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Specializzazione territoriale di settori specifici dell’offerta culturale (teatri di tradizione,…)
Tendenza all’allungamento e integrazione delle filiere produttive, legame con i settori delle
riproduzioni, della ricerca e dell’informazione
Produzione congiunta di servizi multifunzionali (complementarietà tra obiettivi culturali,
religiosi, turistici)
Distretti culturali: ipotesi
La produzione culturale può essere descritta come somma di distretti; il distretto culturale
nasce da un disegno progettuale e da un esplicito indirizzo politico
Santagata individua 4 categorie di distretti culturali: industriale, istituzionali, museali e
metropolitani. Il distretto culturale produce beni caratterizzati da creatività e proprietà
intellettuale
Entrambe le definizioni di distretto culturale appaiono generose rispetto alle caratteristiche
fondanti di un distretto manca l’identità differenziale del prodotto distrettuale e la
spontanea integrazione verticale e orizzontale dei processi decisionali.
Limiti dell’applicabilità del modello
L’ostacolo allo sviluppo del distretto industriale della cultura è la mancanza di cultura
imprenditoriale diffusa in un ambito territoriale delimitato, a causa di: 1- modelli di
riferimento obsoleti nel percorsi formativi pubblici e nella griglia di professionalità; 2-
prevalenza delle competenze culturali specifiche rispetto alle capacità imprenditoriali; 3-
imprecisa definizione degli obiettivi imprenditoriali e istituzionali, legati a parametri
qualitativi autocertificati; 4- competizione tra istituzioni culturali per il mantenimento del
finanziamento pubblico nel tempo
C) Distretti turistici: un progetto innovativo
Analogie tra realtà geografica dei distretti industriali e quella di possibili distretti turistici o
sistemi locali di offerta turistica.
Concentrazione in contesti geografici ristretti di organizzazione dello stesso settore e di
settori ausiliari o complementari.
Insieme di attività integrate fra loro e al territorio, con coinvolgimento e coordinazione del
maggior numero di attori presenti
Localismo come carattere specifico del sistema di ospitalità che deriva dalla valorizzazione
della cultura e dai fattori attrattivi che lo caratterizzano
Offerta turistica = gamma di prodotti turistici (beni , servizi, cultura, …)
Solo 3 distretti turistici: Rimini, cortina d’Ampezzo e Costa Amalfitana
Come i distretti industriali, i distretti turistici sono grandi bacini di professionalità
Nei distretti turistici la concentrazione e prossimità geografica si rivelano essere il motore
dell’innovazione
Comunità locale mostra una spiccata propensione a prestare la propria offerta sui mercati
internazionali
Il territorio è una risorsa ed un potenziale valore aggiunto territoriale
Individuazione dei distretti turistici: difficoltà
Nel contesto nazionale si parla di distretti turistici solo in alcuni casi a causa della
mancanza di una forte identità del sistema locale, della frammentazione territoriale fra le
zone potenzialmente distrettuali e il loro contesto geografico e dalla limitata carica
innovativa a livello di singole aziende e di sistema
Fioritura di un numero circoscritto di localismi turistici, fenomeno imputabile alle tendenze
della domanda
Nuove opportunità date dal cambiamento qualitativo della domanda previsto per i prossimi
anni, che dovrebbe favorire la nascita di nuovi prodotti e di un’offerta più capillare
Conclusioni
Distretto come modello interpretativo della ricomposizione territoriale
Distretto e sviluppo = organizzazione distrettuale si fonda sulle capacità di integrazione fra
settore economico e territorio
1° limite del modello risiede nella sua non trasferibilità
2° limite è imposto dalle difficoltà di carattere normativo e di istituzionalizzazione del
modello derivanti dalle dinamiche di sviluppo endogeno su cui si basa.
Sistemi produttivi locali in Italia
Il sistema locale si compone di più elementi distinti: rete locale dei soggetti, milieu locale,
rapporto della rete locale con il milieu e con l’ecosistema, rapporto interattivo fra la rete locale
e le reti sovra locali.
Rete locale dei soggetti = fa riferimento alla rete di interazione fra i soggetti:
Individuali e collettivi
Pubblici e privati
Locali e sovra locali
Ad una scala geografica che consente lo sviluppo delle interazioni di tipo fisico e permetta
lo sviluppo di relazioni di fiducia e reciprocità
SloT (sistema locale territoriale) = si parla di SloT quando un aggregato di soggetti agisce in
qualche modo o occasione come un attore collettivo, cioè si impegna nell’elaborazione e
realizzazione di un progetto condiviso.
Milieu locale = indica un insieme di condizioni ambientali in cui opera la rete locale e riguarda
l’insieme di condizioni:
Ambientali, fisiche, sociali e culturali
Sedimentate sul territorio di riferimento nel corso del tempo.
Il milieu non è solo un concetto descrittivo, ma relazionale che comprende l’insieme di
proprietà oggettive dell’ambiente locale che la rete di soggetti considera come prese per
sviluppare rapporti di territorialità attiva.
