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FALDE IDRICHE

Il processo di penetrazione dell'acqua nel suolo e nelle rocce dipende dalla permeabilità delle rocce, ovvero dalla loro porosità. Per esempio, le rocce ignee sono permeabili grazie alla presenza di fratture, mentre le arenarie sono permeabili perché porose.

- Permeabilità in piccolo: massa rocciosa fatta di tanti granuli e l'acqua che si infiltra avvolge ogni granulo con un legame fisico rimanendo fissa lì. Mentre negli spazi intermedi scivola altra acqua che prosegue il suo percorso.

- Permeabilità in grande: una roccia ha subito delle fratture e le acque prendono queste vie e vanno ad accumularsi nelle cosiddette false freatiche. Nel sottosuolo vi sono dei veri e propri sistemi idrici contenuti all'interno di rocce che raccolgono l'acqua negli spazi tra i loro granuli e in altre piccole fessure.

ACQUIFERO: Corpo roccioso sufficientemente permeabile da lasciarsi attraversare dalle acque, ma capace anche di trattenere

Acque in quantità utile per alimentare sorgenti e pozzi. L'acqua che penetra si muove verso il basso per gravità e scorre finché non trova un corpo roccioso impermeabile. L'acqua gradualmente si accumulerà nell'acquifero e darà origine a una falda idrica. Una falda idrica è denominata falda freatica quando non è delimitata superiormente da rocce impermeabili. Il suo limite superiore, detto superficie freatica, è quindi libero di oscillare a seconda della quantità di acqua che riceve e può giungere a contatto con il terreno. Esse contribuiscono a rifornire di acqua la vegetazione a radici ben sviluppate verso il basso. Se le acque superficiali penetrano in profondità e si raccolgono in un acquifero compreso tra due acquicludi, si forma una falda imprigionata. Gli strati impermeabili al di sopra dell'acquifero impediscono all'acqua di infiltrarsi direttamente fino a raggiungere la falda.

Quest’ultima viene alimentata dalle acque di precipitazione che cadono nell’area di affioramento della roccia permeabile che costituisce l’acquifero.

Le acque che si sono infiltrate nel sottosuolo riemergono sotto forma di sorgenti che possono erogare acque con caratteristiche diverse a seconda delle condizioni delle rocce che hanno attraversato:

  • Acque potabili
  • Acque minerali
  • Acque termali
  • Acque termo – minerali

La temperatura delle sorgenti può derivare da diverse cause: dal fatto che le acque sono scese fino a grande profondità e sono state riscaldate per effetto del calore interno della terra; dall'esistenza di una massa magmatica non ancora del tutto raffreddata e non a grande profondità sotto la falda; da possibili reazioni chimiche che sviluppano calore in profondità.

I Sali, invece, derivano dal passaggio dell'acqua, durante la discesa o la risalita, attraverso rocce ricche di sostanze solubili.

CORSI

D'ACQUA

Il fiume è un corso d'acqua perenne alimentato dalle sorgenti, dalle piogge e dall'eventuale fusione di neve e ghiaccio. Perenne in quanto vi sono fiumi dove l'acqua scorre per tutto l'anno, quelli invece che durante le stagioni non piovose sono asciutti vengono definiti torrenti.

PENDENZA = È il rapporto tra il dislivello tra la sorgente e la foce e la lunghezza del suo percorso. Anche nell'ambito dello stesso fiume la pendenza assume valori diversi, infatti il fiume solitamente si divide in tre parti:

  • il corso superiore che è il tratto che va dalla sorgente allo sbocco nella pianura
  • il corso medio che si sviluppa nella pianura
  • il corso inferiore che è il tratto in vicinanza della foce

VELOCITÀ = Dipende dalla pendenza che è però legata a numerosi fattori come la profondità delle acque.

PORTATA = esprime il volume d'acqua che passa nell'unità di tempo in una

Velocità x sezione

La portata massima si verifica quando un fiume riceve una quantità di acqua molto superiore alla norma.

La portata minima riguarda i periodi di magra.

La portata solida è la quantità complessiva di materiali che vengono trasportati dalla corrente fluviale in soluzione, sospensione e trascinamento sul fondo.

REGIME = è la variazione della portata durante l'anno (dipende dal clima).

Deflusso: quantità di acqua che il fiume porta in mare in un anno.

Afflusso: quantità di acqua che cade in un bacino sotto forma di pioggia o neve.

Coefficiente di deflusso = il rapporto tra le acque che scorrono lungo la superficie del fiume (la portata) e le acque piovane. Le precipitazioni rappresentano il valore più alto.

Definiamo BACINO IDROGRAFICO quella porzione di terra emersa che contribuisce con le sue acque ad alimentare un fiume o un torrente. È delimitato dalla linea spartiacque che lo separa dai bacini.

adiacenti e racchiude al suo interno un reticolo idrografico, formato da un corso d'acqua principale e da tutti quelli che sfociano in esso, detti affluenti.

Definiamo, invece, BACINO IDROGEOLOGICO, quella porzione che comprende anche le acque sotterranee.

Erosione fluviale:

L'acqua torbida presenta un maggiore potere erosivo rispetto all'acqua limpida in quanto sia il materiale in sospensione sia quello che rotola sul fondo conferisce alla corrente un aumento del potere erosivo. In questo caso si possono avere delle cavità di erosione che si approfondiscono gradualmente creando le cosiddette marmitte di erosione.

