Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Introduzione
Il dc link è sempre posto a monte dell'inverter. Il nostro obiettivo è quello di controllare la tensione Vac e che la potenza fluisca dall'inverter alla rete.
Ipv = corrente a valore medio pari a quella generata dai pannelli. Iinv = corrente con andamento diverso da Ipv, ma con lo stesso valore medio.
Il valore medio di Ipv e Iinv deve essere uguale perché non vogliamo che si generi la corrente ic, perché:
- Se ic entra in C → Vi maggiore V
- Se ic esce da C → Vi minore V
Tutta la corrente deve fluire tutta nell'inverter per poter immettere la potenza in rete; V deve essere costante.
È importante controllare i tempi di commutazione degli interruttori dell'inverter, in modo tale che la tensione d'uscita abbia andamento alternato (valore medio nullo). Questo serve per far si che la corrente immessa nella rete sia alternata.
Il circuito più semplice per un filtro è il seguente
xL = jωL permette il passaggio di componenti a bassa frequenza
Diverse componenti armoniche della tensione
xC = -1/jωC permette il passaggio di componenti ad alta frequenza
Il filtro attenua molto le frequenze ≥ 250 Hz, ma non abbastanza (partiamo da un'onda quadra).
Tecnica PWM
Contenuto armonico senza PWM
Contenuto armonico con PWM
I(300 Hz) può essere 1/3 volta I(50 Hz), ma x a 5 kHz è molto grande, quindi la corrente immessa in rete sarà praticamente nulla.
Diagramma di Bode filtro
Le due impedenze sono molto vicine, per questo è difficile usare questo genere di filtro (non attenua abbastanza la terza armonica essendo una sola decade dopo).
Soltamente Vf e T=300K vale 26÷27 mV
Nell’equazione caratteristica di una comporta un coefficiente d’isotetto n dove: 1 ≤ n ≤ 2
ora abbiamo una corrente fotogenerata Ipm
i = Ipm - I0 (ev/nVt - 1)
v = voc allora 0 = Ipm - I0 (evoc/nVt - 1) = Ipm = I0 (evoc/nVt - 1) = voc = Vt ln(Ipm + I0/I0 )
Valori Tipici
voc : 0,4 ÷ 0,6 V
Stimiamo Ipm se voc = 0,5 V, A = 1 dm2 e rendimento ηcelle 10%
P’delle = G x η = 100 W/m2
Pdelle · Acelle = 0,01 m2 · 100 W/m2 = 1 W
Ipm = P/V = 2 A
Se vogliamo piccola perdita di potenza dovremmo fare in modo che pon sia molto piccolo. Anche il diodo presenta delle perdite per effetto Joule (perdite di conduzione e commutazione).
Per i nostri scopi consideriamo il circuito ideale.
Quando S è chiuso (on) vout = φ e la tensione sull’induttanza è costante V = L di/dt = cost = U
Quando S è aperto (off) l’energia immagazzinata si viene trasferita a C. Avremo quindi, un’energia maggiore di quella in ingresso dis dipendenza da ton. Questo significa che
Controllo e Algoritmi di MPPT
- Controllore proporzionale - integrale PI
RIF: segnale di riferimentoLETTO: segnale di lettura/reazione
Voglio e = 0
Il segnale in ingresso alPI non è detto che debbaesser unità di misura
In seguito viene mostrato il perché si usa un controlloPI e non un singolo proporzionale, perché:
(IN-OUT) KP = OUT + OUT·KP = (IN·KP - OUT (1 + KP))
OUT =
Con un controllore P è o simpol, perché nonposso avere Ø in ingresso
Un controllore I è regome ho e = f percio 5 = 0 (U = 0).Pero solo un controllore I preseto doti problemi, meconsente di avere Ø in ingresso. Questo permie I'mperatorecalcelo e l’integrale del segnale e = w - out
(infinito)
Nel momento in cui Tp* cambia, ad esempio aumentando, a causa del ritardo alla risposta il regolatore non entra subito in funzione, Questo genera una piccola corrente di verso opposto del condensatore rispetto alla corrente. Successivamente, quando il regolatore si rende conto del cambiamento di Tp*, quest'ultimo cambierà la corrente che il generatore può condurre, in particolare per un breve lasso di tempo verrà richiesta una corrente leggermente superiore a Tp* per permettere al DClink di scaricarsi leggermente per raggiungere il valore di tensione desiderato.
Il DClink svolge quindi l'importante ma funzione di fare da serbatoio di carica dell'impianto, in grado di mantenere vAC = vDC quando ig = 0 e in grado di assorbire/perdere una corrente in quanto è richiesto dell’impianto.
L'inverter e la rete e valle sono schematizzati de due generatori di corrente
CIRCUITO CON SCARICA DEL DClink
CIRCUITO CON CARICA DEL DClink
L'inverter viene schematizzato in questo modo perché la corrente a monte di quest'ultimo non è continua. In particolare la corrente in ingresso dell'inverter non può essere continua ma deve essere portante delle commutazioni in uscita.
A = Am/Ap
e solo se
Am < Ap
Dal segnale può esa una tensione in cui la prima armonica è relativa a f0 e le successive sono multipli di quest’ultima. Anche se il valore di Am delle armoniche di tensione è superiore ad A, ad alte frequenze x → 2πf L, presenta carattere predominante nell’impedenza e diminuisce fortemente il valore di ampiezza delle armoniche di corrente (non fa passare le armoniche ad alta frequenza).
V12 = V1 - V2 ; (V1 - VIN) - (V2 - VIN) = V10 - V2N
{ VCM = V1N + V2N / 2 ; 2VCM = V1N + V2N VDM = V1N - V2N → V2N = V1N - VDM } 2VCM = V1N + V2N - VDM = 2V1N - VDM V2N = V1N - VDM
V1N - VCM + VDM / 2 ; V2N = VCM - VDM / 2
Nel caso in cui abbiamo la presenza di capacito parassite dobbiamo vedere se si sviluppono correnti parassite ad alta frequenza (quando c diventa un CTO CTO)
SVANTAGGI CONTROLLO Vg e φ
- Se calcoliamo esattamente P tramite lo sfaso di Vg e φ non è detto che riusciamo a garantire Q-così perché Vg è nella sua formula;
- Essendo in gioco un filtro possiamo considerare, nel caso ideale, Z=jx=jωL. Per commettere il filtro alla rete dobbiamo usare dei conduttori che a loro volta presentano xL (inoltre la L del filtro presenta delle tolleranze) quindi le P trasferite non sono le stesse
- L’induttore presenta saturazioni per I alte.
Allora per il controllo della potenza immessa in rete si servirà un metodo che permetterà di operare separatamente se P e Q; CONTROLLA dopo.
Id→P
Iq→Q