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VALUTAZIONE DELLO STATO MENTALE:
- Livello di vigilanza
- Attenzione
- Orientamento
- Memoria recente e remota
- Linguaggio
- Prassia (fare le cose)
- Funzioni vissuo-spaziali
- Calcoli
- Giudizio
DEMENZA percorso diagnostico:
- Storia clinica
- Esame generale neurologico: Minimental scale
- Valutazione dello stato mentale:
o Sintomi cognitivi
o Sintomi non cognitivi
- Esami di laboratorio
- Neuroimaging
- Opzionali
o Test neuropsicologici
o Puntura lombare
o Test genetici
o Neuroimaging funzionale
o EEG (elettroencefalogramma)
Demenza delirio insidioso della memoria in aun altra area cognitiva, decorso progressivo,
vigilanza integra tra 40 e 90 anni. Insorgenza e decorso atipico presenza di patologie
carebrali o sistemiche che possono generare una sindrome demenziale. Unico deficit
cognitivo senza altre cause identificabili.
SEGNI PREMOLITORI: difficoltà apprendimento e riferite nuove informazioni . difficoltà
nell’esecutore di compiti complessi, ridotta capacità di ragionamento disturni
dell’orientamento stazionale, disturbi del linguaggio e cambiamenti di personalità.
PATTERNS DI PRESENTAZIONE:
Early onset e late onset (quello che viene prima e quello ke viene dopo).
- Early onset: linguaggio, concentrazione e attenzione
- Lateonset: memoria e orientamento
TERAPIA
Non esiste ancora una cura. Vengono utilizzati 2 farmaci:
- Inibitori della acetilcolinesterasi:
o Donepezil
o Galantamina 7
o Rivastigmina
- Agisce sulla trasmissione del glutammato
o Memantina
Obiettivi del trattamento:
- Ottimizzare le funzioni cognitive
- Controllo dei sintomi comportamentali
- Ottimizzazione dello stato funzionale
- ..
LEZIONE 4
SINTOMATOLOGIA COMPORTAMENTALE (DEL DEMENTE)
- Circa il 90% dei pti con demenza manifesta significativi problemi comportamentali
lungo il corso della malattia
- Segni e sintomi comportamentali sono vari e molteplici, spesso confondenti e non
inquadrati correttamente.
- Modalità di presentazione: spesso associati in gruppi subsindromici che variano nel
tempo e tra paziente e pte.
Agitazione: esclusivamente deriva da altre condizioni.
Alterazioni dell’alimentazione e del sonno. Non sono ben chiare e a volte non sono
confondenti tra di loro.
DISTURBI COMPORTAMENTALI PIU’ FREQUENTI:
- Deliri 22%
- Allucinazioni 10%
- Agitazioni 60% fasi avanzate aumenta ancora di più fino al 85%
- Disforia: disturbi dell’umore 38%
- Ansietà 48%
- Euforia 8%
- Apatia 72% nelle fasi avanzate aumenta ancora di più fino al 92%
- Disinibizione 36%
- Attività motoria aberrante: camminano senza motivo e può essere: 38%
o Wandering: vagabondaggio
o Paching: affaccendamento
Quindi i più frequenti sono:
apatia, agitazione, ansia, irritabilità-> sono le più frequenti
Agitazione e irritabilità: aumentano con il peggiorare del disturbo cognitivo
Deliri: predittivi di più rapido declino cognitivo 8
Condizioni generali del paziente, ambienti di vita, capacità di osservazione e gestione del
caregiver, gravità del sintomo condizionano l’intervento terapeutico e la durata del follow
up.
FINALITA DELLA TARAPIA: ridurre severità e frequenza dei disturbi comportamentali,
prevenirne l’insorgenza di nuovi. Aumentare la funzionalità e ridurre al disabilità sono
obiettivi importanti della terapia , anche ridurre il disagio del caregiver.
