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Famiglie linguistiche
Famiglia afroasiatica/camitosemitica: Egiziano, Arabo, Ebraico
Famiglia Ugrofinnica: Finlandese, Estone, Ungherese
Famiglia Sino-Tibetana: Cinese Mandarino, Tibetano, Lolo-Birmano
Famiglia Nigerkordofaniana: Swahili, Lingue del Sahara
Famiglia Altaica: Turco, Mongolo
Famiglia Dravidica: Lingue della parte meridionale dell'India
Famiglia Austroasiatica: Kamer vietnamita
Famiglia Austronesiana: Malgascio, Indonesiano, Bahasa
Famiglia Amerindiana: Lingue delle Americhe
Basco: Ceppo distinto
Giapponese e Coreano: Alcuni studiosi le associano alla famiglia altaica.
Per classificare le lingue si possono adottare diversi criteri, ed ecco perché è impossibile determinare un numero finito di lingue. Alle lingue standard, si affiancano inoltre comunità allo-glottiche e dialetti, lingue morte.
Possiamo classificare le lingue utilizzando 3 criteri:
- Per numero di parlanti (Cinese 1 miliardo, Inglese 1 miliardo, Hindi e Hurdu 900 milioni, Spagnolo 450 milioni, Russo 320 milioni, Francese/Tedesco 125 milioni)
- ...
Per distribuzione geografica, cioè dove sono parlate, non è un criterio linguistico.
Per caratteristiche comuni → Classificazione Areale, Tipologica, Genealogica.
Classificazione tipologica: Analizza la morfologia delle lingue per raggrupparle in gruppi per affinità morfologiche.
- Lingue isolanti: poca morfologia → Cinese, Tibetano, Vietnamita
- Lingue agglutinanti: morfemi monofunzionali, parti del lessema facilmente distinguibili in morfema radicale, derivazionale e flessionale → Turco, Giapponese, Finlandese
- Lingue Polisintetiche: parti del lessema difficilmente distinguibili a causa della presenza di più morfemi radicali nella parola stessa, in questo gruppo vengono annoverate → Groenlandese, Eschimese, Lingue Amerindiane
- Lingue Flessive: morfemi polifunzionali → Latino, Italiano, Francese, Tedesco
Classificazione genealogica: Nell'antichità si credeva nel mito della torre di Babele nel quale la differenziazione
tre ; Inglese → two, three ; Spagnolo → dos, tres ; Portoghese → dois, três. Questo metodo permette di individuare le somiglianze tra le lingue e di ricostruire la loro storia evolutiva. Inoltre, permette di classificare le lingue in famiglie linguistiche, come ad esempio le lingue indoeuropee, le lingue semitiche, le lingue afro-asiatiche, ecc. La linguistica storica si occupa anche di studiare i cambiamenti fonetici che avvengono all'interno di una lingua nel corso del tempo. Ad esempio, il latino "c" si è trasformato in "ch" in italiano (es. "cantare" → "cantare"), mentre in francese si è trasformato in "s" (es. "cantare" → "chanter"). In conclusione, la linguistica storica è una disciplina che ci permette di comprendere l'evoluzione delle lingue nel corso del tempo e di tracciare le relazioni tra di esse.trois → Inglese: two, three → Hindi: do, tin → Rumeno: doj, trej
La famiglia indoeuropea è il ceppo linguistico al quale appartengono la maggior parte delle lingue parlate in Europa ed Asia centrale fino al sub continente Indiano, sia parlate che estinte, ad esempio il Sanscrito ed il Tocario. L'aggiunta del Sanscrito alla comparazione linguistica rivoluzionò la linguistica storica in quanto si notarono corrispondenze sistematiche inequivocabili con le altre due lingue classiche, greco e latino. Perciò si postula l'esistenza di una lingua madre da cui discendono le suddette.
Antico Indiano → Sanscrito (lingua testi religiosi ed epici, ora lingua ufficiale dell'India), Vedico (lingua dei testi religiosi risalenti al II millennio a.C. È la più antica attestata fra le lingue indoeuropee)
Medio Indiano → Iscrizioni risalenti al III a.C. nelle quali si notano diverse forme linguistiche e dialetti sviluppatisi accanto al sanscrito.
