vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
L’analizzatore
Negli ultimi 15 anni siamo passati da analizzatori molto ingombranti a quelli di pochi cm.
L’analizzatore di massa quadrupolare è uno dei pochi analizzatori disponibili che dà la possibilità di
fare un qualcosa che è fondamentale nel campo della spettrometria di massa e cioè la scansione.
Il massimo valore di m su z misurabile da un quadrupolo per i limiti di costruzione è m su z = 4000
Se ho un analita che pesa 10000 Da e prende una sola carica quindi 1000+ 1 = 10001 il quadrupolo
non lo visualizza visto il limite di 4000. Se la massa è 10000 Da e prende 2 cariche quindi 10002
ma visto che m/z ( dove z= carica ) allora 10002/2= 5001 e neanche lo vede. Se la massa è 10000
Da e prende 3 cariche quindi 10003 facendo 10003/3 è circa 3000 e in questo caso l’analizzatore lo
vede. Quindi l’analita che si analizza con questo tipo di analizzatore deve ricadere nel limite
massimo del rapporto m su z e deve essere protonabile cioè deve acquisire cariche.
Com’è fatto un quadrupolo?
E’ un sistema costituito da 4 barre poste in maniera parallela fra di loro che vengono attraversate da
correnti elettriche, da radiofrequenze e correnti elettriche continue in maniera alternata. L’alternarsi
di questi due campi elettrici comporta la formazione di un campo di forza oscillante (il verde) che a
sua volta determina la formazione di un filtro a banda passante. Che cosa vuol dire? Che ad un
determinato istante t solo lo ione che ha un valore m/z tale da entrare in risonanza con il campo che
si è formato può attraversare il campo, gli altri invece non passano.
Il movimento dello ione è di tipo elicoidale, dove l’ampiezza dell’oscillazione è in funzione del
rapporto massa carica. Quindi i vari analiti avranno un’ampiezza si oscillazione dipendente dal
rapporto massa carica. Il quadrupolo può operare in due modi: o viene fissato ad un valore massa
carica facendo così passare solo quel determinato analita oppure si può fare la scansione. Per capire
che cos’è la scansione facciamo si che lo spettrometro di massa sia accoppiato ad un HPLC così da
avere un flusso che si inietta nello spettrometro e se non si vogliono perdere informazioni si deve
settare il quadrupolo in modo tale che possa fare scansioni continue così da fare una scansione
completa di 4000 m/Z istante per istante relativamente agli eventi cromatici che stanno accadendo.
Se invece del cromatografo si una la siringa per iniettare con un solo glicoconiugato, la velocità di
scansione non deve essere così frenetica come nel caso precedente in quanto è un solo analita.
quindi la scansione è la possibilità di coprire tutto l’intervallo m/z caratteristico del quadrupolo e
deve essere fatta in modo tale da non far perdere informazioni sulla miscela di analiti che si sta
analizzando.
Questo è il classico esempio in cui una proteina viene sciolta nell’opportuno solvente, la metto nella
siringa la inietto e per la stessa proteina si ottengono 8 segnali. Che differenza c’è tra ognuno di
questi segnali? Cambia il rapporto massa carica (il rapporto massa carica sta sull’asse delle x) , la
massa è sempre la stessa ciò che cambia è lo stato di carica.
Si ha una proteina si vuole capire se questa è glicosilata o meno, si prende questa proteina, la si
scioglie e la si inietta all’interno dello spettrometro di massa. Si ottiene un numero n di gaussiane
(grafico sopra), che corrispondo ognuna ad una glicoforma (cioè stessa sequenza amminoacidica
diversa composizione in monosaccaridi), ogni gaussiana viene trasformata così da leggere
direttamente il peso molecolare. In base alla distanza dei vari picchi si può capire se si tratta di una
glicoproteina o meno. Se invece si ha una miscela di peptidi dalla quale si può idrolizzare per via
enzimatica (mediante Hydrolysis) l’oligosaccaride dall’asparagina a cui è legato così da avere
l’oligosaccaride libero e l’asparagina che diventa acido aspartico.
Se invece si ha una miscela complessa di peptidi e si vuole evitare di accoppiare passaggi di
cromatografia, si usa la maldi che ci dice che ogni segnale rappresenta una struttura
oligosaccaridica.
Spettrometria MS/MS
La spettrometria di massa tantem è una metodologia analitica che consente di fare delle
determinazioni strutturali a bassa risoluzione. Sostanzialmente la metodologia tantem è quella
metodologia che
combinando più analizzatori tra di loro permette di fare la determinazione del peso molecolare di
miscele di analiti e permette di selezione uno, due, tutti o nessuno gli ioni presenti nella miscela,
mentre per lo ione selezione permette di fare esperimenti di frammentazione che corrispondono
banalmente a quella che può essere definita la rottura dell’analita in vari piccoli pezzetti dall’analisi
dei quali è possibile ricostruire la struttura primaria del peptide che si sta analizzando.
Nelle regole di frammentazione nel caso dei peptidi il primo legame che si rompe è quello
peptidico, analogamente per gli oligosaccaridi anche se molto spesso si vengono a formare dei
frammenti interni che danno informazione sulla struttura dell’oligosaccaride. Quindi in base
all’analita ci sono delle regole di frammentazione da seguire così da ottenere informazioni sulla
struttura. Tuttavia non è detto che ad ogni analita sia accoppiato un evento di frammentazione
poiché questo dipende dall’analita stesso.
Come avviene la fisica di frammentazione?