TRATTARAMENTO FARMACOLOGICO:
- Stabilire un sintomo bersaglio
Ci sono farmaci che danno una riposta su dei sintomi e altri su cui non si può fare niente.
Agisce bene sul:
- Delirio
- Allucinazioni
- Agitazioni
- Ansia
- Ostilità
- Non cooperatività
Non agisce su:
- Vagabondaggio
- Asocialità
- Accumulo improprio di oggetti
- Stereotipie
- Ipersessualità
Per questi non esiste un farmaco, ovviamente posso addormentarli, però non
risolverò mai farmacologicamente questi problemi.
Sintomi difficili da affrontare:
- Perdita della capacità di comunicare
- Perdita della capacità di chiamare per nome i familiari e/o gli amici
- Difficoltà in attività della vita quotidiana
- Perdita di indipendenza
- Coscienza del deficit mnesico.
- Confusione ed incapacità a eseguire istruzioni
- Incapacità a compiere i comuni atti della vita quotidiana
- Ripetizioni di frasi o storie
- Continuo vagare
- Perdita di inibizione sociale
- Accuse di tradimento o di latrocinio
- Cambiamento di personalità
- Linguaggio blasfemo o scurrile 9
STRATEGIE PER LA COMUNICAZIONE
- Attirare l’attenzione del paziente: far capire che sto parlando con lui
- Parlare in modo chiaro utilizzando frasi brevi e dirette, e se bisogna fare delle cose
insieme dare degli ordini per volta.
- Ripetere le frasi e gli ordini verbali
- Non gergo
- Tono della voce e degli ordini verbali
- Domande semplici che richiedono si o no.
Fare domande all’affermativo: hai fame? Ok è vero che non hai fame? NO NON VA
BENE
- Evitare linguaggio infantile:
- Evitare pronomi. Usare nomi propri
- Scrivere messaggi chiari a grandi lettere
- Incoraggiare il paziente , mostrare affetto e interesse
STRATEGIE DELIRI , ALLUCINAZIONI
- Controllare vista ed udito del paziente
- Allucinazioni o deliri terrifici: evitare di contraddire o discutere col paziente,
prendere atto della sofferenza del paziente e cercare di confrontarlo.
- A volte è utile la distrazione (passeggiata, spuntino)
Farmaci che agiscono più sulle allucinazioni sono allopuridolo (serenase) e seroquel.
È anche importante agire non farmacologicamente, quando iniziano con spunti deliranti
(prime fasi)
STRATEGIE: (ostilità, paure, comportamento aggressivo)
- Evitare approccio immediato. Essere sempre calmi rispetto al pte, a volte
l’aggressività è anche fisica e non solo verbale, le piccole percosse capitano. Bisogna
stare attenti e bisogna capire la dinamica.
- Rimuovere oggetti pericolosi nelle immediate vicinanze
- Stare calmi non avere atteggiamenti corporei minacciosi, evitare movimenti
improvvisi
- Stare a distanza di sicurezza dall’emisoma no dominante (arto secondario)
- Allontanare la persona da persone da situazioni che possano impaurirla
STRATEGIE AGITAZIONE
Ricercare cause comuni:
- Vestiti troppo stretti: specialmente quando dorme perché è come se fosse
trattenuto.
- Stipsi
- Vescica piena
- Cambiamenti ambientali
- Infezioni 10
STRATEGIE INSONNIA
- Scoraggiare luoghi periodi di riposo diurno.
- Sindrome del tramonto all’imbrunire iniziano ad avere problematiche e una
riduzione delle risorse cognitive
- Adeguato esercizio fisico
- Benzodiazepine (monitoraggio medico): utilizzare piccole dosi per tranquillizzarli.
Diazepam (valium) 70 ore di emivita. Per il sonno servono benzodiazepine veloci
(xanax).
