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Gaudi: Appunti di Storia dell'architettura Pag. 1
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Storia dell’Architettura contemporanea

Prof. C.Roggero. Collaboratrici: Arch. E.Gianasso, C.Castiglione, B.Fracchia

Antoni Gaudí

(Reus, 25 giugno 1852 – Barcellona, 10 giugno 1926)

Possiamo dire con sicurezza che i primi progetti di G. sono di chiara ispirazione

medievale, ma con un “senso del bizzarro” che ritroveremo in tutte le sue opere e

che caratterizzerà il suo stile personale. Fa parte di un movimento all’avanguardia, il

modernismo catalano, che anticipa i programmi che accomuneranno Judgenstil,

Liberty, Secessione. Esso prevedeva un nuovo linguaggio architettonico,

caratterizzato da un’esuberanza di forme e colori, impiego di rivestimenti ceramici e

vetrate policrome, uso del ferro e sua combinazione con i materiali tradizionali. G.

inoltre entra nel mondo della natura, senza copiarla, ma trasfigurandola in

architettura (concependo proprio l’architettura DENTRO la natura).

Gaudí viene inserito tra gli esponenti dell’Architettura organica, perché le sue opere

rappresentano un insieme organizzato e non un sistema di aggregazione; ritroviamo

in lui una continuità organica, cioè l’integrazione tra aspetto decorativo e aspetto

strutturale, superando la dicotomia tra elemento portante e portato.

Gaudí era un grande esperto di materiali, ne sa esprimere le potenzialità espressive

e condusse uno studio delle masse (livello macro) e degli elementi più deboli, come

le malte(livello micro). Sperimentò variazioni sulla forma a parabola, introducendo la

“catenaria”, un arco parabolico, caricato in modo uniforme. Per arrivare a tali

conclusioni analizzò una fune. Questi archi particolari lo portarono alla volta

catalana, cioè collega le basi degli archi con travi d’acciaio incorporate nel solaio di

calpestio, creando una struttura elastica.

Opere

Nel 1884 G. fu incaricato di proseguire i progetti della Sagrada Familia di F. Villar.

Troviamo elementi con affinità con l’Art Nouveau, per arrivare a un linguaggio di

pura fantasia, forme surreali (suggerite dalle costruzioni di fango dei Berberi). G. era

un uomo dalla profonda religiosità, ed era convinto che anche l’architettura dovesse

essere manifestazione di un ordine spirituale, presente in natura.

Nel Parc Güell (1900-1914) troviamo grotte sotterranee, radure fantastiche, sedute

a forma di animali con ceramiche colorate, gradini che paiono fatti di lava e terrazze

che offrono una vista sulla città. Quella principale è sorretta da una sala in cui i

Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
2 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher 1992emma di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura contemporanea e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Torino o del prof Roggero Costanza.