Denominate generalmente Medio Indiano.
Neo Indiano → Parte Indiana (Hindi, Bengali) Parte Nord-Ovest (Cashmiri, Cafir)
Iranico antico → Antico Persiano (lingua iranica di antichissima attestazione VI a.C. durante i regni di Dario il Grande e Serse) Avestico (Lingua del libro sacro Avesta, X sec.a.C. basata sugli insegnamenti del profeta Zarathustra)
Iranico medio → Dialetti Pahlavici, sono i dialetti che derivano dalla fase antica e che hanno apportato una notevole semplificazione nella morfologia.
Iranico moderno → Afghano (lingua Pashtu, è parlato anche in Pakistan) Curdo (parlato in Iraq, Iran e Turchia) Persiano Moderno (lingua ufficiale dell’Iran, parlato in Afghanistan e Tagikistan)
Tocario → Lingua centum, parlata anticamente nel Turkestan Cinese, è testimoniata nei manoscritti buddisti sotto forma di due dialetti: Tocario A e B.
Armeno → Documentato nei testi sacri a partire dal V sec. a.C., è la lingua ufficiale dell’Armenia.
consta di due dialetti, uno orientale ed uno occidentale, quest'ultimo è scomparso dall'Anatolia, dopo il genocidio armeno.Ittita → Lingua Centum, più antica ed ampiamente attestata, nel 1907 furono rinvenuti archivi reali redatti su tavolette d'argilla in caratteri cuneiformi, databili nel II millennio a.C.
Greco → Lingua Centum, considerata la più antica dopo l'ittita, attestata nei poemi omerici VI sec. a.C. Esso consta di vari dialetti: Miceneo (proveniente dalla penisola), Ionico (parlato nelle Cicladi e sull'Egeo), Attico (parlato ad Atene), Dorico (parlato nel Peloponneso)
Albanese → Attestato al XV secolo, è la lingua ufficiale in Albania, Kosovo, Macedonia. Ha due dialetti: Tosco (parlato a sud del paese ed in pianura) Ghego (parlato nella parte montuosa)
Lingue Slave → Prime attestazioni databili al VI sec. d.C. il primo documento è una traduzione dei vangeli dal greco, redatta nel IX sec. In alfabeto
glagolitico che diventerà poicirillico. Si dividono in 3 gruppi:
- Slavo Orientale: Russo, Ucraino, Bielorusso
- Slavo Occidentale: Polacco, Ceco, Slovacco
- Slavo Meridionale: Sloveno, Bulgaro, Macedone, Serbocroato, Bosniaco
Lingue baltiche → Attestate da pochi secoli, e parlate a sud est del Mar Baltico, si dividono in due gruppi:
- Baltico occidentale: Antico prussiano
- Baltico orientale: Lituano e lettone
Lingue Germaniche → Parlate dalle popolazioni barbare provenienti dalla cerchia nordicache invasero il continente europeo dopo il 476 d.C. Si dividono in 3 gruppi:
- Germanico Orientale: Vandalo, Burgundo, Longobardo, Gotico, estinto, documento più noto, Bibbia di Wulfila.
- Germanico Settentrionale: Islandese, Norvegese, Danese, Svedese. Prima fase unica (I-VIII sec. d.C.) Fase antico nordica (VIII-XV sec d.C.)
- Germanico Occidentale: Si divide in due gruppi: Tedesco (alto e basso) ed Anglo-frisone (Inglese e Frisone).
Occidentali
- Inglese:
Anglosassone V sec-1066 / Interferenze Normanne e Danesi.
Inglese medio 1066-XVI sec / Interferenze Franco-Normanne.
Inglese moderno XVI secolo - oggi.
Tedesco: Alto tedesco antico 750-1050 / Interferenze Latine e Greche.
Alto tedesco medio 1050-1350 / Palatalizzazione del nesso <sk>.
Alto tedesco protomoderno 1350-1650 / Alto tedesco moderno dal 1650.
