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Estratto del documento

Incoraggia i giovani, soprattutto il pupillo Maupassant, ma é stanco. Muore il maggio del

1880.

- L'ultima opera. incompiuta, solo il primo volume di due, é storia di due spedizionieri che

decidono di ritirarsi in campagna per i loro cinquant'anni, per dedicarsi a studi piú

tranquilli, assetati di certezze, comprese quelle metafisiche, ma si arrendono e tornano

al loro mestiere. Fu diversamente interpretato.

B. La personnalité et l'esthetique.

La corrispondenza rivela un uomo focoso e vibrante, ma deliberatamente attaccato a

un'estetica opposta al suo temperamento.

- Flaubert é per natura romantico, roso dalla malattia tipica della sua generaizone. Un

po' Byron, un po' disilluso dalla vita, s'infiamma per gli ideali nuovi, grande

immaginazione alla Goethe e Hoffmann, attratto dall'enorme e il soprannaturale, i vasti

orizzonti, disgustato dalla borghesia vuota e perseguitato dalla solitudine.

- Caso unico, Flaubert disciplina, quasi soffoca la foga romantica, per assumere in toto il

metodo biologico. Per scrivere ogni cosa, come l'esercito di mercenari di Salammbó che

muore di fame, studia fisiologia, per altri casi anatomia, poi documentazione d'economia

ecc. ecc., il romanziere deve anche peró fare deduzioni universali dai fatti particolari,

senza peró pretendere che siano affermazioni definitive ed eterne.

- L'artista deve far credere che non ha vissuto, dice Flaubert, predicando l'assoluta

impersonalitá come carattere della grande arte, facendo l'esempio di Shakespeare. I pg

devono attirare lui, lui diventa loro, non il contrario. Ció non esclude l'emozione, perché

senza emozione lo scrittore non puó comprendere il mondo, ma con controllo.

- Flaubert aveva un vero culto della cura della forma, scriveva frasi o paragrafi in diverse

modalitá, le leggeva ad alta voce, confrontava la musicalitá. Tutto questo era in

contrasto con la sua inclinazione naturale che si sente nella corrispondenza, ed otteneva

egli questa cura con molto sforzo quasi da tortura, che amava peró come un asceta ama

il suo cilicio.

- Guy de Maupassant(1850-1893). In 10 anni edifica la sua opera, conosce il successo,

e approda alla follia

A. Le Destin. Giovinezza a Etreat, dove la madre s'é ritirata dopo essersi separata dal

marito, ivi fa una vita libera. Solidi studi al collegio religioso e al liceo di Rouen. Un

amico con cui corrispondeva gli dá consigli e lo inizia alla poesia. Partecipa alla guerra

del 1870 e scrive delle preziose osservazioni. 1871 vá a Parigi, lavora al ministero come

impiegato, é allora che Gustave Flaubert, vecchio amico della madre, lo istruisce alla

scrittura, l'imperativo di liberare l'originalitá personale, osservare la realtá direttamente e

trovarvi significati nuovi, detestare i pregiudizi e i luoghi comuni borghesi, soprattutto

dirsi che l'arte é una lunga pazienza. In 7 anni Maupassant compone dei poemi,

spettacoli teatrali(pieces!) e racconti che mostrano gusto per il macabro. Flaubert lo

segue e corregge. Lavora sodo, sogna di fare canottaggio: é un omaccione. Peró nel

1876 si lamenta di dolori al cuore e alla testa, che lo sprofondano in crisi di malinconia.

- É una meteora, un racconto, Boule de Suif, nel 1880, raccolto nelle Soirées de

Medan(il gruppo di naturalisti di Zola) lo fanno erigere sopra gli altri. Da qui al 1891

scrive 300 racconti e sei romanzi.

