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Articolo e tanwin

L’articolo determinato è al-. La alif è wasla, per cui scompare se preceduta da altre parole;

la laam viene assimilata dalle lettere solari. Se il nominale è indeterminato interviene il

tanwin, attraverso il raddoppiamento della vocale finale.

Radice e forma

Ogni parola araba si basa su tre o quattro consonanti, chiamate radicali; a seconda della

presenza o meno di affissi (suffissi, prefissi o transfissi) e a seconda della vocalizzazione

varia il significato.

Genere e numero

Generalmente le parole al femminile in arabo si “costruiscono” aggiungendo la ta’ marbuta.

‘umda).

Esistono anche alcune parole con tale lettera non femminili (.haliifa, Tutte le parti

ta’

doppie del corpo sono al femminile. Esistono anche parole al femminile senza marbuta.

I numeri in arabo sono singolare, duale (usato per riferirsi a due persone) e plurale.

Uso del duale –aani marfu’,

Il morfema del duale, sempre suffisso, è al che segue una declinazione

–ayni

diptota: diventa sia al mansuub che al majruur. Con i nominali femminili il morfema si

ta’ marbuta, “normale”. Se

unisce alla che diventa mudaaf, il morfema perde la nuun finale.

L’aggettivo deve accordarsi al duale, maschile o

Lo stesso succede con i pronomi suffissi.

femminile.

Formazione del plurale sano

Parole determinate Parole indeterminate

M F D Pm Pf M F D Pm Pf

ُ ُ نا نو تا ُ ُ نا نو تا

NOM NOM ً

ُ ُ نْي

ـ ني تا اًـ ُ نْي

ـ ني تا

ACC ACC

ُ ُ نْي

ـ ني تا ُ ُ نْي

ـ ني تا

OBL OBL

Pronomi personali

persona singolare singolare duale duale plurale plurale

ْ ان

أ ن ح ن

ْ

1° io noi

ْ ْ

تن

أ ا م

ت

ن

أ م ت

ن

أ

ْ

2° m. tu voi due voi

ْ ْ

َّ

تن

أ ا م

ت

ن

أ ن ت

ن

أ

2° f. tu voi due voi

و

ه ا م

ه م ه

ْ

3° m. egli, esso loro due essi

َّ

ي ه ا م

ه ن ه

3° f. ella, essa loro due esse

Pronomi personali complemento (suffisso)

SING DUALE PLUR

ي ان

1° ين

1° dopo verbo ك ام ك م ك

2° m ْ

َّ

ك ام ك ن ك

2° f ه ام ه م ه

3° m ْ

َّ

اه ام ه ن ه

3° f

Il tema di 1° singolare viene vocalizzato fatha se la vocale uscente è alif, yaa o il dittongo

ayy. I pronomi di 3° -hu, -hum, -hunna e humaa vengono vocalizzati con kasra se precede

–yaa –ayy. Non si usa l’articolo

una kasra, una o il dittongo in presenza dei pronomi suffissi.

Bisogna sempre utilizzare il pronome suffisso per le parti del corpo o le manifestazioni

sensoriali.

La frase nominale

Una frase è detta nominale quando a differenza di quanto avviene in quella verbale non

viene espresso alcun verbo. La frase nominale quindi è composta da un soggetto

(mubtada) e da un predicato (khabar). Esistono tre tipi di frase nominale:

- Mubtada determinato, khabar indeterminato

- Mubtada e khabar determinati (in tal caso il soggetto è separato dal predicato da un

pronome separante un pronome personale isolato)

- Mubtada indeterminato, khabar espresso da una preposizione con il proprio oggetto

oppure da una frase (in tal caso il soggetto viene posposto).

La frase nominale viene negata attraverso l’utilizzo di una copia verbale (che perché non

سْي

ل

crea una frase verbale), che noi tradurremmo come un “verbo non essere”: . Questo

ha anche una declinazione:

SING DUALE PLUR

تسل ان

س

ل

ْ

/

تسل م ت

س

ل

ْ

ْ

ام

ت

س

ل

ْ َّ

تسل ن ت

س

ل

ْ

سيل اسْي

ل اوسْي

ل

ْ

ت سْي

ل ات

سْي

ل ن

س

ل

ْ

ةفاضلاا

Al-idaafa

Ad esprimere il concetto di possesso (la cosiddetta “annessione”) è l’idaafa, definito come

فا ض م

“sintagma genitivale con testa nominale e modificatore nominale”; esso si divide in

هْي

ل إ فا ض م فاضملا

. Il cosiddetto “caso costrutto” richiede che il primo termine (

e ) si

trovi al caso richiesto dalla funzione sintattica e non sia determinato; il secondo termine

هيلإ فاضملا si trova invece sempre al caso obliquo, e prende l’articolo o il

( ) tanwin. Lo

stato costrutto è inscindibile: prevale su ogni regola ed ogni altra parola della frase si trova

sempre prima o dopo di esso. Nelle catene di stati costrutti i primi due membri, non hanno

articolo e determinazione e sono al caso richiesto (al secondo è sempre richiesto l’obliquo),

mentre il terzo prende articolo o tanwin ed è al caso obliquo.

Aggettivi e concordanze

ةف

صل ا

L’aggettivo ( ) si può distinguere, a seconda del suo ruolo all’interno della frase, in

ربخ تع

ن

predicato ( ) ed attributo ( ). Il predicato segue in genere e numero il termine a cui

توعن

م

si riferisce, mentre l’attributo si accorda al nome a cui si riferisce ( ) in genere,

اًّد ج

è dato dall’aggettivo più

numero, caso e determinazione. Il superlativo .

