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Aggettivi Determinativi
M. F. N. M. F. N.N . meus mea meum mei meae meaOMG . Mei meae mei Meorum mearum meorumENGLI AGGETTIVI DETERMINATIVIM. F. N. TRADUZIONEAlter altera alterum uno dei dueUterque utraque utrumque tutti e dueUter utra utrum quale dei dueQuis quae quid/quod chi tra tantiNeuter neutra neutrum nessuno dei due
Aggettivi della Seconda Classe
Gli aggettivi della seconda classe possono avere:
- Tre uscite (maschile, femminile, neutro);
- Due uscite (maschile/femminile, neutro);
- Una sola uscita, uguale per tutti e tre i generi.
Nella loro declinazione, gli aggettivi della seconda classe, come i sostantivi della terza declinazione, presentano tali caratteristiche:
- L'ablativo singolare in -i;
- Il genitivo plurale in -ium;
- I casi diretti nel neutro plurale in -ia.
I Comparativi
COMPARATIVO DI UGUALIANZA
Nella comparazione tra due termini di paragone:
Tam + aggettivo + quam + secondo termine di paragone
Ita ut
Aeque ac
Caesar tam clarus quam Cato
ferox fuit.Es:COMPARATIVO DI UGUAGLIANZA• Nella comparazione tra due termini di paragone:tantus + quanto + secondo termine di paragoneCaesar tantus clarus quanto Cato fuit.Es:Nella comparazione tra due aggettivi o avverbi:tantus + 1° aggettivo/avverbio + quanto + 2° agg/avvAlexander tantus callidus quanto ferox fuit.ferox fuit.
IL SUPERLATIVO ASSOLUTO
- Il superlativo assoluto si forma con il tema dell'aggettivo + i suffissi -issimus-issima-issimum
- ECCEZIONI: MALUS, A, UM BONUS, A, UM MAGNUS, A, UM PARVUS, A, UM
C. MAGGIORANZA
- peior, -ius
- melior, -iur
- maior, maius
- minor, minus
SUPERLATIVO
- pessimus,a,um
- optimus,a,um
- maximus,a,um
- minimus,a,um
Gli avverbi
GLI AVVERBI DELLA PRIMA CLASSE
Per formare un avverbio, prendiamo il genitivo singolare dell'aggettivo, togliamo la desinenza -i e la sostituiamo con la desinenza -e.
doctus, a, um docti docte
GLI AVVERBI DELLA SECONDA CLASSE
Per formare un avverbio della seconda classe, prendiamo il genitivo singolare, togliamo la desinenza -is e la sostituiamo con la desinenza -iter.
brevis, brevis breviter
ECCEZIONI:
- Difficilis, difficile: difficulter
- Facilis, facile: facile
- Aggettivi che terminano in -ans e -ens che diventano avverbi terminanti in -ter.
- praestans: praestanter
- prudens:
- IL COMPARATIVO DI MAGGIORANZA
Per formare il comparativo degli avverbi si usa il comparativo neutro dell'aggettivo corrispondente.
validus, a, um: validior, validius
Es:
- IL SUPERLATIVO
Per formare il superlativo di un avverbio si prende il superlativo dell'aggettivo corrispondente, si toglie la desinenza -i e si sostituisce con la desinenza -e.
validissimi: validissime
Es:
- I pronomi
I PRONOMI PERSONALI (prima e seconda persona)
SINGOLARE | PLURALE | ||||
---|---|---|---|---|---|
1^ | 2^ | 1^ | 2^ | ||
N. | Ego | tu | nos | vos | |
OM | Mei | tui | nostri/nostrum* | vostri/vostrum* | |
DAT. | Mihi | tibi | nobis | vobis | |
A. | Me | te | nobis | vobis | |
CC | Abl. | Me | te | nobis | vobis |
* | nostrum/vostrum | si usano come il genitivo partitivo, ossia per indicare una parte di un gruppo. Nostri/vostri invece vengono usati come genitivo semplice caratterizzando quindi una specificazione propria. |
I PRONOMI PERSONALI (terza persona)
SINGOLARE | PLURALE | |||||
---|---|---|---|---|---|---|
M. | F. | N. | M. | F. | N. | |
NOM. | Is | ea | id | ii | eae | ea |
GEN. | eius | eius | eius | eorum | earum | eorum |
DAT. | Ei | ei | ei | iis | iis | iis |
ACC. | Eum | eam | id | eos | eas | ea |
viene usata davanti ai nomi di città. Per indicare il modo da luogo da una città verrà usato l'ablativo semplice (es: Tuscolo); per indicare invece il complemento di moto a luogo verso una città si userà l'accusativo semplice (es: Tuscolum): si differenzia dal complemento di causa efficiente in quanto quest'ultimo presentato dall'ablativo è semplice.
