VEDERE FINE.
4.DERIVA GENETICA: fluttuazioni frequenze alleliche per effetto del
caso, soprattutto nelle piccole sottopop, come risultato dell’errore
dovuto al campionamento. Le frequenze alleliche nei 2N gameti
(scelti da un insieme di gameti ipoteticamente infinito di una
popolazione di N zigoti diploidi) saranno spesso diverse dalle
frequenze alleliche dei genitori, per effetto del caso. A partire da
una pop inziale di grandi dimensioni vengono fondate delle
sottopop. Ognuna di esse sarà di N individui (assumendo anche che
N rimanga sempre costante) e produrrà un grande num di gameti,
2N dei quali sono scelti a caso per formare le sottopop alla
generazione successiva. Dopo un tot di generazioni ognuna di
queste sottopop avrà raggiunto una diversa frequenza allelica. La
deriva genetica è dovuta all’errore statistico associato al
campionamento durante questo processo. Molte piccole pop di
pochi individui eterozigoti per un determinato locus dopo tot
generazioni hanno elevate probabilità di fissarsi per un determinato
allele di quel locus, ma più è grande la pop e meno ciò è probabile.
Relazione tra deriva genetica e dimensione della pop, l’ampiezza
delle fluttuazioni delle frequenze alleliche, e la frequenza degli
eventi di fissazione, diminuisce man mano che aumenta la
dimensione della pop. Infatti la fissazione è dovuta alle grande
ampiezza delle fluttuazioni delle frequenze alleliche da una
generazione all’altra nelle pop di piccole dimensioni. Una volta che
la frequenza allelica raggiunge 0 o 1, la sottopop è fissata e
nient’altro può succedere finchè una mutazione o una migrazione
introduce un nuovo allele. L’intensità dalla deriva dipende solo dalle
dimensioni della pop, e può avere un effetto molto rapido sulle
frequenze alleliche delle piccole sottopop. La deriva è casuale e
non può portare ad una variazione direzionale nella frequenza di un
determinato allele. Se agisce solo la deriva la frequenza allelica
media rimane uguale e circa lo stesso numero di sottopop si
sarebbe fissata per ognuno dei due alleli. La deriva tande a
generare differenziazione o divergenza tra le sottopop. Aumenta la
variazione tra pop (differenziazione) e diminuisce la variazione
intra-pop (il contrario della migrazione). Nell’intera metapop
decrementa l’eterozigosità osservata, perché nel corso di
generazioni alcune sottopop si sono fissate, quindi omozigoti per
uno dei due alleli, e le pop che hanno un allele molto frequente
sono in gran parte costituite da omozigoti per quell’allele.
La frequenza allelica media tra le varie sottopop, quindi nella
metapop, non cambia se ci sono abbastanza sottopop e no
selezione, lasciando la media invariata. Infatti all’interno della
metapop aumenta quindi l’omozigosità e diminuisce l’eterozigosità
senza cambiare le frequenze allelliche (come l’inbreeding nelle
sottopop, anche se, a diff della deriva, fa deviare le frequenze
genotipiche dall’EHW; esso infatti aumenta le frequenze genotipiche
di entrambi gli omozigoti).
Invece le frequenze genotipiche all’interno delle sottopop sono
vicine all’EHW (se no inbreeding), anche quelle fissate per un allele
o per l’altro. In particolare aumenta le frequenze genotipiche solo
di uno dei due omozigoti mano mano che un allele tende a fissarsi,
quindi si EHW. Produce anche un effetto di accoppiamento non
casuale perché individui di sottopop diverse non si accoppiano fra di
loro (altrimenti migrazione e flusso genico).
Le statistiche F danno una visione integrata della variazione
all’interno delle sottopop, tra le sottopop e quella totale nella
metapop. Tutti misurano l’eterozigosità (sulla base delle frequenze e
non della numerosità) rispetto all’EHW, utilizzando:
H = eterozigosità osservata nelle sottopop (se più loci, si
I
calcola separatamente per ogni locus e poi media)
H = eterozigosità attesa nelle sottopop = 2p q
S i i
H = eterozigosità attesa nella metapop, come se fosse
T
panmittica e senza delle sottopop, e accoppiamento quindi
casuale = 2p q = 2pq medie.
0 0
Individui (I) e sottopop (S):
A differenza dell’effetto, l’intensità della deriva genetica non
dipende dal semplice numero di individui in una sottopop, ma dalla
dimensione effettiva di popolazione (N ), a meno che 3 assunzioni: il
e
num di individui dei due sessi è identico, no forze microevolutive e
le sottopop rimangono della stessa dimensione di generazione in
generazione. N = dimensione di una pop ideale in cui le tre
e
assunzioni sono vere e che andrebbe incontro ad una deriva
genetica della stessa intensità di quella che si verifica realmente
nella pop di interesse:
Se il num di individui dei due sessi non è identico (caso più
reale è che meno maschi di femmine) allora N si riduce
e
rispetto al num reale di individui e la metà dei geni nella
generazione successiva proverrà da un num di individui
inferiore alla metà della pop, e l’effetto della deriva genetica
sarà aumentato.
Se si forze microevolutive, dimensione effettiva si riduce (ex:
alcuni maschi non riescono ad accoppiarsi). Quindi se la
variazione tra gli individui nel successo riproduttivo è maggiore
del valore atteso per effetto esclusivo del caso (succede in
natura), la dimensione effettiva dalla pop si riduce. (vedere
sopra).
