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SISTEMA DIGERENTE

Il sistema digerente si occupa di fornirci i costituenti fondamentali che compongono i cibi che noi ingeriamo. Per fare questo l'apparato digerente deve secernere una serie di sostanze. Funzioni:
  • Digestione
  • Assorbimento
  • Secrezione
  • Motilità

Cavo orale

È sede di vari processi, che portano il cibo introdotto a divenire "bolo alimentare", tramite una prima scomposizione dei nutrienti a seguito di masticazione e salivazione. I cibi vengono infatti masticati e impastati con la saliva.

Masticazione

È un movimento volontario e riflesso (riflessi masseterino e digastrico). La masticazione è un movimento ritmico caratterizzato da abbassamento e innalzamento della mandibola che si accompagnano a movimenti di lateralità e anteroposteriori. Inoltre vi è l'intervento dell'attività motoria di labbra, guance e lingua. Inizia come atto volontario, controllato dai centri nervosi localizzati in...

corteccia motoria, per poiproseguire in maniera riflessa. La componente riflessa è comandata da centri generatori di ritmolocalizzati nel midollo spinale (riflesso integrato a livello del tronco encefalico, mediante lacomponente motoria del trigemino, facciale, glossofaringeo, vago e ipoglosso).

Quando il cibo non è presente in bocca vi è una contrazione tonica dei muscoli elevatori dellamandibola, che tengono chiusa la bocca. La presenza di cibo in bocca stimola recettori dipressione che inibiscono in via riflessa i muscoli elevatori della mandibola e attivano gli abbassatori,causando l’ulteriore apertura della bocca. Aprendosi la bocca si riduce lo stimolo sui recettori dipressione che smettono di inibire i muscoli mandibolari elevatori, che si ri-contraggono, mentre gliabbassatori si rilasciano, determinando la chiusura della bocca.

Si ha in questo modo il movimento alternato di apertura e chiusura della bocca tipico dellamasticazione.

SalivaFunzioni:

Azione antibatterica e antiacida (contro la carie, aumento della produzione prima del vomito).

Azione lubrificante (per il muco) facilitando la deglutizione del bolo alimentare.

Utile per la fonazione.

Inizia il processo di digestione di carboidrati e lipidi.

La saliva è prodotta da ghiandole:

  • Parotide (sierosa)
  • Sublinguali
  • Sottomandibolari
  • Accessorie del cavo orale

Le ghiandole salivari sono molto simili al pancreas esocrino, sono formate da acini e una serie di dotti (intercalari, striati ed escretori). Sono ghiandole molto vascolarizzate (flusso ematico a riposo 20 volte maggiore di quello muscolare) e innervate dal sistema vegetativo: orto e para regolano tutte le attività delle ghiandole salivari. Regolano la secrezione, il flusso ematico, il trofismo ghiandolare, il metabolismo e l'attività contrattile delle cellule mioepiteliali che circondano gli acini.

Salivone -> unità fondamentale della ghiandola salivare.

È formatodall’acino sieroso o mucoso e daisuoi dotti. Le cellule dell’acino,producono il secreto primarioformato da acqua, elettroliti. Quindila composizione della salivaprimaria è simile al plasma quindiha la stessa pressione osmotica(300mOsm). Nel tragitto lungo idotti, in particolare nel dotto striato,Na Cl vengono assorbiti, K ebicarbonato vengono secreti,l’acqua non viene riassorbita(epitelio dei dotto impermeabile).

Secrezione salivareNell’apparato digerente il para stimola mentre l’orto in generale inibisce. Qua l’acetilcolinainteragisce con i recettori muscarinici, quindi se voglio bloccare la secrezione salivare do atropina.La secrezione saliva e è attivata sia da para che da orto (principalmente para perchè causavasodilatazione, mentre orto determina vasocostrizione), al contrario di come accade di solito dovei due sistemi sono antagonisti (es. occhio o cuore).La saliva è un liquido inizialmente isotonico

(secrezione primaria) che nel tragitto lungo i dotti diventa ipotonico a causa del riassorbimento di Na Cl e della secrezione di bicarbonato e K (ph basico, a riposo ph acido). La saliva finale è formata da acqua, K (20 volte più concentrato che nel plasma), bicarbonato, Na, Cl, cellule di sfaldamento, enzimi muco, IgA, ormoni (come la parotina), EGF (soprattutto prima del vomito perché aiuta a proteggere), proteina R (o aptocorrina, importante glicoproteina che lega la vitamina B12 a livello gastrico). Produciamo 1/1,5L nelle 24h.

Nella saliva sono presenti enzimi (prodotti dagli acini e contenuti in granuli):

  • Alfa amilasi o ptialina—> che digerisce l'amido, formato da monomeri di glucosio legati da legami 1,4 alfa glicosidici. Non attacca i legami 1 beta presenti nella cellulosa. L'amilasi salivare non completa la digestione dell'amido ma lo trasforma in destrine. Questo enzima lavora ad un ph basico, circa di 7, e viene denaturata per
Valori di ph inferiori a 4 (inattivata a livello gastrico). La completa digestione avverà nel duodeno per azione dell'alfa amilasi pancreatica che completa la digestione liberando maltosio (disaccarde). Il maltosio verrà trasformato in due glucosio da parte di una maltasi.
  • Lipasi - digerisce i trigliceridi. È quantitativamente scarsa rispetto a quella pancreatica che è invece molto più presente.
  • Lisozima o muramidasi - proteggono dall'azione dei batteri.
  • Lattoferrina - lega il ferro indispensabile per la crescita batterica.
La secrezione salivare prima del vomito si attiva, questo può servire per proteggere contro la carie. Inoltre abbiamo il muco che serve per la deglutizione e per la fonazione.

