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INIZIALIAZZAZIONE:
ADATTAMENTO:
Una volta definiti i valori iniziali delle principali variabili del modello, è possibile
“avviare” il procedimento previsionale a partire dal primo periodo a
disposizione. Si possono analizzare gli scostamenti tra la domanda
effettivamente verificatasi e la relativa previsione.
MONITORAGGIO PREVISIONI
In qualsiasi processo previsionale il sistema di monitoraggio ne rappresenta
una delle componenti fondamentali.
Caratteristiche di un buon sistema di controllo degli errori sono
- Semplicità
- Sinteticità
- Flessibilità
- ME, Errore Medio ci dice solo se l’errore è in eccesso o in difetto;
- MAD, Scarto Medio Assoluto misura la consistenza degli errori in valore
assoluto ma non ci permette di capire la correlazione degli errori e infine,
gli errori di segno opposto non si auto compensano;
- MAPE, Errore Assoluto medio % confronta serie di valori differenti su scala
percentuale penalizzando però gli errori commessi in periodo di domanda
bassa e infine, se la domanda presenta valori di domanda nulli, perde di
significato;
- MSE, Errore Quadratico medio penalizza gli errori elevati in valore
assoluto e fornisce informazioni simili all’SDE e presenta i risultati in unita
al quadrato, poco pratico.
- SDE, Deviazione standard errori è fondamentale per generare il valore
delle scorte di sicurezza e fa riferimento ad un campione di n
osservazioni, con n-1 gradi di libertà cioè numero di dati delle serie
storica indipendenti fra loro;
INDICATORI STATICI ERRORE
Infine, sulla base dei risultati della simulazione condotta nella fase precedente,
è possibile proiettare nel futuro le previsioni. Alla fine del periodo di
simulazione vengono generate le previsioni per i prossimi 6 mesi (con la
configurazione ottimale del modello di previsione).
GESTIONE DEI MATERIALI
MPS MRP Scheduling
Posso gestire i miei materiali in maniera differente rispetto alla fase di
pianificazione e controllo della produzione.
MODELLI GESTIONE A FABBISOGNO - MRP – min scorte piano ordini
emesso per tutta la filiera contemporaneamente (utilizzando la distinta base e
altre info per determinare quando emettere gli ordini di quale oggetto e di
quale quantità), minimizzando le scorte.
Push Proattivo
L’avvio delle attività è in anticipo rispetto al momento in cui l’oggetto sarà
richiesto. La decisione è presa sulla base di previsioni dei fabbisogni dello
stadio successivo.
Un sistema MTS o MTS-ATO opera su previsione in quanto il lead time di
produzione non è compatibile con il delivery lead time concesso al cliente.
Pertanto, la decisione di produzione deve essere anticipata rispetto a quando si
manifesterà l’ordine o il consumo.
Previsione di vendita mediante MPS. Con una serie di calcoli proietta le risorse
disponibili in futuro e capisce quando e quanto ordinare in futuro dal fornitore.
MODELLI DI GESTIONE A SCORTA – EOQ e IR – min Tsu presenza
magazzini e ogni reparto interagisce solo con il magazzino a valle, da cui riceve
gli ordini, e il magazzino a monte, da cui preleva il materiale.
Pull Reattivo
Prevede l’avvio delle attività di produzione solo nel momento in cui da valle si
manifesta un ordine o un prelievo di merce dal magazzino.
Un sistema ATO o MTO, su commessa o ordine in generale, prende le decisioni
reagendo a ordini espliciti che provengono dal mercato
Che cosa, quando e quanto ordinare reagendo in base ai diversi materiali
utilizzati in quel momento. Cioè reagisce ai consumi in base a quanto e a cosa
consumo.
Quindi la parte MTS di una supply chain opera in push, mentre la parte ATO o
MTO opera in pull. Il punto di disaccoppiamento, decoupling point, tra
segmento MTS e ATO rappresenta il punto in cui si passa da gestione push a
pull. Tale punto è realizzato mediante un magazzino, dimensionato sulla base
delle previsioni, push, che assicura la disponibilità dei materiali necessari per
soddisfare l’assemblaggio o la fabbricazione dei PF richiesti dagli ordini cliente
quando questi si manifesteranno, pull.
Il metodo pull non è sempre applicabile a differenza del metodo push perché:
- Domanda / consumo stazionario esente da stagionalità
- Domanda / consumo uniforme pull
- Domanda / consumo non uniforme push (valore unitario alto), pull
(valore unitario basso)
- Disponibilità a monte della supply chain Pull (disponibilità), Push
(mancata disponibilità)
Ipotesi buon funzionamento della gestione a scorta
1. Domanda dei materiali stazionaria
Si considera l’indice di regolarità, IRE, che rappresenta il rapporto tra la
deviazione standard e il valor medio del campione medesimo (considero
quindi se la domanda è uniforme). Se IRE>=1 la domanda non è
uniforme nel tempo;
2. Criterio del valore unitario
si riferisce ai materiali da gestire ed è opportuno che tali materiali
abbiano un basso valore unitario in modo da non generare, con le loro
scorte, l’immobilizzo di capitali significativi e elevati costi di
mantenimento a scorta conseguenti.
