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INTRODUZIONE:
Aalto che si accende una sigaretta a bordo della nave Marsilia - Atene: questo IV CIAM produrrà
la Carta d’Atene. 1933: in questi anni la mappa d’Europa cambia (rivoluzione della Germania).
Sullo sfondo:
- Moholy - Nagy: figura centrale del Bauhaus, riporta queste idee negli USA.
- Otto Naurath: non è un architetto, ma è importante per la casa dell’architettura e degli studi
urbani. Propone studi comparati di questo tipo: basati su dati oggettivi e comparabili, studi
sulla popolazioni, fabbriche, servizi, mezzi di trasporto privati. Indici che oggi diamo per
scontati. La città non si deve più pensare con questi strumenti, ieri erano all’avanguardia. Si
può parlare grazie a questi studi di città funzionale. Così si possono paragonare città
differenti: Amsterdam e Berlino, Parigi con Roma.
➡ E’ un momento cardine della storia del CIAM, congressi in cui gli approcci tematici si ampliano
di scala (dallo spazio minimo domestico (Francoforte), al quartiere (Bruxelles), alla città
funzionale (Atene), (Parigi) regione). In questo momento c’è il congresso che ha come tema la
CITTA’ FUNZIONALE.
Doveva tenersi a Mosca, come strategia di consolidamento dell’architettura moderna. Non era
l’unico filone. Tenere un CIAM a Mosca sarebbe stato compromettente perché di parte (Le
Corbusier aveva fatto un’opera, concorso per il palazzo dei Soviet in cui lavorano diversi architetti
famosi): Mosca è stata oggetto di progetto per “Mosca verde”. Questo congresso non può
tenersi a Mosca, si tiene in un non luogo, su una nave perché non si vuole sovrascrivere la sede
di Mosca con un’altra sede. parte da Marsilia (Le Corbusier, uno dei capi).
1931, movimento di avanguardia spagnolo. Rivista a sè: AC Documentos de Actividad
Contemporànea. Sul primo numero: queste linee diagonali e croci indicano modelli positivi e
negativi (eclettici). Si concentra sul progetto della città verde di Mosca. Ci sono sistemi di città
lineari: aree verdi per la ricreazione, per attività fisiche che sono componenti fondamentali
dell’uomo moderno.
Ma gli anni intorno al CIAM di Atene sono anni in cui i progetti di revisione urbana si
moltiplicano, presenti a diversi scale su diversi contesti. Wright e Le Corbusier sono i grandi
protagonisti, propongono una proposta urbana che rimarrà vigente anche nella seconda parte
della loro carriera.
The disappearing city, the industrial revolution runs away, Wright critica alla città americana.
• The Broadacre City: the living City. Wright dà dei valori, tra cui una critica della città
“americana”, tout court. Si auspica una sparizione di questa città. Presenta un nuovo sistema in
cui ogni cittadino ha un acro di terra. Ci sono componenti e matrici ideologiche. Nella retorica
di Wright (che ora vive a Taliesin) associa questa proposta urbana a due parole:
- Organico: anche per il dibattito italiano nel dopoguerra
- Democratico: sistema insediativo democratico.
Di questo fa molte rappresentazioni, in diversi settori. Fa anche dei plastici (anche Speer fa
plastici, c’è una tradizione di plastici). Si inserisce in una griglia ortogonale parti private e parti
pubbliche, ognuno ha la sua terra. Ci sono queste piccole fattorie modello individuali + altre
strutture che punteggiano il territorio insieme ad impianti industriali. Il centro civico già qui
diventa un elemento importante, anche dal punto di vista morfologico hanno più importanza
alcuni elementi. E’ il momento in cui Wright ha cominciato a costruire case usoniane (più
piccole di quelle della prateria): utilizzano elementi prefabbricati, elementi normalizzati. Città
territorio democratica si traduce in elementi standardizzati.
A Parigi Le Corbusier produce una proposta urbana: Le Ville Radieuse. La sua grande proposta
• che poi avrà delle variazioni. Le parole d’ordine però hanno delle sovrapposizioni: sole, spazio
e verde sono le stesse usate nel Piano di Mosca. Tra Wright e Le Corbusier ci sono differenze,
per esempio di densità (W. usa l’automobile, L.C. più l’ascensore). Però le parole chiave sono
le stesse. Le due ali sono per la zona residenziale. Wright fa città dei grandi isolati: L.C. va
contro questa idea.
1935, ipotesi di una guerra aerea è molto presente ed è elemento di propaganda politica e
progettuale. Il testo più politico è “Cannoni, Munizioni, no grazie, degli alloggi”. Verso il Plan
Vosin. L.C. negli anni 30 viaggia moltissimo, Parigi potrebbe essere un mercato insufficiente per
la sua affermazione: sono gli anni della crisi. In questo muoversi viaggiando, cercando alleati
locali, creando base operativa in loco. Avanza delle proposte tra cui Barcellona nel Plan Cerdà.
Le Corbusier avanza questa ipotesi di Barcellona, quando il piano di Cerdà è quasi completato:
con questo L.C. era d’accordo. Interviene su due settori della città: laterale e il waterfront
(nuovo fulcro della città). Il sistema proposto è congruente con la griglia di Cerdà. Anche L.C.
come Wright cerca un modulo congruente con quello esistente. C’era porto e attrezzature
legate ad esso. L.C. intuisce che il luogo d’incontro è il punto tra città ed acqua: inserito in un
parco. Il piano fallisce perché gli equilibri politici su cui si basava era fragile. L.C. proponeva
una struttura a gradini che riesce a garantire distanza tra una manica e l’altra. Realizza solo la
casa a blocco, un’unità singola del sistema Ville Radieuse: casa collettiva, sullo stile sovietico.