Rapporto della rete locale con il milieu locale e con l’ecosistema
È un rapporto di interazione cognitiva e materiale in cui si pone il problema della
sostenibilità ambientale.
In questa relazione possono avere origine delle alterazioni irreversibili fra i due moduli
del sistema.
Rapporto interattivo fra la rete locale e le reti sovralocali
Rapporto fra la rete locale e le reti lunghe regionali, nazionali, internazionali o globali
Traduce modifiche sia della rete locale sia del milieu, il cui fine ultimo è quello di far
conoscere all’esterno i valori prodotti dall’interazione fra rete locale e milieu.
Il sistema locale territoriale integra il sistema dei trasporti, demografico, economico e il livello
di redditi e consumi.
Sistema locale = sistema in grado di autorganizzarsi e riprodursi, la cui identità è definita
anche dalla struttura organizzativa del sistema e si esplica nell’utilizzo di principi e regole
specifiche create a scala locale.
L’innovatività del concetto “risiede nel riconoscimento dell’esistenza di percorsi di sviluppo e di
soluzioni alternative per conseguire l’efficienza economica e l’ammissione dell’insufficienza di
una spiegazione economica dei fenomeni di propagazione dello sviluppo e della necessità di
prestare attenzione alle dinamiche sociali e agli assetti istituzionali”
Rapporto fra globale e locale = processi di globalizzazione hanno rafforzato la scala locale,
dove locale indica l’insieme di elementi costitutivi dell’identità territoriale (locale è quindi un
riferimento geoeconomico delle competitività e dello sviluppo)
Sistema locale e sviluppo = lo sviluppo deve essere localizzato in un SloT a forte densità
relazionale e elevata organizzazione, dove si conserva grazie ai marcati vantaggi competitivi.
Sistemi locali in Italia
L’individuazione della localizzazione di sistemi urbani locali sul territorio italiano si è rivelata
uno strumento efficace per l’analisi del cambiamento economico da una prospettiva
territoriale, che ha consentito di superare la definizione amministrativa delle città e di
raggiungere la definizione di un’unità statistica di base
Dal censimento del 1981 è stato inserito un quesito relativo allo spostamento giornaliero fra
luogo di residenza e luogo di lavoro, allo scopo di mettere in evidenza i processi di
regionalizzazione urbana e fornire uno strumento di integrazione fra analisi territoriale e
settoriale
Un sistema urbano locale (SUL) è una concentrazione locale, spaziale e temporale, di
popolazione e attività economiche che insieme formano un’organizzazione auto contenuta
di relazioni giornaliere di interdipendenza.
Il SUL è un’entità socio – economica territoriale che riassume occupazione, acquisiti,
ricreazione e opportunità sociali essendo attività limitate nel tempo e nello spazio,
accessibili sotto il vincolo della loro localizzazione e delle tecnologie di trasporto utilizzabili,
da una base residenziale individuale e il bisogno di farvi ritorno a fine giornata.
Dai SUL ai Sistemi Locali del Lavoro (SLL)
Dato che l’attività giornaliera predominante è il lavoro, il sistema urbano che soddisfa il criterio
dell’autocontenimento giornaliero è costituito dal sistema delle località nelle quali si trovano le
attività economiche e nelle quali abitano le persone che vi lavorano. Confini che identificano il
SUL giornaliero, coincidono con quelli del SLL.
La configurazione territoriale dei SLL
Confronto fra localizzazione, concentrazione e numerosità dei SLL negli ultimi 30 anni,
consente di analizzare il cambiamento economico a scala territoriale e individuare i processi
di rilocalizzazione dei posti di lavoro e residenza e mettere in evidenza le reti locali di
interdipendenza (regioni, province e comuni sono stati creati per coordinare l popolazione e
garantire i servizi di base)
Le traiettorie del cambiamento che contraddistinguono ogni singolo sistema urbano locale
sono il risultato di risposte originali a sollecitazioni interne ed esterne, e derivano dalla
capacità dei milieu di interpretare dinamicamente la possibilità di evoluzione della propria
base economica.
Seminario su I Fondi Europei per la Cultura ed il Turismo; il Caso di Rimini – prof.
Finocchiaro
Il turismo è diventato uno dei settori economici a più rapida crescita a livello mondiale e in
Europa è uno dei principali settori economici.
L’Europa resta la prima destinazione turistica a livello mondiale nonostante la crisi del
2008. Il settore turistico europeo ha recuperato i livelli precrisi e negli ultimi anni le sue
performance hanno avuto riflessi molto positivi su incrementi occupazionali ed
economici
Turismo europeo impiega 17mln di persone e il suo contributo può essere stimato
attorno al 10% del PIL europeo, conteggiando anche i settori correlati al turismo come
cultura, agricoltura, costruzioni e trasporti.
Tuttavia il turismo europeo deve far fronte alle necessità di migliorare la qualità dei
servizi offerti e innovarsi costantemente e il settore deve adattarsi alla rivoluzione
digitale. Infine deve sviluppare nuovi prodotti turistici in modo sostenibile per le
comunità locali e per l’ambiente.
Europa 2020
È una strategia per lì rilanciare l’e