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Estratto del documento

PIL

struttura occupazionale

Sviluppo del terziario

Grado di produttività per addetto

Consumo di energia pro capite

Consumo di calorie pro capite giornaliero

Consumo di metalli pro capite

Rete di infrastrutture

Numero di collegamenti telefonici, televisivi e computer

=ISU (Indicatore di Sviluppo Umano) elaborato dall'ONU combinando: PIL, alfabetizzazione, speranza di vita

alla nascita. 21-10-14

Prof. Sereno

Geografia dell'agricoltura

• Origini dell'agricoltura

22. Tesi monocentriche

23. Tesi policentriche

17. Sistemi agrari e forme di land use

A) Primitivo

B) Tradizionale

C) Di mercato

D) Collettivo

18. Organizzazione degli spazi agrari

*Itinerante

*Maggese

*Intensivo

19. Paesaggi rurali: Modello di Von Thunen

1. Origini dell'agricoltura

Passa attraverso la domesticazione delle piante, gli agrosistemi sono sistemi di controllo perché richiedono un

controllo per la loro gestione, ma l'ecosistema si mantiene produttivo attraverso un ciclo naturale.

Per mantenere il funzionamento dell'agrosistema dall'esterno si deve intervenire per apporti di materia e energia:

risorse idriche, concimi, arature.. e tecnologie. Controllo e alterazione del sistema sono alla base del suo controllo.

L'origine dell'agricoltura, il passaggio dall'economia della caccia e della raccolta all'economia agricola è stato un

passaggio fondamentale per l'umanità

- per un fattore demografico

- per un fattore di localizzazione della popolazione che diventa sedentaria

Molte tesi sull'origine dell'agricoltura sono riunibili in due tesi:

• Tesi monocentriche :

Quando? L'agricoltura nasce da un punto per svilupparsi, si situa nel neolitico e riguarda cronologicamente un periodo

che viene definito rivoluzione agricola che a dispetto del nome che sembra una cosa immediata è un processo

abbastanza lungo, l'origine è fissata nel IX millennio a.C. .

Dove? Nella mezzaluna fertile tra Tigri e Eufrate, in un periodo climatico fresco umido tale da aver reso più adatta

all'agricoltura quell'area.

• Tesi policentriche:

La domesticazione di piante e animali ha origine simultanea in più nuclei che si sarebbero poi diffusi nei vari

continenti. Nicolai Vavilov ha individuato 8 centri dell'agricoltura, era un genetista botanico non un archeologo,

Sauer e due antropologi formano una scuola di geografia, la geografia culturale (dove per geografia culturale si

intendeva una geografia volta a studiare le relazioni uomo ambiente dal punto di vista materiale e insediativo).

Studia con particolare attenzione per l'America centrale, la tesi policentrica sull'origine dell'agricoltura non poggia

su dei dati ma su un argomentazione logica, ci sono delle condizioni indispensabili, infatti, il gruppo umano vive

in un'area in cui ha abbondanza di sussistenza in modo da poter dedicare parte del lavoro alla sperimentazione

agricola, più che una popolazione di caccia e raccolta la popolazione deve vivere vicino a corsi d'acqua con risorse

importanti un modo che la pesca garantisca una buona sussistenza della popolazione. Nella fase iniziale

l'agricoltura è sperimentale, è come tale può essere soggetta a fallimento, per questa ragione occorre che ci sia una

sussistenza alimentare alternativa. Questa sperimentazione richiede che ci sia un retroterra delle aree di acqua,

abbia un sistema pedologico, con un alto tasso di fertilità utile, che vuol dire che il clima deve essere di foresta,

che ha un humus più ricco, non foresta equatoriale ma di bosco rado, con un suolo sciolto e fertile ma al tempo

stesso in un area che presenta un bosco rado dove la luce del sole può arrivare facilmente e che non presenta

eccessivi problemi di disboscamento. Il suolo inoltre deve aver un'alta biodiversità cioè una varietà di piante, nella

prima fase dell'agricoltura bisognerà individuare delle piante e addomesticarle.

Da questi processi di diffusione che non sono così immediati ma sono processi lunghi, vi è stata una diffusione di

pratiche di addomesticazione di piante e animali.

Cina: riso e miglio, Valle dell'Indo: sesamo, Mezzaluna fertile: grano, orzo e farro, Nuova Guinea: canna da

zucchero e banana, Mesoamerica: mais, fagioli, pomodoro e zucca, Nordamerica: girasole, Ande: patate.

Alcune piante sono importanti perché nella storia europea hanno segnato percorsi specifici e che provengono

dall'America.

Inizio Seicento - metà Settecento -> patata e mais iniziano a diffondersi

Durante l'Ottocento -> Crescono esponenzialmente perché saziano la fame e sono abbastanza poco esigenti in

termini pedologici (di fertilità di suolo)

Basterà una crisi delle due culture per mandare in crisi un sistema di popolazione come quello irlandese durante la

crisi della patata per esempio.

2. Sistema agrario e forme di land use

Il termine sistema non ha a che fare esclusivamente con gli aspetti di tipo ecosistemico ma proprio perché il

sistema ha bisogno di una forma di controllo, non si regge solo sul sistema naturale ma anche su elementi

antropici:

• Proprietà fondiaria

• Tipo di proprietà

• Ampiezza della proprietà fondiaria

→ Da cui deriva

• la struttura dell'azienda agricola

• l'organizzazione interna per colture inserite

• la struttura occupazionale quindi i rapporti di produzione dell'azienda agricola (mezzadria, affittanza,..)

