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DELIRIUM

È uno stato confusionale acuto o sub acuto su base organica (a causa di un problema organico ha un

episodio di confusione)

forme:

• Ipoattivo 25%: è più comune il pz non attira l’ attenzione. Caratterizzato di apatia, ipoattività,

letargia, sopore, assenza o netta riduzione di comunicazione e risposta .

• Iperattivo 25% pz. caratterizzato da agitazione motoria, disorientamento spazio/temporal,

allucinazioni visive e uditive, aggressività

• Misto 35% presenza contemporanea dei primi 0 a fase alterne di tutti i sintomi precedentemente

elencati

Durata del delirum = da 1 – 2giorni a mesi (<6 mesi - DMS IV)

Delirio persistente = > 1 mese.

Il delirium va considerato un’urgenza è necessario un intervento immediato per prevenire danni cerebrali

permanenti e danni alla salute tale da pregiudicare l’autonomia e la vita stessa del paziente.

Delirium prevalente: sono casi presenti nel momento della rilevazione ( presente all’ingresso al ospedale)

Delirium incidenti: sono i nuovi casi

Durante la ospedalizzazione varia da struttura a struttura, più è complessa la patologia e maggiore sarà il

rischio di delirium. La percentuale più alta si trova nelle strutture di cure intensive (unità coronarica,

rianimazione, medicina d’urgenza)

è considerato un indicatore di qualità cioè situazioni in cui c’è un’alta percentuale di stati confusionali.

Criteri:

• disturbo della coscienza .- il pz è meno presente è ha delle difficoltà focalizzare e mantenere o

spostare verso altri stimoli l’attenzione

• alterazioni delle funzione cognitivi ( memoria, orientamento, disturbi del linguaggio)

• disturbi percettivi (presenza di allucinazione, visive o uditive)

la caratteristica di queste alterazione è che si sviluppano abbastanza rapido e che possono fluttuare

(alternarsi con episodi di lucidità)

questi disturbi possono essere associati a:

• •

per delirium da patologie sistemiche per delirium dovuto ad astinenza da

sostanze

• per delirium da intossicazione da • per delirium da cause multiple

sostanze

tipi:

1. delirio ipercinetico o iperattivo 25% : è caratterizzato da agitazione motoria, aggressività

,allucinazioni sono questi i pz disturbanti.

2. delirio ipocinetico 25% apatia, ipoattività, letargia, sopore, assenza o netta riduzione della

comunicazione e risposta agli stimoli.

3. delirium misto 35% durata 1/2 giorni

delirio se la durata è inferiore a 6 mesi

 demenza se la durata è più di 6 mesi

le caratteristiche cliniche:

− −

esordio acuto.- es. dopo un intervento deficit cognitivo

chirurgico − deficit di memoria

− fluttuazione − alterazione di orientamento

− disturbi di attenzione − alterazioni del ciclo sonno/veglia

− pensiero disorganizzato − agitazione psicomotoria

il delirio iperattivo hanno una prognosi meno buona di quelli che non hanno il delirio pero migliore di quelli

che hanno il delirio ipoattivo.(prognosi peggiore delirio ipocinetico poi ipercinetico) L’attenzione deve

essere maggiore a quelle letargici con a quelli che sono agitati.

La confusione mentale insorta in un pz. che prima non c’è l’aveva bisogna: rilevare i dati e trovare la causa

Fattore di rischio

− L’età

− Stato cognitivo (se intende la presenza de decadimento cognitivo all’ ingresso o già preesistente,

storia di delirium ossia se una persona nella sua storia è stata operata 5 mesi prima o un anno

prima per una protesi d’anca o per un intervento di colecisti e se durante il post operatorio ha avuto

un episodio di delirium il pz avrà rischio maggiore di sviluppare un altro durante il nuovo intervento)

− Stato funzionale (persone che hanno perso l’autonomia)

− Disturbi di tipo neuro sensoriale (alterazione della vista o del udito)

− Farmaci (attenzione alle benzodiazepine chiedere se prendevano farmaci per dormire)

− Alimentazione

− Patologie

Il 20% di soggetti con delirium sono dementi

Fattori precipitanti

− Utilizzo di tanti farmaci ( può causare interazione tra farmaci può causare sviluppo di delirium)

− Patologie di tipo neurologico ( allergia, meningite, encefalite ecc.)

− Situazioni intercorrenti ( disidratazione, infezione, ipossia)

− Interventi chirurgici

− Situazioni ambientale

− Deprivazione di sonno

− Utilizzo del catetere

− Utilizzo di apparecchiature di contenzione

− Ritenzione urinaria

Modi di rilevare il rischio di sviluppare delirium

Scale:

− RASS (The Richmond Agitation – Sedation Scale)

− Riduzione del visus

− Punteggio apasch.- rilevala intensità, la gravità della malattia

− Deficit cognitivo

− Mini metal

− rapporto tra azotemia e cartinia elevato una indicazione del stato di disidratazione

tutte queste vanno sommati a dare una percentuale di incidenza di possibile sviluppo del delirium.

metà delle persone che hanno un deficit cognitivo anche minimo con valore tra 18 e 24 nel mini metal

sviluppa delirium durante la degenza.

