vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
LA COMEDIE HUMAINE:
È stata definita "la più grande costruzione letteraria di tutta la storia dell'umanità”, ed è
certamente una perfetta rappresentazione del romanzo moderno europeo. Il romanzo di Balzac
ha la tendenza a girare attorno a personaggi forti (come per esempio Goriot, Rastignac, o
Eugènie, ormai leggendari). L'ambizione dell'autore, come egli stesso spiega nella prefazione,
era di descrivere in modo quasi esaustivo la società che lo circondava, voleva racchiudere tutta
la propria epoca nella sua Commedia umana. Il titolo che aveva immaginato per la sua opera
era Studi sociali, che poi diventerà La commedia umana nel 1842, con riferimento a Dante.
L’opera è divisa in tre sezioni: Études de moeurs au XIX siècle (Studi di costume del XIX secolo)
basati sull’etica e le passioni delle persone, Études philosophiques (Studi filosofici), Études
analytiques (Studi analitici). Ciascuna sezione è poi ulteriormente suddivisa, la prima in sei
"scene" (scene de la vie privée, de province, parisienne, militaire, politique e de campagne), la
seconda in una ventina di romanzi brevi, che si basavano su una certa definizione fisiologica
dell'uomo, allo scopo di consentire la comprensione del comportamento sociale e la terza in
Physiologie du mariage (Fisiologia del matrimonio) e in Petites misères de la vie conjugale
(Piccole miserie della vita coniugale), che non fece in tempo a scrivere e che avrebbero dovuto
trarre la conclusione filosofico-politica di questa visione globale dell'uomo e della società.
Balzac intendeva presentare l'umanità come un insieme di "specie" sociali, influenzate
dall'ambiente. Balzac descrive con minuzia quasi maniacale l’aspetto fisico, il carattere, ma
anche l’ambiente materiale, gli oggetti tra cui vivono i personaggi, sottolineando le strette
corrispondenze tra quei personaggi e quegli ambienti. Tale rappresentazione complessiva del
proprio tempo deve essere fondata, riprendendo la rappresentazione delle specie zoologiche di
Buffon, sulla rappresentazione delle Specie sociali, cioè le differenziazioni degli uomini fra loro
determinate dal diverso ambiente sociale cui gli individui appartengono. Quindi le differenze fra
un soldato, un operaio, un avvocato, un ozioso ecc. dipendono dagli ambienti differenti in cui
agiscono. Questi tipi, protagonisti dei diversi romanzi, si presentano così come gli strumenti per
scrivere una vera e propria storia dei costumi. Per dare un senso di completezza Balzac usa un
geniale espediente, destinato poi a larga fortuna in altri romanzieri: i personaggi ritornano da
un romanzo all’altro, un personaggio che in un romanzo ha un ruolo marginale, in un altro
successivo diviene protagonista, o viceversa. Questi personaggi sono mossi in genere da
grandi passioni. Per realizzare il progetto, Balzac ammette che fondamentale per lui è stata la
lettura dei romanzi di Walter Scott, infatti il romanziere inglese gli appare come colui che ha
saputo rendere il romanzo una sintesi di tutti i generi letterari, fondendo dialogo, dramma,
ritratto. Così la possibilità offerta dal genere del romanzo di rappresentare la complessità della
società e del reale, si presenta a Balzac come lo strumento più adeguato per offrire quella
rappresentazione complessiva della Società contemporanea che gli sta a cuore.
LOUIS LAMBERT:
Louis Lambert che fa parte degli "Studi filosofici" de La Commedia umana. L'opera è in parte
autobiografica, poiché anche l’autore come il protagonista studiò all’oratorio di Vendome, ed in
parte è un importante contributo alla descrizione del magnetismo animale. L'interesse che
Balzac ha sempre avuto nei riguardi delle scienze paranormali ne ha alimentato molto anche la
fantasia creativa; col personaggio di Louis Lambert ha espresso ampiamente il suo accentuato
gusto metafisico. La storia è scritta in prima persona; il narratore descrive l'incontro con un
giovane talentuoso avvenuto nel collegio dell'oratorio di Vendôme: il ragazzo gode della
protezione nientemeno che di Madame de Staël. Tutto preso nei suoi studi personali Louis
rimane estraneo all'ambiente non legando con gli altri studenti della stessa età; viene inoltre
spesso preso di mira con scherzi e prese in giro. Evitato dagli altri studenti e rimproverato dagli
insegnanti per il suo prestar poca attenzione alle lezioni, il legame tra i due ragazzi si rafforza
attraverso le svariate discussioni su argomenti di mistica e filosofia. Dopo aver completato un
suo saggio sui temi trattati a voce negli incontri con l'amico, Louis rimane sconvolto quando un
insegnante glielo confisca definendolo "spazzatura"; poco dopo una grave malattia costringe il
narratore a lasciare la scuola. Nel 1815 Louis si diploma all'età di 18 anni e comincia a vivere
per i successivi tre anni nella capitale. Successivamente incontra una donna di nome Pauline e
cade appassionatamente innamorato di lei: il giorno prima del loro matrimonio però subisce un
crollo mentale. Dichiarato incurabile dai medici a Louis viene ordinato un periodo di riposo
assoluto in perfetta solitudine. Pauline lo conduce al castello di famiglia, ove si ritrova a vivere
in una condizione di quasi coma; il narratore farà visita al suo vecchio amico. Solo la sua amata
Pauline prende in seria ed attenta considerazione i suoi pensieri e riflessioni, riunendoli in un
"trattato della volontà", opera ch'egli non ha avuto il tempo di portare a termine. Louis muore
all'età di 28 anni. I dettagli specifici descritti, tra cui le punizioni corporali inflitte agli studenti
dagli insegnanti, suggeriscono una biografia romanzata. Inoltre, mentre era proprio studente a
Vendome Balzac scrisse un saggio intitolato "Traité de la Volonté": il saggio discute proprio di
autori discussi con il protagonista.
