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Oramai è palese la predominanza del giardino sul castello i futuri ampiamenti saranno

condizionati dalla presenza dei giardini che comunque non verranno mai distrutti.

Giardini= elemento predominante e condizionante della reggia.

Lunedì 30 novembre 2015

L’insediamento l’assetto territoriale del paesaggio preesistente

reale a Versailles cambiò tante

strade per Parigi e di connessione tra i villaggi limitrofi, la reggia taglia questi collegamenti gli

abitanti del villaggio non potevano entrare nella riserva reale e dovevano per cui costeggiare la

riserva. Soprattutto con gli interventi di Luigi XIV le cose per gli abitanti del villaggio

di ‘62- ’63 sono

peggioreranno sempre piùinterventi imponenti, Luigi XIV quando sale al trono

inizia una serie di operazioni che dureranno per tutto il suo regno, senza un progetto preciso, ma

con interventi che nascono strada facendo. A Luigi XIV più che il castello interessa il giardino

Tra il ’65 e l’81 gli

chiama squadra di professionisti che hanno lavorato a Vaux-Le-Vicomte.

interventi sono costanti, con una preponderanza sempre sui giardini, ma ci saranno interventi

massicci anche sul villaggio. Si instaurerà un rapporto stretto tra castello e processi di

urbanizzazione il castello diventa nucleo di urbanizzazione. 8

II modulo Geografia, professoressa Sereno

All’inizio Versailles altro non era che una palazzina di caccia e di passatempi per la corta, a un

certo punto diventerà una dimora di rappresentanza questo passaggio è segnato da due feste

tenute nel castello di Versailles. La prima fu nel 1664, festa dell’Isola incantata (l’isola di Alcina),

festa a tema. Viene chiamato Carlo Vigariani, intendente alle feste reali, a progettare scenografie,

balletti, giochi pirotecnici che hanno il castello come grande spazio teatrale soprattutto i giardini

del castello il castello non era ancora adatto a ospitare tante persone, gli ospiti dovevano

accontentarsi di sistemazioni nell’unica locanda del villaggio o in cascine adiacenti il luogo della

festa sono i giardini. Quattro giorni di feste. I giardini avevano degli spazi addobbati ad hoc che

furono il preludio alle “sales de verdures”. Il Re partecipò alla festa vestito da guerriero antico.

Gli interventi che seguono alla festa portano poco per volta a un cambiamento radicale del castello

in sé e dei giardini sbancamento della collina, bonifica degli acquitrini che gli abitanti del

villaggio usavano per la pesca. Si lavora all’ingrandimento del castello, si risistema la piazza d’armi

del castello con la costruzione di scuderie e si modifica anche la rete viaria.

come caratteristiche di vie d’accesso a palazzi reali

Viali alberati si diffondono da sei-settecento

o nobili, anche in Piemonte accesso a grandi cascine a corte chiusa.

mantenuta l’allea centrale alberata di accesso al castello, e ne vengono aggiunte

A Versailles viene

altre due, una a destra e una a sinistra, a formare un tridente d’accesso.

Si comincia ad abbattere il villaggio chiamato Vieux Versailles, troppo vicino alle mura della

riserva, il Re acquisisce terre con cui inizia a fare donazioni in cambio di accettazione di una

residenza reale e di esenzioni fiscali urbanizzazione di alto rango. In questo periodo gli interventi

sul giardino mirano a costruire vere e proprie sale vegetali sala da ballo, da pranzo, del consiglio.

Fine anni ’70 nuove acquisizioni procede progetto di espansione, il Re però cambia idee molte

volte. Tra ’68 e ’74 nuovi spettacoli. Due feste che segnano una diversità d’uso degli spazi di

Versailles.

Festa del 1668 occasione per invitare ospiti stranieri, soprattutto ambasciatori. La differenza non

è da poco, prima gli ospiti erano lo stesso entourage della corte, ora Versailles utilizzato come

strumento politico la messa in scena del potere del Re sole di fronte ai paesi esteri attraverso

l’occhio dei suoi ambasciatori. La Santini sottolinea che il sovrano partecipa come spettatore,

mentre nella festa dell’Isola di Alcina aveva partecipato come attore.

Cominciano le passeggiate reali rito pubblico con un protocollo prestabilito. Tutto ciò prelude

alla vera e propria svolta= TRASFERIMENTO DELLA CORTE A VERSAILLES.

Questa scelta sostiene e amplifica il progetto di donazioni di terra per attirare popolazione a

c’è bisogno di molti

Versailles. Nel momento in cui Il Re decide di trasferire la corte a Versailles

lotti edificabiliLa corte si porta dietro una miriade di personaggi di vario rango con varie funzioni

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II modulo Geografia, professoressa Sereno

all’interno della corte. I lotti di terra aumentano di prezzo il Re si trova a dover ricomprare terre

che aveva donato a prezzo molto più alto in virtù di un progetto politico. Si trasferiscono anche una

serie di commercianti che vivono sulle vendite alla corte il mercato del lusso.

Progetto rapido e intenso di urbanizzazione progetto ordinato e regolato con vincoli stretti (ad

esempio divieto di circolazione di animali per le strade di Versailles).

