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I LIVELLI DI HEADQUARTER
Nelle moderne MNC gli headquarter si articolano su più livelli organizzativi, che
aumentano al crescere dell’estensione geografica e della complessità delle attività del
gruppo “HQ system”.
● Corporate HQ: generalmente localizzato nel paese di origine della MNC, si
occupa di formulare la strategia di Corporate, di definire e condividere valori
comuni e una missione generale del gruppo.
● HQ regionali: solitamente responsabili di un determinato mercato geografico,
gestiscono le attività delle sussidiarie in esso localizzate.
● HQ divisionali: responsabile di un determinato prodotto (o linea), hanno un
raggio di azione più ampio rispetto ai regionali: coordinano e gestiscono le
sussidiarie localizzate in più paesi senza necessitare di una prossimità geografica
con queste.
→ Vista la posizione intermedia di questi 2 livelli, svolgono una duplice funzione
all'interno della MNC:
Monitorano le sussidiarie con controllo diretto e le supportano
nell'implementazione operativa delle direttive generali della corporate.
Agiscono per conoscere meglio le specificità ed i contesti locali delle sussidiarie, e
sono di supporto alla definizione della strategia di corporate.
Quindi riducono le asimmetrie informative che contraddistinguono gli hq centrali e
condizionano la capacità di creare parenting advantage.
Sussidiarie con funzioni di HQ: le sussidiarie in determinate aree possono
svolgere funzioni della corporate, attraverso un mandato di gestione
(regional management mandates):
regionale/globale conferisce ad una
sussidiaria, fortemente orientata al profitto, i ruoli tipici di un hq
regionale/divisionale.
La differenza: costituendo un hq regionale la corporate manifesta la volontà di dare
maggior rilievo a un’area geo/mkt, dandogli maggior autonomia; cosa che non avviene
tramite tale mandato.
RILOCAZIONE INTERNAZIONALE DEGLI HEADQUARTER (terzo stadio
dell’internazionalizzazione)
Gli headquarter stanno diventando sempre più mobili, perché le multinazionali stanno
singole
rilocando a livello internazionale: attività/funzioni dell’hq (partial relocation) –
intere attività (full relocation).
→ Motivi: vanno ricercati nella volontà delle MNC di localizzare le funzioni degli hq in
paesi con migliori condizioni per creare valore complessivo: qualità di vita, qualità del
capitale umano, tassazione, infrastrutture e servizi avanzati, vicinanza ai principali
stakeholder dell'impresa (clienti, shareholder, ma anche competitor).
→ La rilocazione degli HQ ha reso sempre più complesso il sistema degli HQ all'interno
delle multinazionali:
MATRICE RILOCAZIONE / DIFFERENZIAZIONE ORGANIZZATIVA
Nell e Larsen hanno definito il sistema degli hq
in base a 2 dimensioni chiave:
● Dispersione geografica delle attività
(fenomeno della rilocazione)
● Allocazione di queste attività a
specifiche unità (grado di
differenziazione organizzativa delle
attività)
- Quadrante I: Allocazione di tutte le attività parenting in un'unica unità: il Corporate
headquarter, sito nel paese d'origine dell'impresa. (es di imprese monobusiness).
- Quadrante II: Imprese che operano con un singolo headquarter centrale, ma allocano
le attività parenting a molteplici unità intermedie (regionale/divisional hq).
- Quadrante III: MNC che operarano con un singolo Corporate headquarter, ma con un
top Management localizzato in differenti luoghi (Virtual rilocation).
- Quadrante IV: Le attività parenting sono geograficamente disperse nel network
interno della multinazionale, e rilocate completamente al di fuori dei confini nazionali.
IL RUOLO DELLE SUSSIDIARIE :
Inizialmente le sussidiarie si configuravano come dei soggetti “home-base exploiting”,
cioè dei semplici implementatori delle strategie definite a livello Corporate, senza creare
effettivamente valore aggiunto.
Nei modelli organizzativi contemporanei, l’hq non è più l’unico detentore delle fonti di
vantaggio competitivo, poichè possono essere create perifericamente dalle sussidiarie,
sempre più attive sia nel network interno della MNC che in quello esterno con gli attori
del contesto locale.
Quindi assumono un ruolo centrale e critico per la competitività del gruppo, essendo loro
stesse capaci di creare valore (inventori e generatori di fonte di vantaggio competitivo,
soggetti competence creating).
Anche dipendendo dalla casa madre sono in grado di incrementare la loro influenza e il
loro potere così da stimolare cambiamenti, innovazione e crescita della MNC.
→ Birkinshaw e Hood: Il ruolo che una sussidiaria può svolgere è la risultante della
combinazione di 3 fondamentali determinanti:
1) Il compito attribuito alla sussidiaria dalla corporate: si riferisce a tutte le
decisioni della casa-madre relative all'allocazione delle attività, dei compiti, delle risorse
e competenze alla sussidiaria.
2) Le scelte strategiche implementate dalla sussidiaria: si riferisce alle azioni
implementate direttamente dalla sussidiaria per operare nel proprio ambiente
competitivo, coerentemente alle proprie caratteristiche chiave.
3) Le caratteristiche specifiche del suo ambiente locale competitivo: considera la
natura del mkt locale in termini di clienti, competitor, fornitori e istituzioni, ed i loro effetti
sulle iniziative dell'unità locale.