- I racconti, dati prima ai quotidiani poi alle raccolte, sono pieni di verve e vigore

secco(La Maison Tellier, Mademoiselle Fifi, Les Contes de la Becasse, Les Soeurs

Rondoli), ma l'influenza di Z. e F. si sente, a volte. In Yvette, Miss Harriett, Monsieur

Parent, Contes du Jour e de la Nuit, La petite Roque, Toine, Lo Horla, Le Rosier de

Madame Husson si sente tutta la sua originalitá, qui si libera di ogni influenza e utilizza i

suoi ricordi per dipingere paesi e paesani.

- Appena acquisisce un po' di meritato successo, viaggia, crociere, e frequenta saloni

mondani, che raffina il suo occhio e pensiero. Alterna dal 1883 romanzi ai racconti. Nei

romanzi si nota l'evoluzione che abbandona il mondo esteriore per una piú profonda

discesa, nel quadro dell'alta societá, nelle profonditá dell'animo. Abbiamo Une Vie, Bel

Ami, Mont Oriol, Pierre et Jean, Fort comme la Mort, Notre Coeur. Sempre in questo

periodo pubblica imperssioni di viaggi, tre. ¶ Une Vie. La giovane Jeanne esce da un

convento e vive tranquilla con la famiglia in un castello della Normandia, legge e fa la

vagabonda. Il visconte, peró, viene presentato e chiede di poterla sposare. - Dopo il

viaggio di nozze é il disincanto. Lui é una carogna, la tradisce. Muore tragicamente con

la sua complice. - Allora Jeanne si dedica tutta al figlio, che peró é giá corrotto dentro. Si

ricorda di lei solo quando é al verde, a Parigi, vivendo d'espedienti. Jeanne é ferita. - Ma

si illumina di nuova speranza quando puó crescere il nipote, il cui padre ha perduto la

madre. La serva conclude che "la vita non é mai né cosí bella né cosí brutta come la si

crede.

- Problemi di nevralgie e di circolazione lo rendono di malaticcia irritabilitá. Il fratello

inoltre aveva crisi di furore omicida, e la cosa lo devasta. La follia si dichiara nel 1891, e

18 mesi dopo muore, non trovando mai piú la luciditá, nella casa di cura del Docteur

Blanche.

B. L'orginalité.

1. Le pessimisme.

- Maupassant nega la speranza, la provvidenza(Dio non sa che fa), e nega anche la

fede nell'arte che aveva almeno Flaubert. Loda Schopenhauer come il piú grande

infrantore di sogni. Nega il vero genio umano perché non sapremo mai nulla, non

intuiremo nulla, non imaginiamo nulla. Siamo bestie appena superiori. La filosofia spiega

problemi a cui non troveremo mai la soluzione, la scienza si scontra allo stesso modo, la

religione é scempiaggine. Quanto alla socialitá, é idiozia, perché siamo tutti isolati e

incomprensibili uno con l'altro, i legami che si creano tra umani sono consolazioni

illusorie.

- le reazioni a questa filosofia sono contraddittorie, riconducibili ai suoi problemi mentali.

- Per sfogare il pessimismo e sondare le bassezze umane, Maupassant sfodera un

gaudente sarcasmo, impregnato delle lezioni di Flaubert, per portare a caricature le

persone descritte.

- Segno di sanitá alterata, sembra provare pietá per l'umanitá, descrive i sempliciotti ma

non li prende in giro, ed evoca con discreta emozione la vita misera di vecchi, zitelle,

malati.

- Il progresso del male e l'uso di droga lo rendono angosciato, molti racconti mostrano lo

strano gusto per il sentimento della paura, lo analizza e nota come s'impadronisce delle

anime ansiose, gli ossessi e i nevrotici che temono i rumori, la solitudine, la notte, che

credono di essere posseduti(La peur, Apparition, Lui?, Le Horla). Sono racconti che

simboleggiano l'orrore ansioso di Maupassant davanti al mistero della morte.

2. L'art. La sua maestria, che é ció che lo rende famoso, é dovuta a lunga riflessione sul

suo mestiere.

