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FORME DI RESISTENZA
E BENTHIC-PELAGIC COUPLING
Gli stati di resistenza ( resting stages ) e le cisti di organismi marini sono la risposta fisiologica a
condizioni ambientali avverse .
Per quanto riguarda gli stadi di resistenza si tratta di una modalità di sospensione temporanea
dalla vita attiva che permette agli organismi di superare momenti critici .
Gli organismi affrontano queste condizioni con 2 processi diversi :
quiescenza
La ovvero il ritardo nello sviluppo dovuto ad una risposta immediata allo stress
1. ambientale . Se un organismo va in quiescenza la riattivazione dipende dalle condizioni
ambientale ; quando torneranno ad essere favorevoli lo sviluppo inizia .
diapausa
La ovvero l’interruzione dello sviluppo programmata dal genoma che sospende lo
2. sviluppo anche in caso di condizioni favorevoli . Lo sviluppo riprende solo dopo il
completamento di un periodo refrattario di sospensione e se le condizioni sono adatte .
Gli stati di resistenza e le cisti sono spesso di forma sferica ed hanno caratteristiche di elevata
robustezza .
Le forme di resistenza ovvero gli organismi in pausa vengono accumulati nel fondale marino
quindi sono anche esposti a rischi .
Si parla di accoppiamento bento-pelagico ( benthic-pelagic coupling ) quando organismi come le
forme di resistenza , che dal benthos vengono rilasciati nella colonna d’acqua e quindi ripopolano
la colonna . La distribuzione delle forme di resistenza nei sedimenti , l’infossamento e la
predazione controllano l’abbondanza di questi nei fondali . Infatti quando sono nei fondali
possono rappresentare forme di cibo e alcuni organismi dotati di particolari strutture boccali o di
cattura possono cibarsi di questi .
Le forme di resistenza possono avere implicazioni anche dal punto di vista genico ; ad esempio
delle cisti di crostacei che si sono sviluppate a distanza di centinaia di anni dalla loro produzione e
al momento della schiusa vengono a contatto con organismi prodotti generazioni dopo , l’incrocio
può essere importante nel caso si fossero verificati processi di deriva genetica , in articolare di
bottle neck .
Bottle neck : è il fenomeno del collo di bottiglia , è una teologia di serva genetica in cui una
popolazione si contrae drasticamente in termini numerici , in maniera indipendente dalla selezione
naturale .
PRODUZIONE PRIMARIA
Questa energia può essere ottenuta mediante 3 vie metaboliche :
Chemioorganotrofica gli organismi ottengono energia dai composti organici
• Chemiolitotrofica utilizzati composti inorganici
• Fototrofica si utilizza la luce come fonte di energia
•
La produzione primaria è il complesso dei processi attraverso i quali il carbonio inorganico è
trasformato in materiale organico .
Possiamo distinguere i produttori primari in :
Fotoautotrofi utilizzano l’energia del sole per sintetizzare sostanze organiche partendo da
• composti inorganici semplici ( piante alghe cianobatteri )
Chemioautotrofi sintesi delle sostanze organiche ricavato da processi di ossidazione di
• sostanze inorganiche ( procarioti arche )
I processi fotosintetici in mare sono il 50-60 %
La produzione primaria può essere quantificata come la quantità totale di materia organica
prodotta per unità di area o di volume e per unità di tempo . Espressa in quantità di massa
( grammi moli ) di carbonio fissato dai produttori primari presenti per unità di area (dm^2 m ^2 ) o
unità di volume ( dm^3 m^3 ) .
PRODUZIONE PRIMARIA CHEMOSINTETICA IN MARE
Un microbiologo dimostrò come un organismo potesse utilizzare l’ossidazione di un substrato
inorganico come unica fonte di energia, il processo chemiolitotrofo ( che implica respirazioni
aerobie ) è stato riscontrato solo nei procarioti .
I meccanismi di conservazione dell’energia sono 2 :
Respirazione
1. Fermentazione
2.
PRODUZIONE PRIMARIA FOTOSINTETICA
I processi di produzione primaria si attuano principalmente nello strato della colonna d’acqua cioè
la zona eufotica ; i processi della formazione della materia organica primaria sono legati anche alla
stagionalità dei processi di produzione primaria .
I produttori primari ( fanerogame, macroalghe ,cianobatteri , organismi fitoplanctonici )
possiedono pigmenti che li rendono autotrofi . Grazie alla fotosintesi gli organismi sono in grado di
sintetizzare compiti organici ad elevato contenuto energetico a partire da composti inorganici
utilizzando la luce come fonte di energia per fissare carbonio ; la fotosintesi possiede 2 fasi : la
fase luminosa e la fase oscura . La fase luminosa prevede la cattura dei fotoni da parte dei
pigmenti fotosintetici con produzione di ATP ,nella fase oscura invece si usa l’energia per ridurre
l’anidride carbonica in molecole organiche complesse .
I fattori che influenzano la produzione primaria sono :
L'intensità della luce
1. La disponibilità di nutrienti
2. La turbolenza e il rimescolamento delle acque
3. Il pascolo ( grazing )
4. Le infezioni virali
5.
Dell'energia luminosa che arriva sulla superficie del mare il 15% viene riflessa ; non tutta a
radiazione solare viene utilizzata per la fotosintesi , l’ultravioletto viene infatti subito assorbito
dall’acqua mentre l’energia per la fotosintesi è quella con una lunghezza d’onda compresa tra
P.A.R
circa 400 e 720 nm definita come .
