Anteprima
Vedrai una selezione di 3 pagine su 7
Geografia: elementi di didattica Pag. 1 Geografia: elementi di didattica Pag. 2
Anteprima di 3 pagg. su 7.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Geografia: elementi di didattica Pag. 6
1 su 7
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

La geografia è una materia CERNIERA tra scienze naturali e scienze umanistiche.

Creerebbe persone in grado di comprendere gli effetti dell’azione umana sull’ambiente

e anche i processi naturali sull’evoluzione sociale o economica.

Per le scuole primarie e secondarie, gli obiettivi dell’insegnamento si rivelano piuttosto

simili:

- Imparare ad orientarsi nello spazio e sulle carte (leggere carte di diversa scala,

punti cardinali, coordinate geografiche…)

- Riconoscere elementi geografici fisici (mari, monti, colline, fiumi…)

- Individuare i tipi di paesaggio (montano, collinare, vulcanico…)

- Riconoscere trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale

- Distinguere elementi artistici, storici, architettonici significativi dei paesi

- Analizzare i sistemi territoriali e gli effetti dell’azione dell’uomo

Per le superiori l’obiettivo è quello di conoscere il pianeta contemporaneo, per

tematiche, argomenti e problemi: globalizzazione, diversità culturali, urbanizzazione,

popolazione e demografia, economia, squilibri tra regioni del mondo, sviluppo

sostenibile, geopolitica.*

Al momento, la suddivisione dell’insegnamento nelle scuola fa questo:

1. Scuola primaria geografia generale: orientamento, carte geografiche,

geomorfologia, clima, vegetazione, insediamenti e popolamento, grafici, carte

tematiche, cartogrammi, piante o mappe

2. Scuola secondaria geografia descrittiva o regionale: si sofferma su specifiche

zone analizzandole nel dettaglio (es. ogni singola regione dell’Italia

3. Licei far prendere coscienza del quadro mondiale e geostoria

*Quindi gli obiettivi indicati per le scuole superiori, che dovrebbero essere quelli più

fondamentali per arrivare a quel tipo di Geografia descritta dalla Carta Internazionale

(Vedi Sopra) vengono raggiunti frettolosamente e a malapena; solo nei primi due anni

di liceo nelle poche ore concesse alla geografia.

Preparazione di un corso

Il curricolo verticale è un percorso educativo-didattico che ogni scuola progetta e

realizza, allo scopo di garantire ai propri alunni, al termine del primo ciclo di istruzione,

il raggiungimento delle competenze e gli obiettivi specifici di apprendimento specifici

per ogni disciplina o per ogni campo di esperienza.

Bisogna presentare un programma, tenendo conto che non verrà attuato alla lettera

perché saranno necessari cambiamenti in corso d’opera. Alcuni di questi cambiamenti

verranno applicati quasi sin da subito, dopo aver effettuato un test d’ingresso per

valutare la preparazione di tutti gli alunni. Ci saranno elementi meno preparati e altri

con necessità speciali che richiederanno una revisione del programma iniziale.

Insegnando in scuole italiane, sarà necessario fare un maggior numero di esempi e

studiare casi particolarmente legati all’Italia; tenendo conto, però che nelle scuole

possono esserci alunni stranieri me, la loro presenza può essere utile per

secondo

favorire il confronto e la partecipazione attiva.

Sarebbe utile anche richiedere o favorire l’osservazione diretta dei paesaggi,

approfittando del paesaggio stesso in cui si vive (cittadino o di campagna) oppure di

luoghi che vengono visitati (durante gite personali o scolastiche).

Il libro di testo

Caratteristiche utili del libro:

- Deve contenere riproduzioni di carte geografiche e di fotografie carta e

stampa di ottima qualità (quindi libri più costosi). Sono molto utili le illustrazioni

che accompagnano le singole spiegazioni (Fai l’esempio di quando hai dovuto

suddividere le aree dei monti europei a matita, xkè la cartina non era suddivisa.

Vedere le aree fisicamente disegnate piuttosto che studiare “a nord, a sud, a

est”, ha aiutato Ricky nello studio.)

- Deve fornire spesso dati quantitativi o in percentuale per favorire confronti.

Questi dati sono migliori se forniti in modo che non siano semplici numeri

astratti da imparare a memoria. molto utili i grafici (io ritengo che aiutino

meglio a capire ma che un bambino, di per sé, non se li caghi.)

- Deve avere un lessico adatto all’età degli allievi

- Deve contenere BOX con parole chiave o promemoria utili

- I contenuti del testo dovrebbero essere proposti il più possibile ordinati in modo

graduale e coerente con le indicazioni del Programma Scelto.

- Deve segnalare sitografie utili

- Deve contenere esercizi, test di autovalutazione e proposte di lavoro di gruppo.

Molto utile al giorno d’oggi, come supporto per i libri di testo, è la LIM, cioè la Lavagna

Interattiva, oppure di un PC con proiettore. Essi possono aiutare ad ovviare al

“problema” delle immagini a scarsa qualità o in scarsa quantità.

La LIM: superficie verticale fissata alla parete; è interattiva e ci si può scrivere come su

una lavagna e può collegarsi ad internet come un computer. Grazie alla LIM o a

PC+proiettore, non servono più le carte appese alle pareti. Tuttavia, dotare le aule di

LIM e formare gli insegnanti al suo utilizzo hanno dei costi e non tutte le scuole

possono permetterseli perciò possono essere utili almeno dei laboratori, magari svolti

in aule comuni in cui già sussiste un proiettore.

