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PETROLIO).
ROCCE ORGANOGENE ( BIOGENICHE ) BIOLITITI
1. Non combustibili =
Carbonati di origine organica.
Vi sono anche sedimenti silicatici, perché gli organismi fissano la silice ( opale ); nei sedimenti silicei
non troviamo fossili ma la silice sappiamo che è organica fissata, dopodiché si è trasformata in
silice amorfa.
Nei calcari troviamo veri e propri fossili.
Fosfati organici derivano dal guano; anche Fe e S alcuni sono di origine organica.
2. Combustibili ( STORAGE ) = CARBONE e PETROLIO
CARBONE = nel carbone naturale si vedono spesso le strutture vegetali, ha quindi origine organica,
ovvero deriva dalle piante terrestri; queste sono formate da cellulosa ( C H O ) alifatica e da
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lignina ( C H O ) aromatica; in più nel legno vi sono proteine, acidi organici e composti particolari
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( tannino = antiossidante ).
Per molto tempo si è ritenuto che il carbone si originasse dalla trasformazione della lignina perché
quando si brucia carbone si disperdono composti ( gas ) aromatici nell’atmosfera; in realtà tutte e
due fanno parte del carbone perché nelle condizioni di formazione del carbone anche la cellulosa
può dare origine a prodotti aromatici.
Il passaggio da piante terrestri a giacimenti di carbone non è semplice e ci devono essere tutta una
serie di condizioni. 95
Il punto di partenza sono i bacini distrofici, con i resti della foresta che cadono in ambiente
anossico, cioè in una palude; quando si crea questa situazione dal legno delle piante terrestri
otteniamo la torba ( peat ),sostanza organica in fermentazione e materiale originario del carbone;
la torba comincia a diventare carbone quando si instaurano determinate condizioni geologiche:
seppellimento della torba e intervento di una serie di processi ( metamorismo dovuto al calore, alla
pressione a al tempo) per cui si trasforma:
- Primo grado di carbonizzazione lignite
tanto più il processo è estremo, più saliamo nei gradi di carbone.
- Secondo grado di carbonizzazione litantrace
- Ultimo grado di carbonizzazione antracite = il carbone migliore.
Abbiamo più gradi di carbone a seconda della temperatura, della pressione e del tempo.
Durante tutto questo processo c’è una drastica diminuzione di O , una riduzione meno evidente
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di H sottoforma di H O, molto netta dalla litantrace all’antracite; il C diventa relativamente più
2
abbondante, cioè non aumenta per aggiunta diretta ma è di più perché vengono eliminati gli altri
componenti( l’antracite è quasi tutto carbonio).
C’è da osservare una cosa piuttosto rilevante, ossia la presenza costante di N, che ci dice che nella
carbonizzazione ha grande influenza l’azione dei batteri, il cui N rimane poi intrappolato nei
processi!!!! [ L’N non sta nel legno ma nelle proteine del legno ].
Quindi a seconda del tipo di sedimento e dalle T, P, e dal tempo, abbiamo carboni diversi
carboni giovani = ligniti ( basso grado di metamorfismo ). In Italia abbiamo solo questo tipo di
carbone, mentre solo in Sardegna c’è l’antracite.
A seconda del carbone che troviamo capiamo il grado di metamorfismo che ha subito la regione nel
periodo di formazione di quel carbone.
Dopo l’antracite possiamo avere un grado ancora più alto di metamorfismo ( 4° grado ) che porta
alla formazione della GRAFITE (carbonio quasi amorfo).
Dopo tutto ciò, dobbiamo quindi tener conto del fatto che i carboni si formano diversamente nelle
diverse parti del mondo, a seconda dell’esistenza o meno di tutte le condizioni, e per un geologo il
tipo di carbone è molto importante perché gli dà l’indicazione del grado di metamorfismo di una
determinata regione.
PETROLIO = altro combustibile organico è una biolitite.
La maggior parte dei campi petroliferi è SEDIMENTARIA di origine MARINA ( tra le acque
connate le più importanti sono quelle dei campi petroliferi ).
Lo abbiamo gia trattato come inquinante sia idrico che atmosferico, ora lo tratteremo come
materiale in senso stretto. Le acque adiacenti ai campi petroliferi sono acque saline, il che ci dice
che la maggior parte dei campi si è formata in acqua marina, ovvero dalla sostanza organica
presente nel mare, cioè zooplancton e fitoplancton;
Oli grezzi sono uguali come composizione agli idrocarburi la composizione è abbastanza
uniforme: 83-87% C, 11-14% H, max 5% impurezze ( O, N, S);
COSA DISTINGUE I VARI PETROLI????
Dal tipo di idrocarburi che si sono formati in un determinato campo petrolifero = dipende dalle
condizioni termodinamiche = le miscele non sono in equilibrio.
Il tipo di idrocarburi dipende dunque dalle condizioni ambientali in cui avviene il metamorfismo, cioè
dalle condizioni di alterazione e trasformazione, sempre per seppellimento e aumento di
temperatura; questa non può andare molto in alto e lo sappiamo perché negli oli grezzi sono sempre
presenti le PORFIRINE, composti che a 200 °C si distruggono, quindi il metamorfismo petrolifero
è molto più basso di quello del carbone, nel quale si possono raggiungere temperature
elevatissime, tant’è vero che nelle zone che hanno carbone e giacimenti petroliferi, il carbone non è
antracite, ma al massimo lignite o litantrace. 96
Comunque la sostanza organica presente nel mare che formerà il petrolio, cioè zooplancton e
fitoplancton, deve fermentare ( senza ossigeno = per esempio fango sapropel del Mar Nero), non
distruggersi ( con ossigeno )!!!!