La quantità di luce che viene assorbita dal mare dipende da 3 fattori :
Latitudine ( maggiore latitudine minore luminosità )
1. Copertura ( il vapore acqueo assorbe luce )
2. Stagionalità
3.
Fotonitesi ( P ) intensità luminosa ( I ) ; la fotosintesi aumenta con l’aumento dell’intensità della
luce sino ad un valore asintotico dove aggiunge la saturazione Pmax . ( il tasso di fotosintesi
tende a diminuire con la profondità ) .
PRODUTTORI PRIMARI
Nell'ambiente marino la produzione primaria è in gran parte dovuta al fitoplancton , soprattutto
negli oceani aperti dove il picoplancton ( 0.2-2 micron ) e nanoplancton ( 2-20 micron ) sono più
abbondanti ed ha più alta efficienza fotosintetica .
Nelle acqua costiere invece troviamo il microfitoplancton ( 20-200 micron ) ;
Oltre alla porzione planctonica un ruolo significativo nella produzione è svolto anche dalla
componente fitobentonica 12% prod , anche le fanerogame influiscono molto 1012 gDW m^-2
anno ^-1 ; anche le macroalghe importanti fino a 10-20 m di profondità .
PRODUZIONE SECONDARIA
La sostanza organica prodotta dai vegetali e dai batteri fotosintetici e chemiosintetici , viene
utilizzata dagli animali erbivori o dai batterivori per la formazione di tessuto animale .
La produzione secondaria è quindi sempre riferita ai consumatori eterotrofi , è una misura di
massa per unità di volume in unità di tempo ( come la primaria ) . Viene quindi espressa come
variazione di biomassa nel tempo , dipende da :
1. Tassi di riproduzione e di accrescimento degli organismi
2. Metabolismo
3. Disponibilità alimentare e legge di Liebig o del minimo
4. Accoppiamento spazio-temporale tra disponibilità di cibo e reclutamento della progenie
Gli organismi quindi convertono la materia in forme organiche all’interno del loro corpo , le
ripartiscono ai processi di sopravvivenza , crescita e riproduzione , dopodiché le espellono di
nuovo nell’ambiente in forme alterate .
Il metabolismo è una rete complessa di reazioni biochimiche catalizzate da enzimi , che
permettono alle concentrazioni dei substrati , dei prodotti e dei tassi di reazione di essere
regolati . Il tasso metabolico ( cioè l’energia necessaria per svolgere funzioni vitali ) è il tasso
biologico fondamentale .
Il metabolismo è il processo biologico in cui la temperatura gioca un ruolo fondamentale
soprattutto degli organismi pecilotermi . Per un eterotrofo il tasso metabolico è uguale al tasso
della respirazione , poiché gli eterotrofi ottengono energia dall’ossidazione di composti organici .
Per un autotrofo il tasso metabolico è uguale al tasso di fotosintesi uno dei fattori chiave nel
limitare il metabolismo e il tasso di accrescimento degli organismi animali è la disponibilità
alimentare .
RESPIRAZIONE
Una piccola frazione della materia organica viene accumulata nei sedimenti oceanici il resto viene
remineralizzata attraverso la respirazione .
I procarioti in particolare i batteri eterotrofi sono responsabili di una grande frazione della
respirazione nella colonna d’acqua ; i tassi di respirazione negli strati superficiali dell’oceano sono
tipicamente alti .
Il tasso volumetrico di respirazione diminuisce bruscamente al di sotto dello strato fotico .
PROCESSI EXTRASPECIFICI
Sono quelli che riguardano aspetti della civilizzazione della materia organica e che non implicano
rapporto diretto tra specie ma includono ad esempio il rapporto tra specie e la materia organica
detritale presenti nell’ambiente .
MATERIA ORGANICA E DETRITO IN MARE
La maggior parte della materia organica viene prodotta dall’attività biologica ; una delle fonti
principali è la produzione di essudati fitoplanctonici ( circa il 20% della produzione primaria ) .
Un’altra fonte di materiale organico è la lisi cellulare per infezione virale .
Un ulteriore meccanismo di produzione della materia organica si ha durante il processo di pascolo
floppy feeding
si parla di per indicare l’azione di biascico dello zooplancton che , schiacciando il
fitoplancton anziché ingerirlo interamente ne determina una fuoriuscita del contenuto cellulare .
Il detrito è stato definito come l’insieme delle perdite non predatorie di carbonio organico da ogni
livello trofico e che include secrezione , escrezione , erezione e morte degli organismi viventi e
comprende anche apporti da fonti esterne al sistema .
Abbiamo visto che il detrito è tutto ciò che non è vivente ( non include le componenti microbiche
batteri e protozoi ) .
La componente microbica può svolgere 2 ruoli : contribuire al valore nutrizionale del sedimento ; e
fungere da catalizzatore .
Classificazione della materia organica in mare
La materia organica in mare può essere definita secondo 5 approcci : natura , taglia , origine ,
composizione , caratteristiche funzionali e valore trofico .
Natura : le componenti viventi della materia organica rappresentano il 10% della materia organica
tot , significa che il 90% della materia organica presente in mare è materia detritale . La
componente vivente è per lo più rappresentata da procarioti , protozoi , fitoplancton e
microzooplancton .
Taglia : la taglia della materia organica in mare viene distinta con selezione a 0.2 micron , in