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Due tipi di soluzioni/impostazioni al problema della criminalizzazione o de-criminalizzazione
1. Stati come l'Inghilterra e la Germania, tendenzialmente protestanti, e nel caso dell'Inghilterra e degli USA con un sistema di Common Law che si richiama alla legge di natura e al diritto naturale. In quei sistemi si considera doveroso sanzionare penalmente quello che è commesso contro l'ordine naturale, contro la legge di natura che lo vieta.
2. Un gruppo di stati che hanno depenalizzato i comportamenti omosessuali già da molto tempo, tra questi l'Italia e la Francia a partire dai codici di Napoleone. In Italia nel 1890 il codice Zanardelli depenalizza l'omosessualità in nome della separazione ideale tra sfera pubblica e sfera privata: i comportamenti che non ledono il diritto di qualcuno sono privati, non esiste il danno tra due adulti consenzienti e quindi non c'è ragione di considerarlo un reato.
Nei paesi in cui...
già dall'800 i comportamenti omosessuali vengono depenalizzati, si sviluppa molto meno la creazione di movimenti omosessuali. L'obiettivo di questi movimenti era infatti proprio il depenalizzare l'omosessualità: avere una norma penale che manda in prigione innesca una serie di conseguenze, ad esempio la ricattabilità delle persone o la polizia che decide di tendere agguati agli omosessuali portandoli in galera. Il primo movimento che si sviluppa è quello tedesco a fine '800 il cui sostenitore è il sessuologo Magnus Hirschfeld. È un medico che fonda un istituto di sessuologia molto importante, crea un network internazionale e un istituto di ricerca molto famoso a cui poi i nazisti daranno fuoco una volta saliti al potere. C'era un network e dibattito internazionale così come nel femminismo, si tengono congressi annuali sulle tematiche di riforma del diritto penale. L'assenza di una legislazione repressiva penalein Italia è stata letta dagli studiosi in modi non univoci, per alcuni si tratta di una tolleranza repressiva che attraverso le norme sull'oltraggio al pudore che si applicano agli atti omosessuali intercettati in pubblico c'è comunque una coazione. Ad esempio, nel fascismo gli omosessuali vanno al confino senza bisogno che il codice penale consideri un reato i comportamenti omosessuali, si applicano delle norme di polizia, quindi norme amministrative, e questo potrebbe essere anche più grave perché non si va al processo in cui potrebbero esserci delle garanzie maggiori. Gli anni '50 sono caratterizzati dalla guerra fredda e dal punto di vista dei costumi e delle idee sul genere sono caratterizzati da un clima molto conformista, conservatore attorno all'idea di famiglia nucleare e riproduttiva, un'idea di rispettabilità molto forte. Nella ricostruzione delle società occidentali c'è l'idea di partecipazione alla ricostruzione.allo sviluppo economico, una concertazione sull'integrazione nei meccanismi sociali, economici, produttivi e una rispettabilità personale. Nella guerra fredda, il tema della famiglia è centrale da entrambe le parti e l'omosessualità diventa oggetto di politicizzazione. Negli USA durante il maccartismo, la campagna condotta dal senatore McCarthy in nome della paranoia dell'infiltrazione comunista nell'amministrazione americana, si parla anche di una "lavander scare". C'è una caccia alle streghe nei confronti degli omosessuali nella pubblica amministrazione americana perché c'è un'associazione tra comunisti e omosessuali nella cultura della guerra fredda. Questa associazione avviene anche in Inghilterra, nel discorso pubblico viene associata l'inaffidabilità come cittadini, l'essere traditori della patria con l'essere omosessuali. Si dice che gli omosessuali sono un po' come i
comunisti perché si organizzano in cellule segrete, si riconoscono tra loro e sono ricattabili. Quest'idea di inaffidabilità per gli impiegati pubblici dura per molto tempo, perché anche dopo la fine del maccartismo e nell'era Eisenhower nelle schede del personale dell'amministrazione americana i soggetti a rischio erano considerati tali perché ricattabili: il fatto di essere esposti al pericolo di una sanzione se scoperti, fa sì che possano essere ricattati dai comunisti che li possono tenere in pugno per farsi rivelare segreti di stato. Esseri malati e disprezzati, stigmatizzati in altro modo che sono anche pericolosi da questo punto di vista. Sul versante sovietico, invece, dall'epoca di Stalin, sono perseguitati perché affetti da uno sfrenato e incorreggibile naturale individualismo, sono soggetti concentrati sul proprio benessere personale e non sull'obiettivo di far grande l'Unione Sovietica. Anche nellarivoluzione bolscevica inizialmente sbaragliano tutte le norme restrittive(tipo il divorzio per le donne), nel momento in cui Stalin si impegna ad affermare un controllo sulla società sovietica esalta la famiglia e i ruoli di genere. Sono visti come individualisti borghesi non concentrati sulla dimensione comunitaria, non si pongono il problema della collettività. C'è un modello di rispettabilità del cittadino fondato sul fatto di riprodurre attraverso la famiglia la collettività. Negli ultimi