- Ascoltare musica prima di dormire
- Bevande calde prima d i dormire
- Ridurre rumori e forte illuminazione
- Limitare dopo le ore 16 bevande eccitanti eventuali piccole quantità di alcool
STRATEGIE (vagabondaggio, comportamenti ripetitivi)
- La miglior risposta è consentire alla persona di vagare e camminare
- Distrarre la persona con bevande, cibo, musica, hobbies
- Evitare per quanto possibile contenzione fisica e farmacologica
- Modificazioni ambientali (segnaletica sulle porte, allarmi, serrature nascoste)
- Bracciali di identificazione
- Abbigliamento con colori vivaci, contrastanti
- Documenti di identità in portafogli, tasche,… .
STRATEGIE BBIGLIAMENTO
- Abiti lavabili e non necessitano di stiratura
- Una taglia superiore
- Chiusure anteriori
- Velcro, grosse cerniere, elastici in vita (no bottoni xk più difficili)
- Scarpe da infilare o chiusura con velcro
- Suole antisdrucciolo
- Calzature tubulari senza calcagni (uomini)
- Calze di cotone al ginocchio
Quando si vestono devono vestirsi da soli. E prepariamo il materiale mettendolo in
ordine in modo da stimolare l’autonomia
STRATEGIE CURA DI SE’
- Capello corto, acconciature piacevoli e facile da tenere in ordine
- Incoraggiare il personale a fare le barbe, manicure, trucco
- Podologo ogni 2/3 mesi
- Igiene orale
- Cure protesi dentarie
STRATEGIE INCONTINENZA STABILE
- Bagni identificabili
- Ambiente confortevole
- Timed/prompted voiding
- Abiti idonei, igiene locale 11
- Atteggiamento dell’accompagnatore
LEZIONE 5
Intervista clinica
FUNZIONI COGNITIVE
Si valutano attraverso l’intervista clinica, attraverso il colloquio con il pte.
Domain della valutazione neuropsicologica:
- Livello di coscienza
- Attenzione
- Orientamento
- Memoria recente e remota
- Linguaggio
- Prassia
- Funzioni visuo- spaziali
- Calcolo
- Giudizio.
I vari test che vengono utilizzati sono a discrezione del medico che sta indagando sul pte. Ci
si fa un idea abbastanza precisa e su quali sono i domini per la diagnosi
I test non fanno la diagnosi ma ci aiutano nella specificità diagnostica o in casi clinici
selezionati.
VALUTAZIONE NEUROPSICOLOGICA: indicazioni:
Pazienti borderline, fasi di esordio della malattia, follow up, ambito medico legale, trials
farmacologico.
La valutazione neuropsicologica costituisce una riproduzione artificiale di ostacoli che ci
permette di superarli con soluzioni.
- Limitazioni sensoriali non sempre correggibili con protesi
- Disturbi motori (coordinazione, latenza di risposta ad uno stimolO)
- Riduzione di attenzione e concentrazione
- Possibile uso concomitante di farmaci attivi sul sistema nervoso.
- Contenuto del test non sempre congruo alla realtà dell’anziano
Punteggio 1
- Età
- Scolarità
- Situazione socio economica.
Valutazione funzionale:
- ADL
- IADL
MMSE: mini mental state examination
ORIENTAMENTO: temporale, spaziale, memoria.
Per dirla ancora più esplicitamente la diagnosi di demenza è frutto di un percorso
intellettuale complesso, in cui le scale si inseriscono come rinforzativi 12
LEZIONE 6
L’attenzione delle arti della soggettività della sofferenza psichica
DELIRIUM
Sindrome psico- organica caratterizzata da una transitoria fluttuante alterazione dello
stato di coscienza, a esordio acuto o subacuti, con ripercussioni sulla cognitività e le
capacità percettive.
È uno stato confusionale che compare su gonitività integra , può insorgere anche in
soggetti sani.
“lilium”: solco tracciato dall’aratro: de-lirium-> fuor