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Estratto del documento

HENRI DE TOULOUSE-LAUTREC 1864-1901

• famiglia benestante, alta borghesia = conti di Toulouse → per non disperdere ricchezza, si

sposavano tra loro → problemi genetici, figli nati morti

• nasce con picnodisostosi = malattia ossea congenita che rende ossa fragili e non le fa

crescere più di un tot, non supera mai i 152 cm

• madre (presenza ossessiva) gli fa fare tutte cure possibili, tanti ricoveri in sanatori che però

non servono a nulla → in questi lunghi periodi Lautrec inizia a disegnare e dipingere

assiduamente, dunque dopo la maturità i genitori lo mandano da dei pittori accademici a

studiare

in gioventù dipinge soggetti accettati dalla borghesia (animali, paesaggi, vita quotidiana)

• presto si stufa di quest’arte vuota (ben vista dalla borghesia perché considerata un

passatempo) nella quale ci si concentra solo sulle forme, sul disegno, sulla composizione e

decide di staccarsi (20 anni) anche dall’ambiente familiare, in particolare dalla madre

(presenza oppressiva), scegliendo di cavarsela da solo a Parigi conducendo una vita da vero

bohémien

Autoritratto davanti allo specchio: immagine disturbata da “ barricata” di oggetti, lui risulta quasi

un altro elemento di questa natura morta ; luce colpisce solo schiena e nuca, volto rimane

nell’ombra: non osa rivelarlo né all’osservatore né a se stesso ; non mostra resto del corpo

• capacità di cogliere l’attimo e renderlo coinvolgente (→ dipinto padre a cavallo)

• contenuto che sceglie forma adeguata

• osserva e riesce a intrappolare nel dipinto stati d’animo (Assenzio ≠ Al Café La Mie)

• ispirazione a arte giapponese → cloisonnisme (colori scuri, non solo nero), no ombre, punto

di vista

Cavallerizza al circo Fernando: tematica molto diffusa ; arte giapponese → contorni neri

(cloisonnisme) + assenza di ombre + inquadratura = spettatori e clown tagliati, scena vista

dall’alto ; nonostante ispirazione ad arte giapponese, opera originale ; più scene in corso (clown)

• disegnatore di manifesti, primo disegnatore di pubblicità

• litografia (= tecnica di stampa delle immagini → si usa una matrice piana: parte stampante e

non sono poste sullo stesso piano) monocroma e policroma

prima delle litografie: schizzo spontaneo, acquerello, tempera ad olio

• temi di attualità, sia raffigurazione realistica che caricaturale

• stilizzazione, riduzione, attirare da lontano

• Yvette Guilbert (cantante) esita perché abituata a ritratti più lusinghieri, ma è Lautrec a

renderla immortale catturando la sua essenzialità, coglie gesti, dettagli

• studi preparatori sono più dettagliati, non piatti

• ritratti venivano ancora meglio se conosceva bene la persona (Jane Avril)

• guardava da fuori persone “sane”, cercava di fuggire dalla sua solitudine e dal confronto

diretto con la sua situazione

• vita dei cabaret principale soggetto artistico, ama osservare la vitalità, le donne, i giochi di

luci e colori→ umanità mostra la sua vera natura, no distinzione tra ricchi e popolo (alcool,

danza), no inibizioni

• in mezzo alla bohème di Montmartre, nei locali di divertimento, nei luoghi d’incontro si

sentiva a suo agio, come non lo era mai stato nell’ambiente dell’alta borghesia (alla sua

ipocrisia contrappone realtà concreta)

Dettagli
A.A. 2019-2020
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/03 Storia dell'arte contemporanea

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lauraboffetti2000 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lineamenti di storia dell'arte contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Accardo Anna Lucia.