Se fluttuazioni nella dimensione della pop, dimensione
effettiva si riduce = effetto collo di bottiglia Si calcola con
media armonica. Questa è influenzata dai numeri piccoli.
Questo ci dice che è complicato determinare questo effetto
perché è necessario conoscere il num di individui ad ogni
generazione e quindi la storia demografica. Una forma di collo
di bottiglia è l’effetto del fondatore, ovvero la formazione di
una nuova pop a partire da un numero limitato di coloni. Le
loro frequenze alleliche possono essere diverse da quelle
osservate nella pop da cui si originano. (SOPRA)
Due equazioni finali per quantificare effetto della deriva genetica:
Con inbreeding spesso si indica sia la riduzione di eterozigosità
provocata da vero inincrocio, sia quella causata da deriva genetica;
infatti F è utilizzato per entrambi questi effetti (F , invece, non
is
aumenta se l’accoppiamento è casuale). Quello a causa delle
dimensioni ridotte della pop (deriva genetica), però, anche se porta
ad un accoppiamento non casuale, avviene perché gli individui di
diverse sottopop quasi mai si accoppiano tra di loro. Inoltre deriva e
inbreeding hanno effetti diversi sulle frequenze genotipiche nelle
sottopop (vedere sopra). In sottopo di dimensioni ridotte non
aumenta F , ma aumenta F a livello di metapop.
is st
Questo perché con deriva genetica e accoppiamento casuale,
l’eterozigosità osservata nelle sottopop = attesa, ma entrambe si
riducono. Quindi gli effetti di deriva e inbreeding su frequenze
genotipiche sono distinguibili, ma quelli sui fenotipi sono simili.
Inoltre le variazioni delle frequenze alleliche a causa della deriva
non hanno nulla a che fare con adattamento, quindi frequenza alleli
deleteri può aumentare, ed essere espressi negli omozigoti anche
quando si verifica EHW (simile a effetto depressione da inincrocio).
5.SELEZIONE NATURALE: nel suo studio si considerano modelli
basati sugli effetti sulle frequenze alleliche determinati dalla
selezione applicata ai genotipi ad uno o più loci (pochi). Difficile
applicarli in natura perché la selezione agisce direttamente sui
fenotipi, e solo attraverso essi in ultima istanza sui genotipi diploidi
che li influenzano (cambiando quindi le frequenze alleliche), e
inoltre la gran parte dei fenotipi dipendono da molti loci e
dall’ambiente. Il carattere fenotipico più importante è la fitness,
ovvero il successo riproduttivo complessivo (num di figli per ciascun
genotipo). La selezione è dovuta al fatto che individui con diversi
fenotipi o genotipi hanno diversi livelli di fitness. Il numero effettivo
di figli è la fitness assoluta, la fitness relativa w è, invece, definita
sulla base del genotipo migliore, infatti è la fitness assoluta diviso
per il più alto valore di fitness osservato tra tutti i genotipi (varia tra
0 e 1). Relativa è importante perché la selezione agisce sulle
differenze tra gli individui, la fitness di un individuo/genotipo
relativamente a tutti gli altri della pop.
Coefficiente selettivo s = 1 – w, misura la forza della selezione
contro un certo genotipo (maggiore più tende a zero e più ci sarà
una veloce riduzione della frequenza di quell’allele). Alcune
importanti modalità di come i genotipi agiscono sui fenotipi:
Dominanza completa = eterozigote ha lo stesso fenotipo
dell’omozigote dominante, quindi un allele maschera
completamento gli effetti sul fenotipo dell’altro allele, quindi il
suo grado di dominanza è 0.
Dominanza parziale = il grado di dominanza di entrambi gli
alleli può essere diverso da 0.
Additività = nessuno dei due alleli domina sull’altro, quindi
l’eterozigote ha una fitness intermedia tra i due omozigoti, e il
grado di dominanza dei due alleli è 0.5.
Sovradominanza = vantaggio dell’eterozigote, quando il suo
genotipo ha una fitness superiore a quello di entrambi gli
omozigoti (*).
Se un allele dominante, nel tempo, è favorito dalla selezione, o il
locus è additivo, la sua frequenza aumenta rapidamente fino/vicino
alla fissazione. Se allele vantaggioso è recessivo, il suo aumento
sarà più lento fino a una certa soglia di frequenza, ma da quel punto
in poi si fissa rapidamente. Infatti quando un allele è raro si ritrova
quasi sempre in stato di eterozigosi. Quando invece l’azione
dell’allele favorito è additiva, la fitness degli eterozigoti è
intermedia a quella dei due omo e il loro aumento sarà più lento.
Però quando l’espressione è di tipo additivo, l’allele avvantaggiato
raggiunge la fissazione prima rispetto all’allele favorito in caso di
dominanza. Questo perché man mano che l’allele favorito aumenta
in frequenza, l’allele deleterio raro recessivo si trova quasi solo negli
etero, dove il suo effetto non è espresso, e quindi la selezione
naturale non lo vede.
Se l’allele avvantaggiato è recessivo, esso rimarrà raro per lungo
tempo perché esso si trova quasi solo negli eter
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.