Regolazione secrezione salivare

La quantità di saliva secreta può variare da 30 a riposo a 400 mL/H, in presenza di stimoli che agiscono in via riflessa (sostanze salate, masticazione,...

Vista e odore del cibo). Si parla di "riflesso di salivazione", che può essere:

  • Innato - presente alla nascita, non prevede un esperienza precedente. È il risultato dell'interazione della specie con l'ambiente (anche riflesso di orientamento, innescato da stimolo sonoro). In un neonato posso stimolare la salivazione mettendo del cibo in bocca.
  • Condizionato - prevede un esperienza precedente. È il risultato dell'interazione del soggetto con l'ambiente. Questi riflessi sono stati studiati da Plablov, fisiologo russo che aveva preso un cane e ne aveva evocato il riflesso di orientamento suonando un campanello, dopo un po' il cane non si gira più per adattamento. A questo punto ha usato il suono del campanello per indurre il riflesso della salivazione: applicava il suono del campanello prima di dare il cibo, dopo un po' di volte il semplice suono del campanello innescava la salivazione anche.
senza vedere cibo.

Arco riflesso Salivazione

  • Recettori per riflesso innato sono quelli del cavo orale stimolati dalla presenza di cibo. Nel condizionato i recettori possono essere visivi, olfattivi o uditivi. I recettori mandano PdA.
  • Branca afferente è rappresentata da specifici nervi (a seconda di che recettori attivo): facciale, glossofaringeo e vago. Veicola i potenziali d'azione verso il centro riflesso nel tronco encefalico.
  • Centro riflesso nel tronco encefalico a livello del nucleo del tratto solitario.
  • Branca efferente, parasimpatica, non origina nel nucleo del tratto solitario, ma origina nei nuclei salivatori superiori e inferiori nel tronco encefalico. Quindi questi nuclei salivatori contengono neuroni pre-gangliari para. I post-gangliari sono invece contenuti nei gangli dei nervi che innervano le ghiandole salivare (del glossofaringeo e del facciale).
  • Organo effettore ghiandole salivari. Le fibre post gangliari rilasciano acetilcolina
che lega recettorimuscarinici. La branca efferente è prevalentemente para (mediatore chimico ach, VIP, sostanza P, NO), essa causa vasodilatazione e stimolazione nella produzione/secrezione di acqua, muco, enzimi e ioni. Inoltre determina contrazione delle cellule mioepiteliali e stimola il metabolismo cellulare. L'orto, come abbiamo già detto, gioca un ruolo minore nello stimolo di secrezione salivare (mediatore noradrenalina, NO), ha i neuroni pre gangliari a livello del midollo (ultime cervicali primetoraciche) e i post nella catena para-vertebrale. Deglutizione Meccanismo volontario e riflesso che prevede la contrazione coordinata dei muscoli dal cavo orale, della faringe, dell'esofago e della parte prossimale dello stomaco. - Fase orale -> volontaria. La lingua spinge il bolo contro il palato molle e verso la parte posteriore del cavo orale innescando il riflesso di deglutizione. - Fase faringea -> riflessa. Innescata dalla stimolazione di

recettori tattili del cavo orale da parte del bolo. Si ha un movimento della laringe verso l'alto e la chiusura dell'epiglottide, ho l'inibizione riflessa della respirazione (per evitare che il bolo vada nelle vie aeree). La contrazione dei muscoli costrittori superiori, poi medi e inferiori, della faringe spinge il bolo alimentare lungo la faringe stessa. A questo processo si associa il rilasciamento dello sfintere esofageo superiore (UES, p=40 mmHg), che permette il passaggio del bolo nell'esofago.

Fase esofagea -> riflessa. Si ha la chiusura del UES e la partenza dell'onda peristaltica primaria che percorre l'esofago e determina l'apertura dello sfintere esofageo inferiore (LES. P= 20-30mmHg). Se la prima onda non è sufficiente subentra l'onda peristaltica secondaria, causata dalla stimolazione dei meccanocettori dell'esofago. Il cibo si muove verso il basso lungo l'esofago spinto da onde peristaltiche e

agevolato dalla forza di gravità. I movimenti riflessi sono regolati dal centro nervoso riflesso della deglutizione del bulbo-ponte. UES e LES sono importanti per impedire il passaggio di aria nell'esofago e il reflusso gastroesofageo. Il LES è tonicamente chiuso, sue alterazioni possono dare reflusso e acalasia (disordine motorio dell'esofago tale per cui il LES non si apre, il bolo fa fatica a passare nello stomaco e si accumula, l'esofago distale si ingrandisce). Il passaggio di materiale gastrico verso l'esofago è facilitato? Ci sono delle strutture anatomiche che si oppongono a questo passaggio: giunzione gastroesofagea, fionda di Addions, angolo fondo stomaco-esofago. Ma se non ci fossero questi sistemi il passaggio sarebbe facilitato? L'esofago è contenuto nel mediastino posteriore, dove la pressione è negativa (perché risente della negatività della pressione del cavo pleurico), questa negatività siripercuot
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
26 pagine
SSD Scienze biologiche BIO/09 Fisiologia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ClaudiaM3 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di fisiologia umana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Piemonte Orientale Amedeo Avogadro - Unipmn o del prof Grossini Elena.