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GUICCIARDINI

nasce nel 1483 e muore nel 1540

• appartiene ad una famiglia importante (a differenza di Machiavelli) che ha avuto

• cariche dal ‘300 e si è consolidata sotto i Medici

Piero Guicciardini, il padre, era un uomo schivo, dedito agli studi e abile a tenersi

• a galla in tutte le varie vicissitudini di Firenze; molto moderato ed quilibrato, tant’è

che nonostante fosse un ottimato, il governo repubblicano post-94 gli affida degli

incarichi

Francesco già dal 1508 comincia a raccogliere informazioni sulla sua famiglia

• studia a legge a Firenze, Ferrara e Padova e si laurea nel 1508

• fa l’avvocato -> la sua formazione giuridica secondo molti è decisiva nel suo

• modo di affrontare i problemi (nel lessico e impostazione)-> discorsi

contrapposti riflettono una mentalità di avvocato: concioni, arringhe a favore di

una causa e dell’altra (già in Tucidide e Cicerone)

tutto quello che scrive, tranne il capolavoro - la Storia d’Italia, è pensato per un

• uso privato -> non sarebbe dovuto uscire dal suo studio, non scrive per un

pubblico ma per sé medesimo (al massimo per la famiglia)

modo di affrontare problemi per tesi contrapposte è il suo modo di fare chiarezza

• sui problemi (persino con la propria coscienza perché quando nel 1517 cade in

disgrazia ed è costretto a vivere nella Firenze repubblicana che guarda

ostilmente-> immagina di essere sottoposto a un processo e scrive due orazioni

(accusatoria e la defensoria) in cui immagina una serie di mali,accuse e una

risposta a queste accuse.

lessico ("regola", "particolare", "eccezione" termini spesso incontrati nei suoi

• scritti) con valenza giuridica

ambiziosissimo fin dalla giovane età -> confessa di aver accarezzato l’idea di

• prendere gli ordini per diventare vescovo e poi cardinale

sposa la figlia del capo dell’opposizione (Salviati) negli anni della Repubblica

• popolare (gli ottimati, patrizi, esclusi dal governo)-> chiara scelta di campo

Inizia a scrivere nel 1508 le Storie fiorentine -> pensato per suo uso e consumo

• si tratta della storia di Firenze dal 1378 fino ai suoi giorni -> per quanto parta così

lontano, la maggior parte dell’opera è dedicata alle vicende politiche della Firenze

del suo tempo

è una storia che mette l’accento sul ruolo svolto dagli ottimati, storia dal punto di

• vista delle grandi famiglie -> MA non per questo è una storia a tesi (non vuole

dimostrare proprio niente, un qualche ruolo particolare o speciale delle grandi

famiglie, per questo Guicciardini è un uomo di un’oggettività proverbiale)

certamente lavoro di uomo schierato che guarda alla storia della città alla luce di

• ruolo e prospettive degli ottimati

Improvvisamente, nel settembre del 1511 (non ancora 30enne) viene nominato

• ambasciatore in Spagna -> passa due anni alla corte di Ferdinando il Cattolico,

ma non combina molto per colpa della politica estera fiorentina -> molto vaga,

riceve delle istruzioni molto imprecise (perché è un aspetto cronico della stessa

politica fiorentina). Sono anni delicatissimi (prima e dopo la battaglia di Ravenna)

che sfocia nella sconfitta dei francesi a Milano e restaurazione della repubblica

fiorentina la quale non sa ancora che posizione prendere nei confronti del re di

Spagna. Lo lasciano senza istruzioni - riceve più lettere dai familiari che dalla

Signoria

Quando alla fine nell’estate del 1512 giunge l'ordine della Signoria di prendere

• accordi più concreti con Ferdinando è troppo tardi, perché ormai è da un mese

che il re ha preso accordi con il papa

Il re lo prende in giro continuamente, per due anni -> Ferdinando era un

• grandissimo dissimulatore. Questa esperienza gli lascia una memoria vivissima di

questo re, anche se insignificante dal punto di vista politico -> tanto che vent’anni

più tardi lo ritira fuori.

Discorso di Logrogno (scritto in Spagna)

si tratta di una proposta costituzionale di Firenze ->1511-12, ancora repubblica

• fiorentina ma il problema della costituzione mai risolto

ha una trentina d’anni ed emerge già il profilo del moderato contrario alle

• medicine troppo forti, particolare prudenza, intelligenza molto acuta e spesso

disillusa mai scissa dalla realtà, sospettoso dell'incertezza unilaterale

ogni riforma di Firenze non può che prendere le mosse dalla situazione effettiva

• in cui si trova Firenze

il Consiglio maggiore (un’istituzione cittadina) non può essere abolito senza

• provocare conseguenze grosse, introduciamo piuttosto il Senato -> il modello

veneziano che emerge per la prima volta con tutta chiarezza; un Senato, che sarà

quello che dovrà decidere, formato da uomini saggi -> ottimati

Prova disprezzo per la repubblica popolare perché la politica richiede

competenze e un’etica tale che non si può pensare di trovarla in persone ignoranti ,

cioè che non appartengono ad un certo ceto --> i veneziani hanno messo in piedi

questo sistema che funziona molto bene e che riesce a decidere (problema

cronico di Firenze invece è proprio quello di decidere)

fa quindi un'analisi tecnica di istituzioni e forme giuridiche ma anche

• consapevolezza che lo Stato può funzionare soltanto innescando dei

meccanismi eticamente virtuosi e come si fa? -->

Francesco è un uomo ambizioso che riconosce il ruolo dell’ambizione nelle

• azioni umane, il problema però è saper conciliare l’ambizione individuale con il

bene collettivo -> occorre trovare un punto di equilibrio tra l'ambizione individuale

e interesse pubblico = punto fermo nell'universo concettuale di Guiccardini.

