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GEOGRAFIA DELLE COMPLESSITÀ URBANE (CAP. 7)
Paul Vidal de la Blanche sviluppò un concetto centrale: la città è, insieme al paesaggio, l’elemento territoriale che più rispecchia il genere di vita: anzi, è il luogo in cui il genere di vita si plasma e in cui avviene il confronto e l’incontro con gli individui, che instaurano rapporti di lavoro, di vicinato, di amicizia o di gestione della città stessa.
Max Weber dice invece che ogni città è un insediamento circoscritto, è una grossa borgata (insediamento rurale molto piccolo. Poche case + agricoltura). Quando si può parlare di città? Quando una borgata, un villaggio, diventa città? Generalmente quando si ha qualcosa che non è “campagna”. Tra la campagna e la città ci sono aree rururbane: sono aree non ancora pienamente coperte dall’edificato, in cui sono presenti i segni dell’attività.
Agricola inatto. Delimitare città e campagna non è un'operazione semplice.
Sprawl: un termine che indica la crescita veloce, disordinata ipertrofica degli edifici (=dell'urbanizzazione).
Per l'individuazione è necessario valutare la densità dell'edificio o della popolazione residente. L'Istat, per esempio, individua i centri abitati (città), i nuclei abitati e le case sparse (case immerse nella campagna).
- Il centro abitato è un aggregato di case contigue con strade e piazze, caratterizzato da servizi o esercizi pubblici ove sono soliti concorrere anche gli abitanti dei luoghi vicini per ragioni di culto, istruzione, affari, ecc.
- Il nucleo abitato è un gruppo di case contigue con almeno 5 famiglie.
- Le case sparse sono case disseminate sul territorio.
Sinegismo: è l'unione politica di comunità indipendenti in una città-stato e, per estensione, si intende
l'inurbamento di comunità fino a quel momento essenzialmente rurali. L'aggregazione di più soggetti all'interno di un territorio ristretto, quale quello urbano, rientra nelle economie di agglomerazione (sono vantaggi derivanti dalla prossimità di beni e servizi in un'area ristretta -> rafforzamento comunità). Metropoli: è una città con un'elevata popolazione (di norma, superiore a 1 milione di abitanti). Umberto Toschi parla di paleogeografia (cioè una geografia delle città: morfologia urbana e geografia delle città, che consiste nello studio della distribuzione delle unità urbane nei rapporti di interdipendenza con l'ambiente geografico, naturale e umano). Lo studio dell'armatura urbana parte dalla geografia urbana e studia la disposizione dei centri sul territorio e dei rapporti funzionali che si innescano tra essi. Christaller, fautore principale di studi funzionalistici,Definisce funzionalismo lo studio dei rapporti orizzontali tra gli elementi territoriali. Questo porterà alla definizione di città - luogo in cui si creano forze in grado di attrarre e generare flussi da e verso gli altri centri.
Ci sono elementi territoriali esterni con cui la città entra in contatto e sono:
- Area d'influenza: la distanza massima che raggiunge la capacità di attrazione di una città
- Hinterland (area intermedia), la "retroterra" nello studio sui trasporti marittimi, area dalla quale arrivano le merci che vengono spedita via mare (più ampia dell'umland)
- Umland (area nucleare), area dei pendolari
Implosione urbana - integra le aree: conurbazione (saldatura di città e centri minori) - metropoli - megalopoli (conurbazione di più metropoli).
I processi di crescita urbana sono determinati da processi economici e sociali di cassazione circolare e cumulativa:
di agglomerazione possono essere di diversi tipi: - Economie di localizzazione: si riferiscono alla concentrazione di imprese in un'area geografica specifica per sfruttare vantaggi come la vicinanza ai fornitori, ai mercati o alle infrastrutture di trasporto. - Economie di urbanizzazione: si riferiscono alla concentrazione di attività economiche in aree urbane, che offre vantaggi come una maggiore disponibilità di manodopera qualificata, una migliore infrastruttura e una maggiore diversità di servizi. - Economie di specializzazione: si riferiscono alla concentrazione di imprese che operano in settori specifici, creando sinergie e opportunità di collaborazione e scambio di conoscenze. - Economie di dimensione: si riferiscono ai vantaggi derivanti dalla dimensione e dalla scala di un'impresa, come la possibilità di ottenere sconti sui costi di produzione o di investire in tecnologie avanzate. - Economie di conoscenza: si riferiscono alla concentrazione di istituzioni educative, centri di ricerca e innovazione in un'area geografica, che favorisce lo sviluppo di competenze specializzate e l'innovazione tecnologica. Queste economie di agglomerazione possono contribuire alla crescita economica di una regione, creando un circolo virtuoso di investimenti, occupazione e sviluppo. Tuttavia, è importante bilanciare gli effetti positivi con le sfide legate alla congestione urbana, all'accessibilità e alla sostenibilità ambientale.Le funzioni urbane trovano fondamento nelle diverse funzioni urbane. L'urbanizzazione è un processo continuo che consiste nell'espansione della città, che vede crescere il numero di abitanti, a danno delle popolazioni rurali che calano. La suburbanizzazione è invece il decentramento della popolazione residente nelle fasce periferiche della città; ciò comporta un incremento della popolazione nelle fasce periferiche. Il fenomeno è favorito dal miglioramento dei trasporti, dai costi più bassi per gli appartamenti, da vari problemi della città (es. criminalità). Ciò porta a una crescita dei centri urbani minori e alla controurbanizzazione: perdita di importanza dei centri maggiori a favore di quelli minori (prima struttura "a rete" dell'armatura urbana). Un caso particolare di limitazione dei processi di crescita suburbana, attraverso una contourbanizzazione pianificata, è quello della costruzione di new town.
