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CONCLUSIONE DI UN RAGIONAMENTO
Un elemento di conoscenza derivato da conoscenze precedenti (dette “premesse”).
CONCLUSIONE INCOMPATIBILE/INCOERENTE
Conclusione di un ragionamento falsa in tutte le circostanze (anche dette "possibilità") in cui tutte le
premesse sono vere.
CONCLUSIONE POSSIBILE
Conclusione di un ragionamento vera in almeno una possibilità in cui tutte le premesse sono vere.
CONCLUSIONE VALIDA
Conclusione di un ragionamento vero in tutte le possibilità in cui tutte le premesse sono vere.
CONDIZIONALE DEONTICO
Regola condizionale non verofunzionale che descrive una prassi comportamentale.
CONDIZIONAMENTO
Termine con cui si indicano alcune forme di apprendimento associativo, soprattutto di tipo bottom-up. Si
distingue un condizionamento rispondente, o pavloviano, volto a stabilire nessi predittivi e correlazionali
tra stimoli, e un condizionamento operante o strumentale, volto a stabilire nessi causa-effetto tra
comportamenti e le loro conseguenze
CONNETTIVO PROPOSIZIONALE VEROFUNZIONALE
Operatore logico in grado di produrre iterativamente proposizioni la cui verità è funzione esclusiva della
verità degli argomenti.
CONTIGUITÀ
a) vicinanza spazio temporale di due o più attributi, oggetti o eventi.
b) compresenza in memoria di lavoro di due o più tracce mnestiche.
CONTINGENZA
Concomitanza tra due o più stimoli, attributi, oggetti, eventi ecc.
CORRELAZIONE NEGATIVA
Al crescere di un parametro, l'altro tende a scendere.
CORRELAZIONE POSITIVA
Al crescere di un parametro, l'altro tende a crescere.
CORRELAZIONI ILLUSORIE
Giudizi, spesso espliciti, che stabiliscono un'associazione tra due attributi, oggetti, o eventi, senza che tra i
due esista una effettiva associazione statistica (oppure, deformando il grado effettivo di quell'associazione).
COVARIAZIONE
Il cambiare insieme di due o più dimensioni, attributi, oggetti, o eventi; non necessariamente scaturisce da
un nesso di casualità tra loro.
CUE
Indizio o stimolo antecedente. Un qualche evento stimolo che segnala-Con gradi variabili di forza
diagnostica-il possibile manifestarsi di uno stimolo, segnale o esito (outcome) successivo.
CURVA DI APPRENDIMENTO
Rappresentazione grafica dell'andamento dell'apprendimento di un compito (misurato come ritenzione di
informazioni, o risposte a uno stimolo, o capacità di risolvere determinati problemi ecc.) in funzione del
tempo dedicato a quel compito, e/o delle prove fatte.
DECISIONE
Optare per un'alternativa tra due o più possibili.
DECISIONE IN CONTESTO DI CERTEZZA
Optare per una di due o più alternative, quando si accerti che, scegliendola la si otterrà.
DECISIONE IN CONTESTO DI INCERTEZZA
Optare per una alternativa, tra due o più, il cui esito non è certo, ma associato a gradi di probabilità ben
definiti ("decisioni rischiose) o indefiniti ("decisioni incerte in senso proprio”).
DEFINIZIONE ESTENSIONALE
Definire una categoria elencando esaustivamente tutti gli esemplari che vi appartengono. Notazione
disgiuntiva normale.
DEFINIZIONE INTENSIONALE
Definire una categoria tramite una regola decisionale sintetica, in grado di stabilire, per ogni oggetto, si
appartiene o meno alla categoria. Forma compressa della notazione disgiuntiva normale.
DEFINIZIONE OPERAZIONALE
Definire una variabile descrivendo le operazioni che occorre fare per misurarne il valore.
DELTA D
Contrasto di diagonali in una tavola di contingenze.
DELTA P
Contrasto di probabilità condizionali. Indice di predittività.
DIAGNOSTICITA’
Quanto un indizio supporta la fiducia verso una certa ipotesi. Per esempio, quanto la presenza di un
attributo consente di decidere che un individuo appartiene a una categoria, invece che a un'altra. Spesso la
si misura come LR, o LR logaritmico. Può anche essere approssimata tramite la predittività (Delta P), la cue
validity, o altre misure.
DIAGNOSTICITA’ ATTESA
Il grado medio di supporto che riusciremo a ottenere da un qualche test di controllo di ipotesi, prima di
conoscere il suo esito. È un parametro che stabilisce la bontà di quel test.
EFFETTI DELLE ASPETTATIVE
In alcuni esperimenti, le aspettative tanto dei partecipanti quanto degli sperimentatori possono
grandemente influenzare gli esiti.
ERRORI CASUALI
Errori accidentali, intrinseci a qualsiasi misurazione, che possono provocare, con pari probabilità,
incrementi o diminuzioni rispetto al valore reale.
ERRORI SISTEMATICI
Errori di direzione ed entità costanti o quasi costanti, in alcuni casi associati solo a determinati valori di una
variabile; possono portare a conclusioni erronee. Bias
EURISTICA
a) In generale: procedura di scoperta o di giudizio efficiente, ma non sempre efficace.
b) Procedura algoritmica non esaustiva per la ricerca efficiente della soluzione a un problema. Algoritmo di
ricerca euristico.
EURISTICA DI GIUDIZIO
Procedura o regola per stimare un attributo poco disponibile (per esempio, la probabilità di un evento)
avvalendosi di uno o più disponibile (per esempio, quanto quell’evento sia rappresentativo della sua
categoria di riferimento).