1. Inizio formazione del petrolio = PLANCTON ( inizio carbonizzazione = TORBA ).
2. SAPROPEL?
3. PETROLIO?
4. Sale il metamorfismo = invece del petrolio trovo la GRAFITE.
Reazioni di metamorfismo = TRAPPOLA PETROLIFERA ( come falde artesiane )
Abbiamo un tetto impermeabile ed un letto anch’esso impermeabile di solito costituiti da argille dei
fondi oceanici. Al centro abbiamo la roccia serbatoio dove la sostanza organica metamorfosata
forma il petrolio!!!!!!!!!!!
Di solito abbiamo dall’alto in basso argille, gas, petrolio, H O, argille ( un giacimento di
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metano invece ha argille, metano , acqua, argille ).
Le argille adsorbono = vi è un continuo scambio col sapropel = ciò aiuta la fermentazione.
Negli oli grezzi troviamo anche concentrazione di particolari elementi metallici, come il Vanadio, il
Molibdeno o il Ni perché le argille che racchiudono la trappola contengono questi elementi, che sono
importantissimi perché fungono da catalizzatori nel senso che accelerano il processo di
trasformazione da sapropel in olio grezzo. Il tempo di formazione di un campo petrolifero è molto
discutibile; di solito ci sono campi in formazioni geologicamente antiche, per es. ci sono prodotti
petroliferi nel golfo del Messico, che hanno al massimo diecimila anni, quindi il processo si può
innescare molto presto, bisogna vedere se poi si arriva alla formazione della trappola vera e propria (
ci vogliono MILIONI DI ANNI ).
??? QUANDO E’ NATA LA BIOSFERA???? Sicuramente più tardi delle altre 3 sfere.
Per quanto riguarda l’età della biosfera, non in termini di “ creazione”, ci riferiamo alle prime tracce
fossili di cellule che abbiano una qualche attitudine a svolgere azioni di tipo biologico; le prime
testimonianze di strutture algali ( monocellulari) si trovano nei calcari dello Zimbabwe e hanno
all’incirca 2,6 miliardi di anni; addirittura in alcuni calcari della Groenlandia si sono trovate cellule
organiche che risalgono a 3,7 miliardi di anni fa, tant’è vero che queste cellule sono state molto
discusse perché secondo alcuni venivano dalle meteoriti.
Quando cambiò l’atmosfera ( 1,7 – 2 miliardi di anni fa ) abbiamo i primi organismi fotosintetici
che aumentano l’O nell’atmosfera. Siamo passati poi dalla fermentazione alla respirazione = punto
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pasteur; ciò è avvenuto quando la superficie terrestre è stata in grado di schermare i raggi UV,
ovvero quando si forma sulla superficie quel velo di acqua liquida che protegge le cellule organiche
(600 milioni di anni fa ) atmosfera e idrosfera come le conosciamo noi ed esplosione della vita.
IL CICLO DEL CARBONIO
POOLS = atmosfera, idrosfera, sedimenti carbonatici
STORAGE = carboni e petroli
Abbiamo:
un ciclo naturale
un ciclo modificato dall’uomo
1) Il ciclo naturale ha come punto di partenza l’attività magmatica. Dalla degassazione dei MAGMI il il
C viene ributtato nell’atmosfera; nell’atmosfera primordiale era presente sottoforma di CH non
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ossidato ( ridotto ) perché non c’era ossigeno sufficiente. Il metano per fotolisi reagisce con O per
dare CO e CO ; questa viene organicata dalla fotosintesi e bloccata nel ciclo biologico = viene
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trasformata in MATERIA; alla morte degli organismi viene ridato C dalla decomposizione dei resti
di questi organismi. Il C può ritornare dunque nelle acque oppure può essere immagazzinato nei
carboni e nei petroli o in rocce carbonatiche nei sedimenti. Le rocce, dissolte dall’acqua o rifuse,
tornano nei fusi magmatici il ciclo si chiude anche se parte del carbonio è stata immagazzinata
negli storages ( petroli e carboni ) o nei pools ( sedimenti )
2) Il ciclo modificato dall’uomo usando gli storages l’uomo ributta il C nell’atmosfera sottoforma
di CO !!!! Noi rendiamo disponibile più C di quello disponibile per il ciclo naturale!!!!!! Comunque nel
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Mesozoico ci fu un’attività vulcanica enorme = esplosione vita = aumento fotosintesi per aumento
CO . Diciamo che l’uomo riproduce processi naturali in pochissimo tempo!
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IL CICLO DELL’AZOTO
Inizia sempre dalla degassazione dei magmi cresce NH ( ammonio ) dai vulcano e per fotolisi diventa
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da ridotto ad ossidato = abbiamo gli ossidi di azoto!!!!!! L’azoto si è accumulato nell’atmosfera perché è
poco reattivo a causa del suo triplo legame. N ( più del C ) viene disturbato dall’azione degli organismi
2
perché viene organicato. ; Questi organismi sono le alghe azzurre, batteri aerobici e anaerobici non
simbionti( azotobacter e clostridium), batteri simbionti ( rizhobium), che si trova nelle radici delle
leguminose. I batteri possono essere anossici o richiedere ossigeno.
L’ azoto organicato entra nella catena alimentare dalle piante, e quando gli organismi che lo assumono
muoiono viene deposto nelle acque oceaniche, se sono organismi acquatici, o nei suoli, e qui altri batteri
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( nitrosomonas e nitrosococcus) lo disorganicano, ovvero trasformano in ammoniaca e nitriti ( NO ),