• CAM.- è la scala più utilizzata analizza:

1. se ha avuto un insorgenza acuta

2. andamento fluttuante

3. perdita dell’attenzione

4. ha un pensiero disorganizzato, alterazione a livello di coscienza ( si rileva con il parlando con il pz.)

ci deve essere il punto centrale 1 e 2 gli altri punti possono essere associati. Se si ha la

combinazione 1,2 e 3 o1,2 e 4 si fa diagnosi di delirium. questi dati devono essere raccolti al proprio

pz, dai famigliari o dal care giver.

Demenza.- è un processo organico continuo e degenerativo.

Alzheimer.- è la forma più comune e più conosciuta di demenza. L’ alterazioni del cervello compaiono

anni prima che la sintomatologia della demenza si sviluppi. Ci possono essere situazioni in cui c’è già un

danno al cervello che non si è visto pero che in una situazione di stress va incontro a confusione a difficoltà

cognitiva e questo renderebbe conto anche del fatto che una certa percentuale di queste persone che ha il

delirium poi sviluppa la demenza.

La demenza è una sindrome (complesso di sintomi che caratterizzano una condizione morbosa)

Cause del delirium: non è ben chiara.

− infiammazione

− fattori che riguardano trasmissione colinergica

la confusione nella persona anziana è una emergenza è un punto centrale e importante da capire.

trattamento: è molto meglio prevenire che curare e in questi casi molto più che gli altri perché i farmaci

molto efficaci per la cura di questo disturbo non c’è ne sono anche se nelle forme iperattive di agitazione ci

sono alcune strategie farmacologiche da preferire ad altre.

la prevenzione consiste:

− rilevare i fattori di rischio

− intervenire precocemente con alcuni interventi particolari.

Interventi di prevenzione:

− attività di orientamento

− rapide mobilizzazione

− approccio per minimizzare il uso di farmaci tranquillanti

− interventi per prevenire la derivazione di sonno

− evitare i rumori

− utilizzo di occhiali e apparecchiature per l’udito quando necessario

− attenzione alla disidratazione

trattamento

− Benzodiazepine verificare se il pz. lo prendeva a casa e da quanto tempo non lo prende perché

potrebbe poi dopo alcune ore mostrare segni e sintomi di astinenza del farmaco. quando c’è uno

stato di letargia non ci sono farmaci da utilizzare se non quelle che curano la patologia responsabile

nel momento in cui ci fossero state delle agitazioni ci sono i neurolettici e alcuni tranquillanti es. in

fase acuta si usa alloperidolo (aldolol/serenase) questi farmaci non hanno una azione anti

colinergica e sono efficaci quando c’è stato di agitazione.

− Protocollo di intervento farmacologico quando questo dovesse servire

Trattamento non farmacologico:

− Aiutare l’orientamento con grandi orologi

− Assicurare una buona veduta della finestra

− Ripetere regolarmente le informazioni

− Massimizzare l’acuità uditiva: assicurarsi all’uso e la funzione di protesi, ridurre i rumori

competitivi.

− Usare oggetti famigliari al paziente (foto)

− Assicurare oggetti di riconoscimento adeguati

Sintesi:

− identificare rapidamente la causa (medico – infermiere)

− controllo dei sintomi soprattutto quelli che pongono al pz. in pericolo e che possono essere

altamente disturbanti

− prevenire le complicanze es. mobilizzazione utilizzo di contenzioni (procedura giustificata dal

punto di vista legale solo come stato di necessita)

DEMENZA DI ALZHEIMER

è una sindrome ( è un complesso di sintomi che si caratterizza una condizione morbosa e che hanno cause

diverse) si caratterizza da un complesso di problemi che sono di aspetto di tipo neuro psicologico con

disturbi di memoria e di altre funzioni cognitive , con sintomi fisici e comportamentali di vario genere, di una

compromissione funzionale cioè man mano che la malattia va avanti al decadimento cognitivo si associa

anche la compromissione dell’autonomia.

Diagnosi: su usa il DSM 4 è un manuale che pone in analisi una serie di condizioni ( la compromissione

della memoria associata almeno a una de queste deficit cognitivi afasia (disturbo del

linguaggio),aprassia (disturbo delle capacità di portare a termine delle azioni che prevedono una serie di

movimenti coordinati) agnosia (difficolta a riconoscere oggetti ma anche volti. Es. non riconoscono un

familiare)

Memoria: ha una funzione abbastanza specifica ( normalmente noi riceviamo informazioni dagli organi di

senso una serie di informazioni che utilizziamo in un magazzino a breve termine .)

− Memoria de breve termine.- è una sorta di memoria di lavoro, serve per il momento

− Memoria a lungo termine.- a una lunga serie di sfaccettature es. lavarsi le mani il bambino piccolo

che non ha questa capacità imparerà pian piano invece noi non ci facciamo caso ma è una funzione

che abbiamo appresso e che rimane per tutta la vita. Funzione esplicita riguarda le conoscenze che

sono state apprese

− Memoria semantica. Dato che abbiamo studiato e imparato nella nostra vita da tutte le nozioni e

le informazione che abbiamo ricevuto.

− Memoria episodica.- è più legata all’attività di nostra vita quotidiana, riguarda in parte ad alcune

funzioni di tipo autobiografico ad es. ricordarsi da chi è composta la famiglia, quanti figli ci sono e

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A.A. 2014-2015
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SSD Scienze mediche MED/03 Genetica medica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silviatoma di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geriatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Scienze mediche Prof.