Ci sono dei servizi comuni, nuova proposta del vivere a Barcellona.
AC n 18 “E’ necessario organizzare il riposo delle masse”. La città del riposo è pensata per
l’attività ricreativa.
Quasi contemporaneamente L.C. si trova ad avanzare una proposta per un’altra città portuale e
d’acqua, Buenos Aires, 1936. Due architetti argentini intraprendono come molti studenti
dell’epoca (solo per classi medio alte) un viaggio europeo, ingaggiati da L.C. Immagina di
recuperare dei disegni che aveva fatto a Buenos Aires durante il viaggio nel 29, e cerca di fare un
piano. La testa della ville Radieuse si sposta su un’isola. Città degli affari: palafitta con 5
grattacieli. Subito dietro uno stadio. I vari pezzi sono riconoscibili perché li ripropone. Tutto
immerso in un parco. Nuovi edifici e nuovi assi che attraversano la griglia di Buenos Aires. Non gli
piace molto perché ha un’organizzazione irrazionale, propone strade di grande scorrimento.
Fatto nel 36, pubblicato nel 37. Anche in questo caso, la casa per abitanti di un livello più alto
della casa a blocchi, ospita alcuni servizi collettivi. Viene arretrata e realizzato solo un
frammento delle sue proposte. Chiusa la parentesi sui protagonisti che quasi
contemporaneamente producono due proposte urbane.
Contesto: sia in Europa che negli USA il tema urbano è molto bel presente. Inizia a diffondersi
anche un interesse per una pianificazione a scala maggiore di quella urbana.
Es. Tenessee Valley Area: è un organismo sovranazionale che alla scala macroregionale si
occupa di questioni legate al fiume basato su un sistema di dighe. Coordinamento
sovranazionale, riferimento che avrà lunga vigenza per quella che dopo la guerra si chiamerà
organizzazione sovranazionale.
Herbert Rimpl, progetto di una città per le fabbriche.
In questi anni il tema urbano è un tema importantissimo: ci sono diverse città costruite
funzionalmente, anche nell’ambiente del Reich, spesso connessi con la produzione bellica. Siamo
molto distanti dalle retoriche dei CIAM della città funzionale ma nemmeno poi tanto: Hermann
Goering, 1939 asse centrale per il tempo libero, grandi spazi verdi nella maglia tedesca.
Nel 33 la carta d’Atene avrebbe dovuto rappresentare la sintesi della città funzionale ma non
viene pubblicata perché non si è arrivati a una sintesi comune a tutti, ma recuperata
successivamente 43 da LC e Sert. Sert propone alcune versioni della carta d’Atene negli anni
’40. Quali sono le questioni urbane e come possiamo risolverle? Evidentemente anche Sert sta
ragionando per il 194x in cui ci sarà un nuovo assetto da riorganizzare. Questo testo è una
bella fotografia di quello che Sert (ortodosso dal CIAM) produce dall’incontro col linguaggio del
CIAM. In un linguaggio propagandistico incontra sguardi contemporanei con la città europea e
americana. Si parte dall’ABC, dallo zoning, le 4 funzioni (dimora, trasporti, lavoro, ricreatività). Si
inizia a mettere in discussione il sistema vigente per proporre una nuova versione. In questa
parte Sert punta il dito contro delle condizioni della città europea; Parigi è piena di zone buie
perché entra poca luce. Il traffico e la congestione. La serialità e la monotonia: esempio
statunitense. Sovraffollamento: minatori belgi 8 in una stanza. Accostamento con una nave che
trasporta schiavi. La popolazione sui balconi per una parata a S. Luis. Vengono criticati interventi
che perpetuano l’idea della strada tradizionale: percorsi tra le case in base alle necessità. I
blocchi vengono manipolati ottenendo effetto della scatola di sardine. L’automobile ha un ruolo
alla scala urbana e territoriale: l’auto si sta diffondendo.
Gli elementi della Ville Radieuse: patio e altri elementi desunti più o meno scientificamente sono i
principali elementi.
Stadio molto simile proposto da LC per Buenos Aires. Le forme sono simili. ma la retorica della
lettura degli elementi e il patio sono uno dei tratti comuni della prassi di Sert. Nel recente passato
latino.
Sert in quegli stessi anni è a NY. NY produce concentrazione intellettuale, la guerra articola molti
dibattiti e confronti. NY è uno di questi nuovi poli, per architettura italiana: ES. Rogers, Colonnetti,
Olivetti vivono in Svizzera.
Tra i personaggi che Sert frequenta:
- Fernand Leger
- Siegfried Giedion: dalla Svizzera agli USA. Segretario del CIAM.
Pubblicano “9 punti sulla monumentalità": uno dei testi e manifesti più celebri degli anni 40 a cui
seguiranno dei saggi. C’è uno storico, un’architetto, storico e artista e parlano di monumentalità.
Questo è un termine scivoloso: che cosa si intende? Speer, idee sovietiche, USA colonne capitelli
e timpani. Monumentalità negli anni 40 deve significare qualcosa di diverso. L’architettura
contemporanea degli anni ’30 hanno avuti progressi ma si sono dimenticati. Nelle città di
domani vogliamo riconoscerci in un monumento, in luoghi collettivi. Dobbiamo avere questi
luoghi. Come realiz