Nederlandese: Basso Tedesco Antico V secolo-XII secolo / Basso Francone dà vita all’Olandese Medio XII secolo-1550 / Olandese Moderno 1550-oggi.
Afrikaans: E’ la lingua pidgin che si sviluppo fra i commercianti olandesi delle Indie Orientali e i Boeri in Sud Africa nel XVII secolo.
Jiddisch: E’ una lingua pidgin fra alto tedesco ed ebraico, nasce in epoca medioevale dagli ebrei rimasti in Europa.
Frisone: Il frisone antico corrisponde alla fase dell’inglese medio, il frisone moderno sopravvive solo in una provincia Olandese della Frisia.
Lussemburghese: Deriva dal dialetto francone-mosellano.
centro-occidentale.
Settentrionali
- Norvegese: Si allontana dal Norreno nel XIV secolo. Nel 1389 perde la tradizione scritta sotto la dominazione danese fino al 1814. Oggi si parla norvegese bokmal. Una parte della popolazione parla il nynorsk ricostruito più fedelmente dal norvegese antico.
- Danese: Fase antica poco documentata / 1300: Fase media: Si differenzia dallo svedese. Interferenze con il Latino per la Cristianizzazione / 1550 Fase Media: Viene tradotta la Bibbia in Danese Moderno.
- Svedese: Assenza di attestazioni fino al 1250 / Fase media di scarso interesse / Fase moderna: Viene tradotta la Bibbia nel periodo della Riforma Protestante. È la lingua più conservativa a livello dopo l'Islandese.
- Islandese: Norreno in fase antica / Nel 1262 viene conquistata dalla Norvegia, ma si è tenuta lontana da interferenze, ed è la lingua germanica più conservativa.
Lingue Celtiche: Si dividono in due gruppi: Continentali (Gallico) e Insulari
[Gaelico(Irlandese VII d.C. , Scozzese 1000 d.C.) e Britannico (Cumbrico, Cornico, Bretone)]Lingue Italiche: Venetico (Parlato dagli antichi Veneti, iscrizioni dal VI al II sec a.C.),Messapico (Parlato dai Messapi, popolazione illirica stanziata nell'Apulia meridionale),Umbro, Osco (Lucania e Abruzzo), Latino.
Latino: Anticamente era un dialetto indoeuropeo, le attestazioni più antiche sono del VI/V sec a.C. ed è la base da cui derivano tutte le lingue romanze.
Romanzo Balcanico: romeno dalmata, lingua ufficiale della Romania.
Italo romanzo: dialetti italiani centromeridionali e sardo.
Retoromanzo: dialetti ladini (Romancio, Ladino)
Galloromanzo: Francese, Provenzale, Francoprovenzale.
Iberoromanzo: Catalano, Spagnolo, Galiziano e Portoghese.
Slide 6: Tipologia Sintattica
L'approccio di descrizione tipologica più importante in tempi odierni è riferito alle ricerche degli anni 60 di Joseph Greenberg. Egli nella Conferenza sugli universali del
Linguaggio, tenutasi a New York nel 1961, espose i risultati della sua ricerca linguistica. Per definire una lingua, descriviamone l'ordine non marcato, ovvero normale, dei costituenti di base soggetto, verbo, e oggetto.
Gli ordini più comuni sono:
- SOV (35-52%): Turco, Giapponese, Ungherese, Hindi
- SVO (35-45%): Lingue Romanze, Germaniche, Slave, Ebraico Moderno...
- VSO (11-15%): Arabo, Gallese, Ebraico Classico
- VOS (5-10%): Malgascio, Lingue dell'America Centrale
- OVS (1-5%): Hixkaryana, lingue caraibiche
- OSV (1-?%): Dyirbal, Yamamadi, Apurina
Le lingue SOV, SVO, VSO coprono il 97% delle lingue del mondo. La caratteristica in comune è l'anteposizione del soggetto rispetto all'oggetto in una frase dichiarativa semplice. Spiegazione probabile: il soggetto costituisce il tema, e quest'ultimo sta in prima posizione. L'oggetto ha meno priorità logica rispetto al soggetto.
Asse