→ possiamo individuare sistemi agrari più vari proprio a seconda della combinazione tra i vari elementi

su detti:

4. Sistemi agrari primitivi

5. Sistemi agrari tradizionali

6. Sistemi agrari di mercato

7. Sistemi agrari collettivi

A) Sistemi agrari primitivi

Proprietà comune della terra, uso discontinuo del suolo e orientamento economico del sistema all'autoconsumo.

Forme di proprietà comune della terra ma solo esclusive di etnie asiatiche o africane, ma anche l'Europa delle

forme di terre comuni che si associano a terre private.

L'orientamento economico è voltato all'autoconsumo senza un mercato, caratterizzate da un coltura itinerante, cioè

le popolazioni che praticano questo tipo di coltura non sono in grado di attuare forme di controllo raffinate del

sistema, non hanno tecnologia è l'unico strumento è il bastone scarificatore. In genere si insediano nella foresta

equatoriale, in radure, si usa la tecnica della shifting coltivation, con un uso del fuoco per sostituire il campo al

bosco, questa tecnica produce cenere che produce sali di potassio, concime naturale, le ceneri si spargono sul

suolo e contribuiscono ad aumentare la fertilità.

B) Sistemi agrari tradizionali

Caratterizzati da un mix di proprietà individuale più una parte comune della terra in forma residuale rispetto a

quella originale, caratterizzati inoltre da un autoconsumo, nei limiti non di una volontà ma tendono a produrre un

surplus molto piccolo, queste che si stanziano nelle economie di antico regime sono molto dipendenti da cicli

naturali più che non da cicli di mercato. Caratterizzate da basse rese per unità di coltivazione e caratterizzate da

policoltura. Saturazione dello spazio agrario che si fronteggia con delle vere e proprie strategie di conservazione

del suolo, di diversificazione della produzione e dal controllo della polverizzazione fondiaria.

Residui di terre comuni per concessione feudale o residuale dell'agricoltura, si sono conservati è ancora oggi ci

sono insediamenti che possiedono terre, dove la proprietà comune vuol dire che la comunità di villaggio

disponeva di una parte del territorio. Gran parte dei villaggi dell'Europa moderna aveva terre comuni, e venivano

date in uso secondo delle regole che ogni villaggio si poteva dare, studiare questi sistemi è interessante perché

sono estremamente diversi tra loro, le terre comuni non sono necessariamente del comune, ma anche di alcune

famiglie che originariamente condivideva le terre. 22-10-14

Prof. Sereno

Geografia dell'agricoltura

3. Strategie di conservazione del suolo e organizzazione degli spazi agrari

Tra la strategie di conservazione del suolo hanno avuto un ruolo importante l'introduzione di sistemi di rotazione

agraria e forme di integrazione con l'allevamento del bestiame.

*Sistema di agricoltura con la Rotazione agraria (Maggese): la successione in uno stesso campo di colture diverse

per un certo numero di anni, seguito da un anno di riposo o maggese (a non coltura). Il lavoro consiste in arature,

più è profonda, più favorisce per la zolla il processo di umificazione. La capacità del suolo è affidata al concime e

a lavorazioni relativamente profonde, ciò vuol dire che nel corso della coltura la curva di un determinato campo

decresce con:

• Sfruttamento multifunzionale del suolo

• Agricoltura irrigua, più incentrata sulla coltura e meno sull'allevamento.

• Sistemi ad avvicendamento continuo con le stagioni

I sistemi di questo tipo richiedono un continuo mantenimento nel senso del concime, il concime, escludendo i

fertilizzanti chimici che vengono inventati da Liebig negli anni 30 dell'Ottocento, che provengono dagli animali

hanno bisogno di essere alimentati a loro volta attraverso il pascolo, mantenere in equilibrio la superficie coltivata

con quella a pascolo è difficile, perché risulta essere un cappio. Nel momento in cui aumenta l'arativo ho bisogno

di più concime, e invece diminuendo il pascolo questo non avviene. I sistemi di rotazione con maggese hanno

anche questa funzione, si elaboreranno sistemi ingegnosi come l'uso della torva per la concimazione, oppure le

conchiglie bruciate.

→ Open field system di origine medievale

Il sistema a campi aperti è costituito da campi non recintati in modo fisso, e che hanno una forma stretta e lunga,

Nel linguaggio comune campo è un appezzamento di terra coltivato, in geografia si distingue tra campo e parcella,

si intende per parcella una unità di coltivazione, e invece per campo unità di rotazione, quindi in questo caso il

villaggio ha ripartito il territorio di villaggio in tre campi, cioè un ciclo di rotazione triennale, in altre parole,

quando il campo 1 è a cerali vermini, il campo 2 è nel secondo anno del ciclo a segala, il campo 3 a maggese.

All'interno di questo campo ci sono delle parcelle che ogni proprietario possiede. Perché il sistema ha retto a

lungo? Il sistema è funzionale in ordine al problema dell'equilibrio tra campo e pascolo, la parte esterna e l'incolto

era una terra comune usata per l'allevamento e il pascolo del bestiame. Ogni campo entrava nella stessa fase del

ciclo di rotazione anno per anno, questo consentiva di autorizzare

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
55 pagine
10 download
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher __Cecy_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Geografia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Sereno Paola.