FISSITÀ O FISSAZIONE
Aspetto fenomenologico del problem solving. Un individuo tenta e ritenta una strategia già provata e risulta
inefficace. Non riesce a "disancorarsi" da vecchi schemi per esplorare nuove possibilità.
FONEMA
L'unità di base di un suono linguistico in una determinata lingua.
FONETICA
Studia i dettagli acustici dei suoni e come essi vengono articolati.
FONOLOGIA
Descrive le categorie astratte dei suoni del linguaggio usati da ogni lingua per segmentare lo spazio dei
suoni.
FRAMING (INCORNICIAMENTO)
Scelta di un punto o di una cornice di riferimento in base alla quale costruire la rappresentazione mentale
di un qualche evento o prospetto di scelta. Gli effetti di framing si riferiscono al cambiamento di preferenze
o giudizi su un qualche evento o prospetto, causato solo dal modo con cui lo si è incorniciato.
FUNZIONE DI SEMPLIFICAZIONE O DI RICONOSCIMENTO
Una delle funzioni della categorizzazione, che ci porta ad attribuire uno stimolo a una categoria. È detta di
"semplificazione” perché, nel riconoscere un oggetto come esemplare di una categoria, tendiamo a
focalizzarci su pochi dettagli diagnostici, e a non dare importanza (né attenzione) a tutti gli altri dettagli,
non utili al riconoscimento.
FUNZIONE INFERENZIALE, O DI GENERALIZZAZIONE
La seconda delle funzioni della categorizzazione. Una volta riconosciuto uno stimolo come esemplare di una
categoria, tendiamo a proiettare su di esso attributi tipici di quella categoria (anche se non li abbiamo
percepiti in quello stimolo).
FUNZIONE PSICOFISICA
Funzione che accetta come argomento la dimensione di una stimolazione fisica e che fornisce come valore
la dimensione della corrispondente sensazione piscologica.
GENERALIZZAZIONE
Nell'apprendimento, estensione dell'associazione di una risposta o di un attributo a una classe di stimoli,
oggetti, eventi o individui più vasta rispetto agli stimoli di training.
GENERAL PROBLEM SOLVER (GPS)
Modello computazionale del problem solving dovuto a Newell e Simon, e sviluppato tra gli anni 60 e 70, il
primo a basarsi su regole di produzione. Moderne architetture cognitive, come ACT-R e SOAR, sono
discendenti dal GPS.
GESTALTISMO
Paradigma teorico che si propone di studiare i processi psicologici nella loro forma (Gestalt), o
manifestazione fenomenica, con approccio “olistico”. Contribuì in modo importante alla revisione dei
processi psicologici e sociali come dotati di qualità emergenti, scaturite dall'azione collettiva delle loro sotto
componenti, nonché allo studio della percezione, del pensiero, e del problem solving. I suoi influssi e
contributi non si limitano alla psicologia generale (in particolare, è importante ricordare i suoi contributi
alla psicologia sociale).
GRAFEMA
La lettera o l'insieme di lettere che rappresentano un fonema.
GRAMMATICA
Descrive le unità di una lingua.
HILL-CLIMBING
Un algoritmo di ricerca euristico.
IMPASSE
Aspetto fenomenologico del problem solving. Un individuo ha esplorato tutte le possibilità a sua
disposizione, senza riuscire a risolvere il problema. Si blocca, e può abbandonare il compito.
INCENTIVO
Nella teoria di Atkinson (1964), valore attribuito a un determinato obiettivo o scopo.
INCUBAZIONE
Aspetto fenomenologico del problem solving. Una pausa temporale interposta tra diversi tentativi di
soluzione e durante la quale non ci si dedica al problema può aiutare a trovare una nuova possibilità di
soluzione.
INDUZIONI VOLTE ALLA SPIEGAZIONE
Ragionamento induttivo per abduzione.
INFERENZA
Una conoscenza che non ci deriva direttamente da dati sensoriali, ma piuttosto dall'elaborazione di altre
conoscenze (ivi compresi i dati sensoriali).
INIBIZIONE
a) Soppressione o indebolimento di un nesso associativo tra stimoli, attributi, eventi, comportamenti ecc.
b) Nesso associativo negativo: cioè, il presentarsi di un cue genera l’aspettativa che un certo outcome non
si presenterà.
c) Associazione tra due unità di ad attivazione (per esempio, neuroni, o neuroni virtuali), tale per cui
l'attivazione della prima riduce l'attivazione della seconda.
INIBIZIONE DI RITORNO
È un fenomeno associato tipicamente all'orientamento automatico dell'attenzione e consiste in un
maggiore rallentamento dei tempi di risposta quando uno stimolo target compare dopo almeno 250-300
ms nella stessa posizione in cui è comparso uno stimolo esogeno.
INSIGHT
Immersione subitanea di una soluzione a un problema, prima neppure intravista. Spesso è associata a una
ristrutturazione della rappresentazione del problema.
INTERVENTO
Comportamento volto a far variare un qualche attributo, oggetto o evento, al fine-previsto-di farne variare
un altro.
LEMMI
Rappresentazioni astratte delle caratteristiche sintattiche di una parola che specificano la categoria, la
funzione grammaticale e il tipo di struttura di cui può essere parte.
LESSEMI
Codificano l'informazione morfofonologica (e ortografica) di una parola.
LESSICO MENTALE
Contiene tutte le conoscenze morfologiche, ortografiche, fonologiche, sintattiche e semantiche associate ai
costituenti linguistici.
LIKELIHOOD RATIO (LR) O RAPPORTO DI VEROSIMIGLIANZA
Il rapporto tra la probabilità di osservare un qualche indizio se si verifica una certa condizione, e la
probabilità di osservare lo stesso indizio qualora non si verifichi quell