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TUMORI DELLE GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI
I tumori della parotide sono i più comuni (9:1 rispetto sottomandibolare) ma sono nel 90% dei casi beningi.
I tumori nelle altre ghiandole salivari sono per il 40-90% maligni.
TUMORI BENIGNI:
- Adenoma pleomorfo (tumore misto epiliale, mioepitaliale, stromale). Tumore solido. Colpisce
in genere il lobo superficiale della parotide. Si ritiene derivi da abbozzi ghiandolari che hanno
perso il rapporto con il sistema canalicolare.
- Adenolinfoma (cistoadenolinfoma, tumore di Warthin): tumore cistico. secondo per frequenza
tra i beningi, pu essere bilaterale o multicentrico. Ha aspetto multicistico.
Meno frequentemente: adenoma a cellule basali, mioepitelioma, oncocitoma, adenoma canalicolare,
cistoadenoma, adenoma sebaceo, lipoadenoma, papilloma duttale.
Stinomatologia: tumefazione non dolente. Ecografia: contenuto solido (Adenoma pleomorfo) o cistico
(cistoadenolinfoma).
Crescono lentamentamente e hanno poca frequenza alla trasformazione maligna. Questa può manifestarsi
con dolore, paralisi del faciale, infiltrazione cutanea.
Terapia: exeresi, se recidiva si elimina l’intera ghiandola.
La parotidectomia si esegue mediante incisione preauricolare portata in basso fino all’altezza dell’osso
ioide (Secondo Redon). Il nervo faciale viene isolato e la ghinaodla asportata (in toto o soltanto la
componente superficiale –parotidectomia esofacciale-). A tale intervento può residuare una sindrome da
iperemia cervico-facciale e sudorazione della cute iperemica in risposta a uno stiolo gustativo (sindrome di
Frey). Tale sindrome è diagnosticata con il test di Minor: si cosparge la regione parotidea con polvere di
amico e in seguito a stimoli gustativi compaiono aree di colore bruno sulla cute. Probabilmente è
secondaria alla reinervazione anomala. Buoni risultati si sono avuti con la tossina botulinica.
Altre complicanze sono: flogosi settica, paralisi del nervo faciale, fistole salivari.
Exeresi della ghiandola sottomandibolare: incisione dalla regione sottomentoniera, vicino alla linea
mediana, fino al margine dello sterno cleidomastoideo, due cm sotto la mandivbola. Si isola ma loggia
sottomandibolare, si lega l’arteria e la vena facciale e il dotto di Warthon. Bisogna rispettare i nervi linguale
e ipoglosso in profondità. Si asporta la ghiandola. L’intervento può lesionare il nervo marginalis mandibulae
(ramo del faciale che decorre un cm sotto la branca orizzontale della mandibola). Consegue paralisi del
labbro inferiore (transitoria o permanente).
TUMORI MALIGNI DELLE GHIANDOLE SALIVARI
- Carcinoma mucoepidermoide: il più frequente, sesso femminile e quarta decatde di vita. Il 50%
origina dalla parotide. È composto da cellule mucosecernenti con elementi squamoidi e
fibrosclerosi.
- Carcinoma adenoidocistico sin cilindroma: cellule mioepiteliali piccole e aggregate. Invasione
perineruale e metastasi a distanza (ossee e polmonari).
- Carcinoma a cellula acinari
- Adenocarcioma polimorfo a basso grado di malignità.
- Carcinoma epimoepiteliale
- Carcinoma oncocitario
- Adenocarcinoma a cellule basali
- Carcinoma dei dotti salivari
- Carcinoma a cellule chiare ialinizzate
- Mioerpitelioma maligno
- Cistoadenocarcinoma
- Adenocarcinoma
- Linfomi non Hodgkin e grandi cellule B.
Sintomatologia: i tumori maligni causano spesso dolore.
si apprezzano come neoformazioni solide, dura, ipomobili o fisse, talvolta dolenti. Possono comparire segni
di sofferenza del nervo faciale e adenopatie laterocervicali.
Esami strumentali: ecorafia, TC, RM. Agobiopsia pre intervento
TNM - T1: <2cm, senza estensione extraparenchimale
- T2: 2-4 cm, senza estensione extra
- T3: >4cm eo estensione extra
- T4a: cute mandibola, condotto uditivo, nervo faciale
- T4b: base cranica, lamine pterigoidee, arteria carotide.
- N1: <3cm
- N2a: 1 linfonodo 3-6cm