Anteprima
Vedrai una selezione di 9 pagine su 38
Riassunto esame Geografia, prof. Ugolini, libro consigliato Il globo terrestre e la sua evoluzione Pag. 1 Riassunto esame Geografia, prof. Ugolini, libro consigliato Il globo terrestre e la sua evoluzione Pag. 2
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia, prof. Ugolini, libro consigliato Il globo terrestre e la sua evoluzione Pag. 6
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia, prof. Ugolini, libro consigliato Il globo terrestre e la sua evoluzione Pag. 11
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia, prof. Ugolini, libro consigliato Il globo terrestre e la sua evoluzione Pag. 16
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia, prof. Ugolini, libro consigliato Il globo terrestre e la sua evoluzione Pag. 21
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia, prof. Ugolini, libro consigliato Il globo terrestre e la sua evoluzione Pag. 26
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia, prof. Ugolini, libro consigliato Il globo terrestre e la sua evoluzione Pag. 31
Anteprima di 9 pagg. su 38.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Riassunto esame Geografia, prof. Ugolini, libro consigliato Il globo terrestre e la sua evoluzione Pag. 36
1 su 38
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

CAPITOLO 13: IL CLIMA E LA BIOSFERA

 DAL TEMPO ATMOSFERICO AL CLIMA

Il clima, insieme alla struttura geologica, ai processi della vita vegetale e animale e alle

attività antropiche, concorre a determinare gli aspetti del PAESAGGIO e caratterizza ogni

ambiente della superficie terrestre.

Gli elementi del tempo e del clima sono gli stessi (temperatura, pressione e venti, umidità

e precipitazioni); ma mentre il tempo consiste in una COMBINAZIONE MOMENTANEA di

questi elementi, il clima rappresenta il loro STATO INTERMEDIO. Il clima può essere

definito come L’INSIEME DELLE VARIETA’ QUOTIDIANE DEL TEMPO ATMOSFERICO.

Gli elementi climatici possono combinarsi tra loro in molti modi, variando in funzione di

numerosi fattori (latitudine, altitudine, distribuzione delle terre e dei mari, correnti marine,

vegetazione, attività umane).

La scienza che si occupa delle caratteristiche, della distribuzione dei diversi tipi climatici

nelle varie zone della terra e dei loro mutamenti nel tempo è la CLIMATOLOGIA.

 I CLIMI, LE ROCCE, GLI ORGANISMI E L’ESISTENZA DEI SUOLI

Il clima è uno dei principali responsabili della FORMAZIONE DEL SUOLO. Il suolo è la

parte più estrema e sottile della crosta terrestre, costituita sia da sostanze minerali che da

residui organici. La decomposizione della frazione organica del suolo dà origine

all’HUMUS.

La scienza che studia i suoli è la PEDOLOGIA. La formazione del suolo dipende da

diversi fattori:

• La natura della ROCCIA MADRE

• La CONFIGURAZIONE DEL RILIEVO

• L’attività degli ORGANISMI

• Il tempo di esposizione ai PROCESSI PEDOGENETICI

• IL CLIMA

Gli elementi climatici più coinvolti nei processi pedogenetici sono:

• LE PRECIPITAZIONI: che consentono l’esistenza di una soluzione complessa,

ricca di sostanza assimilabili da parte delle piante. Penetrando nel suolo, l’acqua

scioglie parte dei Sali minerali contenuti nei livelli più superficiali, per poi depositarli

in quelli più profondi. Dove l’acqua è presente in quantità sufficiente, il suolo

assume un profilo con diversi orizzonti

• LE TEMPERATURE ELEVATE favoriscono l’ATTIVITA’ CHIMICA. Durante la

pedogenesi esse influiscono sulle modalità di alterazione e disgregazione della

roccia madre e sulla velocità di decomposizione della sostanza organica

• IL VENTO favorisce l’evaporazione dell’acqua e può produrre l’accumulo dei

materiali che costituiscono il mantello detritico nel quale si sviluppa il suolo

 LE CONDIZIONI CLIMATICO-AMBIENTALI E LAPRESENZA DI PIANTE E

ANIMALI

Le condizioni climatiche influiscono sul TIPO e sulla DENSITA’ della VEGETAZIONE e

sulla diffusione della FAUNA. La distribuzione delle specie vegetali dipende da:

• LA LUCE: ogni specie vegetale può svilupparsi in un determinato intervallo di

intensità luminosa. Si riconoscono PIANTE SCIAFILE (che necessitano di poca

luce) e PIANTE ELIOFILE (che richiedono molta luce)

• IL CALORE: per la vita delle diverse specie esiste un intervallo di temperatura

ottimale. In base alle esigenze termiche si distinguono PIANTE MEGATERME,

MESOTERME, MICROTERME, ECHISTOTERME

• ACQUA: in base alla loro necessità di acqua, le piante possono essere distinte in

IGROFILE, MESOFILE, XEROFILE

Gli animali sono meno legati delle piante alle condizioni climatiche; comunque essi sono

dipendenti dalla DISPONIBILITA’ DI ACQUA E DI VEGETAZIONE.