- Ha definito la sua estetica partendo dal rimprovero di eccessiva rigiditá verso i

naturalisti. Loda il loro intento di "faire vrai" ma critica la loro pretesa di esprimere tutta la

veritá e nient'altro. La realtá offre tante cose, anche ció che non ha senso. La veritá

invece deve essere selettiva per avere senso, appunto per esprimere veritá,

nell'essenza. Quindi il realista, se é artista, dará la vera veritá riordinando i dati. Tuttavia

non va bene neanche che ognuno abbia la sua visione della realtá in modo soggettivo.

Inoltre i naturalisti non dovrebbero mostrare ai lettori tutta la loro documentazione per

amor di completezza, l'autore deve dar piacere al lettore. Maupassant ricalibra il

naturalismo con un po' di realismo classico.

- Maupassant é eccelso soprattutto nei racconti: l'uso attento dei mezzi danno

impressione di semplicitá ed equilibrio. le particolaritá sono messe in poche parole, ad

es. in una parola dialettale che fa capire i vizi dei vari personaggi. Poi la vicenda

comincia con una cosa banale e semplice di un fatto di paese, per poi arrivare

all'improvviso incidenti imprevisti che precipitano i fatti verso il loro finale spesso tragico.

Lo stile di Maupassant é coerente con la sobrietá espressiva, la frase é semplice, senza

parole dai suoni bizzarri. Queste scelte di semplicitá nascondono una tecnica sicura.

- Baudelaire.

Ragazzo ribelle e solitario, vita bohemienne, poi scrittore povero, guadagnava da vivere

giorno per giorno, faticosamente. Morí paralizzato. I suoi versi sono tutti nella raccolta

Les Fleurs du Mal, che rivelano la sua coscienza tormentata, publicazioni postume

completano il suo pensiero e le idee. Incompreso a lungo, Baudelaire ha fatto evolvere il

lirismo, purificandolo e approfondendolo. I simbolisti gli devono moltissimo, ed esercita

anche oggi grande influenza.

I. La carriere(1821-1839).

- Nato a Parigi, il padre, un amabile anziano pieno di filosofia illuminista, muore presto.

La madre si risposa con un rigido militare. Durante l'istruzione é vittima di intense crisi di

melanconia, e soffre di solitudine.

- A Parigi vive come zingaro, i genitori lo vogliono allontanare dalle cattive amicizie, lo

costringono a partire per le Indie, ma torna presto(dall'Ile Maurice). Si lega con una con

cui stará per 20 anni, riceve la parte d'ereditá del padre, scrive poesie, ha amicizie

letterarie fra cui Gautier. Compromette la sua salute con ogni eccesso, dissipa il

patrimonio. É il 1844, gli si impone un amministratore, per i beni.

- Con una rendita mensile di 200 franchi, si dedica alla letteratura, in particolare la critica

d'arte, traduce E.A. Poe, che considera anima gemella. Approva la rivoluzione(del '48),

ma l'amore repubblicano era l'ombra dell'amore per una donna che aveva un salon. Si

dedica alla poesia, pubblica nel 1857 Les Fleurs du Mal che meditava da piú di 15 anni,

ma é incompresa, gli vale un'accusa di follia. Nuova edizione nel 1861, Baudelaire non

si scoraggia, ma problemi di salute e soldi lo fiaccano. Dopo un giro di conferenze in

Belgio accusa problemi nervosi, che diventano sempre piú gravi. Paralizzato, muore; ha

45 anni. Dopo la morte sono pubblicate: Petits Poemes en Prose, i patetici Journaux

Intimes, la sua descxrizione dei paradisi artificiali, e, sotto il titolo L'Art Romantique, una

scelta dei suoi articoli. Infine lascia una commovente corrispondenza.

- Les Fleur du Mal, che doveva chiamarsi Limbo, é una raccolta di cento poesie.

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
21 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/03 Letteratura francese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher loki.mir di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Letteratura francese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Messina o del prof Pace Falzon Bernadette.