Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Z Y A
sito di sintesi del
repressore sito di legame del
repressore
36
• esempio dell’operone arabinosio ara ara ara
C ara O ara I promotore terminatore
B A D
codifica per una proteina bifunzionele
ARA C: geni strutturali (enzimi per la
demolizione dello zucchero
ATTIVATORE: in presenza di arabinosio arabinosio)
si complessa ad esso andando a legarsi
ad ara I e attivando la trascrizione
REPRESSORE: in assenza di arabinosio
assume una conformazione spaziale
differente legandosi sia ad ara I che ad
ara O reprimendo la trascrizione
Regolazione dell’espressione genica negli eucarioti:
• esempio del regulone galattosio
In presenza di galattosio ed assenza di glucosio i geni GAL1,GAL2,GAL7 e GAL10 codificano per
enzimi che permettono la conversione di galattosio in glucosio, la loro espressione è regolata dalle
proteine codificate dai geni GAL4,GAL80 e GAL3
37
via metabolica del galattosio
Il regolatore chiave dell’espressione del gene GAL è GAL4 (TF)
legante una specifica sequenza di DNA (UAS) enancher,
promuovendo cosi la trascrizione in vivo
sequenze enancher Gal4 possiede due domini, uno legante il
DNA in sequenze specifiche e l’altro per
l’attivazione della trascrizione
In assenza di galattosio la proteina
GAL80 lega costantemente con alta
affinità il dominio di attivazione della
trascrizione di GAL4 inibendone l’attività e
reprimendo i geni GAL
In presenza di galattosio la proteina GAL3
si complessa con esso (+ ATP), subendo
un cambiamento allosterico che
promuove il suo legame a GAL80, che a
sua volta determina il rilascio di
quest’ultima dal dominio di GAL4
promuovendo la trascrizione 38
Meccanismo di promozione della trascrizione:
(per approfondimenti sulla regolazione genica in fagi, procarioti ed eucarioti vedi biologia
molecolare)
MUTAZIONI:
Mutazioni geniche: sono mutazioni nella sequenza di un singolo gene, non rilevabili al
microscopio ma solo mediante analisi genetiche
Mutazioni cromosomiche: sono mutazioni di una regione cromosomica comprendente piu geni,
possono essere rilevate mediante analisi morfologica e quantitativa al microscopio dei cromosomi
stessi oppure tramite analisi genetiche
Le mutazioni cromosomiche possono essere divise in due gruppi:
• Cambiamenti nel numero dei cromosomi
• Cambiamenti nella struttura dei cromosomi 39
Cambiamenti nel numero dei cromosomi:
• EUPLOIDIA: cambiamenti nel numero dell’intero corredo cromosomico (le cellule presentano +/-
corredi cromosomici rispetto al normale)
1. MONOPLOIDIA (n) —> individuo mutato normalmente diploide (diverso da aploide wt)
2. DIPLOIDIA (2n)
3. TRIPLOIDIA (3n) Poliploidia
4. TETRAPLOIDIA (4n)
Negli euploidi esiste una correlazione tra il numero di copie di corredi cromosomici e la dimensione
dell’organismo. Gli individui poliploidi nel mondo vegetale (dove più frequentemente si osserva)
hanno dimensioni maggiori sia complessive, che a livello delle singole parti rispetto ai loro
corrispondenti diploidi, pur mantenendo intatte le proporzioni tra le parti del corpo.
Tra i poliploidi è opportuno distinguere ulteriormente tra:
- AUTOPOLIPLOIDI (INDIVIDUI PIU GRANDI)—> possiedono piu corredi cromosomici derivanti
da incroci di individui della stessa specie.
I. Gli individui 3n sono ottenuti incrociando un individuo 2n con uno 4n, avendo nei gameti n+2n.
Come tutti gli individui a numero dispari di corredi cromosomici sono sterili o molto poco fertili
poichè i loro gameti sono aneuploidi (non vitali)
II. Gli individui 4n sono ottenuti per raddoppiamento di un corredo cromosomico diploide sia
mediante l’aggiunta di sostanze chimiche durante specifiche fasi di divisione cellulare sia
spontaneamente La colchicina induce poliploidia se aggiunta in cellule
Poichè 4 è pari, un autotetraploide mitotiche durante la metafase e l’anafase bloccando la
può avere una meiosi regolare, formazione delle fibre del fuso mitotico (microtubuli).
questo accade se i 4 cromosomi Impedisce cosi la migrazione dei cromatidi fratelli dopo
omologhi possono appaiarsi come due la divisione del centromero, raddoppiando il corredo
bivalenti o come un quadrivalente. Se cromosomico.
invece i 4 cromosomi formano un
trivalente ed un univalente i gameti 2n —> 4n —> 8n —> etc.
diventano non piu funzionali 40
- ALLOPOLIPLOIDI (OTTENGO IBRIDI INTERSPECIFICI)—> possiedono piu corredi
cromosomici derivanti da incroci di individui appartenenti a specie diverse ma strettamente affini,
i loro corredi cromosomici sono omeologhi (parzialmente omologhi)
Piante allopoliploidi possono essere prodotte
incrociando specie affini e facendo duplicare il
corredo cromosomico dell’ibrido, oppure
mediante fusione di cellule diploidi
1) incrocio i gameti di due specie affini
2) ottengo un ibrido sterile
3) raddoppio il corredo cromosomico dell’ibrido
sterile rendendolo fertile
Le variazioni del numero cromosomico sono state sfruttate per creare nuove linee di piante con le
caratteristiche desiderate 41
• ANEUPLOIDIA: cambiamenti nel numero di porzioni del corredo cromosomico, gli individui
affetti da tali mutazioni si formano prevalentemente a seguito di eventi di non disgiunzione
durante la meiosi delle cellule parentali. In particolare i crossing-over necessari per mantenere i
bivalenti appaiati fino all’anafase I non avvengono correttamente causando la non disgiunzione.
