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Geografia "normale"

  • Identificazione del senso comune

Ogni ricerca geografica ha bisogno di ricostruire l'alterità.

  • È difficile da concepire.

Associa alle scienze geografiche.

Ex America:

  1. Geografia degli indiani d'America - basata su materia e magiche.
  2. Geografia basata sulla ricerca degli spazi.
  3. Geografia di Jefferson - basata sui confini politici e organizzazione della vita collettiva.
  • Non esiste una geografia "vera".
  • Essere seguita una geografia dominante, importanza del concetto socio-organizzativo che si vive e concepisce su un territorio.
  • Assume un significato ideologico basato su un giudizio assoluto che va oltre alla statistica.
  • Viene a rinchiudere il dominato nella loro scatola ma importanza su alcuni aspetti sociali del territorio.

OSS - Territorio deriva da "terra" e quindi da dominio imposto da un gruppo sociale sui centri.

Geografia come sapere strategico militare - Yves Lacoste:

  • Insieme delle aree di base studi su confini di sistema di difesa.
  • Analisi dei conflitti per aree di base - importanza della geografia del territorio.

Geografia come un gioco ideale.

  • Da un lato come sapere strategico.
  • Da un lato come rappresentazione ideologica.

Principali descrizioni concettuali utilizzate in geografia (spazio, regione, territorio, luogo, città)

Spazio:

  • Ciò che ti circonda.
  • NA - Quali esiste una concezione italiana dell'epoca:
  1. Spazio assoluto e concettuale.
  2. Spazio relativo.
  3. Spazio come ridotto sociale.

Spazio Assoluto o Contenitore

Concetto più vicino al linguaggio musicale ➔ realtà intesa che contiene oggetti.

  • Dinamicità dei oggetti ➔ Principio di Esclusività (Georg Simmel)
  • Suddivisione tra scienze sociali (idiografiche) e delle natura (nomotetiche)

Principio di Mobilità/Immobilità ➔ secondo che un fenomeno possa muoversi o meno: - possono coesistere configurazioni diverse.

Principio di Prossimità ➔ le cose più vicine sono più simili.

Esempio 1

  • Geografia tedesca di matrice fisiografica ➔ analisi delle configurazioni dinamiche degli oggetti
  • Unificazione dell'operato geografico ➔ estrapolazione del concetto di musica

Esempio 2

  • Geografia regionale francese

La Paul Vidal de La Blache ➔ ridimensionamento alla rappresentazione cartografica

  • Possibilismo Geografico ➔ collettività umane sono condizionate dall'ambiente fisico ≠ adattazione anche per scienza economica
  • Determinismo Geografico ➔ diritto dei confini di predire «de iure» e spiega conflittualità in modo meccanico
  1. Paisaggio come sintesi visiva ➔ concezione del paesaggio come scena vivida e comprensiva del paesaggio con regolazione delle onde
  2. Genere de vita ➔ modo in cui una collettività utilizzando l'ambiente ➔ è essenziale per capire comunità
  3. Contazione Organistica di Regione ➔ regione come una sintesi organistica

Nota 5: definire che la risulta essa.

  • La localizzazione, cioè determinare che posizione occupa, la localizzazione, cioè il luogo, per gestire, controllare e sorvegliare.
  • Motivare la rappresentazione che spesso deriva, dunque, a un territorio.
  • La collettività misura spesso un contatto, inteso come prodotto sociale.
  • Uso di tecnologie avanzate.
  • Uso strumentale statistico.

TECNOLOGIA GIS (GEOGRAPHIC INFORMATION SYSTEM)

  • Sistema computerizzato in grado di acquisire, di archiviare, da ricercare, rianalisi e la visualizzazione di dati spaziali, ossia definiti in virtù della loro localizzazione (definizione estesa).
    • Localizzazione cose (oggettuali e fenomenici) che esistono, spazio specifico terrestre (funzioni che si sviluppa il flusso di rimodulazione di sviluppo)
    • Indagine sulle relazioni spaziali attraverso operazioni analitiche di rappresentazione.

PRIMA LEGGE DELLA GEOGRAFIA: "Ogni cosa è connessa a qualsiasi cosa, ma le cose più vicine sono più relazionate di quelle lontane"

INFORMAZIONE RICERCA

  • Risponde e risponde a 2 domande: - Che cosa stai dicendo? - Come sarà detto?
  1. Definizione degli ambiti di ricerca.
  2. Esplicitazione delle ipotesi di sviluppo.
  3. Organizzazione delle risorse secondo un modello, concentrate.
  4. Descrizione delle relazioni di dipendenza fra le ipotesi.
  5. Scelta della scala territoriale.
  6. Studio di caso/fra campione/gruppo di confronto.

