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Esercizio: Di che tipo di morfema si tratta?

Simpatic/a: morfema lessicale legato / morfema grammaticale legato flessivo

Per: morfema libero, monomorfema (parola "vuota")

Ri/ved/o: morfema legato grammaticale derivazionale prefisso / morfema legato lessicale (radice)

/: morfema legato grammaticale flessivo suffisso

Tipi di morfemi

Morfemi non segmentabili/isolabili:

  1. Morfemi sostitutivi: sostituzione di un fono con un altro fono radice alterata
  2. Morfemi soprasegmentali: un valore morfologico è espresso da un tratto soprasegmentale
  3. Morfemi zero: assenza di un morfema esplicito per veicolare una categoria che normalmente è obbligatoriamente espressa da uno specifico morfema in una data lingua
  4. Morfemi vuoti: dotati di significante ma apparentemente non di significato (la vocale tematica segnala la coniugazione di appartenenza del verbo)

Radice + vocale tematica = tema verbale (es.: ama-, teme-, dorme-)

La si può avere anche nelle parole

derivate da verbi (es.: amabile)

Ci sono casi di morfemi vuoti anche in parole che non sono verbi(es.: birr-o-tec-a, sass-ol-in-o)

Scomposizione in morfemi

Dentale- dental-e- dental-i- dental-e- insegnant-e- veloc-e- dent-al(e)- dent-ista- dent-ario- dent-al(e)- strad-al(e)- giorn-al(e)

Scomposizione della parola dentale: #dent-al-e#

Dent-: morfema lessicale legato, radice del nome dente-

-al-: morfema derivazionale, suffisso “relativo a x”

-e: morfema flessivo, “numero singolare”

Ansioso #ansi-os-o#

Ansi-: morfema lessicale legale, radice del nome ansia-

-os-: morfema derivazionale, suffisso

-o: morfema flessivo, suffisso, “numero singolare”, genere maschile

Pericoloso #pericol-os-o#

Pericol-: morfema lessicale legato, radice del nome pericolo-

-os-: morfema derivazionale, suffisso

-o: morfema flessivo, suffisso, “numero singolare”, genere maschile

Geloso #gelos-o#

Gelos-: morfema lessicale legato, radice dell’aggettivo geloso-

-o: morfema flessivo, suffisso, “numero singolare”, genere maschile

morfema flessivo, suffisso, "numero singolare", genere maschile

Formazione delle parole

Le parole formate solo da un morfema lessicale o da un morfema lessicale e un morfema flessivo, sono dette parole semplici. Le altre parole sono invece dette parole complesse.

Le parole formate da un morfema lessicale e uno o più morfemi derivazionali, vengono dette parole derivate.

Le parole formate da più di un morfema lessicale vengono chiamate parole composte.

Derivazione

È il processo che forma parole nuove tramite l'aggiunta di affissi a parole esistenti o a morfemi lessicali.

L'insieme delle parole che hanno la stessa radice viene detto famiglia di parole.

Suffissazione

I suffissi sono normalmente portatori di una classe lessicale (V, N, ecc.).

La suffissazione può cambiare la classe lessicale della base:

- -ezz-: suffisso nominalizzatore (es. bellezza)

- -ific-: suffisso verbalizzatore (es. semplificare, pietrificare)

Non sono legati a una specifica

classe lessicale i suffissi alterativi:

  • Diminutivi
  • Accrescitivi
  • Peggiorativi

Sono abbastanza frequenti in italiano i casi di parole che contengono più affissi.

Prefissazione

La prefissazione normalmente non cambia la classe lessicale della base.

Caporeparto[capo]N [reparto]N [caporeparto]N→Categoria lessicale: un caporeparto è un N, come capo e come reparto

Significato: un caporeparto è un capo/persona, come capo e diversamente da reparto.

Tratti flessivi: caporeparto è singolare e maschile come capo e reparto la testa del composto è→capo.

Nei composti endocentrici in italiano la testa può essere:

  • A sinistra (tipicamente): pescecane, capostazione, nave traghetto
  • A destra (spesso sul modello di altre lingue): terremoto, scuolabus

In inglese: a destra (es.: bedroom, toothbrush)

In tedesco: a destra (es.: Fahrkarte, Haustürschlüssel)

Parole

Semplici Complesse

Un morfema lessicale Derivate Composte

Almeno un morfema Almeno due

morfemilessicale + almeno un morfema lessicaliderivazionale

Altri processi di formazione di parola

Parasintesi

Processo che permette di ottenere verbi aggiungendo simultaneamente un prefisso e un suffisso flessivo verbale a una base di un’altra categoria.

Ricco arricchire (*ricchire, *arricco)→Tiepido intiepidire (*tiepidire, *intiepido)→Cenere incenerire (*cenerire, *incenero)

Parole macedonia (o blends)

Sono formate dall’unione di parti di altre parole esistenti (parti che non coincidono con morfemi).

Confederazione + artigianato Confartigianato→Polizia + ferroviaria Polfer→Modulator + demodulator modem→Smoke + fog smog

Conversione

Cambiamento di categoria lessicale senza l’aggiunta di affissi derivazionali.

[cellulare]Agg / [cellulare]N[mangiare]V / [mangiare]N[lavorare]V / [lavoro]N[calmo]Agg / [calmare]V

Reduplicazione

Espressione di valori morfologici tramite la ripetizione dell’intera parola o morfema lessicale(redupl. totale), o

di una sua parte (redupl. parziale).