L'accusativo quo..? (verso dove..?)
- ad (a/verso: moto a luogo)
- apud (presso)
- per (per: moto per luogo)
- inter (tra)
- prope (vicino)
- circum (attorno)
- post (dietro)
- ante (davanti)
IL CASO LOCATIVO stato in luogo
Il caso locativo viene usato nel caso di solo con i nomi di città: non viene preceduto da alcuna preposizione e il nome di città prende le desinenze del genitivo (es: Roma = Romae).
LO STATO IN LUOGO
Ubi?
Lo stato in luogo si può formare:
- in + ablativo;
- caso locativo;
- ablativo semplice.
IL MOTO A LUOGO
Quo? Il moto a luogo si può formare: in (ingresso)/ad (avvicinamento) + accusativo;
- accusativo semplice, con i nomi di città e con domus e rus (=campagna).
IL MOTO DA LUOGO
Unde? Il moto da luogo si può formare: e/ex/a/ab + ablativo;
- de + ablativo, se il movimento dall'alto al basso;
- ablativo semplice, con i nomi di città e con domus e rus (=campagna).
IL MOTO PER LUOGO
Qua? Il moto per luogo si può formare: per + accusativo;
- ablativo semplice, con i nomi pons, via e porta.
L'ABLATIVO ASSOLUTO
L'ablativo assoluto, che solitamente evidenziato all'interno di due virgole, privo di qualsiasi legame con la è preposizione reggente e ha il significato di proposizione subordinata indipendente.
Questa può assumere valori
diversi:
- temporale;
- causale;
- concessivo;
- ipotetico;
- avversativo.
L'ablativo assoluto è costituito da due termini, entrambi al caso ablativo, che devono essere sempre concordi fra loro e privi di legami con il resto della frase.
Tarquinio regnante
Es:
Può essere tradotto con:
- mentre Tarquinio regnava
- quando Tarquinio regnava
- regnando Tarquinio
- essendo re Tarquinio
- il regno di Tarquinio (=perifrasi).
Altri esempi di ablativo assoluto:
- Dis iuvantibus, con l'aiuto degli Dei
- Me absente, in mia assenza
- Me duce, sotto la mia guida
- Ignaris omnibus, all'insaputa di tutto
- Te inveto, contro la tua volontà
- Nulla causa, senza nessun motivo
- Te hortante, sotto la tua esortazione.
LA PROPOSIZIONE INFINITIVA
La proposizione infinitiva è quella preposizione in cui il verbo all'infinito e il soggetto all'accusativo.
È:
Pueri PUELLA CANERE audiunt
Es:
strada non si vedeva nulla.
LA PROPOSIZIONE FINALE
Le proposizioni finali si presentano con ut (positività) o ne (negatività) + congiuntivo.
Si traducono in italiano con per + infinito nella forma implicita, mentre viene usato nella forma esplicita il congiuntivo preceduto da affinché, perché,..
Agnus ad rivum venerat, ut biberet
Es: Un agnello era giunto a un ruscello affinché bevesse/per bere.
LA PROPOSIZIONE CONSECUTIVA
Le proposizioni consecutive si presentano in congiuntivo preceduto da ut/ut non. La reggente a sua volta deve essere introdotta da avverbi di quantità o di qualità come tantus, tanta, tantum, talis, tam, ita, sic.
Si traducono in italiano con che + congiuntivo oppure con da + infinito.
Tanta fuit vis procellae, ut multas naves demergeret
Es: Tanto grande fu la violenza della tempesta, che affondò/da affondare molte navi.
LA PROPOSIZIONE CAUSALE
Le proposizioni causali si presentano all'indicativo (generalmente)
preceduto da quod/quia/quotiamo. Vengono a loro volta tradot