La proposizione interrogativa

In arabo le domande a risposta chiusa hanno due tipi di interrogativo che le introduce:

له ـأ

e

Se l’interrogativa è negativa useremo: ةيمس

ا ةلمج + سي

ل

يضام + ام

موزجم + مل

عوفام + لا

بوصنم + نل

Le risposte a una domanda negativa sono introdotte da:

ّ

ل

ك sei un professore?” – “No, non lo sono”)

(“Non

ىل ب sei un professore?” – “Sì, lo sono”)

(“Non

Esistono poi diversi pronomi interrogativi: ْ

ن م (Chi)

اذام / ام (Cosa)

نيأ (Dove)

فيك (Come)

ىتم (Quando)

اذامل (Perché)

م ك

ْ (Quanto)

Pronomi e aggettivi dimostrativi

L’arabo distingue due gradi di deissi, vicinanza e lontananza. I due temi dimostrativi si

– –

accordano in genere, numero e al duale caso.

VIC SING DUALE PLUR

عوفرم رورجم \ بوصنم

اذه ناذه نْي

ذه

m. ءلا

ؤه

ه

ذه ناتاه نْي

تاه

f.

LON SING DUALE PLUR

عوفرم رورجم \ بوصنم

ك

لذ ك

ناذ ك نْي

ذ

m. ك

ئ

لو

أ

ْ

ك

ل ت ك نات ك نْي

ت

f. deve essere unito all’articolo per evitare che la frase

In funzione aggettivale il dimostrativo

diventi nominale (dev’esserci l’accordo della determinazione). In un –

idaafa, il dimostrativo

بابشلآ ءلا

ؤه بتك

mudaaf’ilay-hi – “i libri di

se riferito al può trovarsi tra i due termini (

questi ragazzi”), mentre se riferito al esso va rimandato dopo l’idaafa.

mudaaf,

Radice trilittera e perfetto dei verbi regolari

ةيلعفلا ةلمجلا

Chiamiamo la frase verbale; la sua struttura, in arabo, è OSV (letta da dx

verso sx). L’unica forma verbale in cui sono presenti le sole tre radici del verbo è la 3°

يضاملا , quello che noi chiameremmo “perfetto” o “passato”: per

persona singolare de il verbo (come se fosse l’infinito). I

questo motivo è con questa forma che noi identifichiamo

verbi possono essere trilitteri o quadrilitteri; noi per ora tratteremo i verbi trilitteri sani (non

ء

hanno una stessa lettera ripetuta, la o una lettera debole nella radice.

يضاملا عوفرم عراضملا

In arabo noi trattiamo cinque forme verbali: , (presente/futuro),

بوصنم عراضملا موزجم عراضملا رملأا

(“congiuntivo”), (“condizionale iussivo”),

(imperativo). Variano nella costruzione soltanto perfetto e presente/futuro.

يضاملا

PLUR DUALE SING

ْ

انلعف ت

لعف

/

م تعف تلعف

امتلعف

َّ

نتلعف تلعف

اولعف لعف لعف

نلعف اتلعف ت

لعف

عوفرم عراضمل ا

PLUR DUALE SING

لعفن لعف أ

/

نولعفت لعفت

نلعفت

ْ

ن لعفت نيلعفت

نولعفي نلعفي لعفي

نلعفي نلعفت لعفت

بوصنم عراضملا

Ne la vocale breve nella 1°s, 2°sm, 3°sm, 3°sf, 1°p viene sostituita

ـ ن

dalla ; la in 2°sf, 2°d, 3°dm, 3°df, 2°pm, 3°pm scompare, e laddove è preceduta da una

و ا

viene aggiunta una .

موزجم عراضملا

Ne la vocale breve nella 1°s, 2°sm, 3°sm, 3°sf, 1°p viene sostituita da

ـ بوصنم

ْ

un ; le altre persone sono identiche a quelle del .

رملأا

Ne scompaiono tutte le prime e terze persone; le restanti persone sono uguali a

موزجم

, con però la presenza di un’alif

quelle del wasla come prefisso, vocalizzata damma

se segue u nella sillaba seguente, vocalizzata kasra nei restanti casi.

يضاملا يضاملا + ام موزجم + مل

Per negare : oppure

عوفرم عراضملا عوفرم + لا

Per negare :

بوصنم + نل

Per negare il futuro:

رملأا موزجم + لا

Per negare :

Preposizioni

In arabo alcuni concetti vengono espressi da delle preposizioni che, essendo composte da

una sola lettera, si legano alle parole:

“e” ـو

“come” ـ ك

“per” ـ

ل

ـس

futuro (80%)

“dunque” ـ

ف

عم ـ ب

“con” (mezzo; persona: ) فو

س

Per esprimere un futuro sicuro al 100% si usa .

Congiuntivo e condizionale iussivo

ن

أ بوصنم

, tradotta come “che”, precede il

La particella perché esso abbia valore

دير ت il significato diventa “volere che”.

congiuntivo. Se preceduta dalla copia verbale Essa

لا لا

أ

viene negata con , a formare .

ـ

ل بوصنم ـي

ك

(“a, per”) introduce una finale, se associata al

La particella . La particella è

ـ

ل ـي

ك

ل

equivalente a , e le due possono inoltre essere unite (con valore rafforzativo) in , se

ْ

ن أي

ك

ل لا لي

ك لي

ك

ل

non addirittura in . Essa viene negata con , a formare o .

SING

دير أ

دير ت

نيدير ت<

Dettagli
A.A. 2015-2016
9 pagine
1 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-OR/12 Lingua e letteratura araba

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher chiara.venuto15 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lingua araba e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Lo Presti Stefano.