vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
CO
2
[N.B. Carbossilasi: quasi tutte usano come cofattore la biotina. Tutte
le volte che si trova una carbosillazione si spende energia si
rompe un legame fosfoanidridico altamente energetico, che serve per
far avvenire il processo in modo da renderlo termodinamicamente
possibile, endoergonico].
L’ossalacetato deve uscire dal mitocondrio per potersi
trasformare in fosfoenolpiruvato (PEP) e continuare con le
reazioni.
La membrana mitocondriale è impermeabile
all’ossalacetato, quindi dev’essere trasformato in qualcosa
che esca dal mitocondrio. Ci sono due sistemi di trasporto
facilitato: la navetta del malato e la navetta dell’aspartato.
malato
1. L’ossalacetato viene ridotto a malato da una
deidrogenasi mitocondriale a spese del NADH. Il
malato è dotato di un trasportatore specifico, quindi esce dal mitocondrio e nel citosol viene
riossidato a ossalacetato, con produzione di NADH citosolico.
2. Accanto alla navetta del malato può usare la navetta dell’aspartato. L’ossalacetato viene
trasformato in aspartato attraverso le reazioni di amminotrasferasi. Ossalacetato è lo scheletro
carbonioso dell’aspartato (uguale ma senza il gruppo amminico). L’asparato esce dal mitocondrio
attraverso la navetta, dove avviene una reazione opposta: reazione di aspartato amminotransferasi
attraverso cui ritorna ad essere ossalacetato. L’ossalacetato è poi convertito in
PEP (molecola attivata) dalla
fosfoenolpiruvato
carbossicchinasi (PEPCK).
2+¿
Questo enzima dipendente,
¿
Mg
richiede GTP come donatore del gruppo fosforico. La formazione di un composto ad elevato contenuto
energetico (PEP) è bilanciata dall’idrolisi di un altro composto ad alta energia (GTP).
Questi enzimi di questi due step sono enzimi chiave. fruttosio-1,6-
Da fruttosio-1,6-bisfosfato si forma fruttosio-6-fosfato grazie a un enzima chiamato
bisfosfatasi (FBPPasi-1). Anche questo è un enzima chiave della gluconeogenesi (enzima che baipassa
la step più importante irreversibile della glicolisi).
glucosio-6-fosfatasi
L’enzima catalizza l’ultimo step irreversibile: la defosforilazione del glucosio-6-fosfato
a glucosio libero. Questo passaggio avviene nel fegato perché butta glucosio in circolo aumentare la
glicemia.
La biosintesi del glucosio a partire dal piruvato è molto dispendiosa dal punto di vista energetico: per ogni
molecola di glucosio che si forma dal piruvato vengono consumati sei legami fosforici ad alta energia,
quattro dell’ATP e due del GTP, inoltre sono necessarie due molecole di NADPH.
Regolazione della gluconeogenesi:
Tutto ciò che attiva la glicolisi, blocca gli enzimi chiave della gluconeogenesi e viceversa.
La reazione irreversibile catalizzata dalla PFK1 è la
tappa che indirizza il glucosio verso il suo destino
glicolitico. Il passaggio corrispondente nella
gluconeogenesi è la conversione del fruttosio-1,6-
bisfosfato in fruttosio-6-fosfato. L’enzima che
catalizza questa reazione, la FBPasi1, è inibito
allostericamente dall’AMP. L’aumento della [AMP]
promuove la glicolisi, stimolando la PFK1. Quindi
le tappe della glicolisi e della gluconeogenesi
catalizzate dalla PFK1 e dalla FBPasi1 sono
reciprocamente regolate in modo coordinato.
I glucagone
Quando il livello del glucosio ematico diminuisce, l’ormone segnala al fegato di produrre e
rilasciare più glucosio nel sangue e di non consumarne altro per il proprio fabbisogno.
Quando la disponibilità di glucosio nel sangue è elevata, l’insulina segnala al fegato di usare lo zucchero
come combustibile e come precursore per la sintesi e la conservazione di glicogeno e dei triacilgliceroli.
fruttosio-2,6-bisfosfato,
La regolazione ormonale della glicolisi e della gluconeogenesi è mediata dal un
effettore allosterico della PFK1 e della FBPasi1. Il fruttosio-2,6-bisfosfato si forma per fosforilazione del
fosfofruttochinasi2
fruttosio-6-fosfato catalizzata dalla fruttosio-2,6-
(PFK2), e viene defosforilata dalla
bisfosfatasi (FBPasi2).
Il glucagone blocca la glicolisi, attiva la gluconeogenesi.
L’insulina blocca la gluconeogenesi, attiva la glicolisi.
Il glucagone stimola l’adenilil ciclasi epatica che
sintetizza l’AMP ciclico (cAMP) dall’ATP. L’AMP ciclico
attiva la proteina chinasi cAMP-dipendente, che
trasferisce il gruppo fosforico dall’ATP alla proteina
bifunzionale PFK2/FBPasi2. La fosforilazione aumenta
la sua attività fofatasica (FBPasi2) e inibisce l’attività
chinasica (PFK2).
Il glucagone determina un abbassamento dei livelli di
fruttosio-2,6-bisfosfato inibendo la glicolisi e stimolando
la gluconeogenesi.
L’insulina ha effetto opposto, stimola l’attività di una fosfatasi che defosforila la PFK2/FBPasi2, quindi attiva
l’attività chinasica della PFK2.
L’insulina fa aumentare i livelli di fruttosio-2,6-bisfosfato nel sangue, stimolando la glicolisi e inibendo la
gluconeogenesi.
Quindi come fa la celllula a sapere quando deve attivarsi la PFK2 o la FBPasi2?
Con una modifica post-traduzionale. Quando l’OH dell’enzima bifunzionale PFK2/FBPasi2 non è fosforilato,
la PFK2 è attiva (produce F26BP) mentre la FBPasi2 è inattiva. Quando l’OH è fosforilato, la PFK2 è
inattiva mentre la FBPasi2 è attiva (distrugge F26BP).
Glucagone attiva una chinasi che fosforila l’OH della proteina bifunzionale PFK2/FBPasi2 La PFK2 si
inattiva e la FBPasi2 si attiva.
Insulina attiva una fosfatasi che defosforila l’OH della proteina bifunzionale PFK2/FBPasi2 La PFK2 si
attiva e la FBPasi 2 si inattiva.
Quando si ha produzione massiccia di acido lattico a livello muscolare, il lattato che viene prodotto perché
c’è tanta glicolisi per ottenere ATP, viene buttato in circolo e preso dal fegato, e viene trasformato in acido
piruvico.
CICLO DELL’ALANINA: AA che si trova nel nostro organismo.
Anche l’alanina può essere utilizzata come fonte di acido piruvico,
che quindi servirà nella gluconeugenesi. Per evitare
l’abbassamento di glicemia, l’alanina può con una reazione di
transaminazione (perde il gruppo amminico), dare il corrispondente
piruvico
chetoacido, l’acido che serve nella gluconeogenesi e per
sintetizzare zucchero.
ciclo di Cori,
Questo è il importante per fornire zucchero ed evitare
che si vada in ipoglicemia.