La responsabilità Costituzionale
di tali atti: il governo ne risponde davanti alle camere che ne esercitano il controllo e possono chiedere di inserire degli emendamenti. Il disegno di legge di conversione alla camera (3) è votato dalla e al Senato (5) commissione permanente, dalla I se i voti di queste sono negativi, le assemblee deliberano con un'efficacia limitata votazione a scrutinio segreto. Questi atti hanno a 60 giorni, le Camere entro questo tempo potranno convertire o no il decreto in legge, questo comunque non perde efficacia retroattivamente (es. aumento prezzi).
articolo 76, Il decreto legislativo, è adottato senza che ricorrano casi di necessità e sono le Camere che con una legge delega, dettando i principi e criteri direttivi, conferiscono al governo la funzione legislativa per disciplinare materie complesse: considerando il governo come organo più qualificato (es. per l'emanazione di codici o testi unici).
La legge delega deve contenere: i principi ai quali il governo dovrà attenersi nel predisporre decreti legislativi, l'indicazione del tempo limite (trascorso il tempo stabilito il governo sarà considerato inadempiente dalle Camere), l'oggetto definito sul quale il governo potrà legiferare e l'obbligo di sentire il parere di determinate commissioni parlamentari o di riprodurre nel decreto alcune disposizioni della legge delega. Tuttavia, il governo può rifiutare di emanare il decreto legislativo se nella legge delega vi sono oggetti contrari all'indirizzo politico da perseguire. La legge delega non può riguardare: revisioni delle norme costituzionali e l'emanazione di leggi costituzionali, gli atti attraverso cui il Parlamento esercita il controllo politico sull'attività di governo, leggi che regolano i rapporti tra organi costituzionali, materie riservate alla competenza regionale. Il procedimento di formazione della legge.La delega è quello ordinario. Legge 400/88
I regolamenti sono previsti dalle e il procedimento di formazione è il seguente:
- Si deve udire il parere del Consiglio di Stato
- Sono deliberati dal Consiglio dei ministri
- Sono emanati con decreto del Presidente della Repubblica
- Sono inseriti nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana
- Sono pubblicati sulla Gazzetta ufficiale
- Entrano in vigore dopo quindici giorni di vacatio legis
Questi atti possono essere emanati dal: regolamenti di Governo, dai ministri, dai comitati interministeriali ecc. Si distinguono in esecuzione delle leggi e dei decreti legislativi (emanati per rendere più concreto il contenuto di una legge o di un decreto legislativo), delle leggi e dei decreti legislativi (hanno forza innovativa nel dare attuazione ad una legge o ad un decreto legislativo), regolamenti autonomi o indipendenti (legislativo o nell'integrare nel loro disposizioni).
(emanatiregolamenti diper materie non ancora disciplinate da leggi o da atti aventi forza di legge), organizzazione (organizzano struttura, competenze del personale dei pubblici uffici), regolamenti autorizzati (emanati con decreto del PDR, deliberati dal Consiglio dei ministri sentito il Consiglio di Stato con il parere anche delle commissioni parlamentari, e disciplinano delle materie non coperte da riserva assoluta di legge, e determinano norme generali regolamenti di riordino e di ricognizione abrogando le norme vigenti, (riassetto delle disposizioni regolamentari vigenti, il Governo ogni anno deve presentare un disegno di legge per la delegificazione di norme che coinvolgono l'amministrazione centrale e locale). Una riserva di regolamento: riguarda l'organizzazione la disciplina negli uffici dei ministeri. Si ha una riserva di legge quando una norma costituzionale riserva alla legge la disciplina della terminata materia, escludendo che essa possa essere fatto oggetto del potere.regolamentare del governo (es. libertà fondamentali, configurazione nuovi reati e pene). Infatti una legge parlamentare emanata da rappresentanti del popolo possiede supremazia anche nella gerarchia delle fonti. La riserva di legge deve intendersi come riserva di legge statale, provinciale e regionale nelle materie rientranti nella loro competenza (es. Potestà normativa assoluta attribuita alla regione). La riserva di legge si dice quando la disciplina della materia è riservata alla legge, art. 13, (es. campo penale, diritti delle libertà fondamentali), si dice relativa, art. 23, quando la legge detta i principi, ma la materia può essere disciplinata anche da altre fonti, perciò è ammesso l'intervento del potere regolamentare del governo. Si parla di riserva di legge rinforzata quando è la costituzione che disciplina parte della materia. Mentre la riserva di legge costituzionale si trova quando la Costituzione dispone che determinate materie debbano