Esigenze ambientali simili determinano lo sviluppo di FORMAZIONI VEGETALI e lo

sviluppo di particolari ASSOCIAZIONI ANIMALI. Le specie animali e vegetali che vivono

in una data zona della Terra sono legate da diversi tipi di INTERAZIONI (predazione,

commensalismo, simbiosi, mutualismo, parassitismo). Esse formano una COMUNITA’

BIOLOGICA (biocenosi) che interagisce con l’ambiente fisico circostante (biotopo).

Un BIOTOPO e la relativa BIOCENOSI costituiscono un ECOSISTEMA. Più ecosistemi

possono costituire grandi ambienti relativamente unitari detti BIOMI. La distribuzione

mondiale dei biomi dipende dalle condizioni climatiche.

 IL PROBLEMA DELLA CLASSIFICAZIONE DEI CLIMI

La grande importanza dei climi e la notevole varietà di condizioni climatiche esistenti

renderebbe necessaria una classificazione rigorosa dei climi, che dovrebbe descriverne gli

elementi e i fattori e tenere conto delle cause che determinano ciascun tipo climatico. Tutto

questo, però, presenta notevoli difficoltà.

Nella classificazione di Koppen vengono individuati CINQUE GRANDI GRUPPI

CLIMATICI. I diversi gruppi climatici vengono distinti in funzione delle FORMAZIONI

VEGETALI presenti e di LIMITI DI TEMPERATURA E DI PRECIPITAZIONE. Ciascuno dei

grandi gruppi climatici comprendere due o più tipi climatici. A partire dalle basse latitudini si

incontrano:

• CLIMI MEGATERMICI UMIDI

• CLIMI ARIDI

• CLIMI MESOTERMICI

• CLIMI MICROTERMINI

• CLIMI NIVALI

La distribuzione geografica dei climi non è, però, secondo fasce continue, ma in zone

alquanto discontinue.

 CARATTERISTICHE E DISTRIBUZIONE GEOGRAFICA DEI DIVERSI

CLIMI

Ogni zona climatica della Terra è caratterizzata da condizioni di temperatura, umidità e

pressione all’incirca omogenee. Tra una zona e quella successiva NON ESISTE UN

LIMITE NETTO, ma si verifica un PASSAGGIO GRADUALE da una combinazione di

elementi climatici e all’altra. Tenendo presente questi aspetti, si possono considerare le

caratteristiche fondamentali dei diversi tipi climatici.

• CLIMI MEGATERMICI UMIDI: le aree interessate da questi climi sono quelle della

ZONA INTERTROPICALE. In questo gruppo si distinguono tre tipi:

CLIMA EQUATORIALE (foresta equatoriale)

- CLIMA DELLA SAVANA

- CLIMA MONSONICO (giungla)

-

• CLIMI ARIDI: le precipitazioni sono SCARSE in rapporto alle temperature. Si

distinguono due tipi climatici:

CLIMA PREDESERTICO (steppa predesertica)

- CLIMA DESERTICO

-

• CLIMI MESOTERMICI: sono climi delle medie latitudini. Si distinguono tre tipi

climatici in funzione del regime pluviometrico:

CLIMA SINICO (monsonico cinese)

- CLIMA MEDITERRANEO (macchia mediterranea)

- CLIMA TEMPERATO FRESCO (varietà oceanica e varietà continentale)

-

• CLIMI MICROTERMICI: si distinguono due tipi climatici:

CLIMA FREDDO A ESTATE CALDA (con i biomi ella foresta decidua e della

- steppa-prateria)

CLIMA FREDDO A INVERNO PROLUNGATO (foresta di conifere)

-

• CLIMI NIVALI: si distinguono due tipi climatici:

CLIMA DELLA TUNDRA

- CLIMA DEL GELO PERENNE

- CLIMA DI ALTA MONTAGNA

-

 IL TEMPO, IL CLIMA, L’UOMO E IL RISCHIO DI RISCALDAMENTO

ATMOSFERICO GLOBALE

Dalla metà degli anni ’70 del XX secolo si è registrato un COSTANTE AUMENTO DELLA