LE PERE GORIOT:
è un romanzo di che fa parte delle "Scene della vita privata" de La Commedia umana. Il
romanzo si apre con un prologo di 20 pagine, in cui si narra l'antefatto di un dramma.
Successivamente Balzac ci introduce nella pensione di Madame Vauquer, dove alloggiano
Eugène de Rastignac, giovane studente universitario, Vautrin, un personaggio misterioso ed
inquietante, Papà Goriot, pastaio in pensione, ed altri personaggi che avranno un ruolo
secondario nella narrazione. Papà Goriot ha due figlie, Anastasie e Delphine (sposate
rispettivamente con un conte e con un banchiere), che ama in modo patologico. Esse però lo
vanno a trovare solo per ottenere soldi, in modo da soddisfare i loro capricci. La figura di Papà
Goriot mostra come gli affetti più intimi come i legami tra padre e figlie siano corruttibili dalla
società borghese, dominata dal denaro. La vicenda di Papà Goriot si intreccia poi con quella di
Eugène de Rastignac. Egli è il punto di contatto tra gli ambienti presentati durante la
narrazione. Egli è un giovane di provincia molto ambizioso, venuto a Parigi per studiare legge.
Egli è fortemente attratto dall'alta società parigina e ambisce ad arrivare alle posizioni più
elevate. In realtà è ancora un ragazzo sensibile ai sentimenti, e per questo rifiuta gli
insegnamenti di Vautrin e tenta di aiutare fino alla fine Papà Goriot. Ma è proprio dopo la morte
di Goriot che egli perderà ogni fiducia nella forza dei sentimenti ed accetterà le spietate leggi
della capitale, prima fra tutte la corruzione morale. Nel corso del romanzo Eugène passa
dall'iniziale ingenuità e bontà all'accettazione della corruzione necessaria per scalare i gradini
della società. L'ambizione porta Rastignac a sedurre donne altolocate, tra cui Delphine, una
delle figlie di Papà Goriot. Il signor Vautrin, si rivelerà invece un pericoloso criminale. È il
simbolo negativo della società borghese. Egli infatti è un criminale che pur di raggiungere i suoi
scopi non esita a compiere delitti o a rubare. Nel corso del romanzo egli tenta di avvicinare
Rastignac proprio ai valori negativi di cui si fa portatore. Nell'ultima parte del romanzo, la
polizia riesce ad arrestarlo ma ciò non intacca l'alone di mistero e di forza negativa che
caratterizza il personaggio di Vautrin. Nonostante la carica negativa del personaggio, Vautrin
costituisce nell'economia del romanzo l'affascinante motore della trama che porta
all'accettazione della corruzione da parte del giovane Eugène. Il romanzo si conclude con la
morte di Papà Goriot, ucciso non solo dall'età ma anche dalle privazioni che si era imposto per
amore delle figlie. A questo proposito, la scena finale mostra davvero la mancanza di affetto
delle figlie verso il padre, costretto anche nell'ultimo viaggio ad essere accompagnato dal solo
Rastignac. Nel romanzo coesistono e si intrecciano molteplici tematiche. Il tema principale è
ovviamente l'amore paterno, rappresentato come una patologia. A ccanto ad esso, abbiamo il
tema dell'ansia di elevazione sociale, la critica al mondo della borghesia e dell'aristocrazia, la
demonizzazione del denaro come forza negativa che corrode gli affetti. Gli ambienti descritti
nel romanzo sono tre: l'ambiente della pensione, l'ambiente dell'alta finanza e l'ambiente
dell'aristocrazia. Balzac sviluppa la vicenda tra questi tre ambienti che si presentano come veri
e propri nodi tematici. La cosa interessante da notare, è che gli ambienti dell'alta finanza e
dell'aristocrazia si assomigliano molto poiché mostrano gli stessi valori negativi che Balzac
attribuisce alla società borghese della Francia del XIX secolo (il denaro, l'ipocrisia ecc).
LE LYS DANS LA VALLEE:
è un romanzo che fa parte de “études de moeurs”, nella sezione scene di vita di campagna. Si
tratta di un romanzo poetico nel quale l’autore evoca ricordi della sua infanzia e della sua
giovinezza, parla dell’amore. Originale per la sua struttura, il romanzo si presenta come una
lunga lettera indirizzata da Félix de Vandenesse a Natalie de Manerville, che si accinge a
sposare. Le espone la sua adolescenza infelice, il suo incontro durante un ballo con una
seducente sconosciuta. Qualche mese dopo, introdotto presso il conte di Mortsauf, riconsce
nella sposa del conte Henriette, madre di due bambini malaticci, la sconosciuta di un tempo
che egli battezza «Lys dans la vallée». Mme de Mortsauf trova nella devozione alla sua famiglia
e nel fervore religioso la forza di resistere all’attrazione che prova per Félix, che vuole resti
nell’ambito platonico. Giurando fedeltà al suo amore, Félix parte per Parigi, dove, d