La Santini utilizza per sintetizzare questo progetto usa due quadri:

1668, Pierre Patel

Si nota la grandezza non troppo smisurata del castello, si intravedono le nuove abitazioni del

villaggio. Il corteo che si nota in primo piano è sicuramente la carovana della corte del re che si

dirige all’interno della reggia. 10

II modulo Geografia, professoressa Sereno

1722, Pierre Martin

Veduta diversa rispetto al dipinto precedente, il soggetto del quadro sono le corti del castello le

prime due, la terza era quella strettamente privata al re si nota che le corti sono piene di persone,

la prima la corte d’onore contiene vari personaggi la seconda, la corte reale, meno.

l’idea dei livelli

Questo quadro dà sociali del regno che si caratterizzano anche dalla maggiore o

minore distanza dal Re. La cancellata introdotta da Le Nostre verrà sostituita da un muro, che nel

momento di massima espansione misurerà 38 km, con ventiquattro porte che fungevano da stazione

una sorta di città chiusa e volutamente invisibile dall’esterno

per le guardie che simboleggia la

sacralità del potere.

Tutti questi interventi furono seguiti dalla sovraintendenza agli edifici del Re=vero e proprio

complicata, c’è sorta di direttorio formato dal sovraintendente

istituto della corte, con struttura da

tre ordinatori generali più tre controllori generali che hanno funzioni diversi. Gli ordinatori curano

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II modulo Geografia, professoressa Sereno

l’amministrazione dei cantieri, mentre i controllori curano i regolamenti, i contratti e gli aspetti

burocratici. Sotto il direttorio c’erano tanti funzionari come i commessi, gli addetti ai pagamenti, i

disegnatori dei piani dei giardini (come sarà Le Nostre) etc.

La sovraintendenza funziona attraverso una serie di memorie redatte dal sovraintendente e inviate al

sovrano che così rimaneva aggiornato sull’andamento dei lavori. Nel regno di Luigi XIV si sono

avvicendati cinque sovraintendenti, il primo fu Colbert, di cui conosciamo bene i rapporti con Re

riguardo a Versailles perché si sino conservati gli epistolari, che sono anche stati pubblicati.

Gli altri quattro sono il marchese Dubois, Eduard Colbert, l’architetto Mansarde (inventore delle

mansarde), marchese Danten.

Lunedì 7 dicembre 2015

Versailles 3 cantieri aperti: castello, giardini, fontane.

Uso delle acque= far rispecchiare l’edificio, e anche riflettere nelle acque cielo, alberi, forme

prodotte attraverso giochi di luci e ombre, riproducendo in sostanza una continua anamorfosi.

La Santini nell’illustrare il cantiere illustra due tipologie professionali i giardinieri e i fontanieri.

la Santini fa un inizio d’indagine sulle competenze

Entrambi vedono crescere la loro professione

professionali e le innovazioni tecniche messe in pratica durante la realizzazione della reggia di

Versailles.

Il cantiere delle fontane, durante il regno di Luigi XIV, Diventerà il più attivo Luigi esigeva un

uso massiccio di acque, che però cozzava con la disponibilità idrica della zona. Infatti il cantiere

non si limita a Versailles, ma deborda dai confini della reggia e diventa un cantiere a cielo aperto

che coinvolge una zona ben più ampia inizia un vero e proprio processo di territorializzazione.

“Il cantiere acque” Interferisce con l’economia agricola della zona e anche con le vie di

comunicazione viene distrutto il precedente villaggio e viene costruita una vera e propria città,

residenza di alto bordo.

Idea diffusa in antico regime= il corpo del Re è il corpo dello Stato (Vedi Unità di misura: piede,

braccio sono in astratto l’elemento base di misurazione dello Stato).

Tra tutti gli intendenti di Versailles, Colbert è quello che meno ha amato Versailles come emerge

dal suo cospicuo epistolario. Dal carteggio, si vede chiaramente che Colbert è, in più momenti,

preoccupato dalle spese di Versailles consultabili sui CBR (conte de batement de Roi). Da questi

emerge un andamento delle spese mostruoso, Colbert cerca spesso di frenarlo soprattutto perché è

tutto a spese dello Stato soprattutto perché Luigi XIV cambia idea spesso, fa interrompere

progetti già in corso, fa aprire nuovi cantieri. Colbert spinge a frenare le spese soprattutto in

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II modulo Geografia, professoressa Sereno

momenti di guerra, come nel momento della guerra contro l’Olanda. Ma aldilà dei momenti di

emergenza, Colbert non riteneva che Versailles non fosse uno strumento utile in termini politici,

cercò di persuaderlo a investire denaro nella flotta, nell’esercito elementi che più potevano far

accrescere la gloria della Francia ma poté far poco contro le volontà del Re.

Tornando alle fontane, l’idrografia della zona di Versailles non è tale da poter sostenere un progetto

come quello che Luigi XIV voleva attuare (Zona di Versailles= pianura con alcuni altopiani e

attraversata da pochissimi corsi d’acqua, qualche stagno nelle bassure).

Quadro di Jean Baptiste Martin

In primo piano La vasca di Nettuno

Sul lato destro boschetto delle tre fontane

In fondo a viale centrale fontana delle ninfe 13

II modulo Geografia, professoressa Sereno

Per ottenere effetti e giochi di luce sapientemente studiati, collaborano insieme i giardinieri e i

fontanieri è progettazione complessa che richiede conoscenze e competenze tecniche avanzate.

Primo elemento necessario per questi progetti= l’acqua.

Già l’acqua per le cucine con pompa azionata da cavalli nello stagno all’interno del recinto del

Quest’acqua non sarebbe mai bastata

castello. per al

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A.A. 2015-2016
19 pagine
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SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher wanda99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Sereno Paola.