TEMPERATURA MEDIA DEL GLOBO, del quale sono responsabili anche gli ESSERI

UMANI che, con le loro attività, hanno prodotto un AUMENTO DI GAS SERRA (in

particolare l’anidride carbonica). Le attività umane possono indurre CAMBIAMENTI DEL

CLIMA di due tipi:

MODIFICAZIONI VOLONTARIE, che mirano a produrre fenomeni meteorologici

- come le PIOGGE ARTIFICIALI o ad impedire il loro verificarsi, come la LOTTA

ALLA GRANDINE

MODIFICAZIONI INVOLONTARIE, come l’INCREMENTO DELL’EFFETTO

- SERRA, il principale responsabile del rischio di RISCALDAMENTO GLOBALE.

CAPITOLO 14: L’AMBIENTE MARINO

 UNA COMPONENTE FONDAMENTALE DEL SISTEMA TERRA

L’idrosfera marina (oceano globale) è una componente caratteristica del nostro pianeta, di

enorme importanza geografica e ambientale. Oceani e mari contribuiscono a soddisfare i

bisogni dell’umanità come riserva alimentare, come giacimento di materie prime,

minerarie, come riserva e risorsa d’acqua, come fonte di energia.

L’IDROSFERA MARINA COPRA CIRCA IL 71% della superficie terrestre e comprende il

96% dell’acqua disponibile sulla terra. Le caratteristiche delle acque marine sono oggetto

di studio dell’OCEANOGRAFIA.

 LE CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE E GEOLOGICHE DEL FONDO

MARINO

Oceani e mari differiscono sia per ASPETTI GEOGRAFICI che per CARATTERISTICHE

GEOLOGICHE.

• Gli oceani sono i bacini principali di maggiori dimensioni: OCEANO ATLANTICO,

PACIFICO, INDIANO e hanno un fondale di tipo BASALTICO.

• I mari sono BACINI SECONDARI (mari mediterranei, mari adiacenti) e spesso

giacciono su un basamento di tipo CONTINENTALE

La curva ipsografica della superficie terrestre indica che la profondità media degli oceani è

di -3800 m e che, partendo dalle terre emerse e procedendo verso il mare aperto, si

susseguono tratti con andamenti diversi:

• PIATTAFORMA CONTINENTALE, con pendenza media del 2%

• SCARPATA CONTINENTALE, più ripida e meno estesa

• RIALZO CONTINENTALE, al piede della scarpata

• FONDI OCEANICI VERI E PROPRI

• FOSSE

I sedimenti dei fondi marini hanno caratteristiche che variano procedendo dalla costa

verso il mare aperto:

• Nella zona litorale si depositano i MATERIALI GROSSOLANI

• Nella zona sublitorale prevalgono i SILT E LE ARGILLE

• Sui fondi oceanici sono presenti i FUNGHI A GLOBIGERINE, FUNGHI SILICEI,

FUNGHI ABISSALI. Questi ultimi sono spesso tappezzati da noduli polimetallici,

un’enorme risorsa di materiali utili

Nei fondali oceanici sono presenti anche forme particolari, come i CANYON, incisi da

correnti di torbida, e gli EDIFICI VULCANICI, attivi o estinti. Sugli orli di questi ultimi

possono svilupparsi SCOGLIERE ORGANOGENE che formano ATOLLI E BARRIERE

CORALLINE.

 LE CARATTERISTICHE CHIMICO-FISICHE DELLE ACQUE E LA VITA

NEL MARE

L’acqua del mare contiene in soluzione quasi tutti gli elementi noti in natura. Tra le

caratteristiche chimiche è molto importante la SALINITA’, cioè il contenuto di Sali (g/l). La

salinità media di oceani e mari è intorno a 35 grammi per litro. Il valore della salinità varia

soprattutto in funzione della temperatura e, quindi, della LATITUDINE e della STAGIONE.

I rapporti tra i costituenti principali dell’acqua restano INVARIATI anche al variare della

salinità. I costituenti minori e gli elementi in tracce, invece, sono presenti in proporzioni

variabili perché spesso influenzati da FENOMENI BIOLOGICI, come avviene per il

fosforo, l’azoto e il silicio. Questi ultimi elementi, indispensabili per la vita, vengono detti

NUTRIENTI.

Nell’acqua di mare sono presenti anche GAS DISCIOLTI, che in genere provengono

dall’atmosfera.

Tra le caratteristiche fisiche delle acque marine le più importanti sono:

• DENSITA’: la quale AUMENTA ALL’AUMENTARE DELL

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
38 pagine
9 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher EllyGiova92 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e didattica della geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Ugolini Monica.