fisicamenteseparate dal nucleo urbano originario. Ciò accade per esempio nel Regno Unito, dove la necessità di decongestionare i centri urbani di mattoide dimensione porta alla creazione di new town attorno a Londra, Liverpool, Edimburgo, Cardiff e Belfast. La new town è anche definita città giardino (città pianificata, teorizzata da Ebenezer Howard al fine di congestione le grandi metropoli) Le politiche di riqualificazione urbana vengono attivate con la ristrutturazione di alcuni quartieri degradati, soprattutto nel caso in cui aree centrali della città subiscano effetti di degrado o nel caso in cui aree un tempo periferiche e marginali, e dunque occupate dalle classi meno agiate, siano successivamente inglobate nelle aree più interne della città. Ciò porta a un cambiamento delle classi che vi abitano, dando vita al fenomeno della gentrification: è la trasformazione della composizione sociale di un quartiere nel momento.in cui viene sottoposto a processi di riqualificazione (es. Harlem a New York).
La funzione di una città è la funzione che la città assume all'interno di un territorio e che giustifica la sua nascita.
- Funzioni urbane: sono tutte quelle che la città mette in atto al fine di servire il centro urbano stesso (city forming - crescita economica della città, city serving - soddisfacimento domanda interna).
- Specializzazione funzionale: è la funzione urbana prevalente, quella per cui la città si distingue e che può essere all'origine della formazione della città stessa o del suo sviluppo (es: città portuale, città turistica, città amministrativa, città industriale). - indice del surplus di occupazione - indice di specializzazione - S = ei - et / Et x Ei. ei = occupazione regionale nel settore considerato Et = occupazione totale nazionale in tutte le
attività economica = occupazione regionale in tutte le attività economiche
Ei = occupazione nazionale nel settore considerato.
I modelli generali dell'armatura urbana possono essere letti attraverso il paradigma della rete: è un sistema di città che dà vita a flussi di persone, merci e informazioni. Tali flussi sono misurabili attraverso delle analisi di gravitazione (modello di Reilly), o seguendo lo sviluppo delle linee di trasporto. Il legame tra insediamento e linee di trasporto genera attività (connettono i nodi produttivi commerciali e residenziali e si arriva dunque a nuove opportunità insediative (creazione armatura urbana).
L'armatura urbana è un sistema di reti e vi sono 3 livelli di rete:
- Il primo appartiene alla rete urbana, alla sua organizzazione e gestione. È rappresentata dalle relazioni che si instaurano tra i vetri urbani di dimensione e funzioni diverse e comporta una dipendenza
1. La complementarietà tra ceti.
2. Di fatto, la rete di primo livello è determinata dalla presenza, all'interno della stessa, di una rete di secondo livello, formata a sua volta da altre tre reti (produzione, consumo, personale).
3. Il terzo livello riguarda la rete delle infrastrutture tecniche (reti di trasporto: strade, ferrovie, comunicazione).
Per rete polarizzata si intende un'armatura urbana in cui un solo centro urbano di grosse dimensioni catalizza gli altri centri urbani e crea un'area di influenza che può raggiungere anche diverse centinaia di km. Il motivo è l'elevata quantità di servizi all'interno del centro urbano (es: Parigi).
Rete gerarchica: si intende una distribuzione ordinata di centri urbani in cui ogni centro assume un certo numero di funzioni urbane e serve un'area di dimensioni proporzionali ai servizi offerti.
Rete complementare: è un'armatura urbana caratterizzata dalla presenza
di centri urbani e la loro distribuzione sul territorio. Secondo il modello di Christaller, i centri urbani si organizzano in una struttura gerarchica basata sulla dimensione e sulla funzione dei centri stessi. I centri di livello superiore sono pochi e di dimensioni maggiori, mentre i centri di livello inferiore sono più numerosi e di dimensioni minori. Questo modello si basa sull'idea che i centri urbani siano in grado di fornire servizi e beni alle popolazioni circostanti, in base alla loro dimensione e specializzazione funzionale. Tuttavia, in tempi recenti si è osservato che il decentramento funzionale e la creazione di una rete policentrica hanno spesso portato a una scarsa efficienza del sistema urbano stesso. Questo ha generato diseconomie come l'aumento del traffico stradale e la congestione, la necessità di fare riferimento all'esterno per alcuni tipi di servizi e la creazione di aree marginali destinate a funzioni residenziali per la manodopera che lavora nel centro più importante, dove i costi delle abitazioni sono aumentati a causa del valore elevato del suolo, ovvero delle rendite urbane. In conclusione, sebbene il modello di Christaller fornisca una spiegazione della distribuzione dei centri urbani, è importante considerare anche gli effetti negativi del decentramento funzionale e della creazione di una rete policentrica sul sistema urbano.la distribuzione delle città? In base alla maggiore o minore quantità di servizi che ogni centro mette a disposizione si stabilisce una g