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La consulenza genetica

CONSULTANDO.2. Indicare l'età degli individui della famiglia (età in vita/età in morte)

3. Indicare le patologie rilevanti

4. Indicare l'età delle patologie rilevanti

5. Inserire una legenda per i simboli adottati

6. Indicare il codice della cartella / cognome della famiglia / data di compilazione.

7. Se è noto il gene e la mutazione indicare che è portatore della mutazione (+) o non portatore (-).

Se l'albero genealogico è stato raccolto adeguatamente, rappresenta gran parte della consulenza.

https://www.progenygenetics.com/online-pedigree/

La consulenza genetica è un processo di comunicazione che riguarda gli aspetti umani legati alla presenza o al rischio di comparsa di una malattia genetica in una famiglia che ha l'obiettivo di aiutare l'individuo o i familiari a:

  • Comprendere la diagnosi, il probabile decorso e i trattamenti possibili
  • Valutare il rischio di trasmettere la malattia
  • Proporre le scelte

alternative in risposta a quel rischio,- Fare una scelta persona, autonoma e appropriata al rischio, ai loro valori familiari ed etico-religiosi, (non tutte le donne in caso di feto con sindrome di down decidono di abortire)- Raggiungere il miglior adattamento possibile alla malattia e/o al rischio.In caso di feto con gravi malformazioni, si può valutare il rischio che ad una futura gravidanza di riverifichi tale condizione. Le persone che possono essere coinvolte durante la consulenza genetica sono: genetista medica, infermiere specializzato in genetica e psicologo (può essere un supporto per i familiari). Il CONSULTANDO è chi richiede la consulenza (affetto o non affetto). Il PROBANDO è chi è affetto da una patologia e pone per la prima volta la famiglia all'attenzione del consulente. Una competenza in genetica può essere richiesta in un consultorio familiare, in un ambulatorio di medicina generale (il MMG è il principale richiedente di consulenze,

spesso seguono intere famiglie o parte di esse per cui possono sospettare una certa familiarità delle patologie e richiedere ulteriori accertamenti), in un ambulatorio specialistico, in un centro per malattie rare, in un centro di diagnosi prenatale. Il SETTING permette di far conoscere chi si è, cosa si farà e perché, a cosa serve e cosa sai già. Uno stesso gene può avere un'unica manifestazione (unica patologia) o più manifestazioni. Diversi geni possono determinare una stessa patologia. Ci sono alcuni TEST GENETICI che guardano i cromosomi. Gli esami che vengono fatti guardando nella lunghezza e nella struttura i cromosomi sono CITOGENETICI (guardano i cromosomi nella loro interezza). Ci sono esami che vengono fatti in provetta, dove non si vede il DNA ma solo alcuni aspetti e sono esami MOLECOLARI (guardano tratti del DNA). Gli ESAMI GENOMICI guardano l'intero patrimonio genetico (possono essere esami citogenetici o molecolari disequenziamento del DNA). Ci possono essere delle indagini che guardano solo un cromosoma o che all'interno di un cromosoma si valutano specifici geni. I geni sono quelle porzioni che codificano per le proteine. Tra i geni ci sono le regioni intergeniche che permettono il corretto funzionamento dei geni. Tra gli esami genetici ci sono:
  • Esami del cariotipo. L'analisi del cariotipo permette di evidenziare eventuali anomalie sia numeriche (quali trisomie), che strutturali (traslocazioni, delezioni). Serve una provetta di sangue con cellule che si mantengono vitali, per cui si usa la provetta con litio eparina.
  • Array CGH
  • FISH
  • Real Time PCR
  • Protocolli di sequenziamento tradizionali (Sanger Sequencing) o innovativi (NGS Sequencing)
Quando chiedo un esame devo essere consapevole di cosa chiedo, di quando chiederlo, con quale tecnologia, su quale materiale, in quale paziente, se la risposta è sufficiente, come gestire il risultato, ipotizzare le ricadute che la comunicazione del risultato può avere sul paziente e sulla sua famiglia.risultato può avere sulla famiglia e sulla condizione clinica. Non per tutti può essere possibile analizzare il materiale genetico a partire dal sangue periferico, per cui può essere necessario eseguire una biopsia, analizzare le cellule del sedimento urinario. Gli esami molecolari da sangue possono essere fatti da provetta per emocromo. Fondamentale una corretta identificazione del soggetto al quale si fa il prelievo. La problematica più grossa non è tanto la conservazione, quanto la contaminazione (consideriamo contaminato il prelievo di liquido amniotico o villi fetali, in quanto è presente anche il DNA materno). Chi è andato a fare la consulenza è indicato con una freccetta. (Tumore mammella) (Tumore ovaio) Prima bisogna capire se qualcuno nella famiglia ha una mutazione genetica, successivamente si può verificare chi ha la mutazione e quindi ha una predisposizione oncologica. Non basta sapere che è presente la

mutazione, bisogna sapere la sua precisa localizzazione. Se un genitore ha una mutazione tutti i figli possono avere quella mutazione. Nel momento in cui si chiede il consenso informato prima dei test genetici si chiede:

  • Se si vuole venire a conoscenza del risultato
  • Se si vuole rendere disponibile il risultato qualora possa garantire un processo di prevenzione alla persona e ai familiari.

Si dice che nella famiglia c'è qualcuno con la mutazione senza specificare chi ha la mutazione. Ciascuno di noi ha il diritto di conoscere la presenza di mutazioni nella propria famiglia, soprattutto se grazie a questa conoscenza ci si può proteggere e proteggere i familiari.

