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Gli OGM e le
multinazionali biotech
L’economia
Gli sono oramai una realtà commerciale, benché tra gli
OGM
scienziati non vi sia un’opinione condivisa sulla loro pericolosità
o meno per l’uomo. Le imprese che operano nei settori legati
alle scienze della vita eseguono rilevazioni sul di piante e
DNA
animali cercando rarità genetiche che possano essere sfruttate
per fini commerciali. Individuati i geni di potenziale valore
commerciale, questi vengono brevettati e diventano invenzioni.
Nel 1987, infatti, l’Ufficio Brevetti statunitense ha dichiarato che
le componenti di creature viventi sono brevettabili. L’intento è
quello di creare, ad esempio, colture resistenti a diserbanti ed
erbicidi, in modo che, utilizzando sementi modificate sia
possibile irrorare i campi con sostanze eliminando
diserbanti
solo le specie infestanti. Per poter ottenere questo risultato è
necessario isolare i geni che governano le singole caratteristiche
delle specie, creando piante resistenti ai diserbanti. Le grandi
multinazionali che operano nelle hanno così
scienze biologiche
modificato le sementi, estraendone alcune stringhe genetiche,
ottenendo il riconoscimento dei diritti sul patrimonio delle
Nel concreto questo meccanismo influisce sui principi
sementi.
dell’agricoltura. Da sempre gli agricoltori conservano una parte
del raccolto per seminarla l’anno seguente; con le sementi
brevettate, invece, ciò che viene accantonato dall’agricoltore
non gli appartiene direttamente, ma è di proprietà del detentore
del brevetto. Per assicurarsi il fatto che i contadini non utilizzino
queste sementi accantonate, alcune aziende attive nel campo
delle biotecnologie hanno introdotto una tecnologia di
sterilizzazione delle sementi: la pianta produce un seme che è
ma, irrorato con uno specifico composto chimico, ritorna
sterile,
fertile. L’agricoltore sarebbe così costretto ad acquistare ogni
anno le sementi per poter ottenere un raccolto. India e Brasile
hanno vietato la commercializzazione e l’utilizzo di questo tipo
di sementi. La normativa attualmente in vigore in Italia
impedisce la coltivazione di OGM, ma non la loro vendita: molti
dei mangimi per animali sono ricavati da mais e soia
geneticamente modificati coltivati in altri paesi.