Le rocce dure che danno origine alle rotture di pendio, o alla formazione di vere e proprie cascate, tendono ad essere demolite e il salto corrispondente arretra verso monte, attenuandosi progressivamente: questo fenomeno è chiamato erosione regressiva.

L'erosione regressiva è spesso responsabile delle catture fluviali, fenomeno fondamentale per

L'evoluzione dei reticoli idrografici. Questa si verifica quando l'attività di un corso d'acqua, a causa della forte pendenza, della maggiore portata o della più elevata erodibilità delle rocce del suo bacino, può aprire una breccia nello spartiacque che separa due corsi d'acqua e raggiungere dunque l'alveo del secondo, che viene catturato le sue acque iniziano a defluire nell'altro bacino. L'erosione fluviale non agisce solo in profondità, ma anche lateralmente, provocando un allargamento del fondo e il frequente cedimento delle parti sovrastanti, portando alla caratteristica sezione trasversale a V delle valli torrentizie e fluviali. Non sempre tutti i materiali che provengono dall'azione erosiva dei corsi d'acqua riescono a raggiungere il mare. Quando un torrente sbocca improvvisamente in pianura, si ha una brusca diminuzione della velocità delle acque, provocando un immediato deposito di una grande

quantità di detriti che prende il nome di conoide alluvionale dalla forma triangolare. Un meandro è la sinuosità di un fiume che esso assume dopo aver aggirato lungo il suo cammino un ostacolo. La forza centrifuga erode sempre la sponda esterna, mentre quella interna viene rivestita di materiale alluvionale. Meandri abbandonati laghi semilunari.

Tipologie di tracciato:

  • Rettilineo - si muove su una faglia e ne segue il percorso
  • Irregolare - tortuoso
  • Anastomizzato - più corsi d'acqua che si intrecciano
  • Meandriforme - percorso a meandri, ovvero con curvature superiori ai 45° rispetto all'asse.

I terrazzi alluvionali sono simili a gradini. È una superficie pianeggiante delimitata da scarpate date da lunghi periodi di erosione. Si sono formati durante le glaciazioni (i "gradoni" sono 4/5 come le glaciazioni). La natura, facendo adattare la biosfera al cambiamento umano e climatico in modo lento, eliminava la copertura.

vegetale e faceva erodere velocemente il suolo. Per tutto il tempo della glaciazione a fondovalle colavano i detriti dai pendii. Quando la glaciazione finiva il fiume tornava a scorrere in mezzo ai detriti erodendoli e lasciando i resti ai lati.

DELTA: nell'ultimo tratto si verifica il deposito di tutti i materiali che non sono stati abbandonati prima. Questi materiali si estendono su un territorio provocando una loro diramazione.

ESTUARIO: è una foce larga ad imbuto. È il risultato dell'azione della marea che entra nel fiume. Quando la marea fuoriesce (bassa marea) porta via e trascina tutti i detriti, per questo l'estuario di un fiume è navigabile mentre il delta no, vi è l'abbandono.

LAGHI: I laghi sono masse d'acqua raccolta in depressioni naturali della superficie terrestre, senza comunicazione diretta con il mare, e sono alimentati dalle acque meteoriche, da quelle di falda e da quelle degli immissari.

Laghi di escavazione

glaciale:- I laghi di circo che occupano le conche scavate dai ghiacciai- I laghi glaciali vallivi che sono invece dovuti all'escavazione di un trattoterminale di valle- I Laghi di sbarramento che si originano per costruzione di un tratto di valle,dove la valle è stata sbarrata da una frana, da un accumulo di materiale o dauna colata di lava.- I laghi carsici che occupano depressioni prodotte dall'azione chimica delle acquesulle rocce calcaree- I laghi di cavità tettonica che sono acque raccolte in depressioni causate damovimenti della crosta terrestre- I laghi craterici che occupano i crateri di vulcani spenti- I laghi costieri che si formano per accumulo di cordoni di sabbia che a voltesbarrano le acque provenienti dalla terra emersa_______________________________________________________________________________________Geomorfologia = scienza che si occupa delle forme dei rilievi terrestri, della lorogenesi e della loro evoluzione.Morfogenesi: il risultato dei

processi che modellano i rilievi terrestri. Le fasi sono:

  • Erosione (asporto di materiali detritici per effetto di gravità o per l'intervento di corsi d'acqua, di ghiacciai, di vento, di mare)
  • Trasporto
  • Sedimentazione

Causa: agenti atmosferici, come l'acqua e il vento (più per il trasporto), ma quello più potente è l'uomo.

FORZE ENDOGENE fanno riferimento al calore o alla dinamica interna della terra che provocano la formazione e il corrugamento delle catene montuose, gli innalzamenti gli abbassamenti delle aree marine e continentali e il vulcanismo.

FORZE ESOGENE dipende dall'energia che la terra riceve dal sole sotto forma di radiazioni e si identificano con l'azione degli elementi atmosferici, delle acque correnti, dei ghiacciai e del mare che elaborano.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
18 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Noemi.amari di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia e didattica della geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Ugolini Monica.