CITOGENETICA è quella parte della genetica che si occupa dell'analisi dei cromosomi. Nelle nostre cellule è presente il DNA a doppia elica, che si organizza con le proteine. Nell'arco del ciclo cellulare assume forme diverse. Si possono osservare malattie genetiche sia che riguardano errori

delle singole molecole di DNA, ma è possibile avere anche alterazioni genetiche che riguardano il numero, la forma e la struttura dei cromosomi. Il DNA si misura in paia di basi. Le nostre cellule in un certo momento della loro vita sono prossime alla divisione cellulare. In laboratorio è possibile stimolare le cellule affinché si trovino in questa fase. È possibile analizzare le cellule a partire da un campione di sangue periferico, dal quale si separano di globuli bianchi (dotati di nucleo), che vengono trattati in laboratorio e tenuti in condizioni tali da favorire la loro crescita. Si aggiungono anche fattori di crescita che stimolano le cellule a entrare nella fase di divisione. In questa fase si aggiunge un veleno (COLCHICINA o VINBLASINA) che blocca le cellule in metafase andando ad agire sui filamenti dei microtubuli. Successivamente le cellule vengono trattate con soluzione ipotonica, che favorisce l'entrata di acqua nelle cellule e in tal modo si rompono.

Le membrane cellulari. La soluzione che si ottiene viene posizionata su dei vetrini e si lascia asciugare. Le cellule che si stavano dividendo avevano i loro cromosomi organizzati e liberi. Le cellule in interfase hanno dei nuclei tondeggianti. Si colorano i cromosomi affini a questi coloranti (anche i nuclei si colorano). I cromosomi sono visibili unicamente al microscopio. Si ottiene una rielaborazione dell'immagine in modo tale che venga immediatamente identificata la forma del cromosoma. Dall'immagine citogenetica si arriva al CARIOTIPO che è il quadro ordinato del corredo cromosomico di un individuo. Nella specie umana ci sono 46 cromosomi, distribuiti a coppie tranne per i cromosomi sessuali (femmina coppia di due cromosomi X, maschio un cromosoma X e uno Y).

Classificazione sulla base della dimensione e posizione del centromero: Ogni cromosoma deve essere dotato di CENTROMERO (porzione di cromosoma, che per caratteristiche di sequenza consente l'aggancio di proteine).

importanti chesi agganciano a loro volta alle proteine dei microtubuli). Il centromero neicromosomi umani può essere in diverse posizioni:

  • Metacentrico (a metà)
  • Submetacentrica (un po’ più lontana dal centro)
  • Acrocentrici (in punta al cromosoma)
  • Telocentrici (non si ha porzione codificante al di là del centrometro.

Classificazione sulla base del bandeggio: cromosomi sottoposti all’azione dellatripsina e poi colorati tramite la colorazione con Giemsa (si formano BANDE G)

Si osservano ripetizioni di bande chiare e scure diverse. La distinzione in bandechiare e scure ci esprime anche la composizione dei cromosomi. Le bandechiari sono più ricche di basi guanina e citosina (quindi di geni). Le bande scuresono più ricche di basi adenina timina (non codificano per i geni).

I cromosomi possono essere classificati anche per la forma e le dimensioni:alcuni sono più grandi e altri più piccoli.

ANOMALIE DEL CARIOTIPO- Anomalie di

numero (buon preparato, buona immagine, messi in ordine e contati)

Trisomie (corredo cromosomico umano è formato da 23 coppie. Le nostre cellule sono diploidi ossia noi riceviamo un corredo aploide da ciascun genitore (23). Nella meiosi le cellule vanno incontro ad una doppia divisione, dovuta al fatto che si produce una cellula con metà del patrimonio genetico della cellula adulta. Dopo la fecondazione si ricostituisce la condizione diploide. Nelle cellule umane ci sono 46 cromosomi): ossia eccesso di un cromosoma.

Possono essere a carico degli autosomi (23 cromosomi – sono anomalie vitali) o eterocromosomi (X aggiuntiva, Y aggiuntiva, 47 cromosomi). Trisomia 21 (Sindrome di down), 13 (sindrome di Patau), 18 (sindrome di Edward), X , Y.

Monosomie: Nella sindrome di Turner si hanno 45 cromosomi (uno in meno, unica monosomia compatibile con la vita. Un solo cromosoma per una coppia. Il citogenetista al microscopio osserva 45 cromosomi di cui uno è il cromosoma

X.Triploidie (3 volte 23, quindi 69) – tetraploide (4 volte 23, quindio 92): numero corretto per coppia, ma numero eccessivo di corredicromosomici.

Anomalie di struttura (numero può essere normale)

Traslocazioni (scambio tra una parte di materiale tra cromosomi. Èo necessario il bandeggio per riconoscere qual è l’impronta digitale diun singolo braccio di cromosoma. Possono essere bilanciate se dalcromosoma 1 una parte va sul cromosoma 5 e viceversa. Punti dirottura si chiamano breakpoint (si possono interrompere geni, sipuò perdere del materiale o aggiungere materiale che cambia lasituazione)). La traslocazione è detta bilanciata se lo scambio noncomporta la perdita o il guadagno di materiale genetico.

Inversioni (alterazioni nell’ordine). Un’inversione cromosomica è uno segmento che è stato ruotato nel

Dettagli
Publisher
A.A. 2020-2021
29 pagine
SSD Scienze mediche MED/43 Medicina legale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher sara_inaudi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia, etica, ricerca e deontologia professionale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Giachino Daniela Francesca.