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Varietà non coltivate in Italia

Sono molto più importanti in Cina rispetto alle precedenti.

Deliciosa: Cultivar femminili di actinidia:

  • "Summerfruit": cultivar precoce, produce corimbi con 1 solo fiore, raramente 2 o 3. Produce frutti ellittici, di buona pezzatura (ca. 100 g), di buona serbevolezza. I frutti vengono raccolti tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre.
  • "Hayward": produce corimbi con 1 solo fiore, raramente 2 o 3. I boccioli laterali del corimbo abortiscono di solito prima della fioritura. Entra tardi in produzione, si raccoglie al Nord verso fine ottobre dato che temperature sottozero portano sapori anomali al frutto. Produce frutti ellittici, di grossa pezzatura (ca. 100 g), di buona serbevolezza e adatti a lunghe conservazioni. I frutti vengono raccolti tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre nell'Italia settentrionale. Al Sud il periodo utile per la raccolta è più ampio. È l'unica

cultivar diffusa estesamente in tutti i Paesi in cui si coltiva l'actinidia. Il Dipartimento di Produzione vegetale di Udine, nell'ambito di uno studio sulla variabilità del materiale moltiplicato in Italia, ha selezionato e diffuso il 'clone 8', Autari (ha tre corimbi e si sovrappone meglio a Matua). Sono stati diffusi alcuni mutanti di 'Hayward' (es. 'Green Light', 'Early green'), generalmente a maturazione più precoce, ma piuttosto scalare e quindi non molto diffusi. Di solito non necessita di portinnesti dato che si adatta a tutti i terreni (anche se preferisce quelli di medio impasto). In Italia, l'actinidia è generalmente micropropagata o propagata per talea legnosa o semi-legnosa. In Nuova Zelanda è innestata su franco (semenzali della cv. "Bruno", una cultivar selezionata assieme all'Hayward ed ora non più coltivata). Esiste un portinnesto, selezionato in Italia, il "D1".

resistente alla clorosi (problema moltopresente nelle varietà gialle). La prassi comunque è quella di utilizzarepiante auto radicate.

Impollinatori:

  • “Autari®”: selezionato all’Università di Udine e licenziato nel 1996. Produce generalmente corimbi di tre fiori. Fioritura contemporanea aquella della cv “Hayward”. È attualmente l'impollinatore più diffuso in Italia.
  • "Matua": produce generalmente corimbi di tre fiori. Inizia la fiorituraleggermente prima della cv. "Hayward". La germinabilità del polline èelevata (oltre il 90 %).

Chinensis:

Cultivar femminili:

  • “Soreli”: A. chinensis tetraploide a polpa gialla, selezionatadall’Università di Udine e licenziata nel 2008. Frutti sui 100 grammi, puòrichiedere diradamento. Come impollinatori vengono usati Belen maanche Zuva. Ha conservabilità di 3-4 mesi. Si raccoglie intorno al 10ottobre.

“Dorì”: A. chinensis tetraploide a polpa gialla più intensa rispetto allaprecedente, selezionata dalle Università di Bologna e Udine e licenziata nel2012. Si raccoglie a settembre. Poca conservabilità (2 mesi). Molto sensibile alla PSA.

“Jintao”: A. chinensis tetraploide a polpa gialla, selezionata in Cina elicenziata in Europa nel 2001. Molto conservabile, dimensioni possono arrivare ai 100 grammi ma è necessario il diradamento.

"Gold 3": A. chinensis tetraploide a polpa gialla, selezionata in Nuova Zelanda e prodotta sia in Nuova Zelanda che nell’emisfero nord (Italia inparticolare). Produce molti tripli e quindi è necessario il diradamento. È gestito a club. Si usano gli impollinatori meteor e Sparkler.

Impollinatori:

"Meteor", "Sparkler": impollinatori selezionati in Nuova Zelanda per "Gold 3".

“Belén”: impollinatore selezionato

all'Università di Udine per "Jintao". Utilizzato per tutte le varietà verdi. Molto produttivo in termini di polline e si sovrappone perfettamente rispetto a Soreli. È però sensibile alla PSA.- Zuva.

Tecnica di coltivazione: L'actinidia viene allevata a tendone nel Centro e Sud d'Italia, mentre a pergola doppia nel Nord d'Italia e in tutti gli altri Paesi. Può essere usata la copertura tutto l'anno per evitare la PSA. Prima di questa malattia arrivata circa dieci anni fa, non esisteva nessuna altra patologia. Altra malattia recente è la sindrome di moria del kiwi che parte dal terreno compromettendo l'apparato radicale. Al momento questa sembra persino più pericolosa del PSA.

I sesti d'impianto sono di 4-5 x 4-5 m per il tendone, corrispondenti a densità di impianto di 600 piante/ha. Per la pergola doppia si adottano distanze di 4.5 m tra le file e di 3 m sulla fila, corrispondenti a

densità di 740 piante/ha. Nello schema di destra, gli impollinatori vengono allevati con il cordone da un solo lato. Si ottiene così un rapporto impollinatore/piante femminili di 0.5/3.5. In entrambi i casi gli impollinatori occupano circa il 12% della superficie della pergola, ma nel secondo caso le sorgenti di polline per ettaro sono più che raddoppiate.