Flessione

I morfemi flessivi (o flessionali):

  • Non modificano il significato lessicale della radice
  • Sono portatori di valori di categorie grammaticali obbligatorie in una data lingua.

Numero: singolare, plurale, …

Tempo: passato, presente, futuro, …

Si dice che un lessema è variabile quando può presentarsi in diverse forme flesse che esprimono diversi valori delle categorie grammaticali obbligatoriamente espresse da quel lessema.

Forma di citazione (o lemma): è la forma che troviamo nel dizionario.

Categorie grammaticali

NUMERO

Valori: diversi in diverse lingue (es.: singolare, plurale).

N.B.: una categoria che non debba esprimere con marche morfologiche la categoria numero o alcuni suoi valori può comunque realizzare queste categorie concettuali con mezzi lessicali.

GENERE

Valori: diversi in lingue diverse (es.: maschile, femminile).

Nei nomi in italiano il genere è inerente, negli aggettivi è

in lingue diverse (es.: prima persona, seconda persona, terza persona). Ecco come potrebbe essere formattato il testo utilizzando tag html:

Contestuale. Vari criteri di assegnazione del genere al nome: in base al genere naturale, campo semantico, appartenenza a una certa classe flessiva.

CLASSIFICATORI

Analogamente alle marche di genere, i classificatori marcano la categoria del nome, in base a diverse dimensioni semantiche.

CASO

Codifica la funzione sintattica della frase. Valori: diversi in lingue diverse (es.: nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, ablativo).

TEMPO

Valori: diversi in lingue diverse (es.: passato, presente, futuro). N.B.: non sempre il tempo grammaticale e il tempo cronologico corrispondono.

ASPETTO

Valori: diversi in lingue diverse (es.: perfettivo, imperfettivo). Non coincide con la distinzione passato/presente:

In settembre Luca scriveva la tesi (imperfettivo) non ha ancora finito→

In settembre Luca ha scritto la tesi (perfettivo) ha finito→

MODO

Valori: diversi in lingue diverse (es.: indicativo, congiuntivo, imperativo, condizionale, infinito, …).

PERSONA

Valori: diversi in lingue diverse (es.: prima persona, seconda persona, terza persona).

in lingue diverse (es.: prima, seconda, terza). Accordo Vi è un accordo quando due o più parole hanno gli stessi valori per una data categoria. Reggenza Si ha una reggenza quando una parola ha il valore di una data categoria "assegnato" da un'altra parola (che non ha quella categoria). Es.: tedesco für dich (accusativo) → mit dir (dativo) Lessico e dizionari La branca della linguistica che si occupa del significato è la semantica. La branca che si occupa in particolare del significato delle parole è la semantica lessicale. Lessema e lessico Lessema: parola considerata come elemento linguistico portatore di significato. È l'unità astratta alla quale sono ricondotte le diverse forme del lessema stesso. Lessico: insieme dei lessemi di una lingua e comprende tutti i lessemi esistenti di quella lingua, ma anche tutti i lessemi possibili, ovvero che potremmo creare secondo le regole di quella lingua. In questo senso,possiamo dire che il lessico è un insieme aperto. Il settore della linguistica che studia il lessico è la lessicologia, ovvero lo studio teorico dei lessemi. Lemma e dizionario Dizionario: rappresentazione del lessico (è un oggetto concreto) che comprende solo i lessemi esistenti. Per questo è un insieme chiuso. Lemma (o entrata): lessemi registrati nei dizionari attraverso una forma di citazione stabilita convenzionalmente. Le convenzioni possono variare di lingua in lingua. La disciplina che si occupa di compilare i dizionari è la lessicografia. Un dizionario: - È una rappresentazione parziale del lessico di una lingua - Contiene più parole/informazioni rispetto alla conoscenza di un singolo parlante - Ci sono diversi tipi di dizionari Vocabolario: "l'insieme di tutti i vocaboli adoperati da un singolo autore che abbia scritto testi tendenzialmente omogenei tra loro dal punto di vista della fonologia, della morfologia e della sintassi, ossia,"nel nostro caso che abbia scritto testi italiani, oppure adoperati da un singolo parlante o gruppo di parlanti nel discorrere, per quello che abbia potuto essere documentato.

Possiamo intendere il lessico come l'insieme di tutti i vocabolari e tutti i vocabolari possibili.

L'operazione che ci consente di ricondurre delle forme a dei lemmi è chiamata lemmatizzazione. Si parla di occorrenze quando una parola appare più volte in una frase.

Polisemia e omonimia

Omonimi: due lessemi distinti con stessa forma ma diversi significati, non in relazione fra loro. Esistono tre tipi:

  • Omografi
  • Omofoni
  • Omonimi perfetti, sono parole omografe, omofone e appartengono alla stessa parte del discorso

Polisemia: uno stesso lessema con più significati, connessi tra loro (in modo più o meno stretto). Può non essere facile decidere fra omonimia e polisemia. Un criterio che si può usare è l'etimologia, solitamente se due forme hanno una

diversa etimologia sono considerate omonime. Un altro criterio può essere trovare una "parentela" fra i significati lessema polisemico.

Struttura del lessico

Relazioni sintagmatiche e paradigmatiche

Relazioni sintagmatiche limitazioni/preferenze nella combinazione di parole.

Nelle relazioni sintagmatiche ci sono due tipi di limitazioni nelle combinazioni di parole:

  • Concettuali
  • Lessica
Dettagli
A.A. 2019-2020
38 pagine
2 download
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-LIN/01 Glottologia e linguistica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara.cepollina di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Glottologia e linguistica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Genova o del prof Lievers Strik.