DEFINIZIONE AMBITO DI RICERCA - necessità di definire in modo specifico

DISTRIBUZIONI DI FREQUENZA

  • tav. a doppia entrata
  • indicatori semplici della distribuzione
  1. testa
  2. coda

MISURE DI TENDENZA CENTRALE

  • La standardizzazione trasforma la media e le code.
  • P1 - 68%, delle osservazioni a 0,23% di errore
  • A20 - 95%
  • A30 - 99,4%
  • MODA - valore assunto dal maggior numero dei casi
  • MEDIANA - valore che divide a meta la distribuzione dei casi
  • MEDIA - media aritmetica dei valori

MISURE DI DISPERSIONE

  • VARIANZA - media semplice delle differenze al quadrato tra le valori assumiti dal campione e la media
  • SCARTO QUADRATICO MEDIO (deviazione standard)

DAL VENTAGLIO DEI VALORI (distribuzione di frequenza) ALLE CLASSI

  • ANALISI MULTIVARIATA (non si fa).
  • ANALISI DI ASSOCIAZIONE
  • se le due variabili si muovono in modo correlato
  • 1 - analisi della contingenza (livello nominale o ordinale)
  • 2 - analisi della concordanza (livello ordinale)
  • 3 - analisi della correlazione (livello intervalli o rapporti)

Il caso si deve criticare sul test per la significatività statistica.

Sotto certi errori e ipotesi le variabilità campionarie può essere vero dentro del caso.

organizzata per problemi: una constatazione sulla quale successivamente han

convenuto altri noti geografi in Italia (ad esempio Turco, 1987) e all'estero (a

esempio Taylor, 2009), e dalla quale discendono conseguenze rilevanti nei nuo

scenari di cui stiamo discutendo. Ne consegue in particolare che la disponibilità

un determinato set di dati «geografici», per quanto ampio, è un elemento purame

e informative, e non identifica di per sé un problema di ricerca; la definizione es

nell’ultimo può invece risultare soltanto da considerazioni di ordine superiore a

natura teorica o storico-politico-sociale: è il progetto conoscitivo a dettare la se

lezione dei dati, non viceversa. Anche in questo caso va sottolineata la convergen

con la riflessione dei più attenti commentatori contemporanei dei cosiddett

computational turn: «The real challenge is to understand what kind of data poin

you need in order to form a theory or make decisions» (Bollier, 2010, p. 14) (8).

Anche il geografo deve quindi orientare di volta in volta il proprio lavoro a

la trattazione di un nodo specifico di problemi (Gambi, 1973, p. 96), la produ

zione di conoscenza sui processi territoriali essendo esito di un approccio tra

disciplinare e necessariamente collettivo alla ricerca, con l’apporto di divers

tecniche analitiche qualitative e quantitative e di sofisticati strumenti digitali

analisi e rappresentazione spaziale. Se tuttavia queste considerazioni debbona

farci diffidare dell’illusione che dalla pura disponibilità di dati geo-spaziali sogg

gh geografia, esse non possono certo risolversi nella preclusione verso i nuov

percorsi di ricerca che il progresso tecnologico apre alla geografia come alle a

scienze sociali. Anche le discipline si muovono infatti con la storia, ed è in

negabile che a «radically new kind of “knowledge infrastructure” is materialis

ing» (Bollier, 2010, p. 1) (9).

Si tratta allora di capire, con orientamento vigile e critico, ma aperto, qua

prospettive si aprono alla ricerca socio-territoriale con il massivo increment

nella disponibilità di dati e quali siano le specifiche problematiche connesse a

loro utilizzo (10), possibilmente prima che il «computational turn» (11) si cristalliz

in una nuova ortodossia (Boyd e Crawford, 2012, p. 666).

L’inflazione delle informazioni spaziali.

- Lo sviluppo dell’informatica, dalla

seconda metà del secolo scorso, dall’invenzione dei primi circuiti integrati alla

creazione di Internet, è stato tanto impetuoso da portare a riconoscere l’inizio di

un’era della tecnologia informatica da contrapporre a quella industriale (Castells,

(8) Bollier riprende qui un'espressione formulata da Stefaan Verhulst, capo del centro studi della

Markle Foundation.

(9) Una radicale formulazione del cambio di paradigma viene proposta da David Berry, che pro

pone «to think critically about how knowledge in the 21 st century is transformed into information th

rough computational tecnicques, particularly within software» (2011, p. 12).

(10) Interpretano a mio parere pienamente questo spirito le recenti osservazioni di Mauceri (2015).

(11) Per una approfondita rassegna delle problematiche connesse al «computational turn» da di

versi punti di vista disciplinari, si veda IACAP (2011).

Dettagli
A.A. 2017-2018
32 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Regio_di_Fiori di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia sociale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Firenze o del prof Loda Mirella.