La potatura invernale consiste nella sostituzione dei tralci che hanno prodotto con i tralci da rinnovo, che sono i germogli sufficientemente vigorosi, che si sono originati durante la stagione precedente alla base del tralcio in produzione. Il tipo di potatura è del tutto simile a quella che viene eseguita nella vite, nel sistema 'Casarsa'. Recentemente si va sviluppando la tendenza a non sostituire annualmente i tralci che hanno prodotto, ma di rinnovarli ogni 2-3 anni. Con la potatura si lascia una carica di circa 150 mila gemme miste/ha (considerando anche le piante maschili).

Siccome nel kiwi non

c'è cascola naturale si può stimare bene la produzione lasciando 150 mila gemme miste per ettaro considerando in questo numero anche le gemme delle piante maschili.

La raccolta avviene quando i frutti hanno raggiunto mediamente i 6.2 ° Brix.

La raccolta viene procrastinata al Sud fino al raggiungimento dei 7-8 ° Brix portando quindi a frutti più buoni. Al Nord non è possibile a causa dei pericoli di gelate. Il frutto viene rovinato quando raggiunge ca. -3 °C. Dopo la raccolta il prodotto viene fatto sostare per 2-7 giorni in ambiente ombreggiato e areeggiato, prima del trasferimento in frigorifero ("curing"). Ciò favorisce la cicatrizzazione della superficie di distacco del frutto, limitando gli attacchi di botrite ai frutti in conservazione. Per il giallo la raccolta si fa quando la polpa è gialla è pertanto si fa un campionamento.

La conservazione viene fatta in atmosfera normale (NA) per il prodotto da commercializzare.

entro tre mesi e in atmosfera controllata (CA) per i frutti destinati a lunghe conservazioni. In entrambi i casi le temperature devono essere di -0.5/0.5 °C (misurate in prossimità dei frutti), con scarti che non devono superare il mezzo grado, mentre l'U.R. non deve scendere al di sotto del 95%. I 2 parametri dell'AC sono: Ossigeno 1.5 %, CO 2-3 %, etilene < 0.02 ppm.

L'atmosfera controllata è bene sia attuata non prima di 20-30 giorni dopo la messa in cella del prodotto. È particolarmente importante la rimozione rapida e continua dell'etilene, che viene fatta con materassini al permanganato di K, nei quali il permanganato, adsorbito su sferette di sesquiossido di alluminio, funziona da ossidante.

Prodotti trasformati: Si possono produrre marmellate, vini, infusi, ecc. vengono anche utilizzate polpa e semi per scopi cosmetici. Dai semi si possono estrarre omega tre utili come nutraceutici.

Miglioramento genetico: Il miglioramento genetico della specie A.

deliciosa mira a breve termine: - ad allargare, anticipandolo, il calendario di maturazione; - a selezionare impollinatori a fioritura contemporanea con la cv. "Hayward". A più lungo termine si mira: - a superare la dioicia e ad ottenere piante ermafrodite; - a creare frutti con tipologia completamente nuova. Quest'ultimo obiettivo viene perseguito con esplorazioni del germoplasma esistente in natura e con incroci interspecifici. In particolare, in questi ultimi anni sono iniziati in alcuni Paesi, tra cui l'Italia, programmi di miglioramento genetico di A. chinensis, che hanno già portato alla selezione di varietà con frutti a buccia liscia e polpa gialla. Per tutte le varietà si cercano varietà che siano resistenti alle PSA e alle morie del kiwi. Un impianto di kiwi dura moltissimi anni, anche 40 anni, dato che non c'è sostituzione varietale. A meno che non si vedano attacchi l'actinidia dura molto. È una pianta.molto resiliente e anche se venisse compromessa la parte aerea, si potrebbe reimpiantare dato che la pianta tende ad emettere polloni. Ci possono essere frutti ventagliati, in cui il frutto è largo, doppio, in quanto due fiori si sono fusi. Non sono accettati dal mercato. Dal punto di vista organolettici sono identici agli altri. Le piante più vecchie tendono a fare un maggior numero di fiori e quindi frutti tripli, soprattutto a seguito di stress. Altre varietà: La varietà bruno ha frutti di forma allungata e alle volte i semenzali vengono usati come portinnesto. Dal punto di visto organolettico è molto buono ma ha una scarsissima conservabilità. Elmwood è la più stabile nella presenza di fiori singoli. Katiuscia è stata proposta da un vivaista italiano come per le Summer ma a differenza di queste non ha avuto riscontri in quanto fa fiori irregolari ma almeno anticipa un po' la maturazione rispetto ad Hayoward. Topstar è

Una mutante di Hayoward senza pelo, non tomentosa. Dopo un entusiasmo iniziale di fatto non ha preso piede dato che comunque andrebbe sbucciata. È simile ad Hayoward, non ci sono altre differenze oltre alla tomentosità. Green Angel è un mutante di Hayoward, è una pianta tendenzialmente nanizzata, meno produttiva, con frutto simile ad Hayoward. Avrebbe due caratteristiche interessanti: è molto meno sensibile alla PSA e soffre molto di meno la moria perché ha un apparato radicale molto equilibrato rispetto alla parte aerea.

Olivo (Olea europea): Si distingue da un punto di vista produttivo in due grandi categorie: l'olivo da mensa e l'olivo da olio. È una specie di notevole importanza considerando entrambe le produzioni. È la specie più coltivata fra le specie da frutto in Italia. Prima che colpisse la Xilella, gli ettari erano int

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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/03 Arboricoltura generale e coltivazioni arboree

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher NicolasG98 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Frutticoltura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Udine o del prof Cipriani Guido.