→ Può accrescere il suo potere interno (influenzare le decisioni strategiche dell’hq)
perseguendo 3 obiettivi:
1) Aumentare la propria legittimità agli occhi della casa madre, ponendo in essere azioni
volte ad aumentare il riconoscimento, la percezione e l'importanza delle proprie attività
all'interno della multinazionale
2) Controllare risorse critiche: uniche, scarse, difficilmente trasferibili su cui si basa gran
parte del v. agg. creato
3) Assumere posizione centrale nei network strategici: perchè l’interconnessione genera
potere e attribuisce valore alle risorse possedute.
→ PESO SUSSIDIARIA SECONDO 2 MACRO DIMENSIONI: CORPORATE
EMBEDDEDNESS ; EXT EMB pag 210-213?
I CENTRI DI ECCELLENZA :
Una sfida fondamentale per i gruppi internazionali è individuare le competenze e le
capacità sviluppate dalle sussidiarie disperse geograficamente, e metterle a sistema per
accrescere il proprio vantaggio competitivo. Questa sfida può essere vinta tramite i
centri di eccellenza:
Unità organizzative ad alto valore aggiunto, spesso interne alla sussidiaria, responsabili
di uno specifico business (o linea di prodotti) per l'intera multinazionale, che ricoprono
una posizione di rilievo nel network interno della MNC, influenzandone anche le decisioni
strategiche.
Tramite questi centri il gruppo può far leva su competenze ed abilità scarse e rilevanti
presenti nell'impresa, sfruttandole a livello globale per creare nuove fonti di vantaggio
competitivo, svolgono un ruolo chiave nel contribuire alle performance aziendali,
best practice).
aumentando profittabilità e competitività (visti come
Possono estendersi oltre il mercato locale coprendo specifiche macro-regioni o avere
un’estensione globale; quindi è possibile la coesistenza di c.d.e. multipli all'interno di una
determinata sussidiaria.
La nascita di un centro di eccellenza e la legittimazione da parte dell’hq, derivano
dalla combinazione di:
A) Fattori esterni:
● Dinamismo del mercato locale e del contesto istituzionale: Gli stimoli
provenienti dal contesto locale rappresentano la prima fonte di generazione di
innovazione per l'impresa, e offrono la possibilità di apprendere abilità e
competenze da applicare poi con successo nei mercati internazionali.
● Connessione con gli attori chiave del paese ospitante: l’attiva
partecipazione della sussidiaria nel “local community of practice” facilita lo
sviluppo di competenze.
B) Fattori interni:
● Connessione con gli attori chiave del network interno (hq, altre unità): Il
network interno ha la stessa funzione di quello esterno: stimolare nuove idee e
competenze in ogni sussidiaria ben connessa.
● Grado di autonomia della sussidiaria: Se consideriamo la formazione dei
centri di eccellenza un processo evolutivo, l'autonomia della sussidiaria
alimentata da stimoli int/ext, svolge un ruolo chiave nell’assumere tale status.
RELAZIONI HEADQUARTER-SUBSIDIARY
Tradizionalmente l’headquarter (“principal”) detiene la proprietà delle sussidiarie
esercitando pieni poteri gerarchici, fornendo loro risorse critiche, monitorandone le
azioni; ed ha responsabilità sia di formulare la strategia di corporate sia di gestire i
processi innovativi per minimizzare i costi ed operare efficientemente.
Ma la crescente dimensione e dispersione geografica delle sussidiarie, ha diminuito la
capacità di tale controllo, configurandole come unità semi-autonome, influenzate dall’hq.
I due interessi sono allineati quando operano entrambi per accrescere il valore del
gruppo e fronteggiare congiuntamente minacce esterne (comportamenti profit
seeking), ma si scontrano quando l'oggetto della relazione è l'allocazione delle risorse
all'interno dell'impresa (comportamenti rent seeking).
● HQ: Il suo interesse è l'efficienza della MNC nel lungo periodo. Per farlo fa ricorso
a procedure di controllo delle sussidiarie, ma accetta anche una loro autonomia
per esplorare le opportunità locali.
● Sussidiarie: tipicamente seguono le direttive generali della hq, ma a volte
possono:
-Perseguire attività/opportunità ad alto valore aggiunto nei mlt locali che la HQ
non ha individuato
-Agire in maniera opportunistica per acquisire un ruolo di maggior rilievo nel
gruppo.
Relazione hq-sussidiarie è un processo caratterizzato da azioni e reazioni, 2
Mudambi:
dimensioni (4 scenari)
Controllo dell’headquarter Risposta della sussidiaria a tale
controllo (Risposta – Consenso). Quadrante 1: Quando i manager hanno
risorse e competenze distintive e resistono al
controllo della hq, anche agendo contro gli
interessi della MNC nell'insieme. In tal
caso fanno comportamenti rent seeking
nella relazione con la Corporate.
(Situazione ideale: Positivo
Quadrante 2: –
Consenso) assenza di asimmetrie
informative, i rapporti sono volti a creare
maggior valore per tutto il gruppo, la
multinazionale si configura come una
comunità sociale.
Quadrante 3 e 4: Nel lato dx il controllo
dell’hq ha una connotazione negativa, non ha u