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Georg Simmel
Simmel focalizzò l’attenzione per quei gesti quotidiani che possono apparire privi di senso.
L’insieme di interazioni e legami tra gli individui sono costruiti solo ed esclusivamente ad
attraverso quelle che il sociologo chiama FORME DI INTERAZIONE (o FORME DI
ASSOCIAZIONE).
Per far fronte alla moltitudine di interazioni, dovute all’enorme quantità degli individui, si
ricorre alla catalogazione di questi in FORME DI INTERAZIONE e TIPI CHE
INTERAGISCONO (attori). A compiere queste catalogazioni sono gli individui, ma anche il
sociologo.
Per Simmel, le azioni sono sempre dettate dalla CONSAPEVOLEZZA, abilità della nostra
mente, la quale reifica (ossia trasforma ciò che è irreale e astratto in qualcosa di concreto),
anche al costo di essere imprigionata da ciò che, appunto, reifica.
Ogni individuo, per poter interagire socialmente, deve necessariamente mantenere un
margine di SEGRETEZZA, ossia rendere partecipi gli altri soltanto di frammenti delle
nostre vite. Si può dunque parlare della MENZOGNA, messa in pratica da chi
volontariamente nasconde la verità, come forma di interazione, mentre chi mente è il tipo
che interagisce.
Di estrema importanza, è la riflessione sulla DISTANZA, rappresentata dalla forma sociale
di interazione dello STRANIERO: egli, infatti, non è né troppo lontano (perché perderebbe
qualsiasi legame, né troppo vicino, perché allora non sarebbe più straniero). Può esserci
interazione sociale soltanto si vi è la giusta distanza tra chi interagisce. Inoltre, diamo
maggior valore alle cose che ci stanno lontane (ma non eccessivamente, altrimenti
perderemmo l’interesse), che a quelle che ci stanno a portata di mano.
Un importante riflessione di Simmel riguarda il numero di individui che possono interagire
in un gruppo. Infatti, il sociologo analizza la DIADE, ossia un gruppo formato da due soli
individui, i quali non possono far sorgere una vera interazione sociale, poiché l’esistenza
del gruppo è data dalla volotà dei singoli individui che la compongono (ovvero, qualora ci
fosse un litigio tra i due, cesserebbe di esistere in gruppo). L’aggiunta di una terza persona
a una diade, formando così una TRIADE è di estrema importanza: soltanto in questo
modo può formarsi un gruppo che dà origine all’interazione sociale, poiché uno dei tre
membri può fare da intermediario in una disputa tra gli altri due, oppure può accadere che
egli venga preso come leader, o che aizza gli altri due). Inoltre, il passaggio dalla diade
alla triade porta alla formazione di strutture sociali svincolate dagli individui, che possono
esercitare coercizione. Riassumendo, si può affermare che SOLTANTO NELLA
STRUTTURA SOCIALE DELLA TRIADE PUO’ ESSERCI INTERAZIONE SOCIALE, così
come può avvenire la tragedia della cultura soltanto se vi è una triade. Ma cosa si intende
con TRAGEDIA DELLA CULTURA ?