delle onde P va di pari
passo con l’aumento della
densità di tale crosta ed è
riconducibile sia alla presenza
di rocce femiche che alla
presenza di metamorfiti di
grado sempre più alto
all’aumentare della profondità. La figura mostra la variazione della velocità delle onde
primarie per rocce felsiche e mafiche tipiche di crosta
inferiore in funzione della profondità per gradienti
geotermici corrispondenti alla superficie di flusso di
⁻
calore con valori di 40 e 90 m Wm ² (Chapman e
Furlong, 1992).
CHIMISMO DELLA CROSTA
CONTINENTALE La crosta
continentale ha
una composizione
intermedia, e
contiene la
maggior parte degli
elementi più
incompatibili
presenti nel
pianeta Terra. La
crosta inferiore ha
composizione
prevalentemente
basica (eclogiti),
mentre la crosta
superiore risulta
essere acida, in
quanto composta
essenzialmente da
rocce granitoidi.
ETÀ DELLA CROSTA
CONTINENTALE
Andamento del rapporto
143Nd/144Nd nel tempo
geologico, dalla formazione
della terra all’attuale: il
valore iniziale della Terra
globale è stimato pari a
0,50682, mentre l’età di
formazione della crosta
continentale è datata a 2,5
Ga (miliardi di anni). Da
quel momento in poi, il
rapporto Sm/Nd è
cambiato, poiché nella
crosta il Nd è frazionato più
del Sm (quindi è diminuito);
dunque, nella crosta il
rapporto 143Nd/144Nd ha
seguito una linea di
crescita meno rapida
rispetto a quello del
mantello superiore; perciò,
i magmi di genesi
mantellica con età
maggiore di 2,5 Ga hanno clic
o
uarto ondo
– livello
Quinto Andamento del rapporto
87Sr/86Sr nel tempo
livello per geologico, dalla
livello
livello formazione della Terra
all’attuale: dalla
modificare formazione della crosta
continentale, datata a 2,5
Ga, si registrano
cambiamenti netti nel
rapporto sopra citato sia
nella crosta che nel
mantello superiore; in
particolare si ha un
stili aumento dello stesso nella
crosta, mentre nel
mantello si ha un
del impoverimento principale
in Rb che in Sr. Poiché il
testo 87Sr deriva dal 87Rb,
nella crosta il rapporto
87Sr/86Sr è aumentato
più rapidamente rispetto al
dello mantello, facendo sì che i
magmi estratti dal
mantello abbiano valori di
tale rapporto più bassi di
sc quelli della crosta
I CRATONI NEL MONDO
La mappa mostra la distribuzione delle aree cratoniche nel mondo con
annesse età di formazione, dedotte dall’età di formazione degli zirconi in
CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE
GRANITOIDI
Table 18-4. A Classification of Granitoid Rocks Based on Tectonic Setting. After Pitcher (1983) in K.
J. Hsü (ed.), Mountain Building Processes, Academic Press, London; Pitcher (1993), The Nature and
Origin of Granite, Blackie, London; and Barbarin (1990) Geol. Journal, 25, 227-238. Winter (2001) An
Introduction to Igneous and Metamorphic Petrology. Prentice Hall.
Table 18-3. The S-I-A-M Classification of Granitoids
3+ 2+ 87 86
18
δ
Fe /Fe Sr/ Sr
O
SiO K O/Na O
Type Ca, Sr A/(C+N+K)* Cr, Ni Misc Petrogenesis
2 2 2
M 46-70% low high low low low < 9‰ < 0.705 Low Rb, Th, U Subduction zone
Low LIL and HFS or ocean-intraplate
Mantle-derived
I 53-76% low high in low: metal- moderate low < 9‰ < 0.705 high LIL/HFS Subduction zone
mafic uminous to med. Rb, Th, U Infracrustal
rocks peraluminous hornblende Mafic to intermed.
magnetite igneous source
S 65-74% high low high low high > 9‰ > 0.707 variable LIL/HFS Subduction zone
high Rb, Th, U
metaluminous biotite, cordierite Supracrustal
Als, Grt, Ilmenite sedimentary source
A Na O
high low var var low var var low LIL/HFS Anorogenic
2
→ 77% high peralkaline high Fe/Mg Stable craton
high Ga/Al Rift zone
High REE, Zr
High F, Cl
* molar Al O /(CaO+Na O+K O) Data from White and Chappell (1983), Clarke (1992), Whalen (1985)
2 3 2 2
Figure 18-4. MORB-normalized spider
diagrams for the analyses in Table 18-
2. From Winter (2001) An Introduction
to Igneous and Metamorphic
Petrology. Prentice Hall.
Figure 18-2. Alumina saturation classes based on the molar proportions of
Al2O3/(CaO+Na2O+K2O) (“A/CNK”) after Shand (1927). Common non-quartzo-
feldspathic minerals for each type are included. After Clarke (1992). Granitoid
Figure 18-3. The
Ab-Or-Qtz system
with the ternary
cotectic curves and
eutectic minima
from 0.1 to 3 GPa.
Included is the
locus of most
granite
compositions from
Figure 11-2
(shaded) and the
plotted positions of
the norms from the
analyses in Table
18-2. Note the
effects of
increasing
pressure and the
An, B, and F
contents on the
position of the
thermal minima.
From Winter
(2001) An
Introduction to
Igneous and
MAGMATISMO DI CROSTA
CONTINENTALE
Dal momento che la crosta
continentale si trova normalmente
allo stato solido, la formazione
MIGMATIT dei magmi granitici implica
perturbazioni transienti del
E gradiente geotermico…
per modificare stili del testo dello schema
o livello Dehydration Melting (Fusione per
llo deidratazione)
La dissoluzione di minerali idrati (ad
livello esempio mica od anfibolo) in seguito
nto livello a reazione, a relativamente alta
temperatura, con minerali anidri,
produce un fuso sottosaturo in H20
ed una restite; durante la reazione
non si forma una fase fluida ricca in
H20, dal momento che questa,
prodottasi dal breakdown del
minerale idrato, rimane nel sistema.