1. MONOSOMIA (2n-1)—>individui privi di una copia di un cromosoma(di solito morte-pre natale)
2. TRISOMIA (2n+1) —>individui con una copia in piu di un qualunque cromosoma
3. NULLISOMIA (2n-2) —>perdita di entrambi gli omologhi di un cromosoma
42
Cambiamenti nella struttura dei cromosomi (riarrangiamenti):
I. delezione—> perdita di un segmento di cromosoma
II. duplicazione—> raddoppiamento di una porzione di cromosoma
III. inversione—> un segmento inverte il suo orientamento sul cromosoma
IV. traslocazione—> un segmento di un cromosoma si sposta su un altro cromosoma
La rottura del DNA è la prima causa di questi fenomeni, poichè affinchè avvenga un
• riarrangiamento entrambi i filamenti della doppia elica devono rompersi in due punti diversi e
successivamente le estremità rotte devono ricongiungersi. Tali riarrangiamenti quindi possono
essere indotti artificialmente mediante l’utilizzo di radiazioni ionizzanti (raggi x e gamma)
altamente energetiche e capaci di rompere il doppio filamento di DNA in più punti.
Il secondo meccanismo che provoca riarrangiamenti è il crossing-over tra segmenti di DNA
• duplicato detto anche ricombinazione omologa non allelica. Se si appaiano sequenze che non
sono nella stessa posizione relativa sugli omologhi, il crossing-over può produrre cromosomi
aberranti
Esistono due tipologie fondamentali di riarrangiamenti cromosomici:
A. RIARRANGIAMENTI NON BILANCIATI—> modificano il dosaggio genico di un segmento
cromosomico (delezione e duplicazione)
B. RIARRANGIAMENTI BILANCIATI—> modificano l’ordine dei geni sul cromosoma (inversione
e traslocazione) 43
Genetica di popolazione:
Legge di Hardy-Weinberg:
Requisiti per parlare di “Popolazione all’equilibrio di Hardy-Weinberg” :
1. Gli incroci tra individui della popolazione devono essere casuali
2. Tutti i genotipi hanno la stessa vitalita’ (fitness)
3. Completa possibilità di accoppiamenti nella popolzione, nessuna presenza di sotto-popolazioni
totalmente o parzialmente isolate geneticamente
4. Le stime funzionano tanto meglio quanto più è grande la popolazione
pool genetico = somma in un dato momento di tutti gli alleli degli individui di una popolazione che
sono in grado di riprodursi
frequenze alleliche = probabilità che un allele sia selezionato quando si estrae a caso dal pool
per formare un gamete
frequenze genotipiche / fenotipiche = con quale frequenza un certo genotipo/fenotipo si
manifesta in una popolazione frequenze alleliche
frequenze genotipiche frequenza genotipica frequenza genotipica
AA aa
frequenza genotipica
Aa
44
p^2/q^2 —> sono frequenze genotipiche AA e aa
p/q —> sono frequenze alleliche A e a
esempio:
Frequenza malattia recessiva (aa) = 1/1100
Calcolo le frequenze genotipiche:
f(aa) = q^2 = 1/1100 = 0,0009 —> q = rad(0,0009) = 0,03
p = 1-q = 0,97
genotipiche f(Aa) = 2*p*q = 0,06 ( il 6% della popolazione è eterozigote Aa portatore dell’allele recessivo )
f(AA) = p^2 = 0,94 ( il 94% della popolazione è omozigote AA )
frequenze f(aa) —> 0,0009 ( il 0,09% della popolazione sarà malata omozigote aa )
osservazioni:
• Per alleli presenti con una frequenza molto bassa gli individui omozigoti saranno molto rari
• La legge di hardy-weinberg si applica anche se sono presenti più di due alleli per locus
• La logica di hardy-weinberg si applica anche a loci legati al sesso
• E possibile valutare se le frequenze genotipiche osservate a livello di un locus si adattano alle
previsioni di hardy-weinberg utilizzando il test del “chi quadrato”
Genetica Batterica:
Lo scambio di DNA tra batteri avviene mediante 4 meccanismi fondamentali:
• Coniugazione con trasferimento del
plasmide
• Coniugazione con trasferimento di
una porzione di genoma
• Trasformazione
• Trasduzione 45
Coniugazione: avviene attraverso il trasferimento parziale di un cromosoma contenente il fattore F
integrato con esso oppure attraverso il trasferimento di un plasmide F che rimane un’entità
separata.
Il trasferimento di materiale genetico durante la coniugazione tra due batteri non è reciproco, una
cellula donatrice trasferisce una parte del suo genoma in una cellula ricevente mediante un ponte
citoplasmatico che si viene a creare dalla vicinanza delle due cellule. I batteri sono mantenuti uniti
dal pilo sessuale, una estroflessione del batterio donatore che prende contatto e aggancia il
batterio ricevente determinando cosi l’avvicinamento dei due.
Il fattore di fertilità F è un plasmide circolare non presente in tutti i ceppi batterici (F+ / F-) capace
di guidare la sintesi dei pili sessuali,
I. Esso nel caso di trasferimento plasmidico crea nel donatore una copia di se stesso a singolo
filamento tramite replicazione a circolo rotante, che successivamente passando nella cellula
ricevente è convertito in dsDNA circolare dalle polimerasi batteriche. Avremo cosi due cellule
F+
II. Nel caso di trasferimento cromosomico parziale, il fattore F libero si integra nel cromosoma
batterico del donatore a livello di segmenti trasponibili chiamati sequenze di inserzione,
crean