3. Fornitura dei materiali da gestire
Tali materiali devono essere sempre disponibili allo stadio a monte o che
cmq possano essere approvvigionati in un tempo soggetto alla minor
variabilità possibile. Altrimenti si possono verificare situazioni di stock out
o backlog o accumulo scorte maggiori.
Domanda uniforme: materiali a domanda indipendente cioè che non dipendono
dalla domanda di altri materiali ma alla sola richiesta del mercato e quindi dai
clienti.
L’obbiettivo è massimizzare il livello di servizio garantito nella fornitura dei
materiali allo stadio a valle (equivalente a minimizzare i costi associati allo
stock out o al backlog) e contemporaneamente, minimizzare i costi connessi
con le scorte che dei materiali medesimi bisogna detenere.
I costi rilevanti sono quindi:
- Costo emissione ordine, contesto approvvigionamento dall’esterno, o
costo di set up, contesto di produzione interna;
- Costo mantenimento a scorta, costo vivo + costo opportunità
- Costo del controllo del monitoraggio del livello di scorte
Le decisioni riguardano la politica di rifornimento e il grado di controllo. Tali
decisioni impattano su:
- Costo emissione ordine o costo set up modello EOQ-ROP
Fissata la quantità dei diversi materiali di approvvigionamento,
l’emissione di ordini caratterizzati da quantità più elevate ha come
effetto quello di ridurre il numero di ordini di acquisto o produzione
effettuati e conseguentemente il costo associato all’attività di emissioni
ordini.
- Costo mantenimento a scorta, aumentando il tempo tra 2 ordini, la
decisione di ordinare quantità tanto più elevate comporta un aumento
del livello delle scorte e quindi del costo del mantenimento.
- Le decisioni sul grado di controllo sono relative al dettaglio e alla
frequenza con i quali monitorare il livello delle giacenze di ciascun
materiale.
Le decisioni concernenti la politica di rifornimento e il grado di controllo
modelli di
possono essere prese secondo diversi modelli che sono indicati come
gestione delle scorte.
I più diffusi sono: EOQ INTERVALLO FISSO
Quantità da ordinare Fissa Variabile
Intervallo di riordino Variabili Fisso
Tipo di controllo Continuo Discreto
Voci di riordino Disgiunte Congiunte
1. Modello EOQ-ROP – lotto economico
Prevede una quantità ordinata fissa, EOQ - Economic order quantity, per un
intervallo di emissione dell’ordine variabile.
Il generico stadio i di un processo produttivo emette un ordine di una quantità
fissa allo stadio i-1 (rappresentato dal fornitore in un contesto di
approvvigionamento dall’esterno o dal reparto a monte in un contesto di
produzione) non secondo una cadenza temporale prefissata, bensì ogni volta
che lo stato delle giacenze, del prodotto medesimo, raggiunge una certa soglia,
Reorder point - ROP, in ragione dei consumi dello stadio a valle i+1.
Obiettivi:
- Identificare la quantità da riordinare al fine di minimizzare i costi connessi
con la gestione delle scorte, Costo mantenimento a scorta;
- Individuare il livello di giacenze, il cui raggiungimento rappresenta la
condizione per l’emissione di un ordine;
Versione semplificata
HIP: D (domanda/consumo giornaliero): Nota e costante D/H (D=domanda
annua, H=giorni lavorativi all’anno) [unità/giorno]
a (costo emissione ordini): noto e costante [€/ordine]
p (prezzo di acquisto): noto e costante [€/unità] (contesto produzione
interna costo variabile unitario) – Costo set up
i (costo del capitale): noto e costante [%/anno] – Costo vivo /opp
r (ritmo di riempimento del magazzino): infinito[unità/giorno] – Tempi
di risposta
TR (tempo di ri-approvvigionamento): nullo (nel semplificato) [giorni] –
Tempi di risposta
Capacità infinita del magazzino – Vincolo fisico
T A = ISTANTE ATTUALE
Q A = LIVELLO GIACENZA PRODOTTO
Due parametri importanti:
- Livello Riordino
- Lotto fisso che viene riordinato ogni volta
La domanda nel tempo dello stadio a valle porterà a ridurre il livello delle
scorte secondo l’andamento di una retta con inclinazione pari a = -d, domanda
giornaliera (16.b). quando il livello delle scorte raggiungerà l’asse x, verrà
emesso un ordine contraddistinto da una quantità fissa q, che è la dimensione
del lotto economico, da determinare.
Qui il livello di riordino, LR, è 0, per le ipotesi di TR nullo e r infinito, e non vi è
alcun sfasamento temporale tra il momento dell’emissione dell’ordine e
quando l’intera quantità ordinata q è versata a magazzino.
Una volta emesso l’ordine, la quantità ordinata andrà a reintegrare subito le
scorte che arriveranno al valore q, 16.c.
Costo totale annuo di acquisto (costo totale annuo variabile di produzione):
C = D * p = domanda giornaliera costante * costo unitario di acquisto, C
a VU prod
Costo totale annuo di ordinazione (costo totale annuo di set up)
C = D/q * a = domanda/dimensione ordine fissa * costo singolo set-up
o
Giacenza Media
Poiché il profilo di giacenza è rappresentato da un segmento di retta, per
ciascun dente di sega l’ordianta del punto medio, punto medio di giacenza, può
essere determinata come la media delle ordinate dei punti estremi del
segmento stesso, cioè:
(q + 0) / 2 = q/2 vale per tutti i de