essere regolate con legge costituzionale (art. 71 iniziativa legislativa). Cessazione del governo: il governo non è un organo a termine, esso rimane in carica fino a quando le Camere non gli revocano la fiducia o esso stesso non decide di dimettersi. Le dimissioni sono provocate dal venir meno della maggioranza (crisi di governo) e sono determinate: da un voto di sfiducia delle camere (il governo che ha subito il voto di sfiducia è obbligato a dimettersi), dal ritiro dell'appoggio al governo dei gruppi parlamentari che fa venir meno la maggioranza, dalla decisione del governo di dimettersi (quando è convinto di non godere più della fiducia della maggioranza o di non essere appoggiato), quando presentandosi alle camere dopo la sua formazione non ottiene la fiducia, dalla morte del presidente del consiglio o per l'elezione di un nuovo presidente della Repubblica. Il Governo presenta le dimissioni e il PDR può, prima di accettarle, chiedere che sisvolga un dibattito (non obbligatorio) davanti alle Camere. Il governo dimissionario rimane in carica fino alla nomina dei nuovi ministri, ma non potrà compiere atti di indirizzo politico. Comunque sia il PDC per il rimpasto: mantenere l'unità di indirizzo politico ed amministrativo può adottare procedere alla sostituzione di qualcuno dei ministri. Responsabilità: i ministri sono responsabili collegialmente degli atti del Consiglio dei ministri e individualmente degli atti dei loro dicasteri, civile: la responsabilità giuridica dei ministri e del PDC si distingue in: per i reati commessi al di fuori dell'esercizio delle loro funzioni e sono paragonati agli altri cittadini, il PDC verrà penale: sottoposto a processi penali alla fine della carica, reati commessi con l'esercizio delle loro funzioni e saranno sottoposti alla giurisdizione ordinaria es. abuso di potere, amministrativa (responsabili di fronte alla Corte dei Conti per danni).arrecati alla PA). Il responsabile della politica generale del governo è il PDC: le camere esercitano un controllo sul governo e se lo ritengono necessario possono colpirlo con un voto di sfiducia facendo sorgere controfirmal'obbligo delle dimissioni. Un istituto importante per la responsabilità è la del ministro che propone di emanare l'atto (il PDR esercita un controllo su tali atti). Gli organi iniziativa, controllo e consultiva ausiliari svolgono una funzione di e sono: CNEL (creato come funzione consultiva e legislativa e per immettere nell'apparato dello Stato i rappresentanti delle varie categorie produttive del paese, creando un raccordo tra le forze economiche e sociali e le istituzioni, il suo funzionamento non ha dato l'effetto sperato), Consiglio di Stato (organo di consulenza giuridico-amministrativa e deve porre dei pareri obbligatori entro 45 giorni per quanto riguarda: emanazione degli atti normativi del Governo, sulla decisionedeiricorsi straordinari al PDR, sugli schemi di contratti e accordi predisposti dai ministri) , Cortedei Conti (esercita il controllo preventivo di legittimità su determinati atti descritti dalla leggen.20 del 1994 e pone il visto per la validità, inoltre esercita il controllo sulla gestione delbilancio dello Stato e sul patrimonio delle amministrazioni pubbliche riferisce annualmente alParlamento l'esito del controllo, esercita funzioni giurisdizionali in materia contabile efinanziarie), Avvocatura dello Stato (ha il compito di assistere, difendere lo Stato e lepubbliche amministrazioni nei giudizi ordinari e nei giudizi davanti alla Corte Costituzionale epuò fornire pareri alla PA).
Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune e da 3 delegati perogni Regione, l’elezione ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza qualificata, ma dopo ilterzo scrutinio è sufficiente quella assoluta. Il PDR è eletto dai
parlamentari e non dagli elettori poiché egli non è indotto nella direzione politica e inoltre sarebbe contrario alla logica costituzionale. Il PDR non è collegato ad alcun partito ed è stata anche prevista la segretezza del voto. I requisiti sono: essere cittadino italiano, aver compiuto 50 anni e godere dei diritti civili e politici. Il presidente dura in carica 7 anni, questa lunghezza è giustificata dal fatto che egli non è un organo di indirizzo politico e consente la moderazione tra parti politiche. Egli può essere rieletto, ma è un evento eccezionale accaduto nel 2013 con il PDR Napolitano. La convocazione del Parlamento per l'elezione del PDR è fatta dal Presidente della Camera 30 giorni prima che scada il termine dei 7 anni. La carica del PDR è incompatibile con qualsiasi altra. La cessazione dell'incarico avviene per scadenza del settennio, impedimento permanente (con l'impedimento temporaneo le
Le funzioni sono esercitate dal Presidente del Senato, ma deve astenersi da atti che riguardano il rapporto Camere-Governo, egli acquista la carica senza bisogno di investitura o giuramento), per morte o dimissioni, per decadenza della carica (perdita dei diritti civili e politici). Il PDR è il responsabile in via istituzionale, in quanto la responsabilità degli atti presidenziali è assunta dai ministri proponenti che li controfirmano, egli atti con valore legislativo sono controfirmati anche dal PDC. L'articolo 89 richiede la controfirma facendo assumere le responsabilità degli atti ai ministri, ma la richiede anche requisito di validità.
Il PDR non sarà responsabile penalmente e civilmente per gli atti compiuti nell'esercizio delle sue funzioni, ma lo sarà tutti gli effetti come privato cittadino e sarà sanzionato in materia penale alla scadenza del suo ufficio. I reati presidenziali sono: l'alto tradimento (ogni
comportamento doloso volto a violare la fedeltà alla Repubblica) el'attentato