anni i cold war studies si stanno occupando molto di come nella politicizzazione contrapposta tra i due blocchi ci sia una dimensione molto accentuata che riguarda il genere, la famiglia e i comportamenti sessuali. Un collega di Bologna sta studiando anche il controllo di polizia, le schedature di polizia degli omosessuali negli anni '50 italiani, anni in cui tutti gli oppositori politici erano schedati e sorvegliati dalla polizia. La schedatura in massa inteoria non è legittimata se non nel caso in cui sia minacciata la sicurezza internazionale. Anche in Italia gli omosessuali erano quindi considerati soggetti pericolosi in quanto tali. La prima forma di movimento si definisce movimento omofilo. Eliminare il termine "sessuale" già mette su un piano di maggiore rispettabilità, è un modo per dire che si tratta di persone che provano amicizia, affezione, sentimenti positivi, filìa, il sesso non c'entra, è qualcosa di più nobile e spirituale. Questo movimento omofilo ruota attorno a riviste e diversi gruppi sono collegati tra loro internazionalmente. Molte di queste riviste esistono già da prima della seconda guerra mondiale, negli anni 30/40 sopravvivono soprattutto in Svizzera (c'è un articolo su dropbox in cui il prof parte proprio da una di queste riviste, "Der Kreis", rivista in tre lingue che in inglese si chiama "il circolo", qualcosaChe include, accomuna). Gli omofili partono dal presupposto che la discriminazione e la criminalizzazione degli omosessuali è frutto dell'ignoranza, se la società conoscesse davvero gli omosessuali e l'omosessualità dal punto di vista scientifico la discriminazione verrebbe meno. Fanno quindi una disseminazione scientifica richiamandosi agli studi di fine 800 di Magnus Hirschfeld che sosteneva che l'omosessualità andasse decriminalizzata perché era qualcosa di innato, l'appartenenza ad un terzo sesso, equivalente all'essere portatori di un handicap, e quindi assurdo da criminalizzare non avendo una componente di volontà, perché non c'è malvagità o perversione in una serie di soggetti che nascono con un'inversione innata. Hirschfeld spesso li paragonava agli zoppi. All'interno del movimento era contrastato da alcuni perché appunto li collegava comunque ad un'idea di deformità.
Per Hirschfeld si tratta di una specie biologica a sé cui diritti vanno affermati e difesi, è inumano e contrario alla civiltà giuridica criminalizzare un gruppo che non ha alcuna colpa individuale.
La visione del movimento omofilo è che per essere accettati come cittadini devono dimostrare di essere uomini e donne come tutti gli altri: bando ai comportamenti che li mettono in cattiva luce, che li ridicolizzano, bando all'effeminatezza negli uomini e alla mascolinità nelle donne. Il loro compito è dimostrare di essere femminili e maschili allo stesso modo, di essere in tutto e per tutto come gli altri tranne che per la sfera del desiderio, dell'amicizia. Anche nelle loro marce si trattava sempre di persone vestite da middle class, il loro era un messaggio di rispettabilità e conformità molto forte: "we are the same" infatti è il loro motto. Questo movimento sarà fortemente criticato alla fine degli
anni '60. Le riviste funzionano anche come network che organizza serate, eventi, balli annuali. Si tratta di centinaia di persone, tutte bianche e appartenenti alla middle class. Le riviste sono numerose e circolano notevolmente, abbiamo per esempio un gruppo The daughters of beauties, lesbico, un gruppo francese che gira attorno ad una rivista Arcadì di cultura molto alta che si chiama e ha una diffusione notevole, anche in Italia se ne trova traccia e riprende articoli e idee da riviste internazionali. A Berlino per esempio c'è un'istituzione, lo Schwules Museum, letteralmente museo dei froci. Utilizzare il termine volgare è una scelta politica per rivendicarlo positivamente. Qui c'è una biblioteca-archivio con una raccolta di tutte le riviste internazionali, volantini, locandine grazie alle donazioni di attivisti nel corso dei decenni, è quindi un importante centro di documentazione. Gli omofili sono gruppi ristretti molto critici verso
la scena commerciale, verso la subcultura dei locali, dei luoghi di incontro più compromettenti, contro una scena di bar lesbici strutturati attorno alla contrapposizione butch-femme (butch è la lesbica camionista molto virile che desidera una molto femminile), così come nei bar omosessuali maschili era fortemente connotata la scena da uomini adulti di ceto medio alto e giovani proletari e con sottogruppi di giovani omosessuali molto effeminati semi-travestiti. Per gli omofili tutti questi sono fenomeni deteriori che li allontanano dalla rispettabilità, hanno quindi posizioni molto conformiste sul terreno dei ruoli di genere. Per loro gli uomini devono essere normali, virili come gli uomini eterosessuali, rifiutando all'interno della comunità chi non si conformava ai ruoli di genere tradizionali. Si tratta di gruppi urbani colti, anche le riviste, come Arcadi sono molto raffinate e si occupano di critica d'arte e critica letteraria, troviamo
riproduzione della statuaria classica antica con l'idea di corpo perfetto classico, fon