Il GIS: Geographic Information System.

Il software raccoglie dati e li associa ad una base cartografica i cui punti sono

georeferenziati (cioè, identificati dalle loro coordinate. Georeferenziato significa luogo

geograficamente determinato.).

Il sistema richiede una particolare dotazione di hardware e software nonché la

disponibilità di molti dati georeferenziati. E’ uno strumento tecnico di analisi

territoriale.

Come funziona? Per ogni punto georeferenziato, si possono associare diversi tipi di dati

(dati fisici, demografici, amministrativi, economici, ecc). Ogni tipo di dato viene

caricato su un piano digitale che si chiama strato o livello, poi vengono elaborati i vari

strati secondo procedure matematiche elogiche e si può ottenere quindi una

sovrapposizione di mappe ed un confronto dei diversi tipi di dati.

Per esempio, si può fare il confronto di diversi attributi di un luogo per trovare,

sovrapponendo i vari strati, un punto in cui i vari attributi sono tutti presenti.

DUNQUE il GIS può produrre carte tematiche e queste possono essere

sempre aggiornabili con l’immissione di nuovi dati.

E’ un sistema abbastanza complesso che quindi è raccomandabile per alunni delle

superiori e che richiede un’aula informatica.

Lezioni partecipate e apprendimento attivo

La partecipazione attiva e diretta dello studente favorisce una attenzione meno

“astratta” da parte dell’allievo su determinati argomenti.

La lezione partecipata prevede che il docente presenti un tema e ne guidi lo sviluppo.

Per la presentazione del tema, il docente può usare Slide in Power Point o diapositive,

usare la LIM ed i GIS (Sistemi Informativi Geografici). Ogni passaggio della

presentazione del docente dovrebbe essere accompagnato da QUESITI per sollecitare

confronti, ipotesi ed osservazioni personali.

Perciò bisogna anche scegliere un argomento che permetta di intrecciare diversi campi

(es. storia, economia, politica…) e lasciare che prenda la piega che la classe, insieme,

gli darà.

Un argomento valido può essere il cambiamento climatico: se ne parlerà dal punto di

vista scientifico e fisico, per spiegare cosa accade (i gas serra, la produzione di

metano, le deforestazioni, l’anidride carbonica, le energie rinnovabili e non…), si

parlerà di chi e cosa favorisce il surriscaldamento (industrie e altre attività dell’uomo),

si parlerà dei problemi economici legati alle industrie e allo stato attuale dei singoli

paesi in riferimento alle risorse e alle energie; a proposito delle energie rinnovabili e

non, si può parlare anche delle questioni sociali e morali o ambientaliste legate ad

esse; si mostreranno gli effetti del cambiamento nelle varie zone del mondo (es.

scioglimento di ghiacciai).

Gli allievi impareranno a leggere e confrontare fotografie e tabelle statistiche,

comprenderanno il carattere complesso e interdisciplinare del ragionamento

geografico. Si può concludere la lezione con una verifica che permetta di assicurarsi

il raggiungimento di tali obiettivi.

Lezioni sul campo

Si possono anche fare lezioni che permettano l’osservazione diretta di un paesaggio,

come già detto.

La difficoltà è puramente organizzativa.

Alcuni argomenti che necessitano di osservazione sul campo possono essere:

- Studio e osservazione di realtà fisiche

- Studio e osservazione di specifici paesaggi naturali

- Degrado di quartieri

- Situazione di aree industriali in degrado oppure in crescita

- Situazione di aree urbane in crescita

- Apertura di quartieri alla presenza etnica (negozi)

L’uscita didattica potrebbe essere preparata dal docente, con la partecipazione attiva

degli studenti, che magari potrebbero anche fare ricerche utili preventive.

Può essere utile chiedere agli studenti di osservare delle cose precise per poi illustrare

in aula le proprie osservazioni. Si può anche dare una lista di punti da osservare: per

esempio, osservare i fattori antropici (le attività umane) e quelli fisici (orogenesi,

suolo…).

I temi affrontati devono sempre essere ripresi in aula.

La valutazione

Il giudizio del docente deve essere rigoroso, corretto ed equo.

Dalla parte dello studente, vengono preferite le prove scritte, che prevedono punteggi

matematici e domande uguali per tutti, dunque appaio più oggettive.

Nelle prove bisogna verificare:

- l’acquisizione dei contenuti

- la conoscenza di alcune nozioni

- la capacità di leggere ed elaborare carte geografiche o topografiche e dati

statistici.

Le prove possono contenere: quesiti a scelta multipla o vero/falso, domande aperte,

completamenti di testi, esercizi di esecuzione di grafici e commenti a fotografie o

grafici.

Il docente deve anche evitare il rischio di avere verifiche “in bianco” e quindi dovrebbe

inserire alcune domande più semplici per assicurarsi che nessuno abbia un voto

esageratamente negativo.

Riguardo alla geografia umana, si può ricorrere a saggi brevi (l’allievo potrebbe partire

dalla lettura di alcuni grafici e poi scrivere di ciò che ha dedotto) o allo svolgimento di

ricerche, poi valutate. La valutazione, però, sarà ovviamente meno oggettiva.

E’ importante evitare il più possibile un uso esagerato del nozionismo. La

memorizzazione delle cose è migliore se queste vengono oggettivamente comprese,

quindi meglio concentrarsi sui contenuti piuttosto che sulla forma. Inutile il nozionismo

<
Dettagli
A.A. 2019-2020
7 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-GGR/01 Geografia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher jessica.sangalli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Didattica della geografia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Lucarno Guido.