fin da ora viene formulato come punto fermo e vi rimane -> controllare l’ambizione

• ma non sopprimerla (Come? La risposta che da qua, nel 1512 è diversa da quella

che da dieci anni più tardi) = qui: tramite l’autocontrollo dei desideri e delle

passioni (Cicerone gioca ancora una volta un ruolo importante)

quindi ruolo centrale della formazione e del senso morale dell’individuo il quale

• limita il desiderio di affermazione, dei comportamenti che sarebbero

controproducenti

poi oltre all’autocontrollo, formazione e il senso morale,10 anni più tardi (nel

• Dialogo sul reggimento di Firenze), istituzioni che incanalano ambizioni individuali

verso la strada giusta

le sue prime riflessioni sono tutte orientate sulla politica interna -> gli scritti iniziali

• sono prevalentemente rivolti agli affari interni (ciò lo accompagna per tutta la vita);

mentre in Machiavelli fin dall'inizio si evidenza anche un interesse verso la politica

internazionale

la Storia d’Italia, invece, è una storia internazionale -> nell’opera della maturità

• viene fuori questo aspetto prepotentemente

Nel 1513 torna a Firenze, fa parte degli Otto di Guardia (ordine giudiziario) e

• Balia, poi per 18 anni fa l’alto funzionario del Papa in Emilia e poi in Romagna

nel 1516, nominato governatore di Modena -> la città e il contado sono lacerate

• dalle mire del Duca di Ferrara e del Papa -> Guicciardini riporta ordine e giustizia

con maniera forte ma comunque in modo imparziale

molti facinorosi sono protetti a pagamento dagli alti prelati di Roma, molte misure

• che vuole prendere sono ostacolate da Roma quindi (tattica di Guicciardini: dà il

via ad interventi ed esecuzioni rapidissime prima che arrivi il controllo di

Roma)=estrema durezza unita all'estrema imparzialità e ciò gli permette di

ottenere il rispetto da queste popolazioni

nel 1517 governatore anche di Reggio (come premio per il suo operato)

• in questi anni è completamente assorbito dall’amministrazione -> non scrive nulla

• se non lettere e dispacci

Nel maggio del 1521 c’è la prima testimonianza della conoscenza di Machiavelli (i

• due si erano incontrati prima ovviamente: la Firenze dell’epoca era piccola,

Machiavelli inoltre è amico del fratello Luigi Guicciardini)

situazione paradossale -> Machiavelli sta riemergendo lentamente dalla sua

• marginalizzazione che dura ormai da 10 anni, e deve recarsi a Modena per

ottenere l’autonomia amministrativa dei monasteri francescani in Toscana e

trovare un predicatore per l’arte della lana

Guicciardini (uomo così pieno di sé, inavvicinabile) a Modena riceve Machiavelli -

• > scambi epistolari - mettono in piedi uno scherzo nei confronti dei frati -> grado

di confidenza che fa onore a Guicciardini (nessuno lo obbligava ad essere così

amichevole con un personaggio di secondo piano come era ormai Machiavelli),

evidentemente c’è ammirazione intellettuale e conoscenza pregressa -> staranno

in contatto fino all’ultimo

1521 alleanza tra Leone X e Carlo V ai danni della Francia -> Leone per Milano e

• Carlo V vuole alcune città dell’Emilia

Guicciardini è nominato commissario generale dell’esercito pontificio, ma il papa

• Leone X muore e si apre una verde parentesi oscura di Guicciardini: il nuovo

papa gli toglie qualche incarico, ma poi vi è un ritorno di un altro papa dei Medici

--> Clemente VII che gli offre la presidenza della Romagna (1524)

Tra il 1521 e il 1526 scrive il "Dialogo sul reggimento di Firenze" = capolavoro

• le faccende internazionali vengono presentate all’inizio ma poi date per scontate

• e messe da parte, l'argomento principale è la Costituzione di Firenze

è strutturato in un dialogo tra 4 personaggi (esistiti veramente):

-Bernardo del Nero (funzionario dei Medici)

-Soderini

-Piero Capponi

-il padre (che fa da moderatore tra gli altri tre e fictio che l’abbia raccontato al figlio)

dialogo che ha luogo nel 1494: quando i Medici sono stati appena cacciati

• ruolo centrale affidato a Bernardo del Nero in cui si riconoscono le posizioni dello

• stesso Guicciardini

Bernardo viene accusato di essere stato a conoscenza di un complotto filo-

• mediceo e non averlo denunciato -> viene condannato a morte

il Capponi è membro di una delle più autorevoli famiglie fiorentine, è nel primo

• piano della cacciata dei Medici

il Soderini è un repubblicano

• è un dialogo tra diverse posizioni

• Il primo libro affronta temi fondamentali del pensiero politico in generale -

• giustizia, equità fiscale, politica e morale, bene collettivo

ll secondo libro -> proposte c

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
83 pagine
2 download
SSD Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher MaryFreedom di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Guerra e politica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Cesa Marco.