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Crisi economica
Una crisi economica trae origine da più cause, colpisce più settori, si manifesta con effetti multiformi (ad es., di natura finanziaria, industriale, commerciale, inflazionistica, ecc.), su intervalli temporali di medio-lungo periodo. È - nei fatti - una flessione (se non quando, un crollo) dell'economia o di una sua parte. Questo tipo di crisi colpisce i conti economici delle imprese.
"Crisi economica" non è sinonimo di "recessione" (di norma una recessione di stagnazione verifica quando il Pil decresce per due trimestri consecutivi), né di "stagnazione" (persistere di modesti o nulli saggi di crescita, cioè l'economia non si muove).
Crisi finanziarie: considerazioni
Durante una crisi finanziaria si palesa una grave difficoltà che si verifica in presenza di una forte instabilità nei mercati (finanziari), che determina una rilevante caduta del valore delle attività.
un'interazione tra l'impresa e il pubblico che si verifica in situazioni di crisi. Durante una crisi, l'impresa deve adottare una comunicazione trasparente e tempestiva, fornendo informazioni complete e veritiere. La comunicazione di crisi può riguardare diversi ambiti, come le crisi bancarie, di borsa, valutarie o del debito sovrano. Queste situazioni possono avere un impatto significativo sull'immagine dell'azienda e richiedono una comunicazione efficace per gestire la situazione. Le tre regole fondamentali della comunicazione d'impresa durante una crisi sono: non omettere nulla, comunicare velocemente e dire la verità. Durante una crisi, la comunicazione non può permettersi parzialità, ritardi o inesattezze.deve essere gestita una comunicazione adeguata per preservare l'immagine e la reputazione dell'azienda. La comunicazione durante una crisi deve essere tempestiva, trasparente e coerente, al fine di fornire informazioni chiare e rassicuranti al pubblico e ai media. La gestione di una crisi richiede una pianificazione preventiva e una risposta rapida ed efficace. È importante stabilire un team di gestione della crisi, composto da membri chiave dell'azienda, che saranno responsabili della comunicazione e delle azioni da intraprendere. Durante una crisi, è fondamentale mantenere la calma e la professionalità. È importante ascoltare attentamente le preoccupazioni del pubblico e dei media e rispondere in modo appropriato. La trasparenza è essenziale, evitando di nascondere informazioni o di fornire informazioni false o fuorvianti. La comunicazione durante una crisi può avvenire attraverso diversi canali, come comunicati stampa, conferenze stampa, comunicazioni sui social media e comunicazioni dirette ai dipendenti. È importante adattare il messaggio in base al pubblico e al canale utilizzato, mantenendo sempre coerenza e veridicità. In conclusione, la gestione della comunicazione durante una crisi è fondamentale per preservare l'immagine e la reputazione dell'azienda. Una comunicazione tempestiva, trasparente e coerente può contribuire a mitigare gli effetti negativi di una crisi e ripristinare la fiducia del pubblico e dei media.La comunicazione diviene un fattore critico: si parla di "Financial P.R." (Investor Relations): è necessario gestire e coordinare relazioni con i pubblici in grado di influenzare le quotazioni di un titolo sui mercati finanziari o in ogni caso la valutazione di un'azienda. Nel caso della comunicazione di crisi, l'esigenza informativa si amplifica, per cercare di persuadere i destinatari col supporto di informazioni quantitative ma in tempi estremamente ridotti. Bisogna rivolgersi a strumenti (comunicato stampa, indirettireport, bilancio) e tutti gli strumenti attivati per destinatari specifici (diversi). COSA COMUNICARE NEI PERIODI DI CRISI? Come "disegnare" la comunicazione finanziaria delle aziende, in periodi di crisi finanziaria? Andamento del mercato (in crescita, in sviluppo, ecc.) - Volumi di vendita fisici e ricavi - Risultati e marginalità - Indebitamento - Prospettive - Strategie Ma soprattutto, un carattere fondamentale.non deve mai venire meno: la TRASPARENZA.
16 PRINCIPI DI CORPORATE GOVERNANCE
Introduzione: Il cattivo funzionamento dei mercati (ripresa)
ATTENZIONE AI TEMI ESG
Gli stakeholder delle imprese, tanto più le stesse sono esposte, si stanno progressivamente interessando ai temi ESG (ambientali, sociali e di governance), ed è ormai ampiamente diffusa la consapevolezza circa la criticità che gli stessi rivestono.
Sono sempre più le aziende non quotate che si aprono verso l'esterno, non per un obbligo specifico ma perché hanno una cultura aziendale. L'attenzione a questi temi sta diventando imprescindibile, perché i clienti/fornitori richiedono dimostrazioni di comunicazione parte dell'azienda su queste tematiche. Ecco, quindi, che la sugli aspetti ambientali, sociali e di governance, richiede un impegno specifico e non residuale.
UNA NUOVA GOVERNANCE governance
La strada che si dovrebbe percorrere è quella di un ripensamento della societaria.
Il testo fornito riguarda le regole e il modus operandi dei mercati finanziari. Per prevedere i cambiamenti strutturali, è necessaria una nuova visione che ponga al centro la trasparenza dell'intero sistema.
I PRINCIPI OCSE DI CORPORATE GOVERNANCE: INTRODUZIONE
L'OCSE è l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. È un'organizzazione internazionale di studi economici per i paesi membri (paesi industrializzati). Non si occupa di fare leggi, ma è un'assemblea consultiva per la risoluzione di problemi comuni che consiglia/propone ai paesi di comportarsi in un certo modo con riferimento a diversi aspetti. Il tema di corporate governance è stato ampiamente dibattuto all'OCSE. Grazie all'OCSE le imprese individuano le best practices e coordinano le politiche d'azienda. L'obiettivo è promuovere politiche che migliorino il benessere sociale ed economico di tutte le imprese; lavora con i
FINALITÀ
Hanno duplice natura:
- Aiutare i governi dei paesi membri e non membri dell'OCSE ad analizzare e migliorare il quadro giuridico, istituzionale e regolamentare in materia di corporate governance
- Formulare orientamenti e proposte alle autorità di borsa, agli investitori, alle società ed agli altri soggetti interessati, intervenendo nell'elaborazione di un corporate governance regime efficace
Prima definizione (rapporto Cadbury, UK, 1994): la corporate governance è il sistema attraverso il quale le società sono dirette e controllate.
Seconda definizione (OCSE, 1999 e successivi sviluppi): la corporate governance riguarda l'insieme delle relazioni tra il management della società, il suo consiglio di amministrazione (board), i suoi azionisti (shareholders) e tutti gli altri stakeholders. La corporate governance garantisce la
La Corporate Governance è la struttura attraverso la quale gli obiettivi della società vengono fissati e il significato (o meglio la portata) di questi obiettivi, nonché il monitoraggio della performance, vengono individuati. L'OCSE sui principi dice, che una buona corporate governance non è fine a sé stessa, deve supportare l'efficienza economica, una crescita sostenibile, la stabilità finanziaria; facilita l'accesso al mercato dei capitali per le imprese (per investimenti a lungo termine) e offre un aiuto per assicurare agli azionisti il successo dell'azienda, e questi ultimi devono essere trattati in modo equo. Negli ultimi 10 anni, le pratiche di corporate governance sono state migliorate in molti paesi e in molte società e oggi i regolatori fronteggiano sfide per continuare a migliorare i principi OCSE e adattare la corporate governance a tutti i rapidi cambiamenti. "COSA RAPPRESENTA" LA CORPORATE GOVERNANCEcontemporanea è iniziata nel 1992, con l'avvio dei lavori che sarebbero sfociati nel rapporto Cadbury, nel Regno Unito, diffuso nel 1994. Il rapporto Cadbury rappresenta la sostanziale risposta a numerosi crolli aziendali di società di elevato profilo. Spesso le crisi avvengono perché il governo non è adeguato (es. assegnare il governo dell'impresa ai figli, nonostante questi non abbiano le competenze), da qui nasce la necessità di monitorare la Corporate Governance. La Corporate Governance si occupa principalmente di tutelare gli azionisti deboli e dispersi dagli interessi personali di azionisti di rilievo (di maggioranza), amministratori e dirigenti. CORPORATE GOVERNANCE: ATTORI E RUOLIAzionisti: coloro che possiedono le quote del capitale sociale, e quindi hanno capacità di incidere sulla società.
Amministratori: che guidano la società su specifico mandato ricevuto dall'assemblea degli azionisti; la legge
Il testo fornito prevede che si possa nominare anche un amministratore unico; il numero minimo di amministratori è pari a 2, tuttavia, non c'è una regola sul numero degli amministratori ma rimane sempre lo statuto che stabilisce il numero di amministratori.
Dirigenti (managers): che gestiscono il business aziendale (aspetti economici, patrimoniali, finanziari).
La Corporate Governance primariamente interessa le società quotate in un mercato borsistico, o comunque protagoniste nei mercati finanziari. È focalizzata sulla prevenzione di possibili crolli finanziari delle società (alla base di crolli finanziari vi era una non adeguata Corporate Governance). Può in ogni caso interessare anche società di dimensioni più o meno elevate non quotate (interesse crescente verso questi soggetti). Ci sono tantissime altre società, non quotate, che si sono date regole sulla Corporate Governance,
I QUATTRO PILASTRI DELLA CORPORATE GOVERNANCE
Accountability
Si intende la responsabilità incondizionata, formale o non, in capo a un soggetto o a un gruppo di soggetti (del risultato conseguito da un'organizzazione (privata o pubblica), sulla base delle proprie capacità, abilità ed etica.
La Corporate Governance assicura che:
- Il Consiglio d'Amministrazione sia chiamato a rispondere del proprio operato agli azionisti (gli azionisti nominano gli amministratori)
- I Managers siano chiamati a rispondere del proprio operato al Consiglio d'Amministrazione (cioè a chi ha conferito loro il potere)
2. Fairness: si intende il rispetto del fondamentale principio dell'equità, ovvero: la protezione dei diritti degli azionisti, un trattamento paritetico di tutti gli azionisti